parte 2
«...che era stato costante inconsciamente, anzi senza volerlo; che aveva voluto dimenticarla, e credeva di averlo fatto. Si era creduto indifferente mentre era soltanto adirato; ed era stato ingiusto verso le sue virtù perché ne aveva sofferto...» Tom alzò lo sguardo su Grace non appena finì di leggere
«Dio! Quanto amo Jane e il suo modo di descrivere le emozioni e le sensazioni!» disse Grace
«Già, ha un modo incredibile!» rispose
«Vero! Descrive tutto eppure non descrive tutto! Non so come spiegarlo. Lo so, crederai che sono una pazza ma...» disse lei
«No, so cosa intendi! Descrive cose che altri non riescono a fare, senza spiegare ogni singola cosa o ogni gesto. Senza scene esplicite» rispose Thomas
«Giusto, lei aveva questo dono di far capire l'amore solo con gli sguardi o con un semplice tocco della mano! È incredibile» disse Grace
«Ti piace proprio, eh? Continuiamo con la lettura?» rispose lui
«Si! Si continuiamo» rispose lei iniziando a leggere
«Io vi credo capaci di grande nobiltà e bontà d'animo nei confronti di una moglie, vi ritengo capaci di ogni sacrificio e di grande tolleranza nella vita coniugale, finché, mi sia concessa l'espressione, avete un fine, intendo dire finché la donna che amate vive e vive per voi.
Rivendico un solo privilegio al mio sesso (e non è un privilegio invidiabile, non è il caso di volerlo per voi) ed è quello di amare più a lungo quando la vita o la speranza siano andate...».
A Grace piacevano i momenti con Tom, avevano acquisito la giusta complicità ormai, si stavano legando l'uno all'altra.
Come una cosa che doveva accadere, come una cosa già scritta, come una storia pronta per essere raccontata.
Quel tipo di storia d'amore puro, che non aveva bisogno di tante rassicurazioni, che non provava gelosie, un sentimento maturo che non necessitava di tante promesse.
Grace andò a scuola la mattina, dopo aver fatto colazione con la sua migliore amica.
Avrebbe avuto una lezione con Tom all'ultima ora, inutile dire che fosse la sua ora preferita.
Il tempo passò in fretta e anche l'ora con Tom
«È stata una lezione interessante» disse Grace a Tom mentre lui sistemava la cattedra
«Sono contento che ti sia piaciuta! Ho pensato proprio a te mentre la preparavo!» disse contento
«Davvero?» rispose sorpresa
«Davvero!» rispose Thomas «ti devo chiedere una cosa però!» aggiunse lui
«Qualsiasi cosa» rispose con un sorriso sghembo
«Allora, ho due biglietti per il teatro! Ti piace il teatro?» chiese speranzoso
«Mi piace il teatro» rispose lei
«Bene perché vorrei che ci venissi con me! Sai faranno Amleto, so che ti piace».
disse ancora
«Io amo Amleto, è il mio preferito in assoluto!» rispose
«Allora è un si?» disse avvicinandosi alla ragazza
«È un si, mi farebbe molto piacere» rispose Grace col fiato sospeso, finché Tom non accorciò la distanza tra loro e posò delicatamente le labbra sulle sue
«Ti vengo a prendere alle 20» disse Thomas, poi prese le sue cose e uscì dalla classe, lasciando Grace piena di stupore.
Era stata una serata meravigliosa, Grace si era emozionata parecchio, la mano di Tom stretta alla sua di certo non l'aveva aiutata, si sentiva felicissima, forse per la prima volta in tutta la sua vita.
Si erano baciati ancora e ancora, prima di entrare a teatro e poi anche all'uscita mentre aspettavano il taxi sotto la pioggia.
Poi l'aveva accompagnata al suo alloggio e la baciò anche lì.
Era come vivere una favola...
«"Non posso più ascoltare tacendo. Devo parlarvi con i mezzi che ho a disposizione. Voi mi trafiggete l'anima. Io sono tra l'agonia e la speranza.
Non ditemi che è troppo tardi, che questo prezioso sentimento è svanito per sempre.
Vi offro di nuovo il mio cuore, vi appartiene ancor più di quando otto anni e mezzo fa voi quasi me lo spezzaste.
Non dite per carità che l'uomo dimentica più della donna, che il suo amore è più rapido a morire.
Non ho mai amato nessuna all'infuori di voi.
Posso essere stato ingiusto, forse debole e offeso, ma incostante mai. Solo voi mi avete condotto a Bath. Penso e faccio progetti solo per voi. Non ve ne siete accorta?
Possibile che non indoviniate i miei desideri?
Non avrei atteso neanche questi dieci giorni se avessi conosciuto i vostri sentimenti.
Devo andare senza conoscere il mio destino ma tornerò qui o vi seguirò non appena possibile. Una parola, uno sguardo saranno sufficienti a farmi entrare in casa di vostro padre questa sera o mai più"»
Thomas leggeva la "Lettera del Capitano Wentworth" in Persuasione di Jane Austen, mentre ripassava con Grace il copione.
Le aveva annunciato che aveva ottenuto lui la parte come il Capitano Wentworth.
Grace era contentissima
«Avrei voluto farti una sorpresa tra qualche giorno ma adesso mi sembra il momento adatto...» le disse Tom
«Dirmi cosa?» rispose la ragazza
«Ho ottenuto io la parte, come il Capitano Wentworth!» rispose
«Cosa, davvero? Non stai scherzando vero?» rispose Grace
«No, è vero» disse
«Dio! Vuol dire che reciteremo insieme?!» disse tra se, ad alta voce
«Si, sei contenta vedo» disse Tom
«Lo sono davvero, con te sarà più facile, con te mi sento a mio agio» rispose e poi Thomas la baciò all'improvviso.
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