Felici ritrovi

Capitolo Quarto

Finita la sfiancante mattinata con le lezioni si diresse alla Sala Grande per il pranzo. Forse e solo forse, era un pochino in ritardo dato che quando entrò tutti si erano già messi al proprio posto stavano banchettando felici.
Cercò di non attirare l'attenzione, dirigendosi a passo spedito verso la tavolata Serpeverde. Peccato che come al solito il Ragazzo Bambola la notò e le fece un occhiolino per poi farle un cenno di sedersi accanto, che lei ignorò, sedendosi il più lontano possibile. Prese una mela e se la mangiò con lentezza gustandola fino all'ultimo morso. Quasi tutti tornarono ai propri dormitori per passare le seguenti ore della giornata con i propri amici.
Lei d'altro canto prese i suoi libri ed uscì, percorse tranquilla i corridoi che si susseguivano gli uni agli altri, guardandoli affascinata pensò di essere finalmente ad Hogwarts, scuola di magia e stregoneria.
Aprì il portone e si diresse verso i giardini, l'aria aperta le piaceva proprio e poi leggere fuori le dava in grande senso di pace.
Quella stessa mattina quando si stava dirigendo al Lago Nero aveva notato un salice piangente che era completamente isolato dagli altri alberi.
Si posizionò sotto le sue fronde e prese fuori l'agognato libro. Stava per immergersi in un mondo parallelo a quello dove stava vivendo in quel momento, una nuova vita stava per iniziare nella sua fantasia.

Intanto due ragazzi, uno dalla capigliatura mora e l'altro biondo limone camminavano tranquilli per i giardini chiacchierando del più e del meno, ma il biondo era interessato a una cosa, anzi una persona in particolare.
《Al, tu non lo capisci proprio vero? Mi ha completamente ignorato!》l'amico rise di gusto alle sue lamentele, aspettava da secoli una ragazza che gli tenesse testa ed eccola qua.
《Questa ragazza merita davvero una medaglia d'onore dalla McGranitt se riesce a farti finire in questo stato! La voglio assolutamente conoscere》
《Ha Ha Ha, ma quanto sei spiritoso Saverus》Al odiava quello strano nome che i suoi genitori gli avevano dato, ma capiva perfettamente che avesse un grande significato per loro, ma soprattutto per suo padre.
《Lo so Hyperion che sono uno spasso, non serve che ricordarmelo》sapeva benissimo che il suo migliore amico odiava profondamente quel suo secondo nome e ghignò da vera serpe quando lo vide fare una faccia disgustata al solo sentirlo pronunciare.
《Oh! Io devo tornare al dormitorio, sai una biondina tutta sporgente mi sta aspettando》fece un sorriso malizioso al pensiero e si girò per tornare indietro.
Intanto lui continuava a camminare senza una meta precisa. A volte il fatto di essere sotto i riflettori tutto il tempo gli dava un grande fastidio. Tra poco non poteva neanche scegliere il tipo di boxer da usare che lo veniva a sapere tutta la scuola. Il fatto di essere figlio di Harry Potter era un gran casino. Forse era una cattiveria quello che pensava ma a volte sperava di non esser mai stato suo figlio. Quello strano della situazione, quello in serpeverde quando la sua famiglia è interamente Grifondoro.
Senza accorgersene, mentre pensava e camminava erano passate quasi tre ore dal momento in cui Scorp lo aveva lasciato per tornare dalla 'bionda' che tanto bionda non era dato che la ragazza in questione si tingeva i capelli pensando che il biondo fosse il colore Top, perché non il moro? O il nero? Oppure il rosso? Cosa faceva del biondo il colore per capelli migliore non lo sapeva nessuno se non lei.
Dopo tutto quel tempo passato a camminare decise che era il momento di far fare alle sue povere gambe una piccola pausa. Si avvicinò ad un salice piangente e quando vide una figura non troppo alta ma magra, anzi magrissima, dai capelli di un rosso opaco, spento, camminava spedita davanti a lui.
Era solo un'allucinazione o qualche scherzo di cattiva qualità, oppure... Per saperlo l'unica soluzione era quella di urlare il nome della ragazza che pensava lei fosse. Quest'ultima si fermò sul posto di scatto dopo averlo sentito e quando si girò lui la riconobbe, un sorriso gli spuntò sulle labbra spontaneo.
Corse incontro a quella figura così minuta in confronto a lui.
Lei d'altro canto fece cadere la borsa con i libri a terra ed allargò le braccia per farci entrare il ragazzo.
Quando finalmente la strinse tra le braccia, mise il volto nell'incavo del suo collo per nasconderle la lacrima che gli era sfuggita bagnandosi la guancia con la sua scia.
Dopo essersi assicurato di averla asciugata alzò il volto a la guardò negli occhi.
Per lui Rose era sempre stata la persona più preziosa al mondo e quando cinque anni prima aveva scoperto ciò che le era successo un vuoto incolmabile si era aperto come uno squarcio nel suo petto.
Se solo fosse stato con lei in quel momento, se non l'avesse lasciata sola.
Avevano litigato quel giorno, e lui era andato via lasciandola sola.
Ogni giorno di ogni mese per un anno aveva continuato a sperare che lei tornasse da lui, intanto aveva continuato a tenere il suo ricordo vivido in mente.
Poi, un giorno la trovarono. Esattamente lo stesso giorno in cui lui l'aveva abbandonata, solo un anno dopo.
Era piena di ferite sia superficiali che interne, non resistette e scoppiò a piangere anche se si era ripromesso di essere forte per lei.
Era rimasta in coma per tre mesi, lui in quei mesi non era andato ad Hogwarts solo per stare con la cugina.
Quando tutti avevano ormai perso la speranza che si potesse risvegliare lei li sorprese tutti, tutti tranne Albus che lo sapeva per certo che non l'avrebbe abbandonato. Infondo doveva ancora farsi perdonare per averla lasciata sola.
Appoggiò la testa della ragazza sul suo petto e le accarezzò dolcemente i capelli per poi posare un leggero bacio in fronte. La sua piccola Rose, la guerriera era tornata in battaglia.
Si staccarono e lui le prese una mano facendola combaciare con la sua. Quella di lui era molto più grande di quella di lei, ma questo giochino per loro era molto importante. Per molti poteva sembrare una sciocchezza ma serviva per far capire ad entrambi di essere uguali infondono, di essere umani.
Una voce dietro di loro spezzò quel silenzio pieno di parole e ricordi che si era instaurato.

