Ha Sofferto Abbastanza

Capitolo Tredicesimo

Le parole hanno il potere di ferire una persona come quasi niente lo ha.
Ma nonostante questo la diceria che: "le parole fanno più male di schiaffi e calci" è sempre stata una bella bugia.
È vero che il dolore passa, ma questo non vuol dire che la persona che lo ha ricevuto lo possa dimenticare.
Sia le parole che il dolore fisico fanno male, non bisogna sottovalutare il potere che hanno.

Rose continuava la sua vita ad Hogwarts come al solito. Studiava quando doveva, girovagava all'interno della scuola, leggeva molti libri sotto il salice piangente e si faceva raccontare da lui vecchie storie.

Quando vedeva Albus, faceva di tutto pur di evitarlo, voleva assolutamente evitare ogni tipo di contatto con quel suo migliore amico.

Le parole che le aveva rivolto continuavano a martellarle la testa. Ogni volta che svolgeva una qualsiasi attività un frammento di quella conversazione si faceva vivo nei suoi pensieri e la tormentava.
Quando invece doveva andare a dormire era un disastro. Ai suoi incubi adesso si erano aggiunte le parole del platinato.

In tutto questo il suo amico invisibile la seguiva ovunque e quando poteva provava a rallegrarla un po', anche se la maggior parte delle volte non aveva successo.

Quel giorno si diresse nella Sala Grande come faceva al solito per pranzare. Era arrivata così presto che era quasi vuota e potè sedersi in un luogo isolato per mangiare in pace.

Agguantò una mela verde e con maestria la sbucció facendo della buccia una sola unica striscia. Quando ebbe finito impugnò la buccia e ne fece un fiore, come quando era più piccola, e lo rispose in un angolo del piatto.

La preside si alzò per richiamare a sé l'attenzione quando quasi tutti gli studenti furono all'interno della Sala Grande.《Weasley》disse con voce ferma. La metà degli studenti grifondoro si girarono verso di lei con il terrore dell'ennesima punizione.

《Rose Weasley, vorrei che ti avvicinassi》lo sguardo di tutta la scuola era su di lei, perché sì, in quell'intervallo di tempo in cui lei aveva sbucciato la mela e creato un fiore era bastato per far riempire la Sala Grande.

Si alzò e mentre camminava per raggiungere la preside e gli altri professori con lei, sentiva degli occhi in particolare che la stavano seguendo così si girò e vide sia il Ragazzo Bambola che Albus che la guardavano insistentemente.

Arrivata al cospetto della preside si fermò.
《Weasley, penso tu lo conosca già ma il signor Fisher da adesso farà parte dei medimaghi e suo figlio frequenterà la scuola.》rivelò l'anziana signora. 《Spero tu possa frequentare questa scuola in modo sereno, perciò credo sia meglio per te andare da lui a parlare ogniqualvolta che ritieni opportuno》

Lei annuì lievemente con il capo per farle intendere di aver capito.

《Signorino Fisher può venire in qua cortesemente?》la sagoma del ragazzo che fino al giorno prima era invisibile comparve dall'uscio della porta della sala grande e si avvicinò a loro. Aveva stampato sulle labbra un leggero sorriso che rivolse alla ragazza per poi girarsi verso la preside.

《Come ben sa adesso il Cappello Parlante deciderà in quale Casata andrà a finire》lo fece accomodare su una sedia di legno per poi appoggiargli in testa il Cappello Parlante che subito iniziò ad esprimersi.

《Oh! Ma che ragazzo in gamba che abbiamo quí. Sono proprio indeciso sul metterti in Serpeverde o Corvonero》Rose che gli era accanto un pochino sperava venisse smistato in Serpeverde, perché lo conosceva da cinque anni e lui sapeva la sua storia e la capiva. Questo non voleva dire che si fidava ciecamente di lui, anche perché aveva smesso di credere negli altri. Eppure sperava che un giorno tutto sarebbe tornato come prima.

Il Cappello Parlante tornò a parlare:《Penso che la Casata che ti si addica di più sia CORVONERO》il tavolo di quelle casata scoppiò in un fragoroso applauso, felici di aver acquisito un nuovo membro.

Fisher si fece togliere il copricapo e si avvicinò alla Weasley che era sempre ferma nel solito posto e si guardava intorno come al solito.

Lui sorrise nella sua direzione e con un cenno della testa le fece capire che potevano andare a tavola. Inaspettatamente il nuovo acquisto dei Corvonero non si sedette con loro ma seguì la rossa al tavolo dei Serpeverde.

Albus e Scorpius come il resto degli studenti non capivano come mai la Mc Grannit avesse chiamato Rose e poi erano curiosi di sapere cosa le avesse detto in privato. Ma sopratutto come mai adesso il Corvonero la stava seguendo fino alla sua tavolata? Tutti si aspettavano di vederlo andare verso la tavolata della sua nuova Casata.

Non appena si mise a sedere tutti piombarono in un silenzio tombale e innaturale per dei Serpeverde. Così il nuovo decise di spezzarlo:《Piacere ragazzi, io sono Connor Fisher》dopo il primo momento di smarrimento i ragazzi iniziarono a chiacchierare con lui mentre molte ragazze già lo stavano adocchiando come loro prossima preda. Erano peggio degli avvoltoi.

L'ora di pranzo stava finendo così Rose si alzò e si diresse verso l'uscita. Nel pomeriggio fortunatamente non aveva in programma nessuna lezione così aveva deciso di passare in biblioteca a restituire il libro che aveva finito, per prenderne uno nuovo. Mentre camminava per i corridoi si ritrovò a sbagliare strada perché si sa; alle scale piace cambiare.

