Luce e Ombre

Tenebre sono io Wei Wuxian . Lascio che il suono maledetto del flauto avvolga ogni cosa. Non importa chi sul suo cammino ci sia. Avvolge anche me. Un cuore marcio che, pezzi di sé sta lasciando. Disintegra ogni sentimento che ha e ne fa solo puro odio.

Odio sconfinato e dovuto all'odio che ogni giorno a lui riservavano. Voleva poter fare eccezioni, ma ogni volta che in lui il demone si risvegliava portava solo rancore, non riconoscendo la voce guida che in questi giorni da luce gli aveva fatto. E faceva male, sapere di fargli male quando ciò avveniva. Non veleva, ma non poteva decidere. Quando sarà nuovamente in lui, peccati suoi estirperà.

《 Wei Ying finalmente 》 .

Il giovane puro di nome Lan Zhan, abbassò la spada appuntita, lasciando che, per la prima volta in vita sua calde lacrime lascino il posto del pozzo santo e che escano lungo la pelle diafana baciata dai raggi lunari. I suoi lunghi capelli neri e lisci che lenti danzano col vento. Lui sì che è puro . E Wei Wuxian aveva promesso, che avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per non macchiarlo come lui, anche se questo avrebbe comportato combattere con lui e allontanarsi per sempre tra le sue braccia. L'unico posto che riusciva a dargli conforto nei suoi momenti più peggiori.

Perciò poteva dire soltanto: perdonami Lan Wangji. Perdonami.

《 Non puoi... Non possiamo Lan Zhan. Devi ritornare a Gusu. È lì che devi stare. È lì il tuo posto. Hai già fatto tanto per me 》Wei Wuxian con le lacrime trattenute gli voltò le spalle e strinse di più il flauto che teneva nella mano insanguinata.

Guardò le pareti della montagna mangia anime che lo stava ospitando per quei mesi e poi sorrise chiudendo per un momento gli occhi.
《VAI LAN ZHAN!》

Dopo pochi secondi aver percepito la voce tremante in quel grido che in realtà nascondeva un non andare, Lan Zhan si avvicinò a colui che considerava ancora parte di lui 《 Wei Ying. Concedimi solo questa notte. L'ultima che potrò conservare gelosamente nel mio cuore. Solo questa notte e domani all'alba sparirò 》.

Il demone dai lunghi capelli scuri raccolti in una coda alta da un nastro rosso, finalmente lasciò andare libero il pianto solitario, dopo essersi rassegnato a quella richiesta di un giovane uomo disperato alla tanta ricerca di un briciolo di un ricordo del suo sapore che, mai sarebbe dissolto, all'incontrario della sua anima, la quale da lì a poche ore avrebbe dovuto sacrificare all'arrivo del male e sussurrò 《 perché? Perché vuoi ridurti così? Non ti appigliare come una roccia salda a questo giovane senza purezza. Non ti basta il supplizio che ti sto infliggendo? Quanto ancora male vuoi farti ? Dimmi Lan Zhan 》.

Lanz Zhan lo guardò con la morte in viso, nell'aver udito ciò. Ciò che non aveva voluto sentire, ma che sapeva che il suo Wei Ying non sarebbe stato semplice. Conosceva la sua anima, e non dava mai niente per scontato. Prima di un imminente pericolo, ci teneva a fare aprire gli occhi. Mentre aveva preso a raggiungere la figura del suo amore perduto che, si faceva sempre più distante, credette con più fermezza che la salvezza esisteva per tutti. Anche per Wei Ying. Sapeva che nel profondo Wei Ying era buono.

Arrivatogli in silenzio alle spalle, Lan Zhan lo abbracciò da dietro all'ululare di quel vento che, da compagnia gli faceva e al chiarore delle stelle, un dolce tepore lo inondò alla bocca dello stomaco. Appoggiò il mento sulla spalla dell'amato respirandone l'odore e infilò il naso in mezzo all'incavo del collo.

《 Mi... Mi farebbe più male il tuo non ricordo. Ho.. non ricordarmi l'ultima volta che le nostre labbra si sono incontrate. O... O le tue mani strette nelle mie. Il mio nome sussurrato dalla tua bocca e della tua vivacità. Wei Ying ti amo 》.

In quel silenzio il rumore dei pianti che, dicevano più di mille parole.

《 Preferirei che mi dimenticassi 》un'unica risposta che aveva fatto più male di una pugnalata.

Wei Wuxian si girò in quel abbraccio e si buttò con il viso sul petto dell'altro. A bearsi per un ultima volta di quel battito che gli era destinato. A farsi stringere tra quelle braccia che sapevano amarlo ogni volta.

Lan Zhan lo prese delicatamente dalle spalle e lo spinse un poco all'indietro, così da poterlo guardare negli occhi e lo baciò sulle labbra, gli tenne il collo fermo con una mano e rese quel bacio più profondo.
Wei Wuxian indietreggiò sino al muro roccioso. Si aggrappò con forza a quel corpo che ormai conosceva bene e si lasciò alzare da terra.

