3.질투

►Namjin
►Smut - Lemon
►3600 parole


Dove Jin è geloso▪



3.질투 (jiltu) - Gelosia

«Namjoon vaffanculo! Io ti amo!» urla Jin in preda alle lacrime ormai privo di qualsiasi forma di razionalità.

Dopodiché il silenzio totale.










12 ore prima

«E' pronto a tavola!»

Jin è sempre stato così: da quando fa parte dei Bangtan si prende cura degli altri sei membri come fossero figli suoi, forse perché è lo hyung del gruppo, o forse semplicemente fa parte del suo dna essere premuroso.

Ora si trova a servire il pranzo ai suoi maknae teppistelli, mentre questi accorrono per recuperare il piatto migliore.

«Ragazzi, è inutile fare le corse... le parti sono tutte uguali, non so quante volte ve lo ripeto» finge di arrabbiarsi per poi sorridere teneramente ai suoi "pargoli".

Jin li considera tutti infantili, anche Yoongi che ha solo un anno in meno rispetto a lui... tutti tranne una persona: il leader.

Kim Namjoon è un passo avanti rispetto agli altri, Kim Namjoon è la mente ed il cuore del gruppo, Kim Namjoon è il filo conduttore che lega tutti i membri tenendoli uniti.

Kim Namjoon è il punto debole di Jin.

Egli non riesce a guardarlo o a trattarlo come fa con gli altri: con Namjoon si sente sempre in soggezione, in imbarazzo e spesso si ritrova a fantasticare su come sarebbe una relazione tra loro due. Sa che questo non potrà accadere mai non solo perché hanno delle regole rigide da dover seguire, ma anche - e soprattutto - perché Namjoon è etero.

Almeno così pensa Jin.

«Eomma ne voglio un altro po'» lamenta il piccolo Jungkook dondolando le gambe da sotto il tavolo.

«Jungkookie non devi esagerare, oggi non devi andare in palestra?» lo rimprovera togliendogli il piatto da sotto il naso.

«Ma... » spalanca gli occhi incredulo il maknae del gruppo.

«Stai a sentire Seokjin, l'ultima volta ti sei sentito male, ricordi?» interviene il leader dandogli una pacca sulla nuca.

Jin, nel sentire pronunciato il suo intero nome da quella voce così roca, inizia ad agitarsi e nel mascherarlo decide di sparecchiare la tavola evitando appositamente il contatto visivo con il leader.

«Ok Nam» sbuffa in risposta Jungkook per poi alzarsi e trascinarsi Taehyung in camera sua per giocare alla playstation.

Vedendo Jin alle prese con i piatti sporchi, Namjoon si alza per bloccarlo.

«Oggi tocca a me fare le pulizie, va' a riposarti» sorride mentre gli carezza un braccio per intimarlo ad andare sul divano.

«Oh... ok» deglutisce Jin sentendosi leggermente spaesato: il tocco di Namjoon è sempre troppo bollente per la sua pelle perennemente fredda. O forse è lui che percepisce la temperatura in maniera alterata quando si tratta del suo amico.

"Cosa mi fai Kim Namjoon?" si ritrova a pensare lo hyung del gruppo ogni volta che sente le farfalle nello stomaco svolazzare felici per il solo fatto di aver avuto un contatto, anche solo visivo, con la persona tanto amata e bramata.

Sedendosi sul divano, Seokjin accende il televisore per distrarsi un po', quando una voce acuta interrompe "cuoci e mangia", il suo programma preferito. «Hyung!»

Ma non è rivolto a lui, bensì a Namjoon che è intento a lavare i piatti con un Jimin avvinghiato alle spalle. "Che mi sono perso?"

La risata di Namjoon arriva alle orecchie di Seokjin come fosse una lama pronta a scagliarsi nel suo povero cuore: il ragazzo che ama sta ridendo con una piccola peste che lo tormenta continuamente e lo tocca un po' troppo per i gusti di Jin.

