Tiramisù
Giovedì mattina Harry e Louis si erano visti per preparare l'ultima ricetta. Era il dolce per eccellenza italiano, e Louis avrebbe dovuto impararlo a tutti i costi. Harry penso che probabilmente avrebbe dovuto insegnarglielo per primo. Si videro prima di pranzo; avrebbero mangiato insieme e si sarebbero gustati il dolce a fine pasto.
"Come mi hai detto che si chiama questo dolce?" chiese Louis in macchina con l'altro, diretti a casa sua.
"Tiramisù ma Louis, non so come tu faccia a non conoscerlo" si lamentò Harry, e dopo poco arrivarono a casa.
Si misero a preparare immediatamente perchè erano in ritardo, si erano fermati al parco quel giorno perchè Harry voleva fare una passeggiata. Non ci volle molto prima che iniziassero a discutere.
"Guarda cosa hai fatto"
"Io? Mi sembra che sia stato tu a rompere le uova qui, quindi se questi cosi sono piatti è colpa tua" Louis si lamentò riferendosi agli albumi che, per disgrazia, non si erano montati.
"Non posso pensare a tutto io. Rifallo, tieni" Harry lo sgridò e gli diede altre uova, assicurandosi che separasse bene i tuoi dagli albumi, mentre lui si occupava dei tuorli delle precedenti uova usate.
"E di questi cosa ce ne facciamo?" chiese indicando i tuorli avanzati.
"Carbonara"
"Di nuovo?"
"Si, di nuovo"
Dopo un'ora avevano sistemato il tiramisù in frigo e stavano scolando la pasta per pranzo. Ovviamente, come aveva deciso Harry, avrebbero mangiato di nuovo la carbonara.
Passarono una bella giornata. Si salutarono e Louis lo avvisò che gli avrebbe scritto come sarebbe tornato a casa.
*
Quel sabato Harry aveva preso appuntamento con Louis, e non con i suoi amici come era solito fare. Non sapeva cosa avrebbero fatto ma il liscio gli aveva detto di non vestirsi elegante per nessun motivo,e che sarebbe passato a prenderlo alle otto.
Aveva passato l'intera giornata nell'appartamento che aveva arredato su carta, e stava mostrando ai clienti la disposizione di mobili e colori per le stanze. Era distrutto, ma soddisfatto. Non c'era stata una cosa che ai suoi clienti non fosse piaciuta, e avrebbe iniziato a breve,con il suo capo, a far disporre i mobili per rinnovare la casa. Amava il suo lavoro; rendeva le persone felici, apriva loro un nuovo capitolo della vita.
Puntualmente alle otto Louis era arrivato sotto casa sua, e aveva suonato il clacson della sua auto per avvisare Harry del suo arrivo.
Che galanteria.
"Arrivo!" gridò il riccio ,come se Louis avrebbe potuto sentirlo, e di corsa scese dal suo appartamento per dirigersi dal ragazzo.
"Eccoti,finalmente"
"Sono perfettamente in orario,Lou"
"Ma come ti sei vestito? Ti avevo detto di non vestirti elegante" Louis lo sgridò guardandolo salire in macchina, e fece il broncio. Lui a differenza sua era vestito abbastanza casual, protrava un paio di jeans e una felpa, con sopra un chiodo di pelle.
"Non sono elegante. Mettere la camicia non significa automaticamente partecipare a una cerimonia nuziale" sbuffò ma sorrise allo stesso tempo e si allacciò la cintura. Poi vide il liscio girarsi verso i sedili posteriori e afferrare qualcosa.
"Questi sono per te. Non sapevo quali fossero più belli perchè non sono esperto...ma questi um, mi piacevano" disse imbarazzato, con le guance rosse, porgendogli un mazzo di narcisi gialli. Harry sorrise. Non gli piacevano i fiori, eh?
"Grazie Lou, sono bellissimi- li prese tra le mani e li annusò- allora, dove andiamo ?"
"Sorpresa"
*
"Non posso credere che mi abbia portato al tuo locale" mormorò Harry confuso, seguendo Louis che si addentrava nel suo stesso locale. Aveva un sorriso stampato sulle labbra, e teneva Harry per mano , che era sempre confuso e non capiva perchè fossero lì.
Aprì la porta, e il ristorante intero era vuoto. Buio, un solo tavolo era illuminato da delle candele al centro e due grandi cloche in metallo predominavano sul piccolo tavolo per due persone.
