💍-04- Ballo degli anelli💍

~L'universo sembra avere molta più materia che antimateria, un'asimmetria forse correlata alle osservazioni in merito alla violazione di CP. L'universo sembra non avere nessuna carica elettrica netta, e quindi la gravità sembra essere l'interazione dominante su scale di lunghezza cosmologica.~
Esiste un esatto momento in cui ci si innamora?
Ci attraggono sempre e solo le persone che vogliamo?
La Terra non ha scelto la Luna,
Il Sole non ha mai chiesto otto pianeti, ne di essere al centro della galassia.
Le lune di Giove non hanno mai nutrito un così grande interesse da subito.
Eppure...

Vorresti partecipare al ballo degli anelli?✨

Assicurati di aver portato l'invito!
📿👗✨🎀

«Sei stato/a invitato/a al Ballo degli Anelli.
Dovrai dare un anello alla persona a cui più tieni in anonimato.
È preferibile indossare vesti eleganti.
Presentarsi tra le 20:00 e le 20:30»

Pensa a chi daresti l'anello
Hai in mente quella persona?
Quella persona che lo dovrebbe proprio avere come simbolo di apprezzamento?

Scegli il tuo abito migliore:non ti ricapita un'altra volta

👗📿🎀🪐💍

Quasi finito! Ora prenditi qualcosa da mettere sotto i denti✨

Oh, è proprio il tuo turno!
Entra in quella Saletta delle cassette, cerca le iniziali, trova il nome e inserisci l'anello nel foro...

CHE

IL

BALLO

DEGLI

ANELLI

ABBIA

INIZIO

💍~~💍

Gli Stramoni e le amamelidi sono da sempre simbolo della Grinalk e del ballo

✨💜JOLE💜


Un'infinità di figure mondane e visi familiari ci sorpassano mentre avanziamo nell'infruttuoso tentativo di oltrepassare la folla che si fa spazio per entrare nell'elegante edificio bianco.

Quando finalmente riusciamo ad entrare, le delicate luci sulle pareti, la musica leggera e le signorili decorazioni d' epoca ci danno il benvenuto.
Nell'aria la familiare fragranza di stramonio e di amamelide si mischia a quella dei dolci caldi. Saranno la mia prima destinazione.

È come stare dentro un castello raffinato.
Verso sinistra vi è la saletta privata per le cassette degli anelli, separata dal resto, poi l'enorme sala da ballo dal pavimento lucido e scivoloso.

Ci facciamo strada verso questa e le postazioni per i fiori sono numerose: gli Stramoni e le amamelidi sono il simbolo del ballo e della Grinalk. Rappresentano queste istituzioni in tutti i loro tratti.

Oltrepassiamo anche il soppalcchetto per il discorso formale ed eccolo...il mio primo amore nonché parte migliore del ballo: il buffet.
Dei tavolini rivestiti con tovaglie di seta bianca e ornate con i classici fiori offrono un'accogliente postazione alla marea di cibo di cui sono imbanditi i tavolini.

Individuo anche la Preside Rail in mezzo alla folla, mentre conversa con il Sindaco stretta nel vestito giallo che le fascia le curve, accompagnato da vistose collane di brillanti che le pendono dal collo.
Il dress code fa il suo effetto creando un'esemplare armonia nei presenti. Vestiti di tulle, gonne a strati dai colori pastello e adornate con gioielli che contrastano con i completi giacca e cravatta dei ragazzi e degli uomini.

Naturalmente, questo abbraccio per l'anima è sempre interrotto dalla stessa affermazione, che farebbe salire il nervoso anche al più devoto praticatore di yoga:

«Strambi!»

«Pshico girl! Che piacere ri-fare la sua conoscenza in questa situazione piacevolmente formale.» ghigna Vanessa con le braccia al petto. Scommetto che questi battibecchi se li prepara allo specchio.

«Gusti particolari per quanto riguarda la qualità del vestire. Negozio paesano? Scelta banale e scarsa; anche se a dirla tutta da strambi come voi non potevo aspettarmi di meglio.»

«Scelta scarsa per quanto riguarda la qualità dell' intelletto, Durand; quanti centesimi ti è costato quel roseo cervelletto tarocco? Non deve essere marchiato Gucci se nessuno lo vede, corretto?»

«Talmente disperate che negano l'evidenza!»

«E quale sarebbe l'evidenza, Durand?» sbotto stavolta io.

