19. Sweet dreams
-Non credi che sia arrivato il momento, June?-
Sbatto l'anta dell'armadietto fingendo una calma che non mi si addice in questo momento.
-Per?-
Non sono brava a mascherare le emozioni, qualsiasi sia il mio stato d'animo, mi si disegna in faccia.
È più forte di me.
-Rompere il silenzio.- asserisce William. Allunga un braccio contro l'armadietto, impedendomi di passare.
-Ieri sera ti avrei richiamato ma mia madre aveva questa cena...-
-Che cena?- chiede lui nel notare la mia espressione agitata.
"Che cena?!"
James non gliel'ha detto?
Le strade possibili sono sempre e solo due: bugia o verità?
-Sono stata a casa di James.-
Le sopracciglia bionde di William si sollevano in segno di stupore.
-Come scusa?-
-Quando ci sono andata non sapevo fosse casa sua. Mia madre e suo padre organizzano queste mostre di opere d'arte.. ma che ne so..- sbuffo irritata anche solo per il fatto di doverlo raccontare ad alta voce.
-James mi ha detto che ti ha riaccompagnata a casa l'altra sera.-
-Già perché tu sei sparito.- sputo di getto. Poi lo guardo dritto negli occhi. Perché sei sparito, Will?
-Non mi sono dimenticato di te, gliel'ho chiesto io di accompagnarti a casa.-
Ah ecco
Sento dei passi pesanti avvicinarsi a noi, con la coda dell'occhio lo vedo: James ci cammina a fianco masticando nervosamente una gomma, senza degnarci di uno sguardo.
Oggi si è persino messo la divisa, che onore eh.
La giacca gli sta leggermente stretta sulle spalle, mentre la cravatta aperta e disordinata scivola sulla camicia bianca e aderente.
Ha un cespuglio di capelli volutamente spettinati, sono molto più chiari di quando li mette in posa all'indietro.
-June? Mi ascolti?-
-Sì scusa.- dichiaro con voce leggermente acuta.
-Vorrei venissi a cena a casa mia.- lo sento dire serio.
E questa ora da dove gli esce?
-Perchè?...- domando senza nascondere la diffidenza.
Mi ha delusa troppe volte, non basta invitarmi una volta a cena per farmi dimenticare quello che è successo l'altra sera e tutte le altre volte che mi ha dato buca.
-Per conoscere i miei genitori.- spiega lui.
Calmiamoci tutti
-Ahm.. Non sono partiti?-
-Tornano domani.-
Sospiro lanciando gli occhi sul pavimento.
- Non lo so Will...-
-Quello che hai detto l'altro giorno... mi ha fatto riflettere per davvero, June. Se non siamo sinceri sin dall'inizio rischiamo di mettere le basi per un rapporto inesistente.-
Okay, ora hai tutta la mia attenzione.
-Non so te Will, ma a me le bugie fanno allontanare.- ribadisco stringendomi nelle spalle.
Lui scoppia a ridere.
-Ma sei sempre così diretta?-
E cosa si aspettava da me?
Gli ho forse dato l'impressione della ragazza insicura che è disposta ad accettare qualsiasi cosa pur di stare con un ragazzo bello come lo è lui?
Mi dispiace caro William, ma non è affatto così.
-È solo la verità, Will. Se vuoi ti tengo il broncio per due giorni, non ti rispondo ai messaggi, mi faccio desiderare così tu torni a chiedermi scusa per la millesima volta. Ma non me ne faccio niente delle tue scuse, non mi piacciono questi giochetti. Se vuoi stare con me chiedo solo una cosa: sincerità. Non è difficile.-
Le mie parole sembrano colpirlo nel segno, lo vedo da come i suoi occhi cristallini intensificano lo sguardo.
-Già, ma di solito le ragazze non ragionano così. Sei davvero matura.- mormora sottovoce.
-Pensavi bastasse presentarti con quel bel visino che ti ritrovi e tutto sarebbe andato a posto?- lo prendo in giro con una nota di sarcasmo.
-Beh, ci speravo.-
William scrolla il capo per scompigliarsi i capelli con un sorriso, poi si fa subito serio.
-A parte gli scherzi, sono assolutamente d'accordo con te. Vorrei solo.... fidarmi di te prima di aprirmi completamente.-
-È solo questo?-
-Stai sempre con Ari, Poppy e Amelia.. insomma quelle tre non sono famose per saper tenere la bocca chiusa...-
-Beh...tu stai sempre con James, cosa dovrei dire?-
Un colpo di tosse alle nostre spalle.
- Bello essere l'argomento preferito della coppietta dell'anno. Peccato siano le delle otto del mattino e le vostre chiacchiere sono più pesanti di una martellata nei coglioni.-
James mi rivolge un sorrisetto finto, ma William cattura nuovamente la mia attenzione prendendomi la mano.
- Lascialo perdere, è solo invidioso.-
-È odioso non invidioso.- borbotto sottovoce.
-La prof sta chiamando per interrogare chi è andato male nella verifica.-
-O merda. Devo andare June.-
Will si sporge verso di me per baciarmi ma io stringo le labbra impedendogli di darmi qualcosa che vada oltre ad un bacio stampato sulla bocca.
-Okay, ci vediamo dopo.- biascico con quel poco di entusiasmo che mi è rimasto.
🐱
-June!-
Mi sorprendo nell'udire in lontananza la voce di Brian chiamarmi dal corridoio.
-Aiutami con una cosa!-
Quando mi volto lo trovo circondato da fogli e fili di corda.
-Cos'è tutta sta roba?-
-Guarda lascia perdere. È l'addobbo per la festa di inizio anno.- dice tentando di slegare dei fili ingarbugliati.
-Non è tra qualche settimana la festa? Ma sopratutto... non dovrebbe farlo Ari?-
-Ari ha già preparato tutti i cartelloni...Avremmo dovuto farlo insieme questa settimana.-
Capire l'espressione triste di Brian è un terno al lotto. La sua aria è sempre cupa e misteriosa, quindi è davvero difficile scindere i suoi stati d'animo con una sola occhiata.
-Dov'è Ari? È un po' che non la vedo...-
-Non abbiamo una scala!- risponde lui sbracciandosi.
Bene, ricevuto. Non tocchiamo l'argomento
Brian mi fa cenno di avvicinarmi, così mi accosto a lui mentre mi porge un cartellone dalle grandi dimensioni.
-Ti fidi?- chiede ad un tratto, puntandomi con i suoi occhi verdi e brillanti.
-Ehm.. in che senso?-
-Se ti prendo in braccio ci arrivi, no?-
Guardo per aria verso la traiettoria che mi sta indicando con il dito.