"Cos'è tutto questo?" chiese il riccio,anche se aveva perfettamente idea di cosa si trattasse;
"L'altro giorno abbiamo terminato le lezioni. Quindi ho preparato una delle ricette che mi hai insegnato..possiamo mangiare, se vuoi. Vieni" Louis lo avvicinò a se e si diresse al tavolo. Spostò la sedia per farlo sedere e poi si sedette di fronte a lui. Eliminò le due cloche e due grandi piatti di tagliatelle al ragù fumanti spuntarono da sotto i coperchi. Harry era meravigliato, aprì la bocca per parlare ma da essa non uscì alcun suono, la richiuse. La riaprì, in procinto di parlare, ma venne interrotto da Louis che si alzò bruscamente.
"Quasi dimenticavo" borbottò e corse via per qualche secondo in cucina, tornando con una bottiglia tra le mani.
"Dobbiamo festeggiare per bene" disse sorridente e stappó la bottiglia. Versò lo champagne nei calici di entrambi, e si risedette.
"Ma come è possibile ...dico, oggi è sabato ,non dovresti avere il locale pieno di gente?" Harry parlò e lo guardò con la testa poggiata sulla mano destra.
"Si, ma ho dato il giorno libero a tutti e oggi il locale è chiuso"
"Ti sto facendo perdere clienti"
"Harry, smettila. Brindiamo e mangiamo, perchè sto morendo di fame e voglio proprio sapere se ti piacciono!" lo consolò e poi indicò la pasta ancora fumante. Lo stomaco di Harry brontolò sonoramente e entrambi risero.
"È veramente buona,Louis. Sono sincero, potrebbe essere buona quasi quanto la mia versione e- Harry si fermò a guardare l'espressione corrucciata del liscio e rise,- scherzavo. È ottima, sei stato bravissimo"
Louis avvicinò la sua mano a quella di Harry, poggiandola sopra essa. "È merito tuo" sorrise.
Alzò il calice verso l'alto e in direzione di Harry, che fece lo stesso: "A noi e alle tagliatelle al ragù" brindò Louis.
*
"Siamo veramente a una serata karaoke?" Louis si mise a ridere e trascinò Harry sul palco.
"Oh te lo puoi scordare, mio caro. Non canterò nemmeno per idea" fece resistenza, cercando di tornare giù ma a quanto pare il liscio era più forte e lo tirò contro di se, facendoli scontrare.
Una luce gialla accecò gli occhi verdi di Harry che si coprì il volto. Partì la musica. Harry spalancò la bocca.
"No" Louis lo afferrò prima che scapasse e gli affibbiò un microfono.
"Mi hai assordato con questa canzone ogni singola volta che siamo saliti nella tua auto, ora voglio sentirtela cantare" gli disse ridendo e Harry sbuffò.
Il pubblico fischiava perchè cantassero, stavano perdendo tempo. Harry strinse il microfono e lo porto davanti alla bocca.
"When you were here before..." cantò, quasi in sussurrò. Louis continuò la strofa al posto suo e,sorridente, si avvicinava a lui ancheggiando, per incitarlo a sciogliersi. Era uno stupido karaoke, dopotutto.
"I wish I was special,but I'm a creep, I'm a weirdo.." cantò con più sicurezza il ritornello mentre guardava Louis negli occhi. Il pubblico silenzioso, ascoltava le due voci.
"I wanna have control, I wanna perfect body, I wanna perfect soul", Louis era completamente immerso nella canzone, forse aveva bevuto un po' troppo, ma non gli importava.
"She's running out the door, he running out, he run,run run..." il riccio cambiò il testo della sua canzone preferita.
Harry si girò di lato e guardò Louis negli occhi verso la fine della canzone, "What the hell am I doing here? I don't belong here.." intonarono assieme e la musica si dissolse. Si guardarono, con il fiatone, con due microfoni tra le mani a tenere la distanza tra loro due. I clienti del locale applaudirono dai rispettivi tavoli.
Harry guardò gli occhi di Louis, poi le sue labbra. Louis fece lo stesso.
Si baciarono.
Fischi e urla si dispersero per la grande stanza per il bacio dei due, Harry aveva buttato il microfono per aria per prendere il viso di Louis tra le mani, che aveva allungato le braccia per cingergli la vita.
Erano un po' troppo ubriachi.