Lan Zhan lo accarezzò con pazienza e dedizione e lo spogliò, dopodiché si spogliò a sua volta e i loro abiti scivolati a terra giaciglio diventarono. Wei Wuxian si lasciò adagiare con la schiena sulla stoffa, lasciandosi baciare ogni lembo di pelle, mentre con le mani si aggrappava alle spalle. Lan Zhan gli fece allacciare le gambe al bacino e baciò il petto all'amato. Sì fermò per un istante perdendosi nello sguardo liquido del compagno. Dopo un loquace scambio di sguardi, Lan Zhan si fece strada nelle carni dell'altro, sempre più in profondità.

In un primo momento Wei Ying fu colto da un ondata di dolore, ma un istante dopo quel dolore venne sostituito dal piacere che, si riversò in gemiti e graffi, mentre il più grande da piano, prendeva a muoversi in una danza più frenetica. Un forte spasmo lo colpì lungo la colonna vertebrale che lo fece tremare appena e accorgendosi del fatto Lan Zhan, per paura che fosse anche causato dal freddo invernale di quella sera, lo abbracciò più forte a sé, passandogli le braccia al di sotto della fine schiena. Ne baciò la spalle e la morse piano, facendo mugugnare Wei Wuxian che, in un attimo dopo reclamò la sua bocca.

Il culmine stava giungendo e quando dopo le ultime stoccate arrivarono alla fine, Wei Wuxian e Lan Zhan vennero nello stesso istante. Si guardarono negli occhi susseguiti da sguardi dove il domani e la pura del perdersi per sempre non vi era. C'erano solo loro due in quegli sguardi. Solo Lan Zhan e Wei Ying.

In quella giovane e lunga notte, quella non fu l'unica volta in cui fecero l'amore, poiché in quella stesa notte ne susseguirono altre mille volte. Come se fosse stata ancora la prima .

***

Gli occhi del giovane e perso Lan Zhan erano persi verso il cielo, intriso di malinconia e dolore di una perdita che nel cuore suo già sentiva .

Un forte tuono rimbombò nel cielo.

Quella mattina Lan zhan si era svegliato affianco all'amato ancora dormiente, lo aveva guardato per quegli attimi che sembravano interminabili, gli avevano scostato i capelli dal viso e lo aveva baciato l'ultima volta con nuove lacrime rinate. Poi controvoglia e rabbia si era alzato e si era rivestito, lo aveva guardato nuovamente e come gli aveva promesso in silenzio se ne era andato, lasciandosi il suo Wei Ying e quella montagna alle spalle.

Sapeva che sarebbero andati a cercarlo quello nel suo clan, avevano atteso il suo rientro e una volta che Lan Zhan era rientrato era stato amaramente punito per aver infranto una delle loro leggi. Lottare sempre al fianco del proprio clan e mai con quello del nemico .

Gli avevano chiesto dove si trovava il demone, ma nonostante le percossi subite, Lan zhan non aveva mai emesso parola. Avrebbe preferito mille volte morire, piuttosto che voltargli le spalle. Aveva promesso che lo avrebbe protetto tacendo il fatto, e così avrebbe continuato.

Ma non era servito nulla, poiché a voltargli le spalle fu Jiang Cheng. Guardando con odio negli occhi a Lan Wangji, senza scrupoli aveva fatto seguire nel posto dove teneva nascosto Wei Ying. E per un peccato come questo mai lo avrebbe perdonato.

E così nel silenzio di quella giornata Lan Zhan era costretto da aspettare lontano. Sapeva che avessero trovato Wei Ying e sapeva che si fosse lasciato ai voleri altrui. Lo conosceva così bene da sapere come avrebbe potuto reagire.

Voleva illudersi così, ma quei fuochi nel cielo sparati dal clan Jiang gli fecero capire diversamente. La pioggia scese come scesero le sue lacrime silenziose. Lan Zhan chiuse gli occhi e lasciò volare via l'ombrello che, sino a quel momento aveva tenuto per coprirsi. Quella gocce erano amare come la scomparsa che mai avrebbe accettato del suo amato Wei Ying.

Anni ne passarono. Mesi ne passarono. Giorni ne passarono. Ma Lan Zhan mai si era arreso all'idea di aspettarlo. Lì nel vuoto dove guardava, sperando che un giorno dall'orizzonte comparisse il suo tanto amato e agognato caldo sole che, avrebbe estirpato tutta la pioggia di quei giorni. Ma la colpa mai. La colpa di non essere riuscito a portarlo in salvo quel giorno.

Io, Lan Wangji, sono luce e come tale porto cammino a chi l'ha perso.
Io, luce prometto di sconfiggere i demoni interiori del prossimo e fargli ritornare al loro originale essere. Ma come luce, da poco, ho scoperto di avere fallito. Non sono luce. Sono limbo nel vuoto.

Nota Autrice : sto ancora piangendo...

Quando di tratta di sti due l'ispirazione è tanta. E anche la voglia di scrivere. Spero che anche se nulla di che, possa avervi suscitato qualcosa anche se piccola. Penso proprio che su di loro scriverò ancora ^^.

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