parte 1
"Provare ad amare, quando non si ha altra scelta.
Quando l'amore arriva, e tu non sei pronta.
E non puoi fare altro che accoglierlo, perché non puoi fuggire, da una cosa che viene da dentro. E ti sconvolge tutto"...
Cercava di combatterlo quel sentimento. Ma non ci riusciva.
Ogni volta che ci provava, lui tornava più forte di prima.
Non aveva più senso andarci contro.
Tutte le lacrime che aveva versato, svanivano quando stava insieme a lui, quando ci pensava, quando lo sfiorava.
Era inutile cercare di scappare.
Era arrivato nella sua vita come un uragano e si era portato via tutto.
Tutto il dolore, tutta la sofferenza. Si era portato via ogni dubbio, ogni confusione, ogni cosa brutta del suo passato.
Restavano solo le cose belle, solo le cose per cui vale la pena combattere.
Eppure si sentiva in colpa, non si sentiva abbastanza pronta, pensava di non meritare una cosa così pura.
Combatteva contro se stessa, un po' come sempre.
Questa volta però era diversa, adesso c'era lui, a prendersi cura di tutto.
Era arrivato in un giorno d'inverno, all'improvviso come il sole pronto a scaldare quella terribile giornata.
Aveva portato la luce, nel suo mondo buio.
Non si aspettava nulla di tutto questo, e forse nemmeno lui.
Lui che amava ogni cosa, un uomo felice e positivo.
Thomas William Hiddleston aveva 37 anni, britannico, un uomo brillante e intelligente.
Un bravo scrittore e un ottimo professore di Lettere Classiche e filosofia, all'Università di Cambridge.
Non si era mai sposato, era una cosa strana per un uomo come lui, ogni donna lo desiderava, ma lui credeva nel vero amore, quello che leggeva nei suoi libri preferiti. Non aveva mai trovato una donna che gli facesse battere il cuore intensamente, così decise che piuttosto non si sarebbe mai sposato.
Preferiva restare solo piuttosto che fare quello che tutti si aspettavano.
Dedicò la sua vita agli studi, al teatro e alla beneficenza.
Era un uomo colto e simpatico, concedeva un sorriso a tutti, era comprensivo e non si arrendeva mai.
Quando conobbe Kayly Grace Harris, si innamorò dal primo momento, aveva notato quanto fossero simili, e lei, nel pieno della sua giovinezza, aveva 25 anni appena. Era una donna sicura di se, molto riservata e dolce.
Poteva sembrare fredda in un primo momento, ma non era così.
È che lei non regalava fiducia o sorrisi a chiunque, era un po' chiusa nel suo mondo.
Era quasi una ragazza misteriosa, sempre pronta a difendere i suoi pensieri, con una fermezza incredibile.
Era gentile e disponibile ad ascoltare gli altri. Amava i libri e soprattutto Jane Austen.
Non si era mai innamorata, tutto ciò che aveva imparato sull'amore, l'aveva letto tra quelle pagine che amava tanto.
Scriveva d'amore ma nessuna delle sue opere era mai stata pubblicata.
«Come sta andando il tuo libro?» disse Tom fermandosi davanti al suo tavolo
«Fermo» rispose lei, spostando lo sguardo dai libri «non riesco a scrivere» aggiunse stringendosi nelle spalle
«Capita a tutti» rispose «posso sedermi?» chiese gentilmente
«Certo» rispose la ragazza spostando le cose dal tavolo per fargli posto.
Si trovavano al Little coffee, un posto molto carino in voga in quell'anno, era frequentato da molti studenti e docenti.
«Capita anche a te? Di non trovare l'ispirazione...» disse la ragazza sorseggiando il suo caffè
«Si, molto spesso. Credo che sia una cosa comune, in quelli come noi» rispose Tom
«Che vuoi dire?» disse incuriosita
«Quelli che hanno un'altra percezione della parola amore. Quelli che credono troppo e che non si accontentano mai» rispose con un sorriso, Grace lo ricambiò, entrambi finirono di bere le bevande preferite nelle tazze ancora calde
«È un bel posto, non trovi?» disse la ragazza dopo un po', stare in silenzio la metteva in disagio
«Un po troppo affollato, ma si è un bel posto. Non uno dei miei preferiti comunque» rispose
«E quale posto preferisci? Se lo posso sapere» disse Grace
«Certo. Non è di certo un segreto. Preferisco stare a casa mia, nel mio studio, li riesco a scrivere meglio. Oppure amo i posti vicino a Westminster, tipo L'Astral Cafe ci sei mai stata? Fanno anche dell'ottimo cibo» rispose Tom pulendo gli occhiali da vista
«Non ci sono mai stata... voglio dire, non esco spesso» rispose quasi timidamente
«Davvero? Allora dovresti fare un salto al Lounge at The Royal Horseguards, fanno un ottimo tè» aggiunse mettendosi gli occhiali
«Oh, adoro il tè. Ci farò un salto sicuramente, la prossima settimana» rispose chiudendo i libri
«Perché non adesso? Voglio dire, se non hai niente da fare ci possiamo anche andare. Ti va una tazza di tè?» disse Tom con un sorriso sghembo
«Certo, non...non ho niente da fare» rispose Grace.
Così iniziarono a frequentarsi in amicizia, andavano negli stessi posti, si davano consigli sui libri e Tom aveva iniziato a leggere quello che scriveva Grace, dicendole che aveva talento e che non doveva arrendersi ai primi rifiuti delle case editrici.
«Arriverà anche il tuo momento!» le disse con così tanta convinzione che la convinse ed ebbe più fiducia in se stessa.
Ma i sentimenti iniziarono a teatro, dove entrambi recitavano insieme.
Tom era già bravo e lo faceva da anni, la ragazza invece era alle prime armi.
Era stata proprio Jane Austen a "convincerla" a fare un provino.
Persuasione.
L'opera che amava di più al mondo, era cresciuta tra quelle pagine, conosceva ogni battuta, ogni verso, ogni momento di quel libro.
«Vorrei che tu leggessi il seguente verso» le disse l'insegnante di teatro mentre si trovavano soli
«Va bene» disse e poi aggiunse
«"E, per quanto non avesse alcuna ragione di supporre che i suoi occhi si posassero su di lei mentre parlava, Anne sentì che era assolutamente impossibile, conoscendolo come lo conosceva lei, immaginare che anche lui non ricordasse."» non era nemmeno una vera audizione eppure si sentiva così insicura e a suo agio allo stesso tempo
«Perché non ti presenti all'audizione vera e propria?» le disse Kate
«Ah non credo di essere così brava» rispose
«Con un po' di pratica credo che saresti una protagonista perfetta!» disse.
Così si convinse e provò ogni giorno.
«Farò un provino per "Persuasione"» disse a Tom
«Sul serio? Saresti una perfetta Anne Elliot» rispose con la entusiasmo
«Lo pensi sul serio?» disse lei
«Certo, altrimenti non lo avrei mai detto» rispose Tom «e poi me la ricordi un po'... siete molto simili voi due» aggiunse posando una mano su quella di Grace, lei si sentì avvampare ma non ritrasse la mano, lo guardò semplicemente, forse desiderando quel tocco da tempo.
Spero vi piaccia la prima parte ❤️
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