Ormai la sua attenzione è rivolta completamente verso i due ragazzi che si stanno dando i tormenti a vicenda, e subito lo stomaco sembra voler vomitare tutto il cibo appena ingoiato. Al ché decide di alzarsi e di ritirarsi nella sua camera: quello spettacolo non è di certo di suo gradimento, troppe volte ha dovuto sorbirsi un Jimin affettuoso ed azzeccoso nei confronti del leader.

Jin si sdraia, così, sul letto e si addormenta con una promessa nel cuore: " da oggi non lo penserò più".











«Jinnie hyung sveglia!» lo scuote leggermente Namjoon fin quando lo hyung non apre gli occhi confuso. «Quanto hai dormito! Eri molto stanco, eh?» gli sorride teneramente mentre l'altro si stropiccia gli occhi.

«Ma perché, che ore sono?» chiede alzandosi col busto.

«Sono le otto passate»

Jin spalanca subito gli occhi allarmato. «Perché non mi hai svegliato prima?! Devo preparare la cena!» dice quasi in preda al panico.

«Ma no! Abbiamo deciso di uscire un po', vieni con noi?» chiede Namjoon cercando di tranquillizzarlo.

Seokjin si accorge solo in quel momento di star parlando con la persona che avrebbe dovuto evitare da quel giorno in poi, così si alza di fretta e furia e lo congeda.

«Sì, certo! Allora mi preparo» dice accompagnandolo alla porta per farlo uscire.

"Respira, respira" ed intanto va in bagno per farsi una bella doccia rigenerante.











I sette ragazzi si trovano ora in un pub con già tre birre nei loro stomaci ed una avanti ai loro occhi. Jin è mezzo brillo, Yoongi è già morto sullo sgabello, Hoseok è depresso mentre la maknae line lo bullizza; solo Namjoon è quello che riesce a reggere di più l'alcol, infatti sghignazza di tanto in tanto con i più piccoli mostrando le adorabili fossette che Jin non riesce a non osservare.

"Non pensarlo, dannazione" e nel mentre si volta verso Yoongi per accertarsi che stia bene, - ma anche per evitare di fissare il leader.

D'un tratto Jimin si alza trascinandosi Namjoon con lui, e solo in quell'istante Jin si dimentica della promessa fatta a se stesso: li segue così con lo sguardo vedendo come il più piccolo fa accomodare l'altro al bancone per ordinare l'ennesima birra.

Jin si sente mancare l'aria, e l'alcol non lo sta aiutando nei suoi propositi di dimenticare e di non pensare più al ragazzo di cui è innamorato.

Vede Jimin accarezzare la schiena del leader ed avvicinarsi pericolosamente al suo viso; poi questo gli sussurra qualcosa all'orecchio e lo fa sghignazzare.

Jin non ce la fa più.

Jin agisce d'istinto.

Si alza un po' barcollante e fa per andare dai due piccioncini, ma viene bloccato da una mano: Yoongi.

«Hyung non mi sento bene, aiutami» dice mezzo dolorante e ad occhi semichiusi.

«Cos'hai?» si allarma il più grande cercando di alzarlo.

«Lo stomaco... e la testa... » dice tra le braccia di Jin senza connettere del tutto le sue parole ad un discorso sensato.

In quel momento Jin sente la responsabilità nelle sue mani, così richiama tutti i suoi compagni ed ordina di andar via immediatamente. Il malcontento si diffonde tra gli umori dei ragazzi, ma, nonostante ciò, non fanno molte storie: sanno che far arrabbiare lo hyung non conviene ai loro poveri timpani e a volte anche ai loro sederi, che prontamente calcia senza pietà e ritegno.

Una volta a casa Jin si accerta che Yoongi si sia addormentato e con lui anche Hoseok, che non ha dato segni di vita per tutto il viaggio, poi si mette sul divano e ripensa agli ultimi avvenimenti della giornata: Jimin sulle spalle di Namjoon mentre quest'ultimo lava i piatti; la sua decisione di non voler avere più a che fare con il leader; Jimin che si allontana con Namjoon per bere e, di conseguenza, i suoi propositi andati in fumo.

