La Lettera Sul Cuscino


Capitolo Ventesimo

Dopo aver passato una giornata così bella non si aspettava di certo di vederla rovinata. Invece era esattamente quello che l'aspettava.

Subito dopo essere entrata nella sua stanza aveva notato che le sue cose non erano nello stesso posto in cui le aveva lasciate prima di uscire. Avvicinandosi al letto notò subito la scena disgustosa e terrificante.

Il suo letto era stato cosparso di vernice rossa e sul cuscino c'era una busta di carta, che sembrava contenere una lettera. Non lo prese in mano, aveva paura che potesse essere una passaporta, aveva già sperimentato come potesse essere il viaggio e non era per nulla piacevole. Oltretutto se davvero la fosse stata, chissà dove avrebbe potuto portarla. Siccome prenderla in mano non era sicuro, si avvicinò alla sua valigia e ne estrasse una macchina fotografica, che per la precisione era una polaroid e a distanza ravvicinata fotografò il biglietto. Mentre a distanza fece la foto alla scena nel suo complesso. In poco tempo si trovò tra le mani la fotografia di quel biglietto. Adesso doveva solo aspettare la mattina per poterne discutere con suo cugino e con i suoi genitori.

Prima di tutto prese il necessario e poi andò in bagno per potersi fare una doccia, una lunga e rilassante doccia era quello che ci voleva. Grattò il suo corpo per togliere dalla pelle quella sensazione che la stava mangiando viva. Era ansiosa, aveva paura che potesse succedere un'altra volta qualcosa di simile al passato. Ma si ricordò di dover essere forte, non solo per se stessa ma anche per le persone che le stavano vicino. Non poteva permettersi di farsi vedere debole di fronte a loro.

Quando uscì dal bagno pensò di non dover ancora muovere quel foglio, e non voleva disturbare nessuno a quell'ora, pertanto prese il secondo cuscino che si trovava nell'armadio ed una coperta ed uscì dalla stanza. Piuttosto che cadere in una qualche trappola era meglio dormire nella sala comune Serpeverde. Anche se dopo quella scena andare a dormire sarebbe stata un'impresa complicata.

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Dopo una notte passata a guardare il muro seduta su una delle eleganti poltrone in velluto verde Rose aveva la schiena dolorante, ma adesso il problema era un altro. La prima cosa che fece, fu quella di andare nella Sala Grande a cercare il cugino che ovviamente si stava abbuffando già di prima mattina. Lo lasciò finire in pace, perchè sapeva che se lo avesse interrotto, qualunque fosse la ragione non l'avrebbe perdonata. Quando finalmente alzò lo sguardo dal piatto e vide lo sguardo che la rossa aveva in viso capì che doveva essere capitato qualcosa. Si alzò dal tavolo e fece un cenno anche al biondo che in un attimo li seguì.

Quando entrarono in camera rimasero scioccati alla vista di quella scena, il fluido rosso che aveva impregnato le lenzuola non era ancora asciutto e defluiva facendo andare a terra ogni tanto delle gocce che sembrano essere di sangue. Per fortuna si sentiva l'odore di vernice provenire dalle lenzuola e questo calmò, almeno di poco, i due ragazzi che all'inizio sembravano uno star per svenire mentre l'altro vomitare.

《Cos'è successo Rose?》le chiese il cugino dopo essersi ricomposto.

"Quando sono tornata in camera ieri sera l'ho trovata in questo stato, ma non volevo disturbare nessuno."

《Sono questi i momenti in cui dovresti chiamarci. Rose per Merlino, potevano farti del male!》

"Non è successo nulla, quando sono arrivata non c'era nessuno."

《E se invece ci fosse stato? Cosa avresti potuto fare?》

"Stai tranquillo, sono capace di difendermi" cercò di rassicurare il cugino.

Ad Albus uscì dalla bocca una risata sconnessa:《Ma certo, adesso sai difenderti, per questo capitano cose del genere!》ed indicò il letto coperto dalla vernice.

《Albus calmati, stai solo peggiorando la situazione》intervenne Scorpius per riportare la calma, nonostante ce ne fosse poca.

《Penso sia meglio chiamare la McGranitt per adesso, lei saprà sicuramente cosa fare》consigliò il biondo. e fu esattamente in quel modo che i due procedettero.

La donna nonostante avesse visto tante cose nella sua vita si stupì nel vedere quella scena all'interno della sua scuola, che dopo la Guerra Magica era stata perfino rinforzata a livello di barriere magiche contro gli intrusi.

《Buongiorno preside. Mi dispiace averla chiama...》

《Signor Potter, so che vuole essere educato, ma dobbiamo fare in fretta, mi spieghi la situazione》

《Ieri sera mia cugina ha trovato la stanza in queste condizioni...》

《Ieri sera!? Allora perché aspettare tanto per chiamarmi?》 chiese la professoressa.

