Capitolo 4

Ai

La sala era enorme, più grande di quanto sembrasse dall'esterno. I quattro lunghi tavoli erano stipati studenti, tra tutti saranno stati circa 600 ragazzi vestiti in uniforme nera.

Lo sguardo della ragazzina corse subito al tavolo dei professori, il posto di Maya era vuoto poichè la ragazza era in piedi con in mano il Cappello Parlante, ma Ai guardò oltre, incrociando lo sguardo blu di Jack, seduto sullo scanno  del preside, non lo vedeva da quel giorno al parco di Beika ed aveva effettivamente paura che fosse cambiato...ma come può una persona rimasta uguale per nove anni cambiare così, da un momento all'altro? Eppure era terrorizzata.

Quando lui le strizzò l'occhio sorridendo sentì sciogliersi ogni dubbio che aveva, era sempre il suo Jack.

Tutte le ragazze lo fissavano, specialmente le diciassettenni, con uno sguardo languido e pieno di malizia, lui le guardava divertito, come aveva sempre fatto, prendendo tutto von leggerezza. Nemmeno vedere tutti al suo funerale gli aveva cambiato l'umore

Maya fece cenno di avanzare e titubanti tutti si raggrupparono davanti allo sgabello malfermo di legno chiaro pieno di tarli. Il cappello cantò la sua canzone, e tutti rimasero ad ascoltarla, Jack tamburellava a ritmo di musica sul tavolo davanti a se, ma all'ultimo verso la canzone cambiò bruscamente tema, smettendo persino di essere in rima

Una nuova minaccia incombe
La morte non é mai stata più vicina
La vita di tutti é in mano a una persona
Scegli con giudizio, e nessuno morirà
Se qualcosa dovesse andare male
Se le tenebre ti dovessero reclamare
La fine giungerà e nessuno la potrà fermare.

I professori si scambiarono sguardi sospettosi, spaventati persino. Maya invece rimase calma, probabilmente si sentiva in grado di affrontare anche questa minaccia, anche se il verde dei suoi occhi fu attraversato per un momento da un lampo marrone scuro, cosa che non accadeva ormai da anni.

Né Jack ne nessun' altro che potesse capire che cosa significasse l'aveva visto ma i brividi tornarono ad impossessarsi del corpo di Ai, come un vecchio fantasma tornato a perseguitarla.

-Abal Aiden- fu il primo ad essere chiamato, si avvicinò allo sgabello con aria sicura e il petto gonfio, Maya gli calò il cappello sulla testa ed immediatamente questo rispose

-GRIFONDORO- il grido rieccheggiò tra le pareti della Sala Grande e il tavolo a sinistra applaudì fortissimo. Maya anche  si lasciò andare in un breve applauso sorridenfogli gentile felice che il primo studente ad essere smistato appartenesse alla sua casa.

Quell'anno gli studenti erano molto numerosi, erano circa 50. Mai ad Hogwarts si era registrato un numero così alto di giovani maghi e apprendisti studenti.

-Edogawa Conan- esclamó Maya con un sorriso sul volto, facendogli segno di avvicinarsi.

Ai fu sorpresa nel constatare che nessuno dei muscoli del suo ragazzo mostrava segni di paura o nervosismo. Conan si avvicinò con tasso sicuro al cappello  e per tutto il tempo tenne gli occhi fissi su Ai, senza staccarli nemmeno un attimo.

Il cappello gli coprì lo sguardo azzurro.

Nemeno un minuto dopo il cappello annunciò:

-CORVONERO!- un tavolo si alzò per applaudire e Conan si unì a loro, lanciando un ultimo sguardo alla sua ragazza che attendeva al centro della sala.

