Malfoy Manor

Capitolo Ventunesimo

《Hai preso tutte le tue cose?》La Rossa annuì vigorosamente. Finalmente erano arrivate le vacanze di Natale. Albus, così come i suoi genitori, avevano insistito Affinché nessuno a parte le persone che erano in quella sala comune, sapesse dove Rose avrebbe passato il Natale. Infatti nemmeno gli altri membri della sua famiglia sapevano che sarebbe stata nella villa Malfoy durante le vacanze.

Arrivata l'ora di andare, ma per farlo avrebbe dovuto camuffare il suo aspetto. cover che era stata possibile grazie al permesso della mcgranitt, che ne garantiva di poter usare alcuni incantesimi fuori dalla scuola. come prima cosa cambia il colore dei propri capelli facendole diventare di un biondo scuro come se si trattasse di miele. mentre il colore degli occhi li fece diventare marroni, Come la corteccia di un albero punto voleva essere irriconoscibile perciò cambiare solo il colore dei capelli e degli occhi non sarebbe stato abbastanza per potersi nascondere da qualcuno che la cercava e conosceva. Modificò anche il corpo, partendo dal naso, il suo era un leggero nasino all'insù, che fece diventare dritto, forse troppo grande per il viso della ragazza. Mentre le labbra che erano: quello sopra fino, e quello sotto grande, le fece diventare entrambe molto fine e poco rosee, quasi si confondevano con il colore della pelle per la mancanza di pigmento.

Adesso sì che era perfetta per uscire, ora nessuno avrebbe potuto sospettare che sotto quell'aspetto se nascondesse Rose Weasley.

Nonostante Scorpius le era stato vicino durante l'intero ciclo della trasformazione, non credeva ai suoi occhi, nonostante la forma del viso ed il corpo fossero rimasti identici, se le fosse passata accanto senza sapere che era lei, non sarebbe stato in grado di riconoscerla. Le prese la mano, se avessero ritardato ancora di un paio di minuti avrebbero perso il treno. Senza nemmeno accorgersene aveva iniziato a correre e peraltro aveva trascinato la rossa, anzi no, la bionda con lui. Per fortuna arrivarono appena in tempo per salire sul treno, il secondo dopo essere saliti le porte si chiusero alle loro spalle.

Presero a girare tra i vagoni, ma essendo arrivati così tardi era improbabile trovarne uno vuoto, per questo tentarono almeno di trovarne uno con poche persone.

Alla fine del treno dopo aver quasi perso le speranze riuscirono a trovare un vagone con una sola ragazza.

《Possiamo sederci con te?》chiese gentilmente il biondo.

《Certo, accomodatevi》

I due presero le loro valigie e le misero sotto il sedile per poi sedersi. Rose era vicino alla finestra mentre Scorpius le stava accanto. La rossa aveva notato di conoscere la copertina del libro e la ragazza che era nel balcone insieme a loro Stava leggendo, ma non ricordava il titolo. Voleva chiederlo, ma non parlando non era possibile. Per questo motivo si limitò a lanciarle degli sguardi, per poi spostare la sua attenzione alla vista che passava fuori dalla finestra.

Scorpius sembrava essersi accorto del comportamento della rossa, perciò lanciò anche lui uno sguardo alla mora. Sguardo che per sua sfortuna venne intercettato.

《Che libro stai leggendo?》chiese il biondo, pensando che quella poteva essere l'unica ragione che potesse spingere la rossa a continuare a volgere lo sguardo verso un'altra persona.

《Jane Eyre di Charlotte Bronte》 Rose sorrise, sapeva di conoscere quel libro, lo aveva letto due anni prima quando era riuscita ad uscire dalla sua stanza del centro psichiatrico e a raggiungere la biblioteca. Le poche volte in cui lasciava la stanza erano solo per andare là. Era come un regno totalmente estraneo alla realtà, in cui poteva decidere di essere chiunque, una dea, un soldato, una fata o una regina.

Guardò in direzione di Scorpius e gli fece un cenno per ringraziarlo, lui sorrise a sua volta felice di averla aiutata.

《Ti sta piacendo?》 chiese cercando di continuare la conversazione.

《Devo dire che è molto bello come libro, ma non capisco come mai la protagonista abbia fatto alcune scelte》Rose si trovò ad annuire d'accordo con l'affermazione della ragazza.

La mora la notò e sorrise in sua direzione, e la rossa (adesso bionda) ricambiò.

Dopo quella breve conversazione il silenzio tornò a regnare sovrano fino alla fine del viaggio.

Quando i freni del treno stridettero capirono tutti e tre di essere arrivati a destinazione, la stazione dei treni di Londra. Si salutarono ed ognuno proseguì per la propria strada.

