1: Intro [3/3]
Comunque mi fermo anche io e la mia mente inizia a macinare pensieri su pensieri e arrivo alla conclusione che il momento fatidico è giunto.
«Non ci permettono più di rimanere qui» dico lapidaria.
Molly pare rianimarsi.
«Dicono per il virus, prof» fa con tono di voce indignato, deluso. «Non possiamo più. Chiuderanno tutto domani e ci daranno il tempo di prendere la nostra roba...».
«Col cavolo!» sbuffò marciando dentro lo schedario.
Sento i passi di Molly seguirmi accompagnati dalle sue deboli proteste.
Non mi ci vuole molto per arrivare al nostro posto di studio, dove cataloghiamo e fotografiamo le lastre, in cui ci sono gli altri miei due assistenti in procinto di raccogliere le loro cose e un uomo in giacca e cravatta con mascherina FFP2, più quella di scudo in plastica posizionata con cura sulla testa pelata.
È il direttore Moser.
Accanto a lui c'è la professoressa Zimmer con le sopracciglia talmente aggrottate da sembrare un unico arco pelifero.
«Oh, professoressa Stuart» fa Moser in tono monocorde al mio arrivo. «Finalmente è qui, la stavamo aspettando...».
«Che onore» rispondo raggiungendolo.
Se il mio sarcasmo gli ha dato fastidio Testa pelata lo nasconde bene: unisce le mani davanti a sé, un gesto che mi dà ancora più ai nervi, e trae un respiro profondo.
«Purtroppo ho una cattiva notizia da darle» mormora, per poi fare una pausa a effetto.
«La mia assistente Molly mi ha già detto tutto» replico battendolo sul tempo. «Non potete farlo».
Il direttore mi guarda come se fossi un'imbecille.
«Non stiamo vivendo una situazione normale, professoressa» continua. «Deve capire...».
«Io capisco perfettamente» ribatto stringendo i pugni. «Tuttavia siamo solo noi a entrare nell'edificio, oltre alla professoressa Zimmer e ai suoi studenti. Non capisco perché dobbiamo bloccare tutto per...».
«Tutta l'Università deve chiudere» mi blocca Moser, ora la voce è tagliente. «Ci sono due focolai in due facoltà diverse, quindi preferiamo chiudere tutto».
Mentre batto le palpebre e il mio cervello recepisce il messaggio, la professoressa Zimmer muove un passo in avanti e una piccola scintilla di speranza si accende in me.
«Mi rincresce, professoressa Stuart, ma non abbiamo molta scelta» sussurra rammaricata. «Dobbiamo fermarci».
Okay, la mia scintilla nel cuore muore e si spegne così com'è nata.
«Ma...» inizio, per poi chiudere la bocca e guardarmi attorno.
Lancio un'occhiata a Molly, rimasta indietro a torcersi le mani, poi a Testa Pelata, a Zimmer, poi agli altri due miei assistenti che ci guardano come se fossimo a una messa funebre.
Accidentaccio.
Disgraziato, brutto, schifoso accidentaccio!
*
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top