sei
Come aveva previsto Ray, sia lui che (T/n) si erano ammalati.
"Te lo avevo detto, (T/n)... è colpa tua." si lamentò il corvino.
Isabella aveva vietato arbitrariamente agli altri bambini di avvinarsi ai due malati, con grande dispiacere di Emma e Norman.
Non aveva ancora smesso di piovere. Si prospettavano delle lunghe giornate accompagnate solo dal rumore dell'acqua. La mamma li aveva obbligati a restare a letto finché non si fossero ripresi.
Era ormai notte inoltrata. (T/n) non riusciva a dormire a causa del suono di alcuni tuoni. Si era avvicinata alla finestra e aveva scostato le tende quanto bastava perché potesse vedere la tempesta che si consumava all'esterno.
Era abbagliata dalla luce emessa dai lampi. Lo stupore venne però presto rimpiazzato dalla paura causata dall'ennesimo tuono. Per colpa dello spavento si era ritrovata distesa a terra. Sperava di non aver svegliato Ray.
(T/n) vide un altro lampo e realizzò che ne avrebbe seguito a breve un tuono. Si alzò in piedi e avanzò velocemente nel buio, attenta a non inciampare sui giochi abbandonati sul pavimento.
Si era seduta accanto al letto di Ray, si era appoggiata al finestrino.
"(T/n), perché non stai dormendo?" domandò il corvino con tono assonnato.
"Sei sveglio anche tu?" chiese (T/n) senza rispondergli.
"Sì, i tuoni sono fastidiosi."
"Io ho paura... non riesco a dormire..." spiegò (T/n) sperando che Ray non la prendesse in giro.
Lo sentì sbuffare. Poco dopo Ray si stava spostando per lasciarle spazio.
"Sei proprio malato." commentò (T/n) alzandosi barcollando.
Inaspettatamente Ray la aiutò.
Nonostante adesso avesse la presenza rassicurante del ragazzo a farle compagnia, (T/n) non riusciva a prendere sonno. Voleva sfruttare quei momenti in cui Ray si dimostrava un minimo amichevole.
"Ray... tu vuoi essere adottato?"
"Mi è indifferente. Tu vuoi essere adottata, (T/n)?" Ray le fece la stessa domanda.
"Non lo so. A me piace stare qui con te e gli altri, però ci sono tante cose che vorrei fare fuori da questo orfanotrofio."
"Che cosa vuoi fare, (T/n)?"
"Voglio visitare tanti luoghi... incontrare tante persone... imparare... tu?"
"Non lo so."
"Non è una risposta."
"Tu prima hai risposto con 'non lo so', quindi posso farlo anch'io."
"A differenza tua ho argomentato."
"Non ho idea di come argomentare la mia risposta."
"Ci sarà qualcosa che vorrai fare un giorno, fuori da questo orfanotrofio. Prova a pensarci."
"Credo che qualcosa ci sia."
"Che cosa?" domandò (T/n). Era realmente interessata a conoscere qualcosa di più riguardo il suo riservato amico.
"Vorrei visitare una biblioteca."
"Non ti smentisci mai! Ti piace proprio leggere."
Benché Ray non fosse una persona loquace, continuarono a parlare finché non cessò di piovere. I rumori che disturbavano il loro sonno era svaniti. Ora potevano dormire in pace.
"Buonanotte, Ray."
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top