Eccoci a lezione

Capitolo Terzo

Sospirò dopo aver aperto gli occhi.

Si era svegliata presto come suo solito, dopo la notte movimentata che aveva avuto. Aveva provato a riaddormentarsi, ma non c'era riuscita. Anzi il senso di disagio era aumentato via via col passare del tempo.

Stufa di quella situazione si preparò per la giornata che piano piano stava iniziando. Indossò la divisa, mise i libri in borsa e uscì dal dormitorio, andò nei giardini. Si ricordò della sera prima quando dalla finestra aveva visto quel lago bellissimo mentre la luna si specchiava sulla sua superficie. Senza neanche pensarci troppo si diresse sulle sue sponde ammirandolo. Gli alberi che circondavano quel posto erano così imponenti, che potevano mettere soggezione, e dietro di essi sicuramente c'era un'infinità di creature fantastiche.

Si stese sull'erba verde, anche se tra poco sarebbe sparita sotto il soffice manto bianco della neve fresca, dato che l'inverno era ormai prossimo.

Guardò il cielo, le nuvole grigie e grandi, piene d'acqua pronta per essere rimandata al terreno, tipiche del paesaggio londinese. Naturalmente anche quel giorno avrebbe piovuto.

Mentre le guardava affascinata ne notò una dalla forma particolarmente bella.

Thestral, già aveva proprio la forma di un Thestral. Quella creatura così affascinante, bella e forte ai suoi occhi, per molti era invisibile.

La sua corporatura così strana, da sembrare fragile in realtà era forte, e possente.

Finì quel pensiero e capì di dover andare alla sua prima lezione.

Entrò nella serra N. 5, e dato che gli altri erano ancora a colazione, la serra era vuota fatta eccezione per il professor Neville, nonché amico di famiglia.

Appena la vide scattò in piedi lasciando il lavoro che stava facendo e le venne incontro felice di quell'incontro abbracciandola. Anche se a lei le dimostrazioni d'affetto non andavano proprio a genio, si lasciò abbracciare sapendo benissimo la sorpresa, lo stupore di ritrovarsela davanti agli occhi dopo tutto quegli anni.

Dopo quell'attimo lui tornò al lavoro sotto gli occhi attenti di Rose che lo scrutavano curiosi.

Quando finiti preparare la lezione le facce un piccolo anticipo.

Le disse che voleva fare un test per vedere in quanti avevano almeno aperto gli appunti e dato una sbirciatina agli argomenti fatti durante l'anno scorso.

《Ovviamente te puoi non farlo dato che non hai mai frequentato le lezioni》a quella frase lei scosse vigorosamente la testa per fargli capire che lei lo avrebbe fatto comunque.

Il professore accettò nonostante fosse titubante riguardo a quella sua scelta, dato che non pensava potesse prendere un bel voto.

Si lasciarono tornando ognuno al proprio posto, chi dietro un tavolo, chi sulla panca ad attendere, quando alcuni alunni Tassorosso e Serpeverde entrarono.

Gli studenti non fecero caso alla sua presenza e proprio come se lei non esistesse presero posto, continuarono ad arrivare fino a quando la serra si riempì.

Notò oltretutto una testa biondo platino spiccare sulle altre, (beh come si potrebbe non notarla?), e capì immediatamente a chi appartenesse, così girò la testa dall'altro lato per non essere vista.

《Ragazzi preparatevi per il compito!》a quell'affermazione si sollevarono diverse proteste da ambo le parti, ma soprattutto dai suoi compagni di casa. Mentre la maggior parte dei Tassorosso fu ben felice di poter avere un bel voto fin dalla prima lezione.

Lei non stava né con gli uni né con gli altri, non le faceva alcuna differenza tanto le cose le aveva già studiate con la madre.

Aspettò tranquilla che le venisse consegnata la pergamena con le domande e appena il professore diede il permesso per iniziare lo compilò molto lentamente, annoiata per la semplicità delle domande alla quale erano stati sottoposti.

Utilizzò tutto il tempo e lo spazio che aveva a disposizione, e quando alzò la testa vide di essere rimasta da sola nella serra.

