Chapter 18.

Quella sensazione sgradevole che mi ha colpito a casa di Arturo non mi ha ancora abbandonata, nonostante siano passate diverse ore, ormai.

Ho ripercorso troppi ricordi mentalmente e le parole del mio ex mi hanno scombussolata un sacco.

Perché mi ha parlato così apertamente? Perché mi ha rivelato di volermi baciare? Per un attimo mi è balenata in mente l'idea che lui sia ancora innamorato di me, in una parte nascosta dentro sé, ma mi sono subito rimproverata di averci anche solo pensato.

Lui non mi ama più, non credo che Giovanni abbia ragione. Se Arturo fosse ancora innamorato di me lo capirei, proprio come quando stavamo insieme. Allora mi rendevo conto di quanto mi amasse e tenesse a me, lo percepivo, mentre ora sento solo un grande imbarazzo tra noi. Imbarazzo puro e insensato.

- DD, ci sei?- trasalisco sentendo la voce della mia migliore amica, la quale mi sta picchiettando un braccio, per attirare la mia attenzione - Sembri in un'altra dimensione-.

- Lo sono- confesso a mezza voce - è successa una cosa con Arturo-.

Alzo lo sguardo sul suo e vedo comparire la meraviglia nei suoi occhi, mentre spalanca la bocca e mi rivolge la sua completa attenzione, buttando a terra il mozzicone di sigaretta a metà. - Cosa mi stai dicendo? Quando è successo? Cosa è successo? Dove vi siete visti?- scoppio a ridere sentendo la raffica di domande che mi rivolge, mentre lei mi dà un colpetto scherzoso sul braccio.

- Mi ha confessato che ha voglia di baciarmi e di avermi sua.- un sorriso automatico compare sulle mie labbra, ma cerco di nasconderlo subito - Solo che poi mi ha detto che non sarebbe stato giusto perché lui ama Yade- mi interrompo sentendola ridere, così le rivolgo uno sguardo interrogativo.

- Si chiama Yalda, non Yade.- precisa continuando a ridere - Comunque sì-.

-Vabbè, un nome vale l'altro, sono simili, mi sono solo confusa. Sì cosa?- chiedo sempre più confusa.

- Sì è ancora cotto di te, sì anche tu lo sei ancora di lui, sì sei gelosa di lui, sì anche lui è geloso di te, sì siete entrambi testardi da non ammetterlo, sì...- le rivolgo uno sguardo malefico e la zittisco alzando una mano in aria, così lei smette di tenere il conto delle cose che dice con le dita.

- Lella, io amo Giovanni.- credo di averlo detto più in questi giorni per spiegarlo alla mia comitiva che in tutta la mia relazione - Ho superato la mia storia con Arturo, è stato bello finché tutto è andato bene, ma ora sono passati anni-.

- È quello che continui a ripetere, anche se non ci credi.- fa spallucce - È come se per qualsiasi motivo io e Nicolò ci lasciassimo e io tra qualche anno dicessi che lui mi è indifferente, sarebbe una grandissima stronzata. Lui è il mio primo amore, non potrebbe mai essermi indifferente, le cose che abbiamo passato e affrontato assieme rendono il nostro rapporto unico. Anche se mi mettessi con un altro, e affrontassi con un altro altri problemi, il rapporto non sarebbe come quello con Nicolò. Secondo te perché si dice che il primo amore non si scorda mai, DD?-.

- Ma...- mi zittisco per un attimo, cercando una risposta intelligente da dare, sono rimasta senza parole davanti al suo discorso che non fa una piega - Beh, tu e Nicolò siete una cosa a parte, vi amate incondizionatamente e state ancora insieme-.

- DD, non appenderti negli specchi.- mi rimprovera - Anche tu e Arturo avevate una bellissima storia d'amore, vari problemi vi hanno allontanato, ma questo non significa che vi siete amati poco-.

Deglutisco davanti alle sue parole, sentendo l'ansia salire in me, non posso pensare che le sue parole siano vere. Ho superato la storia con lui, ci ho messo tempo, ma ce l'ho fatta, ora non è normale ripensare al passato o farsi paranoie, sto con un ragazzo meraviglioso, basta con tutti questi pensieri.

