Chapter 32.

Ogni minuto che passa diventa sempre più complicato fingere di non avere più nulla a che fare con Arturo, mentre stiamo l'uno davanti all'altra.

Yalda non fa altro che cercare un contatto fisico con lui, mentre Arturo fa di tutto per evitarlo, cercando scuse di ogni genere. Ogni volta che lei cerca di baciarlo sulla bocca lui lo evita in qualche modo e poi le sussurra qualche parola all'orecchio, come per farla calmare e non sospettare, per poi rivolgere un sorriso complice a me, un sorriso complice che mi scalda il cuore e mi fa venire voglia di alzarmi, prenderlo per mano e scappare con lui lontano da tutto e tutti, solo noi.

- Smetti de fissa Arturo, o rischi di consumarlo eh!- le parole di Dylan mi fanno scoppiare immediatamente a ridere, mentre lui mi segue a ruota.

- Non lo sto fissando, smettila, Dyl.- lo rimprovero io, scherzosamente - Sto solo guardando davanti a me, semplice.-

- Se, me pare che o stai a guarda un po' troppo, che ce devi dì, DD?- mi rivolge un sorriso ammiccante e io gli lancio un'occhiata malefica, ma senza riuscire a nascondere un sorriso.

Non si può proprio nascondere nulla a questi?

Scuoto la testa e faccio spalluce, come se non sapessi nulla di tutto quello che intende.

- Scusate...- mi alzo in piedi - Dovrei andare un attimo al bagno, con permesso-.

Sorrido debolmente, con lo sguardo basso, e abbandono il tavolo per poi recarmi ai bagni. Apro la pesante porta di legno e mi avvicino al lavandino, appoggiandomi ad esso con le mani.
Lancio uno sguardo allo specchio e sospiro debolmente vedendo le mie gote arrossate e i miei occhi luccicanti.

Devo ammettere che il pranzo sta procedendo senza nessun intoppo. Anche le cose con Nicolò sembrano andare bene ed è una cosa che mi rende davvero felicissima. Avere l'appoggio e il sostegno dei miei amici mi fa sentire come se avessi una marcia in più.

La porta del bagno si spalanca e io mi giro curiosa, per poi sussultare vedendo Arturo apparire davanti ai miei occhi.

- Che ci fai qua?- chiedo, sussurrando, come se qualcuno ci stesse ascoltando.

Ride dolcemente e io mi incanto a guardarlo. È così bello e, nonostante tutto quello che abbiamo passato, lui è come se fosse il mio angelo, un angelo che è capace di portarmi in alto, salvarmi, farmi stare bene e che, allo stesso tempo, è capace di distruggermi con una sola e rapida mossa.

- Sono qua perché non ne potevo proprio più di stare davanti a te e non poterti nemmeno sfiorare, mi sembrava di impazzire!- si avvicina a me e io sto ferma, rendendomi conto che lui sta provando le mie stesse emozioni.

Appoggia la mano destra sul mio viso e mi attira verso sé, annientando la distanza tra le nostre labbra. Mi bacia immediatamente con passione, come se avesse bisogno di questo bacio, come se non aspettasse altro, e io lo assecondo, appoggiando le mie mani sui suoi ricci.

- Quanto vorrei andare a casa con te!- mi bacia sul collo facendomi venire la pelle d'oca, mentre io lo ribacio sulle labbra.

Arturo mi spinge dolcemente contro il muro e appoggia le sue mani sui fianchi, per poi infilarle sotto la maglia e accarezzarmi la pelle nuda che, a contatto con le sue mani fredde, rabbrividisce. Continua a fare dei cerchi concentrici e immaginari sull'addome e poi sulla schiena, mentre continuiamo a baciarci con trasporto, fregandocene di qualsiasi cosa, degli altri che ci aspettano di là, del fatto che siamo fidanzati ancora con altre persone e del fatto che qualcuno potrebbe entrare e vederci.

- Come hai fatto a scappare dal tavolo senza destare sospetti?- gli chiedo allontanando le mie labbra dalle sue, accarezzandogli il viso.

-So annato a fumà co i ragazzi e ho chiesto a Nico de coprimme!- mi spiega, sorridendo come un bambino.

- Allora Nicolò avrà già capito tutto...- mi sbatto una mano sulla fronte - Non doveva saperlo, sarebbe capace di dirlo a Giovanni, lo sai.-

- Non gli dirà nulla. E comunque avevano già capito tutto, tutti, prima che chiedessi a Nico se mi coprisse!- fa spalluce con indifferenza e io sbuffo imbarazzata, mentre lui ride con gusto.

Ma come potrebbero non essersi accorti di nulla visti gli sguardi che io e Arturo ci scambiamo? Credo che persino un cieco si accorgerebbe di quanto amore trapeli anche solo quando ci guardiamo.

- Dobbiamo tornare di là, Artù.- non vorrei farlo, ma non possiamo rimanere qua.

- Hai ragione. - la sua espressione triste mi fa rallentare i battiti - Io andrò per primo, perché devo tornare fuori per raggiungere i ragazzi e tornare dentro con loro. Stasera vieni da me e stiamo insieme, ho bisogno di te-.

Il suo tono non ammette repliche e questo mi fa sentire apprezzata e desiderata. - Ne parliamo per messaggio poi. Ora vai, forza, Arturino-.

Lui mi sorride dolcemente e mi stampa diversi baci sulle labbra, prima di allontanarsi da me e uscire dal bagno, facendomi sentire immediatamente un gran vuoto dentro al mio petto.

Sbuffo nervosamente e mi sistemo i capelli, guardandomi allo specchio, mentre cerco di calmare i battiti del mio cuore, in modo tale da risultare calma agli occhi degli altri.

Prendo un bel respiro e poi torno al tavolino, con assoluta calma, sorridendo, come se nulla fosse successo. Scambio uno sguardo con Lella e lei mi rivolge un'occhiata maliziosa e complice, ma è mai possibile che capiscono sempre tutto?

Noi ragazze iniziamo a chiacchierare del più e del meno e, nello stesso momento, i ragazzi tornano al tavolo, portando con sé un forte odore di erba e fumo che mi fa storcere il naso.

- Chi di voi ha fumato sigarette e basta?- chiedo io, sbalordita, visto che solitamente fumano solo erba. Dylan alza la mano e io gli rivolgo un sorriso dolce appena mi comunica che ha smesso di farsi le canne.

Giro leggermente la testa e vedo Yalda sussurrare qualcosa all'orecchio di Arturo e poi mordere il suo lobo, mentre io stringo forte la mano in un pugno, senza nemmeno rendermi conto.

Ma cosa pretendo? Non posso fare la gelosa ora, dopo che l'ho lasciato qua e sono andata a Londra, no?

- Ama te, DD!- mi esclama Umberto all'orecchio, sussurrando, per poi prendermi per mano, facendomi calmare, rendendosi conto del mio cambio di umore causato da questa scena nauseante.

Inutile che cerco un modo per calmarmi, so che Yalda sta con lui e che io non avrei nessun diritto di essere gelosa, anche perché Arturo la sta tradendo con me, ma lo amo così tanto che tutto ciò mi manda fuori di testa.

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