Consegnò la pergamena a Neville, che le sorrise, e si avviò alla prossima lezione.

Tirò fuori dalla borsa il biglietto con gli orari e vide che adesso aveva trasfigurazione sempre con Tassorosso.

Entrò tranquillamente nell'aula e vide una bancata libera in seconda fila così si sedette e tirò fuori il materiale che le sarebbe servito.

Dato che la lezione non era ancora iniziata tutti avevano abbandonato i loro posti e si erano messi a gruppi tra amici.

Lei si divertiva in un modo strano, guardava gli altri senza che se ne accorgessero, una grande distrazione dei pensieri che continuavano a girare per la testa.

Studiare i comportamenti di tutti fino ad imparare le caratteristiche a memoria. Naturalmente era quasi sempre brava a non farsi vedere, ma dentro di sé non poteva negare che qualche volta essere notata non sarebbe stato per niente male.

Sospirò, a pensare quelle cose non riusciva a concentrarsi su altro.

Quando finalmente la professoressa, oltre che preside, entrò in classe iniziò la lezione.

Per ora aveva ripetuto solo cose che aveva già studiato perciò si stava annoiando, continuava a guardare aula in cerca di qualcosa che potesse attirare la sua attenzione e spiarla da quella lezione.

《Qualcosa non va signor Potter? La mia lezione non è di suo gradimento?》interruppe la sua piacevole lezione. Al sentire 'Potter', Rose si mise sull'attenti, nel caso potesse succedere qualcosa.

《No, prof. non è successo nulla》

《Allora di cosa parlava con il suo compagno?》la McGranitt vedendo che lui non voleva rispondere fece la stessa domanda al compare.

《Ma nulla di importante prof, non si preoccupi adesso faremo i bravi ragazzi e seguiremo la lezione》all'affermazione di quest'ultimo la classe scoppiò in una fragorosa risata di massa facendo arrabbiare ancora di più la docente.

《Dato che ha tanta voglia di scherzare prenda pure le sue cose signorino, e vada in seconda fila dove c'è un posto vuoto, e chiunque fiaterà da adesso avrà un mese di punizione》nessuno osò più parlare.

Ma appena il biondo si mise in seconda fila lei lo riconobbe subito e pregò affinché lui invece rimanesse ignaro della sua identità.

Cosa che ovviamente non successe dato che sul suo quaderno iniziarono ad apparire delle scritte.

"Ma guarda un po' chi ho il piacere di rivedere, pensavo fossi scappata a gambe levate ieri sera dato che non ti ho più vista"

Ghignò, quanto poteva essere cretino quel tipo? A quanto pare il suo nome era Scorpius Malfoy .

Si trattenne dallo scrivergli che avrebbe fatto un piacere all'umanità a mettere gli occhiali, dato che era stata nella sua stessa classe anche ad erbologia.

Ma soprattutto perché voleva infastidirlo, così non lo degnò nemmeno di uno sguardo e in più non rispose a nessuna delle frasi che continuavano ad apparire sul quaderno.

"Perché non rispondi?"

"Mi sto annoiando a morte"

'Ma allora perché non scrivi ai tuoi amici, no?' Pensò Rose in quel momento. Sarebbe stata solo una liberazione.

"Sei per caso cieca? In questo caso è un vero peccato sai? Ti stai perdendo una vista spettacolare"

Si trattenne dallo sbuffargli in faccia e fargli segno di negazione col capo.

"Certo che tu sei più noiosa di questa lezione "

'Ma allora cosa stai continuando a scarabocchiare il mio quaderno?' ed anche questa volta si trattenne.

Continuava e continuava, cercava di trovare una frase che potesse darle fastidio ma si rese conto che era imperturbabile.

Così finalmente la smise e lei ne fu davvero felice dato che se avesse continuato ancora per molto gli avrebbe tirato una librata in testa.

Finita l'ora lui non ebbe neanche il tempo di girarsi e parlarle che era già uscita dall'aula.

Scorpius dopo questa strana lezione penso ad una sola cosa:

Ora doveva assolutamente andare a parlarne col suo migliore amico, Albus Potter.

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