Devo aiutarlo ad appendere questa robaccia, sul serio? Ma che problemi hanno in questa scuola?
- Vai, dimmi.- annuncio incrociando le braccia al petto.
-Io ti prendo in braccio, tu arrivi con i piedi sulle mie spalle e mi attacchi lassù questa roba.-
Lo guardo confusa.
-Sei o non sei il capo cheerleader?-
-Ma sono pesante! Forse sei abituato a prendere in braccio Ari che è una piuma ma io..-
-Tu? Pesante? Ma dove!?- esclama lui, lasciandomi di sorpresa.
Sorrido per le sue parole che senza volerlo, nascondono un velo di complimento.
Brian lo conosco poco, ma da quello che ho potuto vedere è un mix di dolcezza e durezza allo stesso tempo.
-Allora??-
-Dai okay ti aiuto.-
Mi afferra dai fianchi con una presa sicura e mi solleva fino all'estremità del muro.
-Hahah ehi Brian dovresti partecipare ai provini di cheerleading, sei bravissimo!-
-June dai! Guarda che devi infilare il buco nel gancetto.-
Inizio a ridere.
-Che c'è da ridere?! Volevo dire... devi infilare il gancetto nel buco!-
-Ma ti senti!?- urlo da lassù.
-Fa in fretta che sto per perderti!-
Fa finta di mollarmi, facendomi ridere ancora di più.
Soffro terribilmente il solletico e mi sta tenendo per i fianchi proprio nel mio punto più sensibile.
-Brian!-
-Cosa!?-
Poggio un ginocchio sul suo sterno per non scivolare, ma devo avergli fatto male perché lui stavolta perde seriamente la presa.
-Oh porca...!!-
E in un attimo finiamo a terra rovinosamente.
-Scusa!- esclama spaventato quando atterro direttamente addosso a lui.
- No scusa tu. Sono scivolata come un peso morto!-
Mi sollevo appena facendo leva sulle sue spalle muscolose.
-E meno male che ti sono caduta io addosso, fosse stato il contrario mi avresti uccisa con tutti questi muscoli!-
Brian mi fissa con un'aria strana.
Ma i problemi che mi affiggono quali sono?
Forse Will ha ragione, sono troppo diretta.
Faccio nuovamente presa sul suo bicipite per tirarmi su.
-Hai dei tatuaggi? Non l'avevo mai notato.- osservo ingenuamente.
No, ma certo. Continua a spararti queste figure June
I nostri occhi si fanno vicini, sento il mio azzurro macchiarsi con il suo verde.
Quando si solleva sui gomiti percepisco il suo bacino spingere sotto alla mia gonna.
Allarme rosso. Che diavolo sta succedendo?
Se mi sono seduta su di lui in questo modo l'ho fatto in maniera innocente, di sicuro non immaginavo di mettermi in questa posizione. Tanto meno volevo fargli un complimento, era solo una stupida constatazione.
Mi sollevo in piedi confusa, mentre lui mi segue a ruota.
-Ora devo andare. Mi sono ricordato che ho matematica.- farfuglia con voce irrequieta.
Che imbarazzo epico.
Mi aggiusto la gonna, quando un suono mi coglie di sorpresa.
-Guarda, guarda....-
Dio no
Mi schiarisco la gola nervosamente.
Tutti.
Il presidente degli Stati Uniti.
La maestra dell'asilo che mi odiava.
Persino mia madre sopporterei ora.
Ma James no.
- Ma non eri a lezione perché interroga di storia?- chiedo acida senza sollevare i miei occhi nei suoi.
- Appunto. Di sicuro non sto in classe a farmi interrogare.
Tu che ci fai qui?-
Tipo... i cazzi miei?
Alzo lo sguardo per imbattermi nella sua sagoma appoggiata al muro del corridoio.
Si porta la bottiglietta d'acqua alle labbra e ne ingolla una lunga sorsata.
- Non so te, ma io preso nove della verifica.- ribatto con fierezza.
- Ma sentila... vuoi anche un voto per lo spettacolino che hai appena messo in scena?-
-Sono caduta. Non rompermi le palle.-
La mia voce aspra gli provoca un ghigno sghembo.
-Uhhh uhhhh che signorina elegante...-
-Ha parlato.-
-Ma tu normalmente caschi sulle palle altrui, White?-
Mi avvicino con il solo intento di guardarlo male.
-Sei in cerca di una ginocchiata sulle tue, per caso?-
Lui però sogghigna.
Si prende sempre gioco di me, non lo sopporto.
-Smettila Hunter.- mi impongo con uno sguardo serrato.
-Di fare...?-
-Stai insinuando qualcosa, non mi piace.-
-Cosa non ti piace? Sentire la verità? Che stavi a gambe aperte sopra quello stronzo di Brian Hood nel corridoio?-
-Non stavo..-
Gli vado davanti con i pugni stretti lungo i fianchi, proprio quando arrivano dei suoi amici che non fanno altro che ridacchiare.
-Prova a dirlo un'altra volta, giuro che ti prendo a schiaffi!-
Lui porta la lingua tra i denti con un'aria divertita, poi solleva il mento verso l'alto così tanto da far curvare la testa leggermente all'indietro. E lo fa senza smettere di fissarmi.
-Beh ma che c'è di male? Per me niente, per voi ragazzi?- mi canzona facendoli ridacchiare.
Assottiglio lo sguardo senza timore, lui però non sembra neanche farci caso.
-Basterà solo dirlo a Will, vediamo cosa ne pensa lui.-
-È stato un incidente. E tu sei davvero uno...-
James mi fa un sorrisetto sfacciato mentre svita il tappo alla bottiglietta d'acqua. E senza che io possa fare niente, la rovescia dritta addosso a me.
Indietreggio di scatto quando sento l'acqua gelida scorrermi dal collo fino alla pancia.
- Ops... Anche questo è stato un incidente.- asserisce divertito.
Sento i ragazzi cominciare a ridere di me e quando abbasso lo sguardo, vedo la camicetta bianca farsi trasparente.
Mi si vede il reggiseno? Sotterratemi ora
-Ma ti sei bevuto il cervello!!!- urlo a gran voce.
Sono arrabbiata a livelli cosmici, a James però sembra importare poco tant'è che mi spintona contro gli armadietti.
No, non di nuovo
-Stupido bullo.- ringhio a denti stretti.
-Ripetilo.- mi provoca lui con il mento verso l'alto.
-Cosa c'è, ti stai eccitando Hunter?-
Oh no ma perché non so controllare la mia boccaccia quando gli sto vicina?
Lui lo prende come un invito a far scendere lo sguardo lungo il mio corpo, fino a fermarsi sulle curve del mio seno che straboccano dalla camicetta.