«L'evidenza è che sono migliore del vostro gruppo di strambi. Sapete perché? Perché ora scendendo in pista la gente implorerà i miei autografi, selfie con loro e i ragazzi faranno a botte per un ballo con me. Dovrei aprire le prenotazioni.»

Durand con molte persone si spaccia per un angioletto e questo la rende ancora più falsa e rivoltante. Mi dà sui nervi in ogni modo possibile e al contempo mi dispiace per come è stata cresciuta per diventare così.

«Tra qualche anno sarai tu a chiedere autografi a noi, Durand, anzi, chiederai anche scusa.»

Ci dirigiamo verso il Buffet lasciando Durand, l'unica ragazza dal vestito scuro, a braccia conserte e un ghigno d'odio sulle labbra. Incontriamo Bernard, che sbuffa scontento di dover stare in un completo elegante mentre impila una decina di tartine nella mano.

«Ciao Bern, sai dove sono gli altri?»

«Vanessa! Non ti ho mai visto con i capelli non sparati in aria!» Questo è il modo particolare e iconico di Bernard per fare complimenti, in particolar modo ai capelli piastrati di Vanessa.

«Grazie Bern.»

«Caleb è a consegnare l'anello mentre Bree e Dax sono fuori. Bree vuole fare le foto al parco qui di fronte. Sapete, sul profilo dove dice tutte quelle cose palesemente senza senso, sulla meditazione e la calma dello spirito. Vuole fare anche delle foto per il nuovo profilo di Dax.» dice annoiato.

Le cose senza senso sarebbero in realtà: meditazione e psicologia, come affrontare qualcosa con le parole restando calmi.
A volte fa vedere qualcosa sulla Grinalk o contenuti del tipo: 'come affrontare la giornata in modo produttivo' o: 'come impedire litigi violenti a cui stai assistendo senza farti male'.
Sono cose anche abbastanza utili e Bree è veramente una persona da cui bisognerebbe prendere esempio. È calma e razionale, puoi chiedere un consiglio su qualsiasi cosa.
Il problema è che Bernard non riesce a stare fermo un minuto e non concepisce nemmeno la parola "yoga", che non rientra minimamente nel suo ampio vocabolario.

Apro il cellulare, non posso chiedere quella cosa a voce alta, e controllo i turni. Oggi è turno di Bernard, mi sono tolta un dubbio.

Un attimo però...

«Bern, in che senso Dax ha aperto un profilo?»

«Non ho detto questo. Ho detto che Dax ha un profilo, però è gestito da Bree, Whitney e Noelle, le sue compagne di stanza.»

«Non dirmi che anche quest'anno si è aperta la sfida glamour croissant...» esordisco esasperata mentre mi porto una mano alla fronte.

Whitney e Noelle hanno un profilo conosciuto quanto quello di Durand.
Dirigono un canale di gossip sulla scuola, non mi piacciono questi contenuti, devo essere sincera, si parla in digitale di persone che nemmeno conosco. Anche Bree non predilige questo, ma non è mai riuscita a convincere Whitney e Noelle. Tutto quello che dicono però è assicurato dai diretti interessati perché sono solite certificare le informazioni o perlomeno provarle. Vanessa va molto d'accordo con loro e definisce il loro profilo come " pettegolezzi ad alta qualità"
Tutto andava bene e poi si è aperto il guanto di sfida. Consiste in conquiste di follower e azioni che non ho ben compreso da parte dei fan. Sondaggi, cartelloni, dibattiti...
L'ultimo anno è stato tragico e spero che questo sei gennaio non lo sarà.
Bernard non sa darmi risposta e così è Vanessa a mostrarmi l'articolo del blog.

Anche quest'anno sarà dura.



BREE❄️

«Dax tu puoi andare. Io resto un attimo qui, sai che devo aspettare una persona.»

«No, Bree, ti accompagno io.»

«Sul serio, puoi andare. Non morirò attraversando la strada da sola.»

«Posso andare o vuoi che me ne vada?»

«Puoi restare se hai voglia tu.»

So che anche se con me parla poco, sono la persona con cui parla di più.
Sarebbe stato brutto rispondere "Per me è indifferente".
Lui lo interpreterebbe come un: "Non mi importa se resti o meno, la tua assenza o la tua presenza non mi cambiano la vita". Ci starebbe malissimo.
Ha attacchi di panico quasi tutte le sere, lo vedo dalla finestra, ma questo non lo sa.
Lo farebbe stare peggio.
E mi spaventa il "peggio di ora". Succederebbe come qualche anno fa. Va evitato. Non voglio violare la sua privacy, ma è per la sua sicurezza.
Magari quando sarò psicologa riuscirò a capirlo meglio.

