♡Capitolo 2♡
Alessandro's pov
"Ale dove sei?"
"Sono qui zio, arrivo subito"
Mi avvicino e vedo che con lui c'è una ragazza.
"Piacere Alessandro..."
"Ferrari, è un sogno per me conoscerti, ho visto tutte le tue gare e sei bravissimo, ti sei proprio meritato la medaglia d'oro alle nazionali"
La ringrazio e sembra quasi svenire, deve essere una vera appassionata di equitazione per conoscermi.
"E tu come ti chiami?"
"Lei si chiama Teresa, è una nuova iscritta, illustrale la scuderia e tutti i cavalli"
Poi Tony si rivolge a lei
"Intanto io vado a parlare con i tuoi genitori così riferisco loro i dettagli sui programmi"
"Grazie mille"
Mio zio Tony ha ereditato questo maneggio da mio nonno, essendo il più grande tra i fratelli, ha vinto molte competizioni di grande prestigio, nel casale c'è una sua foto che lo ritrae con una grande coppa, la stessa che riporta la scritta Campionati europei 1^ Classificato. È riuscito a far rivivere un luogo come questo, da quando lo gestisce tutti i suoi allievi sono diventati personaggi noti dell'equitazione, un record assolutamente straordinario. Vorrei diventare come lui un giorno e magari forse erediterò tutto questo, anzi quasi sicuramente sarà così perché non ha figli e io sono l'unico appassionato della famiglia.
Mostro a Teresa ogni particolare della stalla, che conosco come le mie tasche.
Ad ogni box mi fermo e le faccio vedere il rispettivo cavallo.
"Lei è Stellina, la più piccola, ha solo 4 anni, ma diventerà fortissima, l'abbiamo chiamata così per via della lista a forma di stella"
"È davvero meravigliosa"
"Lui invece è Hantar, ha 6 anni, con un manto totalmente marroncino e la criniera nera, è uno dei più belli che abbiamo, assolutamente da non sottovalutare"
Teresa lo accarezza, ha un sorriso sincero, degli occhi azzurri molto simili ai miei e dei capelli sciolti ricci che le ricadono lungo l'orecchio.
"Lei è Zora, ha 14 anni, è la più anziana, ma ha portato sul podio moltissimi atleti, è la nostra mascotte"
"Sono tutti stupendi"
"Non hai ancora visto il mio" dico conducendola all'ultimo box.
"Lui è Tempesta, ha 8 anni, l'ho chiamato così sia per la sua velocità che per la tempesta di macchioline marroni che ricoprono il manto bianco, è un appaloosa ed è splendido"
Lei lo ammira, come un bambino guarderebbe una ciotola piena di carammelle, sembra adorarlo.
Tempesta non è solito farsi accarezzare ed è parecchio diffidente, solo io sono riuscito ad entrare in perfetta sintonia con lui ma ci è voluta molta pazienza, infatti appena Teresa allunga la mano il cavallo si scansa con fare scocciato.
"Scusalo oggi non è di buon umore, se vuoi ti faccio vedere la selleria"
A differenza di molte altre la nostra è spaziosa e davvero ordinata, le selle, testiere, redini, staffe, coperte, bisacce, pettorali, mangimi, integratori, biscotti, prodotti per lavare il cavallo, medicazioni sono al proprio posto, inoltre abbiamo anche un inventario così da tenere traccia sempre di cosa ci serve o meno.
Le illustro come si fa, così anche lei potrà aiutarci, lei segue la mia spiegazione annuendo ad ogni mia affermazione.
"Hai già trovato un allevamento per sceglierti il tuo cavallo o lo hai già?"
"No in realtà alzando il mio livello di prestazione ho dovuto vendere un fantastico cavallo arabo, Magic é il suo nome, lui mi ha insegnato e mi ha fatto diventare ciò che sono oggi, ho pianto per giorni e tutt'ora mi viene difficile parlarne " mi dice con gli occhi inumiditi e un tono improvvisamente più basso.
"Tranquilla, ti capisco, ho dovuto affrontare anche io la tua situazione, purtroppo fa parte del mestiere, comunque se vuoi ti mettiamo noi in contatto con un buon allevamento così da poter presto avere un nuovo esemplare più adatto a te, anzi ti andrebbe di montare un cavallo?"
"Ora?"
Decido di non risponderle e semplicemente mi avvio verso il box di Hantar, lo apro e inizio a metterle la giusta attrezzatura. Credo proprio che lei ci sperasse in questa mia domanda, perché è venuta con indosso una divisa da allenamento, se il suo obiettivo era fare buona impressione allora ci è riuscita.
La conduco al campo e vedo subito con quanta bravura sale in sella e come sembra ispirare totale sicurezza da ogni piccolo movimento che conduce.
Parte con calma, forse godendosi la sensazione, si fa un giro e poi un altro, prova a saltare un ostacolo ma senza strafare, elegante ma decisa, due ottime qualità.
Ad un certo punto si ferma a metà percorso davanti alla staccionata e mi accorgo che di fronte c'è un ragazzo, probabilmente il suo fidanzato, una donna come lei è impossibile che sia single.
Noto che però mi fa cenno di avvicinarmi.
Non mi piace fare nuove conoscenze a meno che non siano strettamente legate all'equitazione, sono molto timido e tendo sempre ad arrossire o a non guardare in faccia le persone, ed ora è lo stesso. Continuo a pensare a come non sembrare un autentico imbecille e mostrarmi deciso. Appena arrivo do una pacca sul muso ad Hantar che mi conforta, poi per fortuna è Teresa a fare la presentazione.
"Alessandro lui è Diddi o meglio Diego, il mio migliore amico"
"Piacere, Teresa mi ha molto parlato di te" fa per stringermi la mano ed è lì che alzo lo sguardo e per un momento penso di aver avuto un allucinazione.
● Angolo Autrice ●
Vi è piaciuto il capitolo?
Fatemi sapere cosa ne pensate e ringrazio moltissimo chiunque dedichi il suo tempo alla mia storia.
Vi mando tanti bacioni, alla prossima🙋🏻♀️
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@libri_uguale_vita
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