Mi sento mancare il fiato quando si passa la lingua tra le labbra turgide, lo fa lentamente per poi finire per addentare il labbro inferiore.
-Non lo so White...tu?-
Se l'avesse detto con la sua voce presuntuosa e canzonatoria l'avrei spintonato via, ma ora sta sussurrando in maniera seducente. Perché lo fa?
Ci guardiamo le rispettive labbra per un istante.
È durato un soffio ma ormai è fatta. Io ho visto lui e lui ha visto me.
No June, lo vuoi capire N-O
James si poggia con il gomito contro l'armadietto alle mie spalle, il suo braccio incombe sopra alla mia testa mentre comincia ad arrotolarmi una ciocca di capelli tra le dita.
-Piantala di fare così.-
Lentamente con la punta delle dita sfiora il lato del mio collo, provocandomi dei brividi che mi si propagano lungo la schiena.
Ad un certo punto affila lo sguardo tenendomelo ben piantato sul viso.
- Ma guarda un po'... Ti piaccio davvero così tanto? Non lo sapevo..-
-Mi fai schifo.-
Sento le sue labbra bollenti contro il mio orecchio.
-Sappi che è reciproco.- sussurra dandomi un altro brivido intenso.
Resto paralizzata contro l'armadietto, lui si è già allontanato.
-Ah dimenticavo, Biancaneve. Prova a rivolgermi la parola ancora una volta e ti passerà la voglia di frequentare questa scuola.- sputa con fare arrogante.
-Me l'hai già fatta passare la voglia!- ribatto innervosita.
Lui si volta per unirsi ai suoi amici.
-Andiamo. Non so perché ci perdo tempo con questa.-
-Lo so io perché!- squittisce Marvin.
-Sta zitto Marvin.-
⚓️
-Hei tutto bene?-
Quando mi scaravento in bagno vi trovo Amelia che si aggiusta i capelli arruffati con una spazzola.
-Che ti è successo?- le domando notando la camicetta stropicciata.
-Ehm.. niente e a te?- poi indica la mia che e invece è zuppa d'acqua.
-James Hunter.- dico io, come fosse sufficiente a dare una spiegazione esauriente.
Amelia però, non mi rivolge una delle sue solite occhiate attente, sembra particolarmente distratta oggi.
Okay ora esci che mi devo cambiare.
Mi imbarazza svestirmi davanti a qualcuno, anche se è una ragazza. Devo però tornare in classe al più presto e Amelia non sembra farci caso a me, perciò tiro fuori dal borsone la mia divisa da cheerleader e la indosso.
-E Ari??- chiedo risistemandomi i capelli biondi in una coda alta.
-Ci credi che non l'ho più vista? Stasera vieni con noi all'Arcade?-
-Noi chi?-
Ecco che mia madre ogni tanto si impossessa di me.
- Con me e Poppy. Provo a convincere anche Ari ma ultimamente sembra non ne voglia sapere di parlarmi.- biascica lei aiutandomi a tirare su la zip del vestito.
- È successo qualcosa?-
Amelia si fa così seria, che nel suo sguardo rivedo in un attimo la somiglianza con suo fratello.
- Non dirlo in giro ma.. credo che abbia lasciato Brian per un altro.- bisbiglia con la mano a conchiglia davanti alla bocca.
- Cosa!?-
Oh no.
-Tu June sai qualcosa?-
Oh no.
Meglio farmi gli affari miei stavolta.
- No.-
- Dai okay. Ci vediamo stasera, ti dico se ci sono aggiornamenti.-
Nel cambio dell'ora torno in classe con la testa piena di pensieri, che però si dissolvono all'istante quando trovo James, Marvin e Jackson sulla porta come tre avvoltoi.
-Hai rotto il cazzo Marvin.-
Sento la voce dura di James non appena mi avvicino a loro.
-Oh ma che vuoi, al cuore non si comanda.- dice Marvin guardandomi da capo a piedi.
-Sì, proprio al cuore. Immagino.- sputa James non spostandosi di un millimetro mentre gli passo a fianco.
-Marvin dacci un taglio.- dice Jackson con la sua solita acidità. -Non fa per te.-
-Già. Prima vuole scoparsi Will, poi Hood. Di cosa ti stupisci?-
La voce di James arriva alta e pungente alle mie orecchie. È chiaro volesse che sentissi le sue cattiverie.
Mi volto come una furia.
-Ti ho detto che è stato un incidente! Ma poi...anche se fosse? L'hai capito o no che la cosa non ti riguarda?-
Marvin e Jackson trattengono le risatine.
James mi guarda senza fiatare con la sua aria di superiorità che mi fa innervosire ancora di più.
- Non osare mai più parlare in quel modo di me, hai capito Hunter?-
Il suo ghigno al lato della bocca dura poco, torna ad assottigliare gli occhi blu.
-O se no che fai, eh?-
Ti lancio una ginocchiata tra le gambe così forte che ti lascio a secco di futuri bambini per almeno due anni
- James. Lascia perdere.- gli sussurra Jackson nell'orecchio.
- Non so se ho voglia di lasciarla perdere, fa tanto la santarellina ma poi...-
Mi sta fissando con uno sguardo odioso, così faccio la prima cosa istintiva che mi viene in mente: sollevo il braccio per dargli uno schiaffo secco dritto in faccia.
Lui però mi ferma dal polso con una mossa rapida.
Il maledetto ha dei fottuti riflessi pronti.
-Mi stai facendo male!- strillo davanti alla sua faccia divertita.
-Appunto. Sai che posso fare di peggio.-
-Cosa succede qui fuori ragazzi?-
Vedo la testa ricciola del prof. Beckett sbucare dalla classe.
-Dal vicepreside, Hunter. Subito.- ordina quest'ultimo con tono calmo ma risoluto.
-Ben ti sta.- ridacchio io.
-Prof? Ne è davvero.... sicuro?-
James fissa negli occhi il professore che inizia a sentirsi scomodo sulla sedia.
-Ehm... volevo dire...-
Poi mi guarda schiarendosi la gola.
-Tutti e due in vicepresidenza!-
-Coooooosa!?!? Ma se mi stava stritolando un polso! Ma è cieco forse!?-
-Ho detto tutti e due. Non si discute.-
-E tu sei sorda? Oltre che cogliona?- mi rimbocca James.
-Tu Mike finiscimi il compito.- sbraita facendo un cenno ad un ragazzo seduto ai primi banchi.
-Hai pure i tuoi schiavetti? Non sai neanche farti un..-
-Taci.- sputa mentre percorriamo il corridoio a distanza di sicurezza.
