16 Attacco a Berlino

Newt,
Mi dispiace per averti parlato in quel modo ieri, ma ero così infuriato che ho perso le staffe.
Mi parli sempre dei tuoi genitori e del modo in cui ti trattano, e di quanto poco coraggio tu abbia per sfidarli, quindi ho deciso di pensarci io.
Tu e gli altri dovete aiutare gli americani con la guerra, quindi non azzardatevi a seguirmi.
A presto, il tuo Thomas

PS: alla fine di tutto questo, incontriamoci al cimitero per scappare e vivere insieme. Ti amo.

Newt lesse il biglietto ad alta voce - lasciando per sé il post scriptum - con come spettatori gli altri ragazzi.
"Ma ci sta prendendo in giro?", chiese Minho.
"No" disse Alby "credo sia partito veramente".
"Allora affari suoi se viene fucilato", commentò Gally.
Newt lo fulminò con lo sguardo.
"Thomas è voluto partire per sistemare un affare non suo, quindi ho intenzione di andare per fermarlo. Chi viene?".
"Oltre che va a Berlino cos'altro sai?", domandò Alby.
"Non so altro" mentì Newt "ma è già una traccia".
"Va bene" disse Gally "ma qual'è il piano? Abbandonare di punto in bianco l'accampamento?".
"Sì. I soldati ci impedirebbero di andare, quindi io propongo di partire stanotte".
"Disobbedire agli ordini?" disse Minho "io sono il migliore in questo".

Il viaggio, per Thomas, fu molto lungo e tortuoso; era partito a gran velocità e non si era organizzato molto bene. Molte volte doveva rifugiarsi in qualche boschetto per ripararsi dalle intemperie, nutrendosi o di quello che aveva rubato all'accampamento o di quello che gli offriva la natura; ci furono dei momenti in cui dovette addirittura rubare nei negozi dei centri abitati, rubando perlopiù pane e frutta. L'acqua se la procurava con la pioggia o quando giunse il confine sud - quello dove si affacciava il mare più vicino, ovvero quello di Genova- optò per l'acqua marina, riuscendo poi ad eliminare tutto il sale. Oltre al cibo per niente abbondante, il vero problema furono i tedeschi; avevano invaso quasi tutta la Francia, quindi dovette fare un enorme giro evitando Parigi, preferendo stare sul confine col mare. L'estate passò, così come l'autunno e l'inverno; solo e nessun altro. Per tutto il viaggio pensò di tornare indietro e combattere con gli americani, ma non se la sentiva: lo sbarco in Normandia gli era bastato, e non aveva intenzione di versare altro sangue. La cosa che gli mancò di più fu Newt; quel biondino di cui si era innamorato avrà di certo cominciato a cercarlo, e sperava di non doverlo incontrare. Un giorno, quando si trovava sul confine tra la Francia e l'Italia, vide in lontananza i suoi amici, capeggiati da Newt; non poteva farsi vedere da loro - da lui - così fu costretto a calcare il suolo italiano, passando prima per Torino, poi Milano. Finalmente, giunse a Berlino il 16 aprile del 45', quasi un anno dopo la sua partenza. La città era profondamente cambiata in quei cinque anni di assenza; sugli edifici non c'erano più solo gli stendardi con le svastiche, ma anche giganteschi dipinti del Führer, mentre eseguiva il saluto alla romana antica. Camminando per le ombre dei palazzi, giunse infine alla residenza dei von Salomon, uguale identica a come se la ricordava: nascose la sacca tra i cespugli e sguainò una pistola, rubata all'accampamento.
Andò sicuro alla porta d'ingresso e suonò il campanello; appena si aprì, puntò l'arma sulla fronte del maggiordomo che gli aprì la porta. Alzò le mani in segno di resa, terrorizzato.
"C-Che cosa v-vuoi fare r-ragazzo?", balbetto'.
"Fammi entrare, e portami dal signor von Salomon".
Markus annuì e lo fece entrare, chiudendo poi la porta; Thomas seguì poi il maggiordomo attraverso un breve corridoio, senza mai smettere di tenere la pistola puntata tra le scapole. Markus lo portò nel soggiorno, dove vi erano un uomo e una donna seduti su delle poltrone.
"Che cosa c'è Mar-".
L'uomo si bloccò non appena vide un ragazzo alle spalle del maggiordomo; questo corse nel salotto, raggiungendo i padroni.
"Cosa credi di fare ebreo?!", urlò Ernst.
"Lei ha distrutto la vita di Newt. Non si pente di quello che ha fatto?".
"Non sono affari che ti riguardano ragazzo".
"Sì che lo sono. Newt è il mio ragazzo e non permetterò che soffra ancora per la famiglia con cui si ritrova".
"Ti daremo tutto quello che vuoi" supplicò la donna "ma ti prego lasciaci andare".
"Perché? Lei non c'è mai stata per suo figlio".
"Basta!" urlò Ernst "se non te ne vai da casa mia ti uccido!".
"No. Voi tutti dovrete scusarvi con Newt ed essere una vera famiglia".
"Ora ti ammazzo!".
L'uomo tentò di aggredirlo, ma Thomas - per non uccidere di nuovo - gli sparò sulla spalla sinistra, facendolo cadere a terra. La donna e il maggiordomo si accasciarono su di lui, cercando in qualche modo per fermare l'emorragia; ormai avevano visto tutto, quindi Thomas non ebbe altra scelta se non ucciderli. Col sapore del rammarico in bocca fece per aprire il fuoco quando accadde.

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