"Questo bacio lo ricorderai sicuramente" gli sussurrò Louis accennando una risata, quando si staccò dalle labbra di Harry.
Tornarono a casa di Harry di fretta, era tardi ed entrambi erano stanchi morti, ma felici. Avevano passato una serata magnifica e entrambi sorridevano come degli ebeti.
La porta di casa si aprì piano e i due entrarono di soppiatto; Harry poggiò le chiavi nello svuota tasche e si tolse la giacca, prendendo quella di Louis. Avevano precedentemente deciso che il liscio si sarebbe fermato a dormire da Harry.
Questo lo accompagnò fino alla camera da letto; "quindi...buonanotte, Louis"
"Buonanotte,Harry" gli rispose e camminò in direzione del letto; ma quando Harry chiuse quasi del tutto la porta, lo bloccò.
"Harry?"
"Si?" chiese curioso riaprendo la porta. E fu lì che Louis gli corse incontro e gli prese la testa tra le mani, unendo le loro labbra in un bacio casto e veloce. Si staccarono, e dopo qualche secondo le labbra di Louis erano immediatamente su quelle di Harry. Se il riccio inizialmente rimase stupito da tale azione, subito dopo si sciolse e avvicinò la vita di Louis alla sua;
infilò le mani sotto la sua maglietta e percorse la sua pelle dall'alto verso il basso,facendo rabbrividire il più basso che nel mentre toccava con la lingua le sue labbra, per permettergli di approfondire il bacio . Harry sfilò la maglia nera all'altro ragazzo e nel breve tempo in cui si separarono, ammirò Louis mezzo nudo di fronte a lui.
Louis camminò all'indietro verso il letto, lanciandosi sopra di esso e portando Harry con se. Iniziò a sbottonargli la camicia di fretta, con scarsi risultati.
"Toglitela cazzo" disse sulla sua bocca e Harry bofonchiò qualche verso di assenso, sbottonandosi e sfilandosi successivamente la camicia bianca. Si riavvicinò al ragazzo sotto di lui e posò le mani sul suo petto; portò una gamba in mezzo alle cosce di Louis, facendolo gemere leggermente.
I loro bacini si scontrarono. Harry risucchiò un respiro a denti stretti e sentì la sua erezione crescere dentro ai pantaloni, che via via andavano restringendosi. A un certo punto, dopo minuti di baci lunghi e profondi, Louis di colpo afferrò Harry per le braccia e ribaltò la situazione, portandolo sotto di se e mettendosi a cavalcioni su di lui. Potè vedere l'erezione dell'altro già formata attraverso i jeans, e si passò la lingua sulle labbra.
Louis si buttò sul collo del riccio, mordendolo e lasciando baci umidi e segni che presto sarebbero diventati rossi, soffiandoci poi sopra; Harry d'impulso inarcò la schiena, facendo scontrare le loro erezioni violentemente.
"Lou..." gemette, mentre Louis gli baciava il labbro inferiore, e scendeva piano sul mento, sul collo, sulle clavicole, lasciando una scia di baci.
"Dimmi, Harry" gli rispose, e portò una mano sul ringonfiamento del riccio, sfiorandolo soltanto, come per sbaglio, ma dalla reazione di Harry e dal sorrisetto di Louis, si poteva dedurre fosse totalmente intenzionale.
"Ti v.. ti voglio" Harry gli mise le mani sul bordo dei jeans, slacciandoglieli. Louis si alzò, scese dal letto e sfilò totalmente sia i suoi jeans, che i pantaloni di Harry. Tornò immediatamente su di lui e lo baciò di nuovo in modo veloce. Portò ancora una volta la mano sull'erezione del ragazzo sotto di lui, facendo una lieve pressione e iniziando un breve massaggio. Harry gemette sonoramente, e Louis lo zittì sorridendo.
Subito dopo il riccio alzò il busto e unì le loro labbra ormai gonfie, gli morse il labbro inferiore e mise una mano su una natica di Louis. Quello gemette e gli tirò i capelli all'indietro, staccandosi dalle sue labbra e baciandogli il collo.
Harry infilò le dita nei boxer di Louis, tracciando il bordo di essi e facendolo gemere; mise poi tutta la mano dentro esso e prese in mano l'erezione pulsante del ragazzo.
"Cazzo" disse buttando la testa all'indietro, tirò nuovamente i capelli ricci in cui aveva infilato le dita.
