Duro lavoro

"Sbrigati, Sunny!" "C'è la luna crescente, Sunny!" "Non battere la fiacca, Sunny!"
La zia Azaline era un continuo borbottare, non fosse stato che era la sua unica parente, l'avrebbe abbandonata, fuggendo nella foresta, pur di starle alla larga. Purtroppo però lei era appena una ragazzina e per quanto odiasse quella vita da villica, coi vestiti sempre sporchi di terra e fango, sapeva anche che non era capace di cavarsela da sola, né al villaggio, né tantomeno nel bosco su cui giravano leggende strane e terrificanti.
Per questo motivo continuava a lavorare per la zia, a testa bassa, sopportando le sue lamentele e rispondendole a tono solo nella sua mente.
Quel pomeriggio in particolare era stata particolarmente fastidiosa, perché secondo qualche assurda credenza popolare, le piante crescevano più forti e belle durante la luna crescente e nelle tre notti successive l'astro notturno si sarebbe gonfiando fino a diventare un disco bianco sul manto blu scuro.
Sunny si asciugò il sudore che le imperlava il volto, dovuto sia alla fatica del lavoro manuale che al sole cocente di quel giorno. Con la pala diede qualche colpetto al terriccio appena lavorato attorno ad una piccola pianticella di fragole, l'ennesima che aveva piantato in quella striscia di terra, dopo aver fatto la stessa cosa con i pomodori e i semi di carote.
Emise un grosso sospiro e si pulì le mani sporche di fango nel grembiule verde a fiori. Aveva bisogno di una pausa e magari di una sorsata d'acqua, ma sapeva già cosa le avrebbe detto la zia se fosse entrata coi gli stivali inzaccherati di terra e fango dentro casa e lei non aveva nessuna voglia di sciacquarli con la pompa per poi sporcarli nuovamente neanche dieci minuti dopo.
Decise quindi di avvicinarsi alla pompa e bere da lì, una soluzione un po' rozza, ma in fin dei conti era il suo stile. Quando si fu abbeverata, si sistemò sulla seggiola vicino all'orto, osservando il lavoro fatto fino a quel momento.
Si stava riposando da appena un paio di minuti, quando le sembrò di sentire qualcuno che la chiamava. Era una voce lontana, come un refolo di vento, che sembrava pronunciare il suo nome. Credette di esserselo immaginato la prima volta, poi lo risentì e si riscosse dal torpore di quel momento di riposo, drizzando sulla sedia.
«Sunny per l'amor del cielo, i semi zucchine non si pianteranno da soli.» la voce di zia Azaline interruppe quel momento di magia e mistero, riportandola alla realtà.
«Sì zia Azy...» sbuffò, rialzandosi e rimettendosi a lavoro.

Angolo dell'autrice:
"Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it"
Prompt: Luna crescente
Original Story: La leggenda del Cristallo
N° parole: 422
Rating: Verde
Un'altra storia che, come "I 5 Guerrieri Leggendari", ho scritto quando ero piccola e vorrei revisionare e rendere più figa in modo da farne uscire un bel fantasy. Ovviamente questo con Sunny e la zia è solo l'incipit, ma intanto ho sfruttato questa luna crescente usando la scusa delle piante.

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