Si scompiglia un po' i capelli sbuffando leggermente. Non sa che fare, se non fosse stato per Yoongi sarebbe esploso e avrebbe dato spettacolo al pub.

«Hyung!» lo richiama Jungkook toccandogli leggermente la spalla.

«Hey» alza lo sguardo nella sua direzione.

«So che può sembrare infantile ma... visto che io Tae, Jimin e Namjoon non abbiamo sonno, volevamo giocare ad obbligo-verità, ti va di partecipare?»

Jin, a quella proposta, è combattuto:

1) E' da poppanti.

2) Giocare significherebbe avere dei contatti ravvicinati con Namjoon, e questo non può più permetterlo se non vuole fare guai.

3) Non giocare significa lasciare il suo amore nelle braccia di Jimin.

Quest'ultimo punto sovrasta gli altri due.

«Va bene» dice anche se se ne sta già pentendo.

«Evviva, lo hyung è con noi» esulta il maknae andando incontro agli altri.









E' mezzanotte di un lunedì, - ora martedì, - primaverile e i cinque membri del gruppo sono in cerchio con una bottiglia in mezzo. Taehyung inizia a farla girare mentre Jin la guarda con il cuore in gola, si sente come un adolescente che ha a che fare con i primi amori e spera in un bacio dal ragazzo che gli piace. Oppure no. Non lo sa nemmeno lui in cosa sperare.

La bottiglia finalmente si ferma e punta verso Jin.

"Proprio il primo devo essere" pensa torturandosi le mani.

«Scegli: obbligo o verità» dice Taehyung sghignazzando.

«Obbligo» e subito un ululato si alza in segno di approvazione da parte degli altri membri.

«Cosa gli facciamo fare a questo bel hyung?» sghignazza Taehyung rivolgendosi ai suoi amici.

«Io dico di farlo bere un altro po' visto che sembra reggere bene» risponde convinto Jungkook mentre si alza per recuperare della vodka.

Jin non è molto convinto: bere non aiuterà di certo il suo stato mentale e finirà davvero per fare dei guai, ma non ha scelta. Prende il bicchierino e in un sorso lo finisce sentendo la gola e l'esofago bruciare.

La bottiglia gira nuovamente e questa volta si ferma su Jimin.

«Obbligo!» dice senza nemmeno che gli facciano la domanda.

Jin è nervoso.

Taehyung ride con Jungkook.

Namjoon è senza espressione.

«Bacia Namjoon» decreta il maknae continuando a sghignazzare con l'amico.

«Cosa?!» spalanca gli occhi Jin per poi deglutire pentendosi dello scatto improvviso.

«Sì hyung, sarà divertente» risponde Taehyung ingenuamente.

Jimin non risponde, e nemmeno Namjoon. Il più piccolo si limita ad avvicinarsi al viso dell'altro e timidamente gli lascia un bacio sulle labbra.

«Vogliamo la lingua!» li incita Jungkook tutto eccitato seguito anche da Taehyung.

Jin non si sente bene. Si alza tra gli schiamazzi dei due maknae e si dirige in bagno.

Si sciacqua il viso e si da' dei colpetti sulle guance cercando di riprendersi, ma l'alcol sta iniziando a circolare proprio in quel momento e la voglia di urlare e spaccare qualcosa si fa sempre più forte.

Rimane lì dieci minuti, poi esce per raggiungere gli altri ma si accorge che Taehyung e Jungkook si sono addormentati a terra abbracciati, mentre Jimin è sulle gambe del leader che flirta con lui senza troppe censure.

Non riesce a contenersi Jin. Non può più far finta di nulla, e sa che questa volta nessuno potrà fermarlo.

Si avvicina al duo e lascia passare le sue grandi mani sotto le ascelle di Jimin per poterlo sollevare come fosse nulla; al ché il piccolo inizia a fare i capricci e scalciare l'aria chiedendosi cosa lo hyung stesse facendo in quel momento.

«Falla finita Jiminah» dice una volta poggiato il piccolo sul pavimento.

