Capitolo 8

Blake e Nora stavano insieme da più di un anno ormai e Nora andava quasi sempre a pranzo da Blake, dato che le sue visite erano ben gradite lì. Adrian ormai iniziava seriamente ad affezionarsi a lei, o così almeno sembrava a tutti. Alice era indubbiamente la più gentile verso Nora, insieme a Janos che continuava a stupirla con le sue conoscenze. Però ancora non riusciva a capire cosa avesse Janos contro Blake. Ogni volta che lo chiedeva a uno dei due, la risposta era:

-Non deve interessarti.-

Aveva provato anche a chiedere a Vorador, ma il Vampiro Antico sembrava ignorarla. Aveva chiesto ad Adrian, ma le aveva risposto che avrebbe dovuto chiedere a qualcun'altro. Quando aveva chiesto ad Alice, aveva scoperto che la donna non ne sapeva nulla. Mancava solo Reaver, quindi era andata a cercarlo. Lo trovò quasi subito, nel corridoio che portava alla stanza in cui aveva incontrato per la prima volta Janos Audron.

-Cosa vuoi?- le chiese bruscamente il Vampiro Antico.

-Volevo sapere perché Janos non sopporta Blake, e tu sei l'unico a cui non ho chiesto.-

-Oh, è una faccenda di quando Blake aveva pochi anni. Janos allora aveva una biblioteca immensa, senza rivali. Considera che ogni porta di questo corridoio portava ad una sezione della biblioteca. Allora, noi vampiri abbiamo molti poteri, e io sono famoso per il mio potere di tagliare quasi ogni cosa con la telecinesi e per la mia furtività. Poi c'è Janos, che ha tutti i poteri di ogni singolo vampiro. Dopo c'è Vorador, che è il miglior vampiro nell'invisibilità. C'è anche Alice, che pur non essendo realmente un vampiro riesce a controllare molto bene le menti. Poi c'è Adrian, che sa teletrasportarsi per distanze veramente notevoli. Per ultimo, viene Blake, famoso per il suo potere di immolare persone, animali e cose. Tornando alla storia, Blake diede fuoco a una delle sezioni più importanti per Janos: quella dei testi religiosi di ogni singolo popolo esistito. Janos sapeva a memoria ognuno dei milioni di testi lì dentro e perciò li riscrisse, però non perdonò mai quell'errore a Blake e non credo lo farà mai. Lui vuole tanto bene a quel vempiro degenere, però lo dimostra con freddezza. Non è il tipo che dà affetto, se lo hai notato.-

-Si, l'ho notato. Grazie.-

-Piacere mio, mi stavo annoiando, quindi parlare mi ha distratto un po'.-

Nora si rigirò e andò a tavola. Si sedette proprio mentre Alice entrava nella sala. Mentre mangiavano in silenzio come al solito, a Nora venne spontanea una domanda.

-Alice, tu non sei un vampiro, vero?- chiese.

La donna la guardò per un po', incuriosita, poi rispose:

-No, non lo sono. Sono immortale, ma umana. Perché?-

-Reaver mi ha detto che hai un potere vampirico.-

-Si, ho la cosiddetta "Malia". Sono in grado di controllare ogni mente, meno quella di Janos. È troppo complicato entrarci.-

-Come hai assunto quel potere?-

-A dire il vero non lo so. Credo con il parto di Blake. Oppure con quello di Xavier.-

-Chi è Xavier?-

-Xavier era il fratello maggiore di Blake e pupillo di Janos prima che morisse in biblioteca.-

"L'incendio che ha provocato Blake..." pensò Nora.

Adrian, rimasto in silenzio fino a quel momento, disse:

-Nora, Blake, stavo pensando ad una cosa...-

-Cosa?- chiese il ragazzo.

-Perché non vi sposate?-

-Cosa?!- esclamarono all'unisono gli altri.

-Vi amate e siete fedeli tra di voi. Oltretutto mi sembra che i legami siano buoni tra di noi. Credo che sia ora che vi sposiate, no?-

-M...ma i miei genitori sono umani! Che diranno quando sapranno che mi sposo con un vampiro?! E poi stiamo insieme solo da un anno!- ribatté Nora.

-Non c'è bisogno che sappiano che noi siamo vampiri. Possono venire anche Janos, Reaver e Vorador, tanto possono cambiare forma. E poi io e Alice stavamo insieme da un anno, se si somma tutto il tempo che abbiamo passato insieme, mentre voi state insieme quasi tutto il giorno.-

-Credo che vada bene, secondo me il vostro legame è abbastanza saldo.- si intromise Alice.

-Allora va bene, spostiamoci.- disse Blake a Nora, che si rassegno e rispose:

-Va bene. L'unico problema è che...-

-Noi vampiri siamo immuni a messe, benedizioni e roba del genere, altrimenti non avremmo mai preso possesso delle cattedrali, Nora. Sono quei figli di papà europei che sono deboli a mezzo mondo. L'acqua santa li brucia, il sole li incenerisce, un paletto di frassino li ammazza, il fuoco li brucia, l'aglio li indebolisce, devono diventare pipistrelli per volare e non sanno diventare invisibili o controllare le menti. Noi siamo deboli solo all'acqua, che ci scotta in ogni caso, e all'argento. Inoltre noi di stirpe reale, cioè tutti i vampiri che al momento sono in questa casa, sono immuni all'acqua.-

-Ma Xavier come ha fatto a morire nell'incendio della biblioteca se siete immuni al fuoco?- chiese Nora.

-Sei perspicace, Nora. A quanto pare il fuoco del potere "Immolazione" uccide anche i vampiri.- rispose Adrian.

-Comunque, ho un altro motivo per il vostro matrimonio...- disse poi Adrian.

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