I genitori di Scorpius li stavano attendendo vicino ad una colonna.

《Ciao tesoro》Astoria salutò il figlio in modo caloroso abbracciandolo《Buongiorno cara, come stai?》passo a salutare Rose, abbracciando anche lei, che non aspettandoselo rimase tesa.

Draco Malfoy si occupò dei loro bagagli rimpicciolendoli e mettendoseli in tasca. Dopodiché prese un orologio da taschino e lo fece vedere a tutti.

《Questa è la passaporta, partiremo tra un minuto, tenetevi stretti》immediatamente Rose allungò la mano e prese l'estremità della corda dell'orologio, mentre Scorpius le cinse le spalle con un braccio, sapeva che la ragazza non aveva una bella esperienza con le passaporte.

《Si parte!》

Era come se stesse venendo centrifugata, le sue parti del corpo non sembravano neppure essere al loro posto. La testa le girava, sentiva di dover vomitare persino la cena del giorno prima.

Si ritrovò in un viale sterrato ricoperto di ciottoli bianchi e rotondi che sembravano risplendere a contatto con la luce. Erano davanti ad un cancello nero, avente delle linee sinuose, geometriche estremamente semplici che se viste tutte insieme sembravano formare un disegno complesso.

Dopo che il signor Malfoy varcò quell'entrata e lei come gli altri lo seguirono. Potè notare come la stessa cura che era stata messa nel vialetto si riflettesse anche nel resto del giardino. Era come se stesse entrando nella reggia di Versailles. C'erano lunghe siepi che erano perfettamente tagliate, contornando la casa e formando un labirinto gigantesco. Inoltre si poteva sentire il suono prodotto dall'acqua che non sembrava essere particolarmente lontano, per cui pensò che ci dovesse essere una fontana sul retro.

Se l'esterno a Rose era sembrato già abbastanza strabiliante, quando entrò dovette quasi coprirsi gli occhi da quanto quella casa sembrava luccicare. All'entrata c'era una scalinata grigia, di larga ampiezza, con un lungo tappeto nero che copriva i gradini centrali. A Rose sembrava di essere entrata in uno dei libri che aveva letto, quella era esattamente come immaginava una casa nobiliare del settecento. Aveva appena iniziato ad immaginare come sarebbe stato dare un ballo in maschera in quella villa quando Astoria, la madre di Scorpius la riportò con i piedi per terra.

《Vieni con me tesoro, ti mostro la tua camera》le prese delicatamente la mano e la invitò a seguirla mentre saliva le scale. La portò sul corridoio destro del primo piano per poi raggiungere la seconda camera.

《Questo sarà il tuo alloggio durante tutta la tua permanenza, spero che ti piaccia!》aprì la porta mostrandole una camera completamente bianca, candida e pura. Vicino al muro c'era un enorme letto a baldacchino affiancato da un comodino anch'esso bianco, ma con dei piccoli disegni grigio-argento. All'interno della c'era una seconda porta che Astoria le mostrò con piacere.

《Questa è una cabina armadio, spero che non ti dispiaccia ma ho già posizionato al suo interno dei vestiti che pensavo ti sarebbero stati d'incanto》mentre parlava la sua voce risultava leggermente più alta di quando precedentemente l'aveva salutata, era evidente che fosse eccitata all'idea di averla là. Guardò i vestiti e vide come la maggior parte fossero degli abiti lunghi ed eleganti. Solo guardandoli si stava immaginando più di mille diversi episodi che aveva letto nei suoi amati libri. Annuì e fece un sorriso alla donna che tirò un sospiro di sollievo, non conoscendola non sapeva se le sarebbero piaciuti.

《Direi che adesso è il momento di tornare al proprio aspetto originale, che ne dici Rosie?》anche questa volta annuì, vedere i suoi capelli di un colore diverso dal rosso la stava mettendo a disagio. Con un movimento della bacchetta ripristinò le sembianze della Weasley.

《Devi essere stanca dopo quel lungo viaggio, ti lascio riposare. Alle 17 se lo volessi potrai venire in sala, prenderemo il tè. Un qualunque elfo domestico ti saprà indicare la strada》si chiuse la porta alle spalle lasciandola da sola.

Si sedette sul bordo del letto e lentamente ci si coricò, nonostante non lo avesse voluto ammettere dopo aver trovato quella lettera sul cuscino non era più riuscita a chiudere occhio, e adesso che sapeva di trovarsi in un luogo protetto era come se tutta la stanchezza che aveva accumulato si stesse facendo sentire.

In un attimo si addormentò e invece di fare i soliti incubi sognò: balli in maschera, labirinti da scoprire e un principe mascherato dai capelli platino. 

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