Prendo il quadernino per i programmi dalla borsetta.
Aggiungo la parola "fatto" vicino al punto '•foto'.
Questa settimana devo montare il video dell'ideale metodo di studio, finire due tavole di arte e qualche ripetizione di storia.
La settimana prossima invece devo registrare un video su come aiutare qualcuno che ha un attacco di panico.
C'è stato anche qualche caso in alcune classi, la mia compresa.

Come puoi cercare di calmare una persona colpita da un attacco di panico con un "Calmati" o "Stai tranquilla"...? Il soggetto viene agitato ancora di più. Mi viene quasi da ridere.

«Bree...»

«Dax, ti dispiace se aspetto qualcuno?»

«Se sono Whitney e Noelle aspetto. Se è Durand, no.»

«Allora ti conviene andare.»

Dax se ne va, lasciando trapelare tutta l'antipatia che cova per lui. O meglio per qualsiasi essere porti quel cognome.
Non lo conosce e sicuramente è venuto a sapere che siamo diventati abbastanza amici tramite Vanessa, non ho nemmeno bisogno della conferma.

Ci siamo conosciuti poco tempo fa.
Sorrido.
È molto diverso da Fallon.
Mi ha raccontato alcune cose riguardo la loro situazione familiare, e, anche se sospetto sempre che per comportarsi da schifo, ti serve una situazione di schifo, in questo caso ne ho anche la conferma.
Ho riconosciuto nel suo racconto tecniche manipolative e persuasive.

Non pensarci Bree, è ora di divertirsi, non di pensare a questo.

«Bree?»

È arrivato.
Ci prendiamo a braccietto.

«Riven. Piacere di rivederti.»

«Vuoi usare i video e le foto che farai oggi per un contenuto?»

«Naturalmente»

💜JOLE💜


Manco solo io alla consegna dell'anello.
Le comuni problematiche di questi gestori sono più che ricorrenti. Conoscono l'ordine alfabetico? Fortuna che aderisce anche il personale scolastico.

Wilson e Zala vengono dopo Rowan.

Tralasciando questo, la direttrice Rail ha appena terminato di parlare con un paio di assessori. È il mio momento, il momento che si ripete due volte l'anno e per cui mi alleno come in una gara.

«Direttrice Rail, buonasera.»

«Signorina Rowan! Va tutto bene, ha bisogno di una qualche informazione?» Posa una mano sulla mia spalla, mentre l'altra continua a torturare la sua collana.

«Si direttrice, vorrei farle una proposta-»

«Il giornalino, giusto?» mi interrompe.

«Si, sa, sarebbe un ottimo passatempo, nonché un esercizio di scrittura per diverse persone. Un vero e proprio investimento che inoltre pubblicizzerebbe la scuola.» dico ferma mentre annuisco: invoglia una persona ad accettare la tua richiesta, me l'ha consigliato Bree.

«Rowan, cara, più volte ti ho ripetuto che noi non vogliamo essere pubblicizzati e non vogliamo portare ciò che facciamo al di fuori dell'istituto. Mi dispiace che tu non possa coltivare la tua passione, ma purtroppo non possiamo fare nulla in merito.»

«Arrivederci Direttrice, grazie lo stesso.»

Mi dirigo delusa per l'ennesima volta verso il buffet, circondato da una massa informe di persone che lanciano gridolini, facendo il tifo mentre circondano il punto in cui dovrebbero esserci i tramezzini.

Sospiro. Vediamo che succede qui.
Riesco a infilarmi nell'accalco. Tre ragazzi hanno dei piattini colmi di assaggi di cibo in una mano e con l'altra sorreggono il piccolo tramezzino che stanno mangiando. O meglio ingoiando. Si tratta di Bernard -naturalmente, ci avrei scomesso-, un ragazzo dal volto sconosciuto e...Caleb. È molto strano con un completo elegante, gli conferisce un'area non sua. L'avevo sopravvalutato.
Neanche pac-man mangia in questo modo.
Sono proprio degli scimmioni ingordi.

Qualcuno mi scuote la spalla e torno a concentrarmi su quegli scimmioni.

«Jole»

Sono Mel e Vanessa.

«Oh, finalmente ti abbiamo trovata! Sei sicuro andata dalla Rail per la richiesta del giornalino e lei ha detto no. Ti si legge in faccia.»