«Ma che vuoi tu?» chiede il diretto interessato cercando di apparire minaccioso, ma il suo faccino paffuto e la voce acuta lo fanno risultare carino e coccoloso.

«Vai a dormire» Jin cerca di rimanere calmo ma il maknae si scaglia contro di lui spingendolo appena.

Jin sbuffa leggermente, poi si abbassa e lo prende per la vita sollevandolo nuovamente dal suolo e, mettendoselo su una spalla, lo trasporta in camera.

Namjoon intanto è tra il divertito e il confuso, ma decide di restare a guardare e godersi la scena e di intervenire solo in caso di una vera e propria rissa, ma Jimin in confronto a Jin è solo uno scricciolo per di più inzuppo d'alcol: in poche parole non potrebbe accadere mai.

Seokjin adagia il piccolo sul letto il quale si addormenta di colpo, cosa che aveva già previsto conoscendo bene i suoi cuccioli; poi, uscendo dalla camera, si imbatte in un Namjoon dal sorriso beffardo sul viso.

«Si è addormentato?» chiede teneramente il leader continuando a mostrare le adorabili fossette ai lati della bocca.

«Sì» risponde Jin oltrepassandolo.

«Hey, tutto bene?» gli blocca un polso facendolo voltare nuovamente verso di lui.

«Sì, ora lasciami» il tono del maggiore diventa sempre più infastidito e fa per liberarsi dalla presa salda di Namjoon, ma questo non cede.

«No che non va bene, dimmi cos'hai!» questa volta il leader si fa serio ed autoritario, facendo perdere qualche battito al cuore dell'altro.

«Lasciami stare Namjoon» dice ora con un pizzico di disperazione, mentre gli si inumidiscono gli occhi: l'alcol ormai sembra essersi impossessato di tutte le sue facoltà mentali e fisiche, tanto che non riesce a contenere né la rabbia né la gelosia.

«No, cazzo! Dimmi che ti è preso tutto ad un tratto» Namjoon lo spinge verso il muro e gli blocca entrambi i polsi con le mani, all'altezza della sua testa.

«Ti piace?» chiede Jin ingoiando il magone con sguardo fisso nei suoi occhi.

«Cosa? Chi?» risponde l'altro tornando ad essere confuso.

«Sei etero o gay? O forse bisex?» continua sentendosi ormai fuori controllo.

«Ma che caz-»

«Ti piace Jimin, ammettilo!» sputa fuori lo hyung per poi tremare col labbro inferiore.

Namjoon finalmente gli lascia i polsi e subito la sua espressione cambia: da confuso qual'era a divertito. Si passa una mano tra i capelli mentre una piccola risata si fa strada tra le orecchie del maggiore che a quel punto perde del tutto la pazienza.

«Cazzo ridi?!» sbotta stringendo i pugni lungo i suoi fianchi.

«Veramente fai Jinnie? Andiamo, è un ragazzino!» dice rassegnato, continuando a mostrare il sorriso ingenuo.

«E' solo un anno più piccolo di te, eh!» puntualizza l'altro.

«Ah beh, allora un pensierino glielo faccio» ironizza per poi mettersi a ridere.

Jin, vedendo che l'altro non lo stava prendendo sul serio, decide di andarsene.

«Si, scherza pure Nam, non ho nient'altro da dire»

«Dai oh, ma che ti prende?» lo blocca nuovamente il leader non riuscendo a captare i reali sentimenti del maggiore.

Jin questa volta riesce a sfuggire dalla mano del più piccolo, ma questo continua a bloccarlo impedendogli di scappare.

«Namjoon vaffanculo! Io ti amo!» urla Jin tutto ad un tratto in preda alle lacrime e ormai privo di qualsiasi forma di razionalità.

Dopodiché il silenzio totale.







Jin spalanca gli occhi per le parole appena pronunciate, ma nonostante l'imbarazzo ora si sente più leggero, ora non ha più segreti, ora non deve più fingere.