- Lella dovrei andare al bagno, mi sapresti dire dov'è?- lei annuisce e mi spiega la strada che devo percorrere.

Entro nella Dark House e mi guardo intorno, cercando la porta di cui mi ha parlato la mia migliore amica, la vedo in fondo a destra ed entro velocemente, rilasciando un sospiro di sollievo quando mi accorgo di avere trovato il bagno e non aver fatto incontri spiacevoli.

Appoggio le mani sul lavandino e lancio uno sguardo allo specchio vedendo così la mia immagine riflessa, la mia pelle è più pallida del solito e i miei capelli neri, in questo momento, la fanno sembrare ancora più chiara, mentre i miei occhi sono il riflesso dell'inquietudine più pura.

Sbuffo rumorosamente e mi giro di scatto verso la porta sentendola aprirsi. Mi mordo nervosamente il labbro inferiore appena Arturo entra nel mio campo visivo, mentre lui sgrana gli occhi vedendomi.

Il mio cuore sussulta e cerco di nascondere il mio stato d'animo agitato.

- Ehi- la sua voce è debole - pensavo fossi fuori con Lella-.

- Sì, sono entrata un attimo perché dovevo bere- invento una scusa sul momento, non posso mica dirgli che sono entrata in bagno perché sono scappata dal discorso che stavo affrontando con la mia migliore amica.

Lui annuisce debolmente e si avvicina maggiormente a me, facendo qualche passo in avanti, mentre io resto immobile, incapace di muovermi.

Allunga la sua mano verso di me e mi sposta un ciuffo di capelli dietro l'orecchio sinistro, senza sganciare lo sguardo dal mio. - Mi piace vedere i tuoi occhi, non mi piace quando i capelli te li coprono-.

Prendo un bel respiro con fatica, mentre il mio cuore inizia ad accelerare senza sosta, tra il suo tocco e le sue parole.

- Arturo, io...- il riccio appoggia la sua mano destra sulla mia bocca, facendomi zittire, e si avvicina più a me.

- Non dire nulla, ti prego- i suoi occhi abbandonano i miei e le sue mani si spostano sui miei fianchi, attirandomi maggiormente a sé. Lo lascio fare, guardandolo incantata.

Sposta i miei capelli sulla spalla sinistra, lasciandomi scoperto il collo sulla destra. Non faccio in tempo a chiedermi che intenzioni abbia che le sue labbra si posano sul mio collo, lasciandoci vari baci sopra. Sento la pelle diventare d'oca a causa dei brividi che mi stanno colpendo, mentre le farfalle nello stomaco iniziano a svolazzare impazzite.

Le sue labbra salgono sulla mia mandibola e poi cercano e trovano le mie labbra, dando vita a un bacio passionale. Il cuore mi batte all'impazzata, mentre ricambio questo suo bacio, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Porto le mie mani sui suoi capelli e gli accarezzo i ricci, mentre lui mi attira ancora di più a sé, dividendo ogni centimetro che ci distanziava. Mentre sue mani accarezzano la mia schiena sotto la maglia per qualche secondo, ma poi si allontana di scatto, smettendo di baciarmi.

- Cosa abbiamo fatto?- chiede, forse più a se stesso che a me - Non è giusto, amo Yalda, questo è stato solo un errore. Tu sei andata via dalla mia vita, mi hai mollato. Perché ora sei tornata e mi stai scombussolando? Perché stai rovinando tutto?-..

Sussulto sentendolo urlare e sento le lacrime salirmi agli occhi, così abbasso lo sguardo, incapace di dire qualsiasi cosa e vergognandomi di me stessa.

La porta si apre e poi si chiude velocemente con un tonfo sordo, così alzo la testa e mi rendo conto che Arturo è andato via.

Un singhiozzo abbandona le mie labbra e mi maledico mentalmente per aver ricambiato il suo bacio, per aver ceduto in questo modo.

Sto con un altro e lo tradisco? Arturo mi urla contro dopo avermi baciato e io resto impassibile tra le lacrime?

Ma cosa sto facendo? Cosa mi sta succedendo? Cosa sto diventando?

Odio tutto questo, odio non avere il pieno possesso della mia vita, devo riprendermi immediatamente, prima che sia troppo tardi.

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