《Albus Severus Potter!》ahia e già qua si metteva male per il povero Al.
Si girò cauto tenendo sempre stretta la mano della ragazza.

Ehm, ciao Scorp》si grattò la nuca con fare impacciato.
Rose si accorse che il biondo era proprio il Ragazzo Bambola e guardò attentamente la scena che gli si prospettava davanti agli occhi.
《Al lo sai che ti sto aspettando da almeno un'ora e mezza?!》disse arrabbiato il tipo con la testa color limone.
《Si si, scusa ho avuto qualche contrattempo》la ragazza intanto fece un passo avanti facendosi vedere dato che per tutto il tempo aveva osservato la scena da dietro il cugino.
Il ragazzo bambola quando la vide con la mano in quella del suo migliore amico spalancò la bocca, per poco non gli entrò un'ape...
《Aspetta un attimo, Al cosa ci fai con lei?》l'amico lo guardò storto. 《Perché ti interessa Scorp?》
《Ecco sai la ragazza che dicevi la McGranitt dovrebbe darle una medaglia?》l'altro annuì 《È lei》
Il ragazzo dagli occhi blu oceano rise e diede una carezza in testa a Rose oltre che un bacio sulla guancia per vedere la reazione dall'amico.
《Ma voi state insieme?》
《Sì, qualche problema Scorp?》chiese il moro in modo solenne tenendo la mano della ragazza nella sua.
《Albus, cos'è 'sta storia? Perché non me lo hai detto prima?》chiese il biondo scandalizzato da quella scoperta, agitando le mani in aria.
Albus si mise subito a ridere avendo ottenuto il risultato voluto, come ci era cascato!
《Scorpius lasciami finire per l'amor del cielo. Non stiamo insieme, stavo solo scherzando》e con fare teatrale si portò una mano al viso.
《Sì siete proprio due Serpi voi, e compagni di Casata》disse ghignando poco dopo Scorpius.
《Aspetta un attimo - era pensieroso - come mai hai detto serpeverde e compagni di Casata? E poi come fai a conoscerla?》
《Non te lo ha detto la tua amica? È stata smistata in ufficio dalla McGranitt a Serpeverde e dopo mi ha chiamato dato che sono prefetto per portarla nei dormitori, oltretutto eravamo nello stesso scompartimento del treno》
《Rosie allora non sono l'unico Serpeverde in famiglia!》era rimasto abbastanza sconvolto dalla rivelazione dato che la cugina era sempre stata dolce, gentile, orgogliosa e coraggiosa, pensava sarebbe finita Grifondoro o al massimo Corvonero ma mai si sarebbe sognato che sarebbe finita nella sua stessa casata.
《Al, in che senso "Non sono l'unico Serpeverde in famiglia"? 》 il ragazzo ghignò a quella domanda.
《Facile, Rose è mia cugina - disse con una scrollata di spalle - prova a toccarla e sarà da verificare se sei ancora uomo, parola mia》fece un sorriso da angelo e, tutti insieme tornarono all'interno della scuola.
《Ah, Scorp come mai sapevi dov'ero?》l'altro fece finta di lucidare le unghie sul mantello e disse:《Trucchi del mestiere》
Rose pensò che essere uno Stalker doveva essere piuttosto impegnativo per lui, e fece un piccolo sbuffo.

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