Namjoon dal canto suo diventa serio di colpo mentre sente il cuore martellargli nelle tempie, e nei polsi, e nelle dita che ora sono avvolte attorno al braccio di Seokjin e pulsa su quella pelle liscia e morbida.

Namjoon lo ha sempre ammirato per il grande impegno ed il cuore che mette per dedicarsi ai membri del gruppo, e più volte si è ritrovato a pensare a lui in vesti più "hot", ma ha sempre represso tali istinti verso il suo hyung per paura di essere rifiutato.

Ma ora, a sentire quelle parole, non riesce più a frenarsi: si fionda sulle sue labbra carnose e tanto bramate e le assaggia avidamente, non dandogli modo e tempo di capire cosa stia succedendo.

Namjoon fa passare le mani tra i capelli dell'altro e lo avvicina sempre di più al suo corpo, mentre apre la bocca per poter far scontrare le lingue per troppo tempo bagnate solo dalla propria saliva.

Jin, inerme, si lascia trasportare da quel bacio improvviso senza riuscire a fare nulla; solo dopo una decina di secondi chiude gli occhi ed avvolge il busto del più piccolo con le braccia, godendosi più a fondo il gusto amaro dell'alcol che entrambi hanno sulle labbra.

Namjoon inizia così a far scivolare le mani sul suo dolce viso e gli prende le guance con entrambi i palmi; poi si stacca da quel bacio passionale e lo guarda dritto negli occhi.

«Sei solo tu quello che voglio» dice con tono serio e sincero. All'altro sembra tutto un sogno, tanto che gli si inumidiscono gli occhi e deglutisce non sapendo cosa dire o fare: si sente uno stupido per non averlo capito prima, e di aver pensato addirittura che l'altro potesse provare dei sentimenti per Jimin.

A quel punto il leader si allontana leggermente dal suo viso e, prendendolo per mano, lo trascina dritto nella sua stanza. «Non sai quanto tempo ho aspettato questo momento, Seokjin» dice in tono sensuale fiondandosi nuovamente sulle sue labbra. Lo hyung sussulta, non sa se più per il suo nome pronunciato con quel tono o per ciò che effettivamente ha detto il suo... amico? fidanzato? amante? come avrebbe dovuto considerarlo d'ora in poi? Beh, per il momento lascia perdere le inutili definizioni ed inizia ad ansimare nella sua bocca per tutte le emozioni che sta provando.

Namjoon, d'un tratto, spinge Seokjin sul letto e questo rimbalza leggermente sentendosi per un attimo spaesato; al ché il leader inizia a spogliarsi sotto gli occhi increduli dell'altro il quale, alzandosi col busto e mettendosi seduto, sente il cuore aumentare sempre più i suoi battiti ed una sensazione di calore propagarsi per tutto il corpo: si ritrova così con un'erezione tra le gambe senza rendersene conto.

Quando il leader toglie anche i boxer, Seokjin non bada più alla timidezza e alla vergogna: con le mani va a toccare i fianchi dell'altro ed inizia ad accarezzargli quella pelle tanto contemplata da lontano e in silenzio. Il tocco non è né delicato né invasivo, utilizza la giusta pressione per poter captare tutti i dettagli dello strato epidermico, dai pochi peli morbidi alla parte più ruvida in contrasto con essi. Vuole e deve esplorare ogni sua cellula, ogni sua zona, ogni millimetro sia del suo corpo che della sua anima, e ad ogni suo movimento vede come il pene dell'altro inizia ad alzarsi e farsi sempre più duro. Seokjin vuole sentirsi pieno di lui così da fondersi finalmente in un unico corpo.

Le labbra del maggiore si schiudono e si avvicinano all'erezione di Namjoon, poi l'avvolge e la gusta, assaporando l'essenza con dolcezza e delicatezza: ancora una volta non vuole perdersi nemmeno un dettaglio, perché sono quelli che gli permetteranno di ricordarsi di tutto ciò.