Si staccò nuovamente da Harry, facendolo alzare e mettere sulle ginocchia, di fronte a lui. Gli sfilò i boxer, liberando finalmente la lunga erezione dell'altro, che non esitò a fare lo stesso con i boxer di Louis e riprendere in mano il suo membro. Harry iniziò a massaggiarlo con la mano destra, mentre con la sinistra prese la nuca di Louis e lo avvicinò a lui, baciandolo di nuovo.
Louis afferrò l'erezione di Harry, che risucchiò un respiro sulle sue labbra. Entrambi si stavano masturbando a vicenda, ma non bastava. E infatti il liscio portò la mano precedentemente infilata nei ricci di Harry sul suo sedere, accarezzandolo piano e facendosi strada con le dita verso la sua entrata. Harry sussultò e un brivido gli percorse la schiena.
"Ti prego" lo supplicò, avvicinando il bacino a quello di Louis facendo le loro erezioni che venivano massaggiate sempre più velocemente. Harry sentiva già di poter venire così.
"Va bene, piccolo" Louis si portò un dito in bocca, lo impregnò di saliva, e lo riportò sull'apertura di Harry. Passò il dito intorno a essa in modo leggero, facendo dei piccoli cerchi e piano piano facendo più pressione, mentre con l'altra mano continuava a masturbarlo, e l'altro masturbava lui. Dopo qualche secondo e un'altra supplica di Harry entrò dentro di lui.
"Oh cazzo, Louis, si" quasì gridò, e Louis iniziò a muovere il suo indice tra le pareti strette del riccio. Aggiunse un secondo dito e iniziò a frizionarle dentro e fuori, e poi a piegarle per allargare e preparare bene il ragazzo. Harry gemeva sempre più forte sotto il suo tocco, e portò la mano dalla nuca di Louis sulla sua spalla per reggersi. Quello aggiunse un terzo dito e Harry buttò la testa all'indietro dal piacere.
"Lou sto per..."
"Non venire ancora, Harry" lo rimproverò togliendo la mano dal membro di Harry, che peró continuava ad ansimare.
"Sono pronto Louis. Scopami, per favore" chiese supplice mentre la sua mano destra si muoveva su e giù per la lunghezza del liscio. Lo prese per i fianchi e lo girò, facendolo sistemare a quattro zampe.
Louis si abbassò e baciò l'entrata di Harry, passando la lingua prima intorno e poi sopra essa, picchiettandola velocemente e poi inserendola dentro di lui. Uscì subito, e lasciò un'altro bacio, prima di sputare sul suo membro per lubrificarlo e aggiungere altra saliva sull'entrata del ragazzo. Si posizionò davanti a essa e posò una mano sul fianco di Harry per tenersi, mentre entrava dentro di lui e le sue pareti calde e strette lo circondavano completamente. Harry si morse il labbro forte, per trattenere un grido di dolore misto a piacere. Tirò su una mano e strinse con forza il braccio di Louis. Quando allentò la presa, il liscio iniziò a muoversi piano, dopo averlo fatto abituare alla sua presenza, e Harry lentamente tolse le unghie dal suo braccio mettendo la mano sulla testiera del letto per reggersi.
Le spinte iniziarono a farsi più forti, e Harry gemeva di piacere sempre maggiormente. Louis si leccò le labbra e strizzò gli occhi, ansimando velocemente.
"P-più... oddio.. più forte" disse Harry tra i gemiti e Louis lo accontentò, rafforzando e accelerando le spinte. Portò anche l'altra mano sull'altro fianco e si tenne al ragazzo, avvicinandosi subito dopo e afferrando i suoi ricci. Harry prese in mano la sua erezione e iniziò a masturbarsi velocemente, e quando Louis lo afferrò per ricci facendo inarcare la sua schiena gridò.
"Vieni per me, piccolo" Louis ansimò mentre continuava a spingersi dentro Harry, che massaggiò il suo membro ancora per poco,
"Louis," gemette, venendo, sporcando le sue lenzuola e la sua mano.
Bastarono poche altre spinte prima che anche Louis venisse dentro il riccio, riempiendolo di seme caldo.
Uscì velocemente da Harry che si girò sulla schiena e si sdraiò; Louis fece lo stesso.
"Oh merda" disse solo, dopo aver sospirato sfinito. Ridacchiò subito dopo, e Harry si girò verso di lui sorridente.
"Buonanotte, Louis"
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