Il colore dei tuoi occhi

Sospirai, appoggiandomi al parapetto del balcone dell'appartamento che i nostri genitori avevano affittato. Erano stati loro a decidere di fare questo viaggio tutti e quattro assieme in Alaska, dicendo che sarebbe stata la metà perfetta, visto che entrambi amavamo l'inverno e le temperature basse; un'altra cosa che avevamo in comune.
Avevo provato a convincere mia madre che non volevo venire, tirando fuori ogni tipo di scusa, dai compiti alla voglia di stare coi miei amici, ma fu tutto inutile e alla fine mi arresi senza più insistere, anche perché non volevo che ci rimanesse male o che pensasse che non volevo passare del tempo con voi.
La realtà era che non potevo nemmeno pretendere che mamma e Luke passassero tutto il tempo di quella vacanza con noi senza avere un attimo d'intimità ed io avevo paura a stare da solo con te. Nell'ultimo periodo, le poche volte che ci siamo visti, ho cercato per tutto il tempo di fare l'indifferente, di apparire il più distaccato possibile, ma quando mia madre mi fece notare che non mi stavo comportando in modo carino nei tuoi confronti e che da fuori sembrava che non ti sopportassi, compresi che la mia era una battaglia persa in partenza.
A nulla servirono i miei mantra di auto convincimento e soprattutto furono controproducenti gli sfoghi coi miei amici che, invece di aiutarmi ad affrontare quella situazione o anche solo a darmi consigli, mi prendevano per il culo.
Sta di fatto che mia madre e tuo padre erano usciti per andare al ristorante in cui avevano prenotato per quella sera e ci avevano lasciati lì con la cena da scaldare, dicendoci di conoscerci meglio. Se avessi seriamente dato retta a quella raccomandazione avrei avuto molte idee sul come conoscerti meglio, idee a cui cercavo di pensare perché avrebbero risvegliato parti del mio corpo che era meglio lasciare tranquille. Anche se, in realtà, bastava la tua sola presenza a mandare in tilt i miei ormoni e in quelle occasioni era sempre più difficile riprendere il controllo di me.
«Com'è bella l'aurora boreale.» la tua voce mi fece sobbalzare, ma non mi voltai verso di te, anzi osservai per la prima volta il cielo, come se, immerso nei miei pensieri, non mi fossi accorto dello spettacolo della natura che ci stava regalando quella sera.
«Già, proprio bello...» commentai, ma come sotto effetto di una calamita, il mio volto si voltò verso di te, nonostante tutti i miei tentativi di non seguire l'istinto e non guardarti, perché sapevo cosa sarebbe successo, mi sarei incantato e così accadde.
«Sean, perché mi stai fissando?» mi domandasti, notando il mio più che strano comportamento.
«Nulla io... – cercai una scusa plausibile per togliermi dall'impaccio – Senti che ne dici se ci facciamo un selfie? Così facciamo vedere a mia madre e tuo padre cosa stiamo facendo.» dissi, così su due piedi, rendendomi conto che era una proposta idiota. Insomma era ovvio che i nostri genitori sapessero cosa stessimo facendo, non c'era certo bisogno di mandar loro una foto. Nonostante quella mia proposta stupida, tu accettasti senza nessuna remora, regalandomi quel tuo incantevole sorriso.
Ci mettemmo in posizione, dando le spalle alla ringhiera del balcone e al cielo dipinto dei colori verdi e blu dell'aurora, cercai una bella inquadratura e feci un paio di scatti col mio cellulare.
«La mandi anche a me?» mi chiedesti ed io rimasi ancora incantato dal tuo viso.
Quella notte, quando andammo tutti a letto, rimasi almeno un ora a fissare quella fotografia sullo schermo del cellulare, almeno nella solitudine del mio letto potevo sprofondare nei tuoi meravigliosi occhi blu che sembravano riflettere tutta l'aurora catturata nel cielo, almeno nella solitudine del mio letto potevo immaginare di poter essere qualcosa di più di fratello e sorella.

Angolo dell'autrice:
"Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it"
Prompt: Aurora polare
Original Story: Perché sei mia sorella?
N° parole: 624
Rating: Giallo
Chiedo scusa per il mio solito ritardo, oggi sono stata tutto il giorno fuori, infatti sono riuscita a scrivere mentre ero dal parrucchiere... In ogni caso, nuova storia, nuova coppia e spero tanto che vi sia piaciuta questa one-shot.

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