2 - Sulfus ★
Quell' angel era strano. Cioè quando ci siamo toccarmi era come dare un cinque ad un devils.
Nessuna scossa e nessuna stelle, ma forse era una cavolata che quella stella si trova sulla mano, forse si trova da qualche altra parte: non lo so sulla schiena, sulla pancia, sulla gamba..
Devo scoprire che succede, ma non posso chiedere alla Temptel. Gliel'ho promesso a Rulf.
Aspetta ma da quando mantengo una promessa fatta ad un angel? Ah si. Perchè se no finiamo nei guai, peggio di un esperimento su qualche animale come fanno i terreni sulla Terra. Che strani che sono.
<<C'è qualcosa che non va Sulfus?>> mi chiede Cabalè <<Da quando un devils si preoccupa?>> <<Da quando sono amici. Dai sputa il rospo>> <<Ma fatti i cavoli tuoi, non sono il tuo ragazzo quindi non t' impicciare!>> <<Ero solo preoccupata >> dice abbassando lo sguardo.
Esce velocemente dalla stanza ed io rimango da solo.
Odio quando gli altri s' impicciano ed io devo rispondergli male. Ma cavolo farai gli affari loro MAI?
Decido di andare a farmi una doccia rilassante per poi uscire dalla doccia solo con un asciugamano in vita.
Adesso mi devo levare questo pensiero e inizio a controllare che non abbia una stella sul corpo.
Sul petto non c'è niente, neanche sul petto o sulla pancia, mi giro e noto una cosa strana dietro la mia schiena una specie di tatuaggio che raffigura un aureola e delle ali, come quelle degli angels.
<< Ma cosa??>> mi sfioro il tatuaggio, ma non sento dolore come quando ti fai un tatuaggio con l' ago come i terreni.
Questo é proprio strano e devo scoprire che succede.
Forse in biblioteca potrei trovare qualcosa, oh Dio sono propri ridotto male per andare in biblioteca.
Ma devo capire che cosa sta succedendo.
Mi avvio verso la biblioteca che é piena di angels. I devils non entrano mai in posti del genere, poi su una sedia in un posto appartato vidi dei capelli viola tendenti al rosa e capì che era Rulf.
La mia angels dagli occhioni azzurri e i capello viola.
Okay adesso sono davvero ammalato. Come fanno a venirmi certi pensieri in mente su quell' angels.
Prima risolvo questa storia e prima ritorno come prima.
<<Ciao angelo mio>> la faccio sobbalzare dallo spavento e quando si gira mi lancia un' occhiataccia <<Non chiamarmi ' angelo mio'>> sbuffa lei <<Ok dovevo appunto parlarti>> <<Anch'io >> <<Prima te>> <<Ti sei trovato anche tu dietro la schiena un tatuaggio strano?>> <<Anche a te? Che cosa raffigura il tuo?>> <<Delle corna e delle ali come quelle dei devils>> <<Io invece l' aureola e le ali come quelle di voi angels>> <<Questo si che é strano>> <<Già >>
<<Cosa faremo?>> <<Finchè non succede niente, facciamo finta di niente>> <<E se succedesse qualcos'altro? Ma di più evidente?>> <<Quando succederà ci penseremo>>
<<Ok. Adesso che facciamo?>> <<Che ne dici se tu te ne vai ed io faccio delle ricerche sull' argomento>> <<Che caratterino angelo mio>> <<Che peggiora se tu non te ne vai>> <<Ok e pensare che volevo farti vedere il tatuaggio o altro>> un sorriso malizioso mi spunta in viso quando lei si mette a pensare e poi arrossisce come un pomodoro <<Ma che pervetito sei>> <<É un complimento detto da te. Adesso vado prima che tu mi salti addosso>>
Esco dalla biblioteca con un sorriso stampato in faccia.
Adoro farla arrossire e imbarazzare quel angels.
★
Ragazzi questo é il capitolo 2, spero che vi piaccia. Se volete che continui lasciate qualche commento di sostegno, saluti dalla vostra scrittrice e buon continuo della storia.
Baci PerfettaScrittrice
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