o n e
6:50 del mattino.
Era mattina stavo una favola nel mio letto sotto il piumone morbido color panna, finché.
Senti l'oribbile suoneria per la sveglia.
Schiacciai "SPEGNI" sul display del cellulare e mi alzai con fatica dal letto. Mi trascina in bagno.
Il bagno era l'unico posto in cui mi potevo rilassare la mattina.
Mi girai verso la specchiata sopra il lavandino e quasi non mi feci paura da sola.
Avevo delle occhiaie giganti sotto gli occhi, un viso pallido e come se non bastasse avevo dei capelli che sembravano un nido per pettirossi.
Insomma un mostro di Stranger Things.
Cercai di rimediare il tutto mettendomi un po' di trucco. Mi pettinai i capelli pieni di nodi. Mi feci una coda alta che finiva sulle spalle. In fine mi lavai i denti e uscì dal bagno.
Aprì il mio armadio e cacciai le prime due cose che avevo davanti cioè dei jeans strappati a vita alta e una maglietta della Levi's, e come sempre le mie amate Adidas bianche semplici.
Ero pronta!
Vidi l'orario sul cellulare ed stranamente ero in orario.
Aprì la porta di legno di casa e mi trovai davanti le strade affollate di gente che correva per andare a lavoro di New York.
Mi Forse Si verso il mio liceo cercando di non essere calpestata.
Si calpestata perché in realtà la gente che correva di prima mattina era un gran problema per me che ero molto bassa.
Arrivata davanti a scuola cercai di individuare la mia migliore amica tra tutti gli alunni che stavano seduti sulle scalinate aspettando il suono della campanella.
- Halisonnnn. Mi urlò Dahfne precipitando verso di me.
- Da-Dahfne c-così mi.........stro-z n s-strozzi. Dissi io soffocando.
- Oh scusa scusa. E solo che non ci vediamo da tanto tempo e quindi......insomma sai com'è. Si spiego la mia migliore amica.
- Due giorni sarebbe tanto? Chiesi io rimettendo in spalla lo zaino che era caduto.
- È un tempo infinito. Mi rispose lei con tono scherzoso allargando le mani.
- Hai visto Liam per caso? Chiesi io cambiando discorso.
- Bha ha detto che oggi non sarebbe venuto. Disse lei guardandosi in torno.
- Non credi che sia strano? Non viene da una settimana e non mi chiama neanche.
- Magari ti sta organizza una sorpresa. Mi consolo Dahfne col il suo solito tono giocoso.
Il suono rimbombante della campanella ci obbligo ad andare in classe.
- Ci vediamo in classe io devo prendere il libri di fisica. Urlai io alla mia migliore amica dirigendomi verso il mio armadietto.
Non aspettai neanche la sua risposta che mi girai.
Presi le chiavi dalla tasca per aprire il lucchetto dell'armadietto.
Cercai tra i libri che avevo messo in fila finché non lo trovai.
- Guarda guarda chi si vede Halison Boyce. Mi interruppe una voce troppo familiare che chiuse di scatto lo sportello che chiudeva l'armadietto.
- Che vuoi Chris? Andai dritta al punto mentre tornavo gli occhi.
- Voglio che mi fai il compito di francese e scienze! Mi rispose Chris guardando verso il basso. Ero una studentessa che si applicava molto nello studio e prioprio per questo prototipi come Chris mi chiedevano di fare i propri compiti. Ma che sto dicendo?! Mi obbligavano a fare i propri compiti,
- Solo? Stai diventando meno una capra nelle materie. Lo irritai. Sapevo che quello era il punto dolente. Chris era il classico bullo che si divertiva a criticare e insultare. Ma poi nello studio non sapeva neanche scrivere il proprio nome.
- Senti Boyce se mi insulti di nuovo in pubblico di faccio andare proprio in pasto alle capre. Mi rispose lui avvicinandosi pericolosamente al mio viso.
- Guarda che le capre sono animali erbivori. Mi piaceva molto dargli fastidio, almeno quando mi chiedeva di fargli qualcosa.
- Guarda che non mi fai paura Miller! Urlai io da lontano dandogli le spalle mentre mi incamminai verso la mia classe.
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