《È quello che mi stavo chiedendo anch'io》e lanciò uno sguardo a Rose che abbassò gli occhi colpevole.

"Non avevo intenzione di disturbare nessuno a quell'ora" sapeva di aver fatto la scelta sbagliata, ma non capiva perché tutti ci tenessero a farglielo notare.

《Ormai è tardi per rimuginarci sopra. Avete toccato qualcosa?》chiese la McGranitt.

《No preside. Rose aveva paura che il biglietto potesse essere una passaporta, quindi ha fatto una foto alla scena》

《Idea geniale Weasley》con un incantesimo la maga si assicurò che non ci fossero magie sulla lettera che era stata appoggiata sul cuscino sporco di vernice, in seguito dopo aver appurato che non ce ne fossero lo prese in mano.

"Se pensi di essere al sicuro all'interno di queste mura, non sai quanto ti stai sbagliando. Ti stiamo aspettando, piccola mezzosangue. H."

Nel momento in cui la McGranitt vide il contenuto del messaggio capì che era il momento di fare qualcosa. Per questo motivo disse di mandare Albus per informare i genitori di Rose.

Mentre aspettavano che la civetta arrivasse a destinazione con la lettera, Rose lesse il messaggio che le era stato lasciato.

Impallidì immediatamente, H. sapeva perfettamente a chi appartenesse quell'iniziale. Non riusciva nemmeno a mantenere una postura che potesse essere definita eretta. Era come se il peso del suo corpo la stesse schiacciando nel tentativo di farsi sempre più piccolo. Come se stesse cercando istintivamente di nascondersi.

Per fortuna in quel momento entrò nella stanza Connor, che era stato chiamato da Albus, e sapeva come fare per farla tornare in sé.

《Rosie, sono qua con te. Va tutto bene, tranquilla》e le accarezzava la schiena dolcemente. Esattamente allo stesso modo di quando aveva attacchi di panico nel mezzo della notte ,quando si trovava ancora nel centro psichiatrico. L'esperienza passata durante quell'anno di assenza l'aveva segnata così profondamente che le aveva fatto perdere la capacità di esprimersi a parole. Aveva paura di parlare.

Grazie all'aiuto del corvino Rosie tornò ad essere tranquilla e pronta per quello che sarebbe successo tra pochi attimi. Sapeva che i suoi genitori sarebbero arrivati di corsa non appena avrebbero letto la lettera che Albus aveva spedito loro. Infatti pochi secondi dopo dal camino della Sala Comune Serpeverde spuntò la coppia.

《Tutto bene tesoro?》si precipitarono dalla figlia non appena la videro. Lei annuì. Ed i due tirarono un sospiro di sollievo.

《Pensavamo che facendola andare a scuola ci saremmo potuti sentire più tranquilli, è evidente però, che da quanto che da quando ha lasciato il centro psichiatrico sono riusciti a rintracciarla.》disse Ron Weasley.

《Tra una settimana ci saranno le vacanze di Natale》esclamò la McGranitt, 《come credete sia meglio procedere?》

《Durante le vacanze di Natale troppo pericoloso farla tornare con noi punto penso sia Comunque meglio farla rimanere a scuola piuttosto che a casa》dichiarò la madre.

《Però durante le vacanze di Natale la scuola è più vuota che mai, penso sarebbe comunque rischioso lasciarla in questo posto》 dichiarò la preside dopo averci riflettuto.

《Ho comunque paura che facendola tornare a casa metteremo in pericolo anche tutti gli altri parenti, non abbiamo magie di protezione abbastanza potenti per far rimanere i Mangiamorte fuori casa》

《Rimane in una scuola D'altra parte non abbiamo comunque garanzie che possa essere al sicuro. Hai visto come sono riusciti a conciarle la stanza o sei cieca?》

《Ron, ci vedo benissimo, ma il problema è che a casa metteremo in pericolo anche tutti i cugini e nipoti che abbiamo, oppure dimentichi che per le vacanze di natale siamo tutti insieme alla Tana? Almeno qua hanno delle misure di protezione più potenti.》Non avevo mai pensato alla possibilità che i suoi genitori potessero arrivare a litigare per qualcosa del genere, la fece stare male vederli entrambi in quel modo. pensava di dover assolutamente fare qualcosa per salvare la situazione.

"Non vi preoccupate, avevo già deciso di rimanere a scuola durante le vacanze" non era assolutamente vero. Aveva sperato di poter finalmente passare un natale normale insieme alla sua famiglia dopo anni in cui non aveva fatto altro che stare in quella stanza bianca a scartare i regali da sola, in attesa che qualcuno si presentasse per farle gli auguri. Mentre lei ogni volta aveva mandato a tutti i membri della famiglia una cartolina con i suoi. Ma se questa decisione avrebbe fatto in modo che i suoi genitori smettessero di litigare, allora preferiva soffrire.

《Allora resterò insieme a te Rosie》dichiarò Albus con voce ferma. Sapeva che il cugino le voleva bene ma non per questo avrebbe lasciato che si rovinasse il natale.