Ai fu la quindicesima ad essere chiamata. Si avvicinò con le gambe molli a Maya che le sorrideva incoraggiate. Si sedette sullo sgabello che traballò, e per un attimo temette persino di cadere. Strinse le mani sul sedlile e aspettò che il cappello le coprisse gli occhi

Ai Haibara....non sei inglese vero?- la voce del cappello era chiara e nitida nella sua testa, non poteva chiaramente dire ad alta voce la risposta, perciò la pensò e basta

No, sono giapponese

Non seppe come ma ebbe la sensazione che il cappello stesse sorridendo.

Adesso vediamo in che casa metterti...abbiamo Tassorosso, la casa della bontà e della generosità ma non mi sembra quella adatta a te. Nonostante tu sia molto coraggiosa non ti vedo nemmeno in Grifondoro. Sono molto propenso per il Corvonero ma non ti troveresti male nemmeno tra i Serpeverde, il tuo passato dice che Serpeverde sarebbe la scelta più saggia, ma il tuo presente pende per il Corvonero. Ma a volte non tutte le scelte sagge sono la saggezza... mi spiego? Perciò ho deciso per SERPEVERDE

L'ultima parola l'aveva urlata a tutta la sala.

L'ex donna in nero non sapeva cosa pensare, da una parte pensava che la casa Serpeverde era quella delle persone astute, di quelli che guardano in faccia la paura e ridono. Dall'altra pensava alla cravatta argento e verde che brillava sulla camicia di Leslie....ma il suo cuore era occupato da un pensiero ben più cupo: Shinichi non era in Casa con lei. Avrebbero avuto orari diversi, materie diverse, amici diversi...e ormai non si separavano da anni.

Maya le sorrise incoraggiante e le indicò il suo tavolo.

Ki le sorrideva dal tavolo dei Tassorosso, mentre Conan la guardava dal suo tavolo, esattamente all'opposto del suo. Mimò con le labbra un "ti amo" e poi si voltò per seguire il resto dello smistamento. Ma Ai potè distintamente vedere un lampo di tristezza nei suoi occhi.

Si accomodò di fianco ad un altro undicenne, un neoSerpeverde anche lui, aveva corti capelli marroni cioccolato e dei profondi occhi dorati, la pelle era del tipico colore inglese, cioé molto chiara.

-Ciao, Sono Michael Foster.

-Ai Haibara- disse lei tendendo la mano amichevolmente, lui sorrise e gliela strinse.

-Allora...da dove vieni? - chiese lui

-Dal Giappone, lo so, é lontano.

-Proprio quello che stavo pensando. Ma come mai non hai scelto la scuola giapponese di magia? Avevo sentito dell'esistenza di una scuola li no?

-A dire il vero non lo so...sono amica del preside e....

A quel punto uno sciame di ragazze dai dodici ai diciassette anni le si fece intorno.

-Che fortuna che hai!! - esclamavano civettando e implorandola di presentarglelo.

Ai le cacciò tutte in fretta mentre il suo nuovo amico Michael se la rideva piano.

-Cretino!- esclamò lei dandogli una spinta sul braccio mentre lui non smetteva un attimo di ridere.

-Come mai conosci il preside? - chiese una volta che fu in grado fi parlare

-Oh...é una storia piuttosto....

Mentre stava per continuare vide che Conan la fissava, erano esattamente l'uno di fronte all'altra e appena incroció il suo sguardo le sembrò che il mondo intero svanisse, che erano semplicemente due ragazzi innamorati che non potevano essere certo separati da un paio di tavoli.

-Che fai guardi il tuo preside?- ghignò Michael ma poi vide chi stava realmente guardando la sua nuova amica.

-É il tuo ragazzo?- le chiese

-Si- sospiró lei -ed é l'unica persona che amo.





Ta daaaa!!!! Finalmente ho aggiorantoooo!!!!

Veramente non ho molto da scrivere in questo spazio autrice perciò....leggete votate e commentate....

Ah...scusate gli errori di ortografia ma ho il T9 che sbarella ultimamente e non mi prende le parole.

Baci a tutti
Correte come il fiume.

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