Cap 3
Mentre Koichi era intento a sistemare i libri negli scaffali, io mi fermai ad osservarlo:
Aveva un'espressione seria mentre controllava i generi dei vari scaffali e con tutta calma sistemava uno ad uno i libri, ogni tanto si alzava gli occhiali con il dito e spostava il ciuffo corvino dagli occhi, mentre i miei si posarono sulla linea del suo corpo asciutto, vestito di un completo nero con tanto di cravatta.
Dopo svariati minuti che passai ad osservarlo, anche io continuai a sistemare i libri.
Troppo intento nel suo lavoro non aveva notato la mia presenza accanto a lui.
Si voltò e chinò il capo imbarazzato.
"Ah...Tommaso"
"Ho finito i libri prego passamene altri"
Ormai avevo preso l'abitudine di andare alla biblioteca finite le lezioni per aiutare Koichi o solo vederlo.
In quelle settimane, era nato un rapporto d'amicizia con Koichi ma Il suo viso, gli occhi, le dita affusolate, le sue labbra...
Tutto di quel ragazzo mi piaceva, la sua passione per la lettura, la mente brillante, il suo sorriso.
Ormai non era rimasto quasi nessuno in biblioteca, amavo quei momenti in cui eravamo solo noi due poiché era più facile vedere Koichi esprimere le sue emozioni.
Troppo immerso nei miei pensieri non mi accorsi che il Bruno era in difficoltà:
In punta di piedi cercava senza riuscire, di sistemare un libro in uno degli scaffali più alti.
Sorrisi divertito a quella vista, sapeva essere anche buffo.
"Lascia faccio io"
Accompagnai la sua mano verso lo scaffale, presi il libro e lo sistemai.
Era la prima volta che sfioravo Koichi.
Le mie iridi smeraldo si persero nelle sue pece,
Con lentezza andai a toccare piano le sue dita fino a farle intrecciare alle mie.
Avvicinai il mio viso al suo
E gli baciai delicatamente la guancia.
Facendogli poggiare la schiena sullo scaffale.
Le guance del Bruno si colorarono di un leggero rosso, e io gli sorrisi dolcemente.
Sentivo il suo respiro mischiarsi col mio e mentre il Bruno lasciava cadere a terra gli ultimi libri io sfiorai le sue labbra con le mie.
Le labbra di Koichi erano morbide e calde, lo sentì sussultare quando trovai la sua lingua toccandola piano.
Koichi sapeva di caffè e zucchero.
Con la mano andai a toccare i suoi capelli lisci, per accentuare il bacio, e sentì la sua mano posarsi sul mio petto.
Ci separammo lui si lasciò andare nella mia stretta ed io sentì come il dovere di proteggerlo, di prendermi cura di lui.
"Koichi credo di essermi innamorato di te..."
Lui mi guardò con occhi lucidi e io lo baciai nuovamente e scivolammo a terra accanto ai libri.
Posai le mie dita sulle sue guance e continuai a baciarlo delicatamente.
"Tomm...maso, i libri...sono tutti a terra"
"Li raccoglieremo dopo, non preoccuparti ora"
Il mio cuore aumentò il battito quando allentai la cravatta del bruno per posare piccoli baci sul suo collo.
Sbottonai la camicia e sfiorai il petto di koichi soffermandomi sui capezzoli, sentendolo gemere piano e coprirsi le labbra con la mano.
Continuai a sfiorare il petto e i fianchi per passare alla schiena.
Baciai ancora il collo e risalì per una linea immaginaria verso il mento fino all'orecchio.
"Koichi..."
Continuai a baciragli il petto sentendo le dita affusolate di koichi accarezzarmi i capelli castani.
Io baciai nuovamente le sue labbra questa volta le trovai umide, pronte per accogliere la mia lingua.
Ci separammo e koichi mi sfiorò il labbro inferiore con il dito.
"Dobbiamo sistemare i libri..."
Sì alzò e prese gli ultimi libri da terra mettendoli nello scaffale.
Quella sera fino alla chiusura la passammo a parlare.
Tornato a casa non riuscì a togliermi dalla mente il pensiero del corpo di Koichi, le sue labbra umide, le sue gote rosse, le dita affusolate che mi sfiorano.
Lo desideravo ancora e ancora.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top