Namjoon inizia a spingersi nella bocca dello hyung, sospirando ad ogni affondo sempre più forte, sempre più voglioso... suda, ansima e richiede di venire in quella bocca accogliente, ma c'è qualcosa che brama più intensamente: il suo culo.

Gli afferra, così, i capelli e lo fa staccare alzandogli il viso; i loro occhi si incatenano: in quelli di Seokjin si può intravedere quasi disperazione ma tanto amore, in quelli di Namjoon si nota perversione, aggressività, dominazione. Lo hyung diventa per un momento il più piccolo tra i due e la sensazione di sottomissione lo eccita a tal punto da iniziare già a perdere un po' di liquido pre-seminale nelle proprie mutande.

Namjoon, con una mano sul suo petto, lo spinge facendogli aderire la schiena contro il materasso e si mette completamente sopra di lui. Gli sfila maglietta e pantaloni velocemente e in maniera brusca, non ha più voglia di aspettare, i suoi desideri più remoti nei confronti del suo hyung, devono essere soddisfatti al più presto.

Quando anche le mutande volano via, Seokjin si aggrappa alle spalle dell'altro come per proteggersi da una paura del tutto irrazionale, una paura che non sa spiegare, Namjoon, così, cerca di rassicurarlo lasciandogli dei baci bagnati su tutta la guancia e la gola.

Le dita del minore iniziano a stuzzicare il buco del suo sottomesso per poi infilarne due in un solo colpo. Seokjin sbanda in un primo momento, poi si abitua a quella sensazione fastidiosa stringendo le spalle di Namjoon tra le sue mani. Anche se ancora non prova piacere, sente che vuole di più, sente che qualcosa di meglio dovrà accadere e farlo sentire finalmente bene.

Dopo aver sforbiciato per un paio di minuti dentro di lui, Namjoon sfila le dita per poter far entrare finalmente il suo cazzo già pronto e lubrificato dal suo stesso sperma. Seokjin deglutisce. E' pronto anche lui.

Con un colpo secco, il leader affonda nel suo ano facendolo urlare dal dolore e graffiare le sue povere spalle: lo hyung ormai non riesce a contenere gli spasmi ed i lamenti. Al ché Namjoon inizia a muovere subito il bacino per farlo abituare a quella grandezza ed i lamenti di Seokjin si trasformano pian piano in ansimi di piacere, perversi e sensuali, cosa che fa ansimare e ringhiare il più piccolo mentre aumenta la velocità delle spinte.

Il letto ora sembra partecipare a quel duo di piacere e passione, le pareti sudano, l'aria vibra ed i respiri di entrambi si affannano sempre più.

«Namjoonah» urla con tono particolarmente acuto Seokjin quando l'altro arriva alla prostata.

Il più piccolo ghigna leggermente per poi stuzzicarlo proprio lì, in quel punto, e si bea delle grida di piacere del suo hyung: ormai sono talmente presi che non hanno più ritegno nel controllare i rumori. Non importa se gli altri li sentono. Quello che importa è solo fondersi fino allo sfinimento.

Seokjin, con un urlo finale, esplode in un orgasmo e questo fa venire anche l'altro che spruzza al suo interno fino a riempirlo completamente e farlo sgocciolare tra le gambe.

Avevano finalmente fatto l'amore per la prima volta dopo anni di passione repressa.




Dopo essersi ripresi, Namjoon si stende di fianco a lui e questo si avvinghia al suo petto come un koala.

«Nam... avremo svegliato gli altri?» chiede arrossendo leggermente.

«Chi se ne frega, io ti amo è questo che conta ora»

Lo hyung spalanca gli occhi e sente il cuore perdere mille battiti. "Mi ama anche lui?"

I suoi occhi iniziano a bagnarsi, mentre le mani dell'altro gli accarezzano i capelli.

«Sì hyung, ti amo anche io» risponde alla sua tacita domanda.

«Vuoi essere la mia principessa?»


Dedico questa oneshot alla mia sensei hopiebond che dopo averla fatta dannare una settimana, finalmente le pubblico la Namjin dei suoi sogni - o almeno spero AHAHAHAH

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