-Che idiota.-
-Ha parlato la spaccapalle che ci sta mandando in presidenza.-
-Tua madre.- soffio con rabbia.
-La tua! Che a quanto pare non vede l'ora di lasciare un bel paio di mutande da milf nel letto di mio padre.-
Mi fermo immediatamente.
-Non so a che genere di donne siete abituati nella vostra famiglia, ma sappi che non succederà.-
-Certo che sei proprio ingenua.- dice lui estraendo un pacchetto sgualcito dalle tasche dei pantaloni.
-Che stai insinuando, Hunter?-
Lui fa un sorrisetto dispettoso, prima di addentare una sigaretta spenta.
-Pensi non abbiano già scopato?-
Mi copro improvvisamente le orecchie con entrambe le mani.
-Non ti sto ascoltando, bla bla bla!!-
No no non può essere.
-Che bambina del cazzo.-
-È un rapporto di lavoro il loro.- spiego tentando di convincere anche me stessa.
-Sì certo... fottono parlando di quadri. Bel lavoro, eh.- dice venendomi vicino.
-Smettila!- Sento le guance avvampare all'improvviso.
-Dio, sei così buffa.-
Mi spinge un dito nella guancia che pizzica.
Come osa?
-Sei diventata rossa, non diventi mai rossa.-
-Beh vorrei vedere!! Stai parlando di mia madre!-
-Ti fa imbarazzare il sesso, White? Cos'hai, dodici anni?-
Gli lancio un pugno leggero nello stomaco che non sortisce alcun effetto, anzi, lui riesce ad evitare il anche secondo perché mi afferra il braccio spingendosi contro di me.
-Basta usare la scusa di volermi picchiare solo per potermi toccare, Biancaneve.-
-Seh, ti piacerebbe.-
James sogghigna avvicinandosi di più.
-Non mi fai paura Hunter.-
-Ah no? Ogni volta che ti vengo vicino, tu tremi..-
Mi sento mancare il respiro di nuovo.
-Pensi che non me ne sia accorto?-
Non è vero
-Non vedo l'ora di raccontare a Will di come fai lo stronzo con me.-
-Prova a dire qualcosa a Will e gli racconto come ti piace strusciare la tua amichetta su quel coglione di Hood.-
Sento le orecchie fischiare dall'imbarazzo dirompente.
-Prova a fare di meglio. Sappi che se vuoi separare me e Will, non riuscirai.-
-È perché ti ha invitato a conoscere i suoi, vero? Ti senti tanto sicura?-
Un piccolo dubbio s'insinua nella mia testa.
-Non dovrei?-
James scoppia a ridere dondolando a ritroso.
-Tanti auguri. Divertiti White.-
-Ma dove vai la vice presidenza è di là!- urlo quando lo vedo allontanarsi.
-Mandagli un messaggio al vicepreside da parte mia.-
-Che messaggio?-
-Questo!- Poi solleva il dito medio come un troglodita senza cervello.
È un caso perso.
Non ci sono altre spiegazioni.
Prendo il cellulare dal mio armadietto.
Vieni all'Arcade stasera?
Scrivo a William.
Solo se ci sei anche tu principessa
🐱
Io, Poppy e Amelia siamo sedute ai divanetti da circa dieci minuti. Amelia ha già ordinato Coca zero per tutte, nonostante io preferisca quella normale.
-Uh, c'è Will!- esclama Poppy ad un certo punto.
-Dove vai, June??-
Vi è un tono di rimprovero nella domanda di Amelia, quando mi sorprende ad alzarmi in piedi.
-Da Will.- dico come fosse la cosa più naturale del mondo.
-Scherzi? È lui che deve venire da te, dalle tue amiche. Non sei tu che devi sempre andare da lui e dai suoi amici.-
-Mi sembra una cosa così..-
- Non fare la sottona.- mi intima Amelia.
Poppy la guarda.
-Certo che... tutte brave a dirlo agli altri.-
Sorrido per le parole di Poppy, poi però mi rendo conto di quanto io sia fuori da tutti questi schermi. Sono troppo ingenua? Forse sì ma io non li sopporto questi giochetti. Lui è qui per vedere me, io sono qui per vedere lui... perché devo fare la difficile?
Ed è bastato seguire il consiglio delle ragazze, che dopo cinque secondi William con tanto di sorriso smagliante è davanti a me.
-Posso?- chiede prima di accomodarsi al mio fianco.
Amelia fa cenno di sì con la testa prima a lui, poi a me come a dire "Vedi, te l'avevo detto."
- È vero che sei finita in presidenza oggi?-
-Vice presidenza. Ma come mai questa scuola sembra non avere più un preside?-
William mi accerchia le spalle con il braccio.
-Ma che dici, certo che ce l'ha.. Comunque che ti ha detto?-
-A quanto pare, dato che l'altra settimana ho tirato una pallonata in faccia a Blaze e oggi volevo tirare uno schiaffo a James... sono un soggetto da tenere a bada.-
William ride. -Non so Blaze, ma scommetto che il secondo se lo meritava.-
Scoppio a ridere anche a io, ma dura poco quando ricordo cosa mi ha detto il vice preside.
-E poi ci ha dato un compito da fare insieme. Lascia perdere.-
-Con James?-
William lo chiede proprio mentre la porta principale del locale si spalanca e lui entra con una ragazza che non ho mai visto. Mi sento addosso tutto il vento gelido che proviene da fuori.
Questa sera porta i capelli all'indietro che gli fanno un'aria più adulta e quella stupida giacca di pelle.
Okay sì... non c'è niente di male nell'ammettere che è davvero un bel ragazzo, è solo insopportabile la maniera in cui si pavoneggia come se ce l'avesse solo lui.
Si avvicina a noi e io inizio ad agitarmi.
Perché, eh? Perché June?
Assurdo.
Nei film o nei libri che mi è capitato di vedere o leggere, le ragazze hanno la vocina della propria coscienza a parlare nella loro testa. Io sento solo la voce di mia madre. Terrificante.
Dopo poco arrivano anche Jackson e Marvin, ma quando vedo i suoi occhi blu lanciare un'occhiata nella nostra direzione comincio a sentire lo stomaco pesante.
- June dobbiamo ancora parlare...-
-Senti stasera divertiamoci,non voglio pensare a niente.- propongo a Will, baciandolo sulle labbra.
Lui non sembra affatto infastidito dal mio assalto inaspettato, anzi. Mi ha salutato due minuti fa e ora ci stiamo baciando in un modo che non avevo previsto. Non ho mai baciato nessuno all'infuori di William, ma a giudicare ciò che ho visto nella mia nuova scuola... sono fortunata. Perlomeno William le mani me le tiene sul viso quando mi bacia.