Per via di questo inconveniente aveva il doppio della strada da fare, si mise l'anima in pace e riprese a camminare con passo spedito, fino a quando percepí una presenza famigliare ma non la stessa che ultimamente le stava attorno.

Si girò ritrovandosi faccia a faccia con Albus.

《Ehm... Ci-Ciao Rose, come stai?》domandò lui e in risposta lei fece un cenno con la testa che equivaleva a "bene"《volevo sapere se ti avevo offeso in qulche modo dato che ultimamente mi stai evitando》fece no con la testa e mosse le mani negando anche con quelle, perché non voleva che il cugino si arrabbiasse con l'amico. Infondo poteva capire come si sentiva Malfoy, voleva proteggere l'amico da qualcuno che era come lei, ossia strana.

Il cugino dopo la risposta ricevuta fece un grande sospiro e le sorrise smagliante. La guardò da testa e piedi. Doveva ammettere che in quei giorni la cugina gli era proprio mancata.

Vedendo in mano il libro capì dov'era diretta e decise di accompagnarla. In biblioteca fecero molto in fretta perché Rose aveva già le idee chiare su cosa prendere. Usciti da lì, lei cercò di farlo andare via perché non voleva avere problemi con Malfoy ma lui più testardo di un mulo continuò a seguirla fino al giardino e più precisamente dov'era il salice.

Notò che c'era una persona seduta nel posto che lei era solita occupare così cercò di capire chi fosse. Si vede che anche quelli divido doveva aver avuto la sua stessa idea perché in quel preciso istante alzò la testa rivelandosi Connor. Di slancio il ragazzo si alzò dal terreno e le andò incontro.

《Piccola Rose ti stavo giusto aspettando. Ho appena finito di fare un giro alla torre dei Corvonero》spiegò 《volevo stare un po' con la mia Rosie》

Albus che stava seguendo il discorso quando sentí quei nomignoli rimase non poco sorpreso. Rose non aveva lasciato neanche a lui il privilegio di chiamarla con un soprannome, le avevano sempre dato fastidio.

《Piacere somo Albus, il cugino di Rose》si impose tra i due porse la mano a Connor che ricambiò la stretta con un sorriso.

《Tu sei il cugino della mia piccola? Siete dello stesso anno in Serpeverde, giusto?》domandò ingenuamente anche se conosceva benissimo la risposta, che non tardò ad arrivare. 《Sì, sono il cugino della tua "piccola", e sì siamo dello stesso anno in Serpeverde》rispose sprezzante Albus, il modo di fare di quel tipo non gli piaceva per nulla《Adesso mi vuoi dire come mai conosci mia cugina e perché la chiami in quel modo?》Rose iniziava ad allarmarsi questo tipo di botta e risposta col cugino poteva finire solo in un modo, male. Perciò decise di intervenire prendendo Il Quaderno e scrivendoci sopra, per poi lo passarlo al cugino.

《"Lui è il figlio del dottor Fisher. Ci conosciamo perché lui era in "quel posto". E poi mi chiama in quel modo solo perché fa lo stupito, non preoccuparti è inoffensivo. Anzi penso che potreste andare d'accordo"》lesse ad alta voce Al e anche se non era del tutto convinto voleva credere alla cugina e dare una possibilità a questo Connor, infondo poteva fare solo bene alla cugina l'avere qualche amico.

《Connor ritieniti fortunato che mia cugina ti abbia aiutato》iniziò severo Albus《spero di poter andare daccordo con te》gli sorrise in fine e Connor ricambiò quel sorriso immediatamente felice anche lui di poterci parlare normalmente.

Un'altra figura intanto si stava avvicinando a loro tre a passo spedito e una volta abbastanza vicina, Weasley capì che si trattava del Ragazzo Bambola e subito le parole dell'altro giorno le tornarono in mente disturbandola. Connor che quando quel tipo aveva parlato a Rose c'era, lo riconobbe subito e un impeto di rabbia lo persosse da testa a piedi. Lo raggiunse prima che lui potesse arrivare ad Albus e sopratutto Rose.

《Piacere sono Connor》tese la mano verso di lui Malfoy era sorpreso ma era da maleducati non rispondere ad un saluto così si presentò a sua volta《Piacere, Scorpius》e strinse la mano dell'altro.

Essendo lontani dagli altri due che osservavano la scena Connor parló senza mezzi termini《Scorpius eh?》l'altro annuì 《vedi Scorpius, la prossima volta che ti metterai a sparare cazzate sarà meglio che tu scelga attentamente a chi dirle, perché se proverai a ferire un'altra volta quella ragazza potresti finire in infermeria con tutte le ossa rotte》per un secondo Scorpius rimase interdetto ma si riprese subito.

《Ah sì? E perché mai dovrei seguire ciò che dici?》ghignò beffardo.

《Semplicemente perché lei ha già sofferto abbastanza e non ha bisogno di altre ferite. Se non mi credi perché non chiedi al tuo amico?》

Cosa diavolo voleva dire che era già stata ferita abbastanza? Doveva assolutamente chiedere ad Albus delle spiegazioni ma senza far capire che era avvenuta questa conversazione.

Albus e Rose si erano accorti che i due ci stavano mettendo un po' troppo tempo così si avvicinarono. Scorpius si riprese in un attimo e con un sorriso falso salutò Connor e andò via con Albus.

Connor tornò da Rose come se quella conversazione col biondo non fosse mai avvenuta e insieme si misero seduti sotto il salice per leggere lei e dormire.



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