"Albus, se starai qua, la mia scelta non avrà senso. Sto rimanendo a scuola per proteggere la mia famiglia, e tu ne fai parte"

《Ma...》Rose scosse la testa velocemente in negazione. Non ammetteva che le si desse contro.

Scorpius che mentre loro discutevano era uscito di soppiatto rientrò nella sala in compagnia di un uomo adulto e di una signora. I due erano uno di fianco all'altro dietro il ragazzo. La loro bellezza era quasi contro natura. La donna aveva un viso dolce, sembrava essere ancora una ragazza, ma la sua età si faceva notare grazie a qualche piccola ruga, che era quasi invisibile, ma che l'occhio attento della rossa non si era fatto sfuggire. Guardando l'uomo capì immediatamente che doveva essere il padre di Scorpius, era come se il ragazzo fosse la sua immagine ringiovanita. I lineamenti dell'uomo erano ben marcati, come se avesse sofferto per un lungo periodo, ma non appena posava gli occhi sulla donna era come se quell'espressione dura si sciogliesse. Capì che i due dovevano essere marito e moglie proprio grazie a quello sguardo carico di affetto. Aveva di fronte i genitori di Scorpius. Ma come mai si trovavano la?

《Mi dispiace irrompere in questo modo ma ho parlato con i miei genitori della situazione ed avrei una cosa da proporre.》

《Prego ditemi》l'attenzione di tutti era focalizzata sulla famiglia Malfoy.

《Come ben sapete il Malfoy Manor è stato il covo dei Mangiamorte per moltissimo tempo》mentre sentivano quelle frasi Hermione Granger rabbrividì. Draco accorgendosi di ciò mimò con le labbra un "Mi dispiace" alla donna, che subito fece un lieve sorriso grata di quella reazione e lo invitò a continuare.《La casa ha sempre avuto dei meccanismi di protezione estremamente elevati, così tanto che nessuno, tantomeno i Mangiamorte sono in grado di superare a meno che non sia volere di uno dei membri della famiglia. Il consenso non può essere conseguito nemmeno se sotto tortura. Deve essere un consenso genuino》fece una pausa per verificare che tutti stessero seguendo il suo discorso. Girò la testa verso la moglie, che gli fece un sorriso caloroso.

《Penso che abbiate notato come la scuola non sia esattamente un posto sicuro. Pertanto sono venuto ad offrirvi il mio aiuto. Spero che se Rose lo desidera possa passare il natale al Malfoy Manor. Ovviamente non voglio nulla in cambio.》a questo punto il signor Malfoy posò lo sguardo sulla ragazza invitandola a rispondere.

La famiglia Weasley, e soprattutto Ron non poteva credere a ciò che le sue orecchie avevano appena sentito. Malfoy che si offriva volontario per aiutare sua figlia. Miseriaccia se il mondo era cambiato!

Rose che doveva pensare che cosa fare chiese di poter uscire un attimo a prendere aria, nessuno la fermò, anzi avevano tutti capito che quella era stata una giornata dura per lei, e che aveva bisogno di schiarirsi le idee.

Uscì in giardino lasciando la McGranitt, i suoi genitori, Albus, Connor e la famiglia Malfoy nella sala comune Serpeverde. Che dire, un gran numero di persone che si stava preoccupando per la sua incolumità, e lei era grata che nel mondo ci fossero persone come loro.

Si sedette sotto il salice piangente che come al solito allungò i suoi rami verso di lei per poterne prendere la sofferenza che stava provando. si girò verso il tronco e guardò quelle fessure che erano parte del volto dell'albero e mimando disse; "Grazie". La magia del salice aveva fatto effetto, il carico che portava sul petto sembrava essersi alleggerito, e spinta da questa nuova carica di energia agì d'istinto.

Corse fino ad arrivare alla Sala Grande, spalancò la porta e prese il primo foglio che si ritrovò tra le mani, scrisse il più velocemente possibile. Non voleva che la realtà potesse piombarle addosso facendole cambiare idea.Consegnò il foglio ai suoi genitori che furono felici (Ron un po' meno) di acconsentire alla sua richiesta.

《Draco》disse Hermione in direzione dell'ex-compagno di scuola 《ti prego di prenderti cura di mia figlia a Natale》il signor Malfoy si girò in direzione della rossa e le fece un grande sorriso, per lui poter avere dell'opportunità di fare del bene era importantissima. In seguito si girò verso la moglie che lo guardò con occhi pieni d'amore ed orgoglio verso le azioni appena compiute.

Rose era così felice che andò da Scorpius, che di slancio l'abbracciò. Lei non fece nulla inizialmente, ma presa dall'eccitazione del momento lo ricambiò. Quando si accorse di cosa aveva fatto lo lasciò andare. Con un po' di imbarazzo andò verso i genitori ed abbracciò, per la prima volta in modo spontaneo, anche loro.

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