Gli poso una mano sul volto anch'io, proprio all'altezza della bocca, come a coprire la danza delle nostre lingue che vorticano lentamente.
Quando io e William ci stacchiamo dalle rispettive labbra e riapro gli occhi, James è davanti a noi e mi sta fissando. Distoglie immediatamente lo sguardo non appena sollevo gli occhi verso di lui.
-Birra per tutti, pago io.- sputa con il suo solito fare strafottente, prima di lanciare il portafoglio a William. Quest'ultimo si alza per andare al bancone ad ordinare, ma James si allontana.
-Tu dove vai?-
-A fare uno spuntino.- risponde prima di scomparire in bagno.
In che senso?
Poppy viene distratta da Marvin che finge di ascoltare ciò che lei gli sta minuziosamente raccontando, ha iniziato a parlare del suo criceto per finire alla deforestazione in Amazzonia.
Tutto nella norma, insomma.
Perciò approfitto dell'assenza di William per avvicinarmi ad Amelia.
-A che pensi June?- chiede lei vedendomi sovrappensiero.
-Tuo fratello come sta?-
-Ahhhh! Beccata! Mi vuoi rubare la specialità, vero?- scoppia a ridere.
-Cioè?-
-Di rispondere ad una domanda con un'altra domanda! Attenta che essendo un'esperta nel farlo, so anche il perché lo fai.-
-Non volevo mica sviare l'argomento.-
Sgamata in pieno
-Siete carucci insieme. Davvero.- continua poi annuendo in direzione di William che sta in coda al bar.
-Non ci eravamo mai baciati così davanti a tutti.-
Lei sorride. -Sta tranquilla non era niente di scandaloso, anzi.-
-Anzi?Anzi cosa?-
-Beh, Will mi sembra un tipo riservato. Poi non lo so.-
-Lo dici come fosse un male.-
- Un male? Quello è un male! Anzi, IL male!- ribatte schietta, indicandomi James Hunter appoggiato al bancone del bar con una mano spalmata sul fianco di una ragazza, o forse sarebbe più corretto chiamarlo fondoschiena.
La riconosco dal caschetto bruno: è la cugina di Marvin.
-Dimmi di Brian... Come sta?-
-Tu lo sai? Esternare i sentimenti non fa per lui. All'apparenza bene, meglio di quanto credessi. Solo che conoscendolo, so che sta soffrendo e... oh, eccolo! Parli del diavolo!-
Amelia solleva il braccio in direzione dell'ingresso del locale da cui entrano Blaze e Brian.
Blaze fa un cenno, mentre Brian le rivolge un saluto veloce. E dopo qualche secondo posa i suoi occhi cupi su di me. Mi fissa per qualche istante.
E se fosse vero?
Io che piaccio a Brian?
Mi sembra un'assurdità.
Abbiamo parlato pochissime volte.
Poi però mi sorride e quando il suo sguardo mi attraversa, i suoi occhi verdi si scuriscono.
Così mi volto e trovo William con un vassoio pieno di birre in mano.
-Ti aiuto signor cameriere?-
-No fammi sentire utile a fare qualcosa, già che non posso bere!- esclama lui ridendo.
Brian si siede con noi e si scambia un saluto con William. Non si parlano ma per lo meno riescono a stare seduti allo stesso tavolo.
-Ma Blaze?- chiede Amelia ad un certo punto.
Mi è sembrato di veder sbucare la testa bionda di Jackson accanto a lui poco fa, ma potrei sbagliarmi.
O forse no?
Cioè come posso sbagliarmi... Jackson è sempre l'unico vestito di rosso, con tanto di capelli di quel colore giallo acceso.
Brian intanto sta guardando malissimo Amelia che butta giù una sorsata di birra.
- Ti sei seduto vicino a me apposta per fare da aguzzino?-
-Chi io? Veramente mi sono seduto qui per stare di fianco a June.- dice lui come se niente fosse.
Avverto la presa di William farsi più stretta sul mio fianco.
-No io non bevo, grazie.-
Rifiuto il bicchiere quando Amelia prova a porgermelo.
-Perché non balliamo?!?-
Sento le lagne della cugina di Marvin farsi più vicine quando appare davanti a noi insieme a James.
Quest'ultimo posa gli occhi su Brian per una frazione di secondo.
-Non mi va di stare qui. Vado a fumare.-
Lei sbuffa sbattendo le sue ciglia finte.
-Ragazze e dai! Almeno voi?-
Poppy salta su alla velocità della luce, seguita a ruota da Amelia.
-Io ci sto. Ho bisogno d'aria.- dice quest'ultima, sotto agli occhi di Brian che la guarda malissimo quando in una sorsata si scola tutto il calice di birra.
-June?- chiede poi allungandomi la mano.
-Ehm... Okay.-
Lascio un bacio sulle labbra di William che mi segue con lo sguardo.
-Quindi? Ari?- sussurro nell'orecchio ad Amelia mentre tentiamo di farci spazio nel locale che sta diventando un po' troppo affollato.
-Ci credi che mi ignora?-
Lei sospira mentre una rughetta le si forma sulla fronte. Sembra preoccupata.
-Okay basta cazzate. Chi vi fareste ora?- chiede la cugina di Marvin fissandoci.
Con il braccino smunto indica il tavolo dove abbiamo lasciato i ragazzi.
-Come scusa?- domando strizzando gli occhi.
Credo di non aver capito bene.
-Escludendo James ovviamente, sennò non ci sarebbe competizione.- aggiunge lei, lanciando un'occhiatina maliziosa a Mr. Arroganza che sta uscendo dal locale per andare a fumare.
-Perché Hunter è di nuovo conciato così? Dio mio!-
Amelia sembra essersi accorta solo ora dell'occhio nero e del labbro spaccato.
- Tu ne sai qualcosa June?-
Faccio cenno di no con la testa.
Complimenti alla bugia numero due oggi!
-Fossi il padre di James comincerei a pensare al discorso da fare alla sua veglia funebre. -
Una voce arcigna e tagliente ci prende alla sprovvista. Mi volto e vedo Taylor, con tanto di Tiffany a fianco.
Eccole. Ci mancavano loro, ora sì che il sacro pollaio è riunito.
-Allora chi vi fareste? Dovete rispondere d'istinto, sennò non vale!- insiste la tizia col caschetto scuro, muovendo i fianchi a tempo di musica.
Non voglio giudicare come sta vestita, anzi svestita, perché non è il mio compito...ma sopratutto perché la voce di mia madre arriverebbe bella squillante nella mia testa.