«Sai cosa stanno facendo quelli?» chiede Mel mentre li guarda come avessero tre anni.
Bhe, in effetti li dimostrano tutti.
Anche se li portano un po' male.

«Dall'altra parte c'è Noelle che filma. Chiedo a lei»

Vanessa si dirige verso quella malata di gossip e pettegolezzi con il sorriso stampato sul volto e torna da noi sgomitando tra la folla creatosi intorno a questi esseri.

«Mistero risolto ragazze. Caleb, Bernard e l'altro hanno scommesso su chi finisce per primo cinque panini. Come premio c'è in palio un oggetto a scelta del ripostiglio.»

Mel sbuffa una risata.Portano proprio male gli anni.
Sembra veramente che abbiano tre anni quando in realtà nemmeno ci avviciniamo ai sei mesi.
Mi volto verso il cartellone sul fondo della sala. La segnaletica digitale rossa ha cambiato il nome precedente, il cambiamento è segnalato da un sonoro beep prodotto dai megafoni. È una delle cose che odio. Ogni tre per due c'è questo rumore irritante.

«Io vado alla sala degli anelli.>>

«Ti aspettiamo qui. Poi ti facciamo sapere come è finita tra questi qui, io tifo per Bernard.»

Avrei voluto dire che il vincitore mi era indifferente, ma va bene anche così.

🪐

Arrivo nella saletta. Le cassettine bianche e dorate sulle pareti bianche e candide danno un forte senso di familiarità e pulizia. Il pavimento è rivestito da un parquet rosa antico.

La prima volta qui ero molto nervosa, ma alla fine è solo la consegna di un anello.
Mi avvicino alla cassetta targata "Melissa Miller" e infilo l'anellino di plastica rosso.
Mi dirigo verso l'uscita quando noto un piccolo biglietto arrivare da sotto la porta.
Non è la prima volta che mi capita una cosa così in diversi giorni.

Il bigliettino recita:

"Ci metterete così tanto a capire che il primo passo è nel parco di fronte. Noi sappiamo cosa succederà. Quando lo saprete anche voi sarà tardi e noi sempre un passo avanti."

I re della comicità, sul serio. Le matricole avranno fatto un scherzo non sapendo che a riceverlo è una delle persone che insieme al suo gruppo ha inventato gli scherzi.

Davanti alla porta, come sospettavo, ci sono solo matricole affiancate dalla Preside, accalcate a folla e che ridacchiano alla mia vista. Ho notato il biglietto che arrivava sotto la porta, non può essere stato qualcun'altro.

Arrivo ai tavolini del buffet e con divertimento noto il risultato della sfida. Il ragazzo sconosciuto deve finire tre panini, mentre Bernard e Caleb se la giocano con l'ultimo.

È Caleb che deglutisce per primo l'ultimo boccone.
Bernard è scioccato perché ha perso.
Tutti sono scioccati perché ha perso.
Il ragazzo ha iniziato a mangiare in modo normale.
Caleb sta esultando insieme ad altri ragazzi. Le braccia di uno sulle spalle dell'altro mentre saltano in sincronia e fanno i cori.
Anche io sono scioccata dal fatto che qualcuno possa avere un quoziente intellettivo così basso, ma almeno fanno ridere. Mi scappa qualche risata e poi inizio a ridere di gusto.
Anche uno scimpanzé non vorrebbe essere paragonato a degli esseri simili.

Vanessa si unisce ai cori e ride in faccia a Bernard, ancora scioccato.
Melissa e io ci guardiamo.
È uno sguardo di commiserazione pura il suo.
La prendo a braccietto e la porto verso un' altra parte avvisandola con un cenno degli occhi.
Le mostro il biglietto.

«Le matricole si divertono da morire.» commento sarcastica.

Menomale che l'edificio non mischia anche le elementari insieme alle medie e alle superiori.
Questi scherzi di solito sono i tipici dei ragazzi di terza media.
È proprio il loro marchio.

«"Ci metterete così tanto a capire che il primo passo è davanti alla porta. Noi sappiamo cosa succederà. Quando lo saprete anche voi sarà tardi e noi sempre un passo avanti."
Però! Noi non eravamo così esauriti.»

Davanti alla porta? Non diceva "parco di fronte"?

Giro il biglietto e in effetti la scritta è diversa, se pur con calligrafia uguale.
Sono stata nella folla, qualcuno deve aver modificato il biglietto.

«Andiamo lì Jole. Magari becchiamo qualcuno.»

