Capitolo 10
Nora era nella sua camera della villa di Blake. Per quanto non fosse buono abitare con i propri suoceri o genitori, lei e Blake avevano deciso di rimanere per un po' ad abitare nella casa del vampiro, almeno finché Nora non avesse partorito il figlio che aspettava da prima del matrimonio. Lei aveva detto che avrebbe potuto partorire all'ospedale, ma la risposta che ricevette fu:
-Ma sei matta?! Come spieghi poi la mezza natura vampirica di tuo figlio ai dottori? Ci penserà Alice ad aiutarti nel parto.-
Non le avevano nemmeno permesso di fare gli esami per sapere se era sano o se era maschio o femmina. "I vampiri nascono sempre sani. Sono immuni a qualsiasi malattia pericolosa o simili." dicevano loro. Si, ma suo figlio era mezzo umano cavolo. E poi non sapeva che concetto avevano i vampiri di "malattie pericolose". Tumore? Poliomielite? Diabete mellito? Allergia all'aglio? Decisamente l'ultima era la più plausibile.
-Anche voi umani siete allergici all'aglio in un certo senso. L'aglio messo su una lama impedisce totalmente la guarigione di una ferita, anche se è un graffio, mandando in cancrena il punto colpito.- disse Blake entrando nella stanza.
-Ora ti faccio vedere i miei poteri vampirici all'aglio se non sparisci.- rispose Nora.
-Poteri vampirici all'aglio, eh? Intendi l'alitosi?-
-Ma vai a quel paese!- rispose Nora, lanciando un cuscino a suo marito e prendendolo in pieno volto, mentre rideva.
-Non avresti dovuto farlo!- ribatté Blake, sempre ridendo e avvicinandosi a Nora. Appena le arrivò a fianco, la baciò e le chiese come stesse.
-Bene. Alice dice che entro un paio di giorni al massimo dovrei rompere le acque e nostro figlio nascere, a meno che non voglia venire fuori in ritardo.-
-Speriamo non sia un ritardatario, mio padre sta morendo dall'ansia e Janos non è da meno, dato che continua a ripetere "sto per diventare trisnonno!-
-Non ci credo, non si può avere ansia dopo essere diventati padre, nonno e bisnonno!- rise Nora.
-Vediamo poi che farai quando sarai tu a diventare trisnonna. Dopo sarà Janos a ridere.-
-Sarà troppo occupato con la sua ansia.- scherzò Nora.
-Si, perché diventerà antenato.- rispose Blake, ridendo.
-Va bene, ora basta. Sono alquanto stanca ed è mezzanotte, quindi vai in camera tua.- disse poi Nora, prima di salutare Blake con un bacio. Il vampiro uscì dalla stanza mentre entrava Alice e Nora si sdraiava, addormentandosi.
Il sole stava iniziando a sorgere quando Nora si svegliò. Aveva rotto le acque e sentiva suo figlio che usciva. Svegliò Alice, che prontamente preparò tutto l'occorrente mentre chiamava Blake per darle una mano. Il dolore che Nora provò fu equivalente alla felicità del giorno del suo matrimonio, ma alla fine suo figlio venne fuori. Era un maschio. Quando, dopo averlo pulito e fasciato con un asciugamano, Alice lo porse a Nora, le disse:
-È un maschio.-
Era paffuto, con occhi come quelli di Blake e capelli tra il color limone e l'albicocca, o almeno così le sembrò, e aveva due piccoli canini che spuntavano dalle labbra.
-È uguale a Xavier quando è nato.- commentò Alice.
-Allora chiamiamolo come lui, in sua memoria.- propose Nora.
-Io approvo.- disse Janos, comparendo dal nulla.
-Anche io.- continuò Vorador, apparendo accanto ad Alice.
-Ehi, dovrei decidere io! Sono io il padre dopotutto! Comunque, va bene. Vada per Xavier, non ho nulla in contrario.- ribatté Blake.
In quel momento entrò Adrian nella stanza, chiedendo:
-È maschio o femmina? Come si chiama? A chi assomiglia? È vivo o morto? È un succhiasangue disgraziato o un vampiro normale?-
-Calmati Adrian, è maschio, assomiglia a Xavier e si chiama Xavier, è vivo e non ha ancora poppato per la prima volta.- rispose Alice, mentre tutti ridevano. Nora attaccò Xavier al seno e il bambino iniziò a bere placidamente, mentre muoveva una mano e accarezzava una guancia di sua madre guardandola con occhi vispi.
Xavier crebbe tranquillamente e fece amicizia sempre molto facilmente. Non era un patito del sangue, ma era alquanto irruento e vivace. Aveva ogni singolo potere vampirico, e Nora apprese il teletrasporto con la sua nascita. Un giorno di sole, mentre lei, Blake e Xavier che aveva quattro anni erano a fare un picnic, Xavier chiese:
-Mamma, perché mi avete chiamato Xavier?-
-Perché assomigli tanto a tuo zio Xavier, che è andato via quando era giovane.- rispose Nora.
-È morto?- rispose il bambino, con sguardo tranquillo, sorprendendo i suoi genitori.
-Si, è morto. Chi te lo ha detto?-
-Janos. Mi ha parlato di zio Xavier quando glielo ho chiesto e mi ha detto che è morto.-
-Non ci pensare. Vai a giocare, dai.- concluse Nora, prima che Xavier andasse a cercare di prendere una farfalla tra i fiori, divertendosi e ridendo sotto al tiepido sole primaverile.
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Ciao a tuttiiii,
Mi scuso per non aver pubblicato in tempo, soprattutto con i giudici, e vi informo che questo è l'ultimo capitolo. Con questo, inizia la mia pausa dalla scrittura su Wattpad.
Ciao,
ShinAsaga
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