-Ehm.. allora dipende da che punto di vista la vuoi mettere. Io, personalmente parlando, se consideriamo solo l'aspetto fisico e non consideriamo il carattere... Oddio wait a minute, per aspetto fisico si intende la faccia o tutto il corpo?-
-Poppy ma quanto parli? Di un nome e basta, non è che ti devi sposare domani!- la prende in giro la cugina di Marvin.
-Jackson.- replica Poppy.
- Mhm.. bella mossa. Sì probabilmente anch'io..- dice la mora premendosi un dito sul labbro inferiore.
-Considerando che Brian comunque è off limits in quanto ex della mia migliore amica, nonché fratello dell'altra mia migliore amica. Anche se poi ripensandoci...-
-Poppy!- la redarguisce Amelia.
-Jackson. Decisamente.- conclude poi.
Beh, Jackson fisicamente è sicuramente un nove. Peccato che sia sempre scorbutico e arrogante.
-Non lo so. Jackson è molto carino, però..- sbuffo. - ... non è William.-
La cugina di Marvin sogghina mettendomi una mano sulla spalla. La guardo male. Non mi piace questa tizia, si prende troppa confidenza non richiesta.
-Ti piacciono proprio i bravi ragazzi eh.-
Lo sussurra con un tono canzonatorio, mentre la musica si fa sempre più assordante.
I miei occhi entrano a contatto con la sagoma di James che ritorna nel locale con la sua solita aria sicura di sé.
Ha un broncio disegnato in volto e la faccia assorta, un po' sexy, un po' irritata.
Raggiunge i suoi amici poi si toglie la giacca mostrando le sue spalle larghe e possenti.
Il suo torace muscoloso sembra esplodere sotto alla maglietta bianca.
Deglutisco.
-Sì certo che mi piacciono i bravi ragazzi.-
-Beh allora sentite questa, sfigate.- annuncia Taylor senza che nessuno le abbia chiesto niente.
Io, Poppy e Amelia ci guardiamo stranite. Cosa sta architettando?
-White è l'unica che potrà andare a segno con un ragazzo.-
- Perché?- chiede la cugina di Marvin intromettendosi.
-Perché a Jackson non piace quello che abbiamo tra le gambe! Sveglia!-
A Jackson non piace la signorina Gina? Questa è bella.
-Ma che dici! È stato a letto con Tiffany..e sta sempre insieme a quell'altra insipida bionda..- tentenna Amelia.
Stacy. E dire che il nome è pure facile da memorizzare.
-Tiffany è la mia migliore amica.- dice Taylor indicando la riccia.
Questa fino a cinque secondi fa stava a fianco a lei e ora sta parlando nell'orecchio di James.
Lui che diamine ha? Una calamita nascosta da qualche parte??
-E fidatevi, Tiff non sa neanche come è fatto il gioiellino di Jackson.-
-Vuoi insinuare che Jackson sia gay? Come fai a saperlo?- insiste Amelia che ormai si è completamente dimenticata di ballare.
-Beh anche se fosse? E quindi?- chiedo io infastidita.
La cosa non è che sia di così vitale importanza sinceramente...
-Ma Bonnie è uscita con lui un sacco di volte! Anche la sua amica...- continuano le ragazze, incredule.
-Quelle se le scopa James, lui non è mai stato con una ragazza.-
-Cita le fonti allora.- esclama Poppy ad un certo punto.
Oh no domani lo saprà tutta la scuola.
Taylor ci guarda con aria malefica, ma quando fa per voltarci le spalle, io la fermo dal braccio prima che possa andarsene.
-L'hai fatto apposta vero?-
Lei non risponde ma sogghigna perfida.
-Che cosa ti ha fatto Jackson?-
-Lui niente. Ma se certe voci iniziano a girare proprio quando una ficcanaso come te arriva scuola, non è un po' strano?-
Sbatto le palpebre. Sono particolarmente confusa, lo ammetto.
-Chissà cosa accadrà quando si saprà che hai raccontato a tutti del perché Ari ha lasciato Brian.-
-Io non ho raccontato proprio un bel niente...-
Lei assottiglia gli occhietti chiari.
-Già ma tu eri l'unica sapere di James e Ari. E poi ricordati una cosa: quello che tu fai o non fai, non ha importanza. È quello che gli altri credono, a fare di te la persona che sei. Benvenuta nel 2021 June White!-
Ma che le ho fatto?
-Buona serata sfigate, il mio ragazzo mi aspetta.-
Lancia alle spalle una lingua ciocca di capelli biondi, poi se ne va oscillando nel suo tacco dodici.
Il mio ragazzo. Certo.
Taylor passa da stronza colossale con in mano uno scettro pieno di lame appuntite, a sottona dell'anno. E tutto nell'arco di un secondo esatto.
È già lì a fare gli occhi dolci a James che la fissa con sguardo assente. Mi chiedo se manipoli anche lui.
-Non credo a una sola parola. È una bugiarda.- sostiene Poppy.
-Lo spero davvero.- dice Amelia con sguardo affilato -Ma non per Jackson. Preferirei pensare che sia una bugiarda, perché qualche giorno fa le ho sentito dire cose che non mi sono piaciute affatto..- mormora lanciando un'occhiata preoccupata a suo fratello.
I miei occhi ci provano a non farlo, ma ricadono dritti su Taylor che sta seduta sulle gambe di James, è appiccicata al suo collo come una succhia sangue. I lunghi lisci e perfetti le ricadono sulle spalle, mentre tiene una coscia incastrata tra le gambe di James.
-Quindi è vero che litigano e poi fanno sempre pace?- borbotto tentando di dimostrarmi il più indifferente possibile.
Sono solo curiosa, ovviamente.
-Tanto domani tornano ad odiarsi.- spiega Poppy sbuffando.
-Contenuto lui..- Scrollo le spalle.
-L'unica contenta sarà lei stasera.- esclama la cugina di Marvin mordendosi il labbro senza smettere di guardare James con occhi languidi.
Ma questa un po' di contegno non riesce a darselo?
-Scusa qualcuna ti ha invitata a stare qui con noi?- salto su inviperita.
Non è da me. Ma la tizia è qui a parlare di ragazzi da venti minuti, quando io vorrei solo divertirmi con le mie amiche.
-June!- mi rimprovera Poppy.
Amelia invece ride.
-June, più gentile, così guarda: "Scusa cugina di Marvin, te ne vai a fanculo? Grazie.-
La ragazza ci guarda con aria decisamente offesa e si allontana all'istante borbottando qualcosa sottovoce. La musica è troppo alta e non riesco a sentire niente.
Sbuffo immediatamente, pentita per il mio comportamento.
-Mannaggia, mi dispiace tantissimo. Perché l'ho trattata così! Ero solo nervosa con Taylor...-
Cioè a stare in questa scuola sto diventando una iena, ma che mi succede?