Melissa appoggia la mano sulla maniglia della porta e mi rivolge una fugace occhiata.
Uscendo c'è solo una persona appoggiata al muro vicino alla porta: Dax.
Non lo avevo ancora visto.
Ci guarda e annuisce.
Rientriamo senza risposte a un quesito che non ne ha.

🪐

Vanessa sta chiacchierando con Noelle e Whitney.

«Mel, Jole! Eccovi! Anche voi siete invitate alla festa che facciamo nella stanza. Naturalmente non ditelo a nessuno. Abbiamo compagni di scuola di schifo e insegnanti che sono peggio. Se sapessero che tra due giorni organizziamo l'ennesima festa notturna ci espellono. Dobbiamo solo comprare le lucine.»

Come scordarsi delle serate nel loro dormitorio.

«Non avevate già comprato le lucine tempo fa? Servivano per i vostri video.» si esprime Vanessa.

«Giusto. Invece a Bernard servivano per il suo esperimento.»

Corretto, avevo dimenticato. La prima lampadina l'ha frullata.
Il frullatore l'ha preso dalle cucine, e sì, l'ha rotto. Nella loro stanza ha ancora il succo di lampadina.
Lui lo ha nominato "Succo della Luce".
Poi con la seconda ci è voluto più tempo. Insieme al nostro aiuto ha studiato gli orari degli insegnanti e quando dopo molto abbiamo scoperto a che ora nessuno era dalle parti dei dormitori, lui si è intrufolato in quello degli insegnanti posizionando la lampadina in una delle pantafole di una insegnante in quel periodo particolarmente antipatica e fastidiosa.
Si è licenziata dopo essersi fatta molto male alla pianta del piede.
Con la terza...no, saltiamo, è meglio non dirlo.

Esco per prendere una boccata d'aria e finalmente trovo un po' di tranquillità.
La brezza mi accarezza il viso.

💜☀️💜

A

ppena rientro, un sonoro battito di mani ricorda che è tempo del ballo e subito la Preside Rail prende la parola.

«Ragazzi e ragazze -comincia lei- volevo ringraziarvi per aver partecipato numerosi a questa importante ricorrenza, fondamentale per le tradizioni della scuola e i fondatori del nostro comune...»

«Jole, Jole, posso rubarti un attimo?» mi domanda Whitney.

Annuisco senza voltarmi completamente verso di lei, visto che dovrei star ascoltando il discorso della Rail in questo momento.

«Quello è il ragazzo nuovo, il compagno di stanza di Hansen e Dax? Caleb, giusto?» fa cenno a lui con il capo, che continua impertterrito a mangiare, appoggiato alla parete ornata di fiori che pendono a sinistra e a destra mentre circondano la sua testa.

«È lui.»

Purtroppo

Lei fa tanto d'occhi e squadra Caleb dall'alto al basso, accompagnando il gesto muovendo la spanna e chiudendo le labbra in una linea sottile.

«...sono onorata di annunciare l'apertura delle danze di questa edizione del Ballo Degli Anelli! Eccoci arrivati all'ultimo momento di questa magica serata, nella data storica del sei settembre; scegliete un compagno e che le danze abbiamo inizio!»

Vanessa si prepara per ballare con Bernard mentre si fingono una coppietta affiatata.
Rimaniamo io e Mel, mentre i ragazzi a disposizione sono Dax e Caleb, che mi porge la mano.

«Signorina Rowan, ho il dispiacere di comunicarle, che avrà il piacere e l'onore di ballare con me. Si fidi, sono un maestro delle danze.»

«È un gran dispiacere, mi creda, Mr. Wilson.»

Il primo ballo, molto semplice, l'abbiamo imparato in seconda media. Con grande stupore scopro che Caleb non era sarcastico. Al contrario, si lascia trasportare dalla melodia degli strumenti e chiude gli occhi mentre svolge i passi corretti e si muove a tempo.

  Il ballo è molto bello come materia, non che impararlo in sé mi piaccia particolarmente, ma ci divertiamo un mondo ogni volta che Bernard cade a terra o fa cadere a terra la sua compagna. È bello anche fingere di saper ballare mentre improvvisiamo passi inesistenti e l'istruttore non ne può più.

Il secondo ballo è stavolta è accompagnato da un testo appena udibile in francese.
Caleb mi mette una mano sul fianco come prevede questa parte. Cerco di tenermi comunque il più distante possibile.