Amelia mi mette una mano sulla spalla guardandomi con aria comprensiva.
-June fidati: qui prima inizi ad affilare le unghie e meglio è.-
-Però non dobbiamo regolarizzare i cicli mestruali sennò facciamo macelli.- esclama Poppy facendoci scoppiare a ridere.
Le ragazze vanno al bancone a prendersi un'altra birra, lontano dagli occhi di Brian mentre a me scappa già la pipì.
-Vado in bagno e torno.-
Mi muovo a fatica tra gente ubriaca e poco cosciente, quando mi scontro contro qualcosa di duro e bianco.
Ops
Non ho voglia di alzare la testa per guardare James negli occhi, perciò faccio finta di niente ma lui mi viene di nuovo addosso.
Per una frazione di secondo l'ho fatto di nuovo. Gli ho guardato le labbra. Ma io l'ho fatto per non guardarlo negli occhi, mentre lui che scusa ha?
-Sai, devo ringraziarti White. Anche se tu non l'hai mai fatto.-
-Per cosa? Per l'occhio nero?-
Annuisce puntandomi dritta nelle iridi. Se ne sta lì con quella maglietta bianca che sotto alle luci soffuse del locale diventa di un bianco accecante.
-E perché dovresti ringraziarmi? Sentiamo.-
-Mi dà quel tocco più selvaggio.-
-E ste cazzate chi te le dice? Qualcuna sicuramente ubriaca, vero?-
Lui sposta la bocca a lato e ride, facendomi sentire un senso di vertigini nello stomaco.
-Comunque prego, fa conto che te l'abbia fatto io.- mi schiarisco la gola.
James mi sta fissando di sbieco senza smettere di sorridere.
-Cosa c'è di così divertente da ridere?- ribatto inacidita.
Mi guarda in un modo strano?
Mi sta realmente guardando in modo strano o sono io che lo vedo così?
Maledizione, non riesco a capirlo.
-Niente.- dice sottovoce, poi muove un passo verso di me e io mi ritrovo di nuovo all'altezza della sua bocca magnetica.
Sono ubriaca, non c'è dubbio.
Ah, no.. ho bevuto succo d'ananas
-Il tuo fidanzato e il tuo ammiratore segreto sono laggiù...- si lecca il labbro fissando il mio.
-...quindi la domanda sorge spontanea: che ci fai ancora qui, White?-
-Non sono qui, cioè... io sto andando a fare la pipì. Togliti di mezzo.- dico provando a passargli a fianco.
Il suo corpo resta impassibile, ma la sua testa si curva a seguire il mio movimento mentre lo oltrepasso.
Scivolo rapidamente con lo sguardo verso di lui in un un'ultima occhiata imprudente, ma naturalmente me ne pento subito.
Non mi scolla gli occhi di dosso.
Vorrei infilare la testa sotto l'acqua gelida.
💧
-Pensavamo di andare da un'altra parte. Vuoi venire June?-
Non voglio fare il terzo grado a William e chiedergli dove andranno, perciò guardo Amelia.
Lei fa cenno di no, ma io sto già controllando l'ora. È mezzanotte passata e io sono ancora qui fuori da questo locale con gente non del tutto raccomandabile.
-No penso che andrò a casa.- sussurro mentre lui mi lascia un ultimo bacio a fior di labbra.
-Okay.-
-Ma dove cazzo è Jackson?-
James esce dal locale sbracciandosi in cerca del suo amico.
-Non mettetevi nei guai.- sussurro a William aggiustandogli il colletto della giacca.
James ridacchia alle nostre spalle.
-Tutto sotto controllo Biancaneve..-
-Ah guarda se ci pensi tu, dormirò proprio sogni tranquilli!-
-Allora sogni d'oro ragazzina..-
Sento una vampata di calore nonostante il clima fresco di fine settembre.
Perché mi deve parlare in quel modo? Con quel tono di voce così profondo e graffiato?
Non lo sopporto.
Quando arriva la cugina Marvin lui l'afferra dal braccio solo per portarsela contro il petto e baciarla.
Non si sono parlati per tutta la sera, lui si sarà fatto come minimo altre due ragazze e lei si fa trattare così?
-Dov'è finita la biondina?- chiede lei guardandosi in giro.
James socchiude piano le labbra mandando fuori dei piccoli cerchi di fumo.
-Quale...biondina..- sussurra con voce roca, mentre un sorriso poco rassicurante gli si disegna sul viso perfetto.
E poi mi lancia gli occhi addosso.
Distolgo immediatamente lo sguardo.
-Taylor.- dice la ragazza.
-Taylor chi?- scherza lui dandomi il voltastomaco.
-Ci vediamo domani Will.- sputo andandomene da Amelia che è già vicino alla macchina di Brian.
-Provaci anche solo lontanamente!!-
Brian arriva come una furia a levarle le chiavi dell'auto dalle mani.
-Che HO FaTto?- grida lei.
-Ma ti senti? Non riesci neanche a parlare con un tono normale. Sei ubriaca e ti metti alla guida??!-
-Ma che diciiii! Mi stavo volevo, stavo ahm... June digli qualcosa!!- strilla lei strattonandomi dal braccio.
-Sdraiati dietro, sei bella andata cara mia.- le consiglio sedendomi nel sedile del passeggero, di fianco a Brian.
-Blaze!!! Dove seiiiii- inizia a piagnucolare Amelia facendomi ridere.
-Andiamo!! Vi prego!! Mi scappa la pipiii!!- esclama Poppy scaraventandosi in macchina di fianco ad Amelia che è ormai accartocciata sul sedile posteriore.
- Blazeeee dove seiii-
- Ti vuoi muovere Brian!?- sbraita Poppy.
-Ma c'era un bagno dentro non potevi andare lì?!-
-Ma che schifo!!-
-Ma lo lasciamo qui Blaze?- chiedo stranita.
Amelia ridacchia e poi mi fa un sorrisetto malizioso.
-Magari trova un biondo di un metro e ottantotto che lo accompagna a casa questa sera...-
-Che!?!- Brian la osserva confuso.
Non ha ancora messo in moto e Poppy è quella che soffre di più.
- Vuoi che piscio qua? Guarda che lo faccio eh!!-
- Ah.. ma Jackson...-
- Shh!! Amelia dormi fino a casa, ti prego.- le sussurro dolcemente togliendole i capelli dalle fronte, mentre lei è ormai crollata sulle ginocchia di Poppy.
- Va beh, non mi risponde alle chiamate. Al massimo se ha bisogno chiama.- dice Brian riferendosi a Blaze.
Finalmente intasca il cellulare e mette in moto.
Guardo fuori dal finestrino, poi lo abbasso e con un cenno saluto William che mi sta guardando.
-E la lasci andare via con lui?-
James.
Che ovviamente deve sempre impicciarsi degli affaracci miei.
🐱
-Io non ti chiederò perché diavolo torni a quest'ora...-
-Mamma è l'una, non le quattro di notte!- sbuffo sonoramente sbattendo la porta d'ingresso.
Già, perché lei non mi lascia neanche entrare in casa che già parte in quarta.
-Mi ha chiamato il vicepreside!-
-Quando!-
Se deve urlare, io urlo più forte.
-Prima che io uscissi di casa!!-
-E dov'eri prima!? Quando sono andata via tu non c'eri, mamma!-
Lei non si vergogna minimamente di ciò che sta per dire.
-Ero a cena con Jordan.-
-Ahhhhhh beeeeeehhhh, complimenti!!-
Fa una smorfia contrariata, poi si mette le mani sui fianchi e si avvicina minacciosa.
-Senti signorina, adesso non mi rispondi in questo modo hai capito!? Perché il vicepreside ha detto che hai fatto un occhio nero ad un ragazzo!-
-Cosa!?! Ma è stato uno sbaglio, era per...-
-Hai risposto male al prof di inglese chiedendogli se era cieco? Davvero?-
va beh dai
-Ma dai, su mamma...-
Lei scrolla il capo delusa. Manco mi avessero trovata a rubare preservativi.
-Non ci sono scuse! Stavi per aggredire un tuo compagno oggi!-
-Non è vero!-
-E poi ancora che torni con questo odore di fumo? Che razza di compagnie frequenti?-
Mi tolgo le scarpe lanciandole contro il muro.
-Ma la coerenza mamma?? Tu sbavi per un uomo come Jordan!-
- E cosa c'entra??-
Ah, non lo nega neanche. Siamo già a questo punto, fantastico!!
-Niente, ma lasciamelo dire!- urlo indispettita.
La sua espressione si inasprisce.
-Era sua la divisa vero? Questa sera hai visto James sì o no?-
La guardo a bocca aperta.
-Allora? Sto aspettando!!-
-No che mi vedo con lui. Ma che ti prende mamma!-
-Ti ho chiesto se l'hai visto! Non se ti vedi con lui, ci manca ancora!!-
Si siede al tavolo sorreggendosi la testa con la mano.
-Mi vedo con un suo amico.-
-Vorrei conoscerlo allora.-
-No.-
- Se il tuo comportamento a scuola è collegato alla gente che frequenti, sappi che le tue uscite sono terminate.- mi minaccia assottigliando gli occhi chiari.
- Cioè? Non posso più uscire??-
-Tu domani alle cinque sei a casa di Jordan.-
-No Vabbè! Tu stai male!!- esplodo senza filtri.
-Come scusa!?-
E ovviamente mia madre si acciglia.
-Ehm...Tu mi vuoi male! Ho detto così.-
-Ripetizioni a Jasper, non si discute.-
Il suo tono risoluto mi fa un baffo.
Io lì non ci vado. Punto.
-No! Non ci vado in quella casa! Non vuoi che veda James neanche di striscio e poi mi fai andare a casa sua!?!-
-Jordan mi ha detto che non è mai a casa, sta a dormire da un suo amico in questo periodo.-
William? E perché?
-Non ci vado!-
-Vedremo.-
-Apri le orecchie. Pronta, mamma? Senti come te lo scandisco bene: Non-ci-vadoooo!-
Lei si alza in piedi di scatto.
-Qualcosa mi dice che ci andrai, sennò facciamo che cambiamo qualche regola in questa casa. Tipo cellulare a me non appena torni da scuola. E la sera non esci più.-
Stringo gli occhi a due fessure infuocate.
Ma guardatela...April la ricattatrice professionale. Finge di fare la pittrice e la sognatrice, quando in realtà è una stronza senza cuore.
-Ti odio!!- urlo scappando su in camera mia.
Sono così nervosa che mi sento ribollire il sangue nelle vene.
Maledizione che caldo.
Così apro le finestre e mi infilo nel letto. Se penso che poi quell'inetto del vicepreside mi ha assegnato un compito da fare con James.. Mi prende un nodo alla gola che non mi lascia dormire.
Mi giro e rigiro nel letto finché non mi sembra di aver trovato la soluzione. Lo faccio da sola e poi dico che l'abbiamo fatto insieme. Doppio lavoro ma almeno non devo vedermela con lui.
Resta il fatto che non riesco a dormire.
Gli occhi mi bruciano.
Sono le luci o il caldo?
Sono di nuovo all'Arcade.
Sono le luci.
Il suo viso è illuminato da mille colori contrastanti.
È il caldo.
Mi sento male.
Ma poi diventa un caldo gradevole.
Lo sento bruciare sul viso, nello stomaco. È così piacevole.
Lui è perfetto, così come il suo profumo.
Stiamo ballando o forse no?
Cosa mi sta sussurrando?
Non riesco a sentirlo, ma mi piace.
Mi piace tanto.
Non mi sento più la pelle, è troppo bollente.
Le sue mani mi stringono.
Non voglio svegliarmi.
-Sogni d'oro ragazzina.-
Il suo petto è caldo contro il mio.
- Rimani James.-
Mi aggrappo alla sua maglietta.
Ha un sapore così buono.
O è il suo profumo?
I miei capelli sono tra le sue dita, poi lo dice.
-Non sapevo di piacerti.-
Dio mio.
Io voglio piacerti.
Lui si avvicina.
Ma tanto lo so che non ti piaccio.
C'è solo la sua bocca perfetta.
E io la sto guardando.
Eppure nello stesso tempo la sento addosso.
Ma dove?
Mi sta baciando.
-Ma allora!!?????-
Il soffitto di camera mia non mi è mai sembrato così ostile.
Ho appena spalancato gli occhi.
-Sono dieci volte che ti chiamo! Dieci!!!-
La voce di mia madre.
-Vuoi fare tardi a scuola di nuovo?-
No. Non voglio sognarlo, maledizione.
🐱🐱🐱🐱
Cioè sto poveraccio non ha ancora fatto niente e questa sta già messa così. Andiamo bene 😅
So che non è successo nulla ma dovevo mettere delle basi per ciò che accadrà prossimamente 😙
Il prossimo sarà un luuuungo capitolo. E scopriremo dov'erano Jackson e Blaze 🤫
Grazie mille per le stelline, i commenti e la pazienza! ♥️♥️♥️
Ieri wattpad ha fatto i capricci!
Alla prossima ragazze 💜
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