L'ultimo ballo termina con una nota prolungata. La musica sparisce come l'abbraccio in cui ha avvolto tutti. Il mondo è in qualche modo maledettamente più spento. Come se quelle mattonelle colore pastello fossero diventate bianche, le lucine non illuminanassero più, i fiori perdessero il loro brio, la magia si spegnesse e i vestiti colorati diventassero grigi.

Lui sembra ancora avvolto nell'abbraccio della melodia strumentale e delicatamente fa scivolare la sua mano via dalla mia spalla, sfiorando i capelli che ho lasciato sciolti.

«É un dispiacere aver ballato con lei, Stellina.»

«Non immagina per me, Signor Buco Nero.»

Caleb sparisce finalmente nell'accalco.
Whitney mi si avvicina ancora una volta,  senza smettere di cercare Caleb con lo sguardo.

«Avessi avuto io l'opportunità di ballare con uno così. Non comprendi le tue opportunità, Jole cara.»

«Così celebralmente sottosviluppato, intendi? Hai ragione, sono cose che non capitano spesso.»

«Carpe diem, Jole, carpe diem. Non capisci. Quello è una stella, e quelli -si interrompe per indicare un gruppo di ragazzi che si stanno rotolando a terra mentre fanno versi di animali e grugniscono in modo ambiguo- sono le stalle. Se sei alle stelle, rimanici. Lui, o altri toporagni vari intelligenti la metà. Credo sia abbastanza apposto però, sai, queste cose le leggo in faccia. In più non sembra né scorbutico né maleducato. Sono punti a favore, ti basta solo coglierli.»

Certo, come no

«Sai come sono fatti i toporagno?»

«No.»

«Nemmeno io.»


In fondo non è stato un fallimento così grande, se non per il fatto di aver dovuto ballare con Caleb. Ha un' innata capacità di innervosirmi.
Siamo una bella combriccola. Sono calma, tranquillissima, senza pensieri o preoccupazioni mentre sospiro osservando le stelle.
Tengo i due lati dell'abito con le mani per non inciampare e cadere a terra rischiando di rovinare una bella serata. Io e le ragazze, anche loro con i vestiti alzati rispetto al piano delle scale, ascoltiamo i ragazzi parlare da dietro, mentre ci sorridiamo a vicenda.

«Bern, voglio uno specchio dal ripostiglio. Se ci trovi una bella cornice portami anche quella. Va bene anche uno specchio rotto. Scommetto che ce n'è uno.»

«Quello che vuoi, tanto ci devo andare lo stesso, non mi cambia la vita. A giugno lo rifacciamo. Mi allenerò e vincerò io.»

«Non ne dubito.»

L'aria fresca della sera si infrange sul mio volto. Tanti ragazzi radunati a gruppetti- il più numeroso formato dai fan di Durand- tornano a piedi verso la scuola.
Riesco ancora a sentire le note delle canzoni. La sera, questa sera, rilascia un'aria di familiarità e sicurezza. Di casa. Il cielo limpido permette di vedere le stelle, quei puntini luminosi che compongono disegni e sogni e che, da vicino, sono solo grosse pietre che galleggiano nell'universo.
La mai anima è pulita, respira.

☀️💜☀️




Allora... forse avete visto che ho aggiunto delle premesse in tutti i capitoli.
Ho aggiornato anche il capitolo scorso e visto che è un bel pezzo vi consiglio di riprendervelo.
Spero che finora vi stia piacendo e vi siate goduti questo capitolo perché dal prossimo parte il fantasy
(A meno che io non mi faccia auto- scherzi decidendo di mettere qualcosa in mezzo, ma è un po' improbabile.)
~Se vedete degli aggiornamenti che non si aprono è che per sbaglio ho pubblicato delle bozze perché Wattpad ha deciso di farmi i dispetti🤫~

Cosa ne pensate di Bree?
Della nuova copertina?

Fatemi sapere i vostri pareri e grazie di leggere LoS ( mi ricorda tanto Los Angeles ma ok).
In più se vi serve una copertina per una vostra possibile storia o siete insoddisfatti della vostra, contattatemi o commentate nella storia che ho fatto appositamente!

Aggiornamento: Cari terrestri, ho corretto e rivisto le descrizioni e ora anche questo capitolo è a posto. Mi manca solo la revisione e l'aggiunta di qualche scena nel custode e l'intera ri-scrittura di stella. Tutti sanno che il ☀️primo incontro☀️ non va fatto al POV maschile. Per questo, anche se è altamente insensato, vi propongo di eliminare dalla mente le scene che ora ho eliminato...
Alla prossima!🌏🪐

Team Durand o team Nash&Dutton??

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