capitolo 17🔞

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JOEY

"Tu non hai idea di cosa mi è venuto in mente!" con quelle parole, Adam accolse Joey il pomeriggio a casa sua.

Il giovane studente si voltò verso di lui, guardandolo confuso.

Adam chiuse la porta della stanza dietro il compagno, gli lasciò un rapido bacio sulle labbra e poi aprì le braccia, mostrando lui un portatile aperto sulla scrivania.

Joey aggrottò le sopracciglia.

"Il computer portatile? Non è sempre lo stesso?" chiese voltandosi verso di lui.

"No, non il computer, il sito!" disse Adam felice.

In effetti, sullo schermo era visualizzato un sito di nome Camturbate. Joey sbarrò gli occhi e si voltò verso il compagno.

"Perché mi stai facendo vedere questa cosa?" chiese.

A quel punto, Adam gli mostrò il proprio profilo e Joey sbarrò gli occhi.

"Ma sei tu?" chiese arrossendo.

"Esattamente!" Rispose Adam posandogli entrambe le mani sulle spalle. "E ho guadagnato dei soldi, capisci?"

Joey stava ancora fissando il profilo di Adam pensieroso.

"Perché non me lo hai detto prima?" chiese sentendosi confuso.

"Non sapevo se questa cosa sarebbe andata a buon fine e poi... volevo chiederti se.... Ti andava di farne parte, con me..." disse e Joey lo guardò confuso.

"In che senso, scusa?" chiese.

"Io e te faremo l'amore e poi una volta finito lo caricheremo sul sito e verremo pagati..." disse Adam. "Nessuno ci riconoscerà..."

Joey deglutì, sentendosi illanguidire.

"Me lo giuri? Non voglio che la mia famiglia lo scopra, lo sai che devo sempre supplicare Kay di potermi portare qui..." disse il biondo guardando il compagno con occhi da cucciolo.

Adam sollevò una mano per passarla tra i capelli del giovane, ma questo si scostò all'improvviso.

"Non toccarmi i capelli!" disse guardando Adam che sorrise.

"Allora, che vuoi fare? Cominciamo con qualcosa di leggero, per farti abituare...?" disse Adam indicando il letto e Joey si sedette, guardandolo emozionato.

Adam si sfilò la maglia dalla testa che gettò a terra, poi si abbassò i pantaloni che indossava, restando in boxer.

Joey si leccò le labbra, emozionato e in quel momento Adam gli si sdraiò addosso, baciandolo con impeto.

Joey sospirò, mentre accarezzava i fianchi del compagno sopra di lui che lo guardò negli occhi mentre infilava entrambe le mani sotto la sua maglia e gliela sollevava, scoprendo il petto magro.

Joey si morse il labbro inferiore mentre Adam cominciava a tempestare il suo petto di baci e leccate strategiche che lo fecero ansimare.

Adam giocherellando a lungo con i suoi capezzoli, leccandoli e succhiandoli tra le labbra finchè non furono eretti e sensibili, prima di abbassarsi con il corpo e scendere con le mani e il viso tra le gambe del compagno, che aveva ancora i jeans addosso.

Adam glieli sfilò velocemente, baciando il sesso duro di Joey ancora coperto dai boxer.

Il giovane sospirò, sollevando i fianchi, in una muta richiesta. Adam gli mordicchiò la pelle sensibile sotto l'ombelico mentre gli sfilava dalle gambe i jeans, lasciando il giovane con i calzini scuri ai piedi.

Prima di tornare tra le braccia del giovane, Adam prese a baciare l'interno coscia del giovane, alzando gli occhi verdi e incatenandoli a quelli del biondo che si era portato una mano sulla bocca per smorzare i suoi gemiti e ansiti.

Ogni volta che Adam posava le sue labbra sul suo corpo, Joey impazziva di desiderio. Le sue gambe tremarono appena e Adam gli morse l'interno coscia prima di posare le labbra sulla pelle sensibile e cominciò a succhiare per lasciargli un succhiotto.

Joey ansimò, chiudendo poi gli occhi quando Adam tornó nuovamente sul suo corpo, strofinando insieme i loro bacini, facendo aderire le loro erezioni dure l'una contro l'altra.

"Toccami" gli soffió Adam al suo orecchio, Joey deglutì, emozionato e mentre lo fissava negli occhi chiari, Joey lo baciò, muovendo le mani verso le natiche sode del compagno che sospirò, affondando maggiormente i fianchi contro i suoi, facendolo andare a fuoco.

Joey lo guardó con il desiderio dipinto sullo sguardo e Adam sorrise prima di scendere con la testa tra le sue gambe. Il maggiore sollevò lo sguardo su di lui, mentre gli abbassava i boxer, liberando il sesso duro e già bagnato sulla punta, poi affondò la bocca su di esso, facendo sospirare e gemere il biondino che sollevò una mano per stritolare tra le dita il cuscino sotto la sua testa.

Adam succhiava e leccava il forellino al centro della sua punta sensibile facendo dimenare il giovane studente che lanciò un gemito acuto prima di venire tra le labbra socchiuse del giovane.

Joey sentiva il cuore battere furioso nel letto, il petto si alzava e abbassava frenetico e il suo viso era tutto rosso.

Adam sorrise prima di sollevarsi e baciarlo.

"Fai venire me, ora?" Chiese contro il collo del più giovane e il biondo annuì, guardandolo sorridente.

Davvero avrebbero fatto soldi facendo sesso? Se era vero, era il lavoro più bello del mondo.

Joey lo fissò negli occhi e annuì con forza mentre Adam gli si sedeva sul bacino dopo essersi abbassato i boxer a metà coscia.

Joey gli strinse il sesso nella mano e prese a muoverla su e giù, accarezzando con il pollice la parte sensibile.

Adam mosse i fianchi in avanti mentre si appoggiava co le mani all'indietro sulle ginocchia del giovane, muovendo i fianchi contro la mano di Joey che lo stava fissando rapito negli occhi.

Adam gettò all'indietro la testa dai capelli neri, le labbra erano socchiuse e ogni tanto lo vedeva leccarle quando Joey stringeva con forza il pugno.

Joey mosse anche l'altra mano libera per accarezzare la coscia quando Adam lo fissò dritto negli occhi.

A quel punto Joey sapeva che gli mancava davvero poco a raggiungere l'orgasmo.

Mosse i fianchi verso l'alto e Adam sospirò, prima di raggiungere il piacere che sporcò il ventre e la mano di Joey.

Adam gli si accoccolò addosso e lo baciò con dolcezza sul collo. Joey gli strinse la vita con entrambe le braccia prima di voltare la testa per cercare la bocca del compagno.

"Ti amo" disse Joey socchiudendo gli occhi mentre la mano del maggiore gli accarezzava i capelli.

I due restarono in silenzio a guardarsi negli occhi, Adam infilò una gamba tra quelle del giovane studente che si sistemó su un fianco e gli accarezzò con la mano una guancia.

Joey sorrise, rilassato e felice.

"Adesso finiremo su internet? Sei sicuro che ci pagheranno?"

"Più che sicuro... vedrai... poi magari possiamo anche sperimentare... magari possiamo usare il tuo dildo.." disse Adam allungando la mano per stringergli una natica.

Joey lo fissò con gli occhi luminosi e si leccò le labbra con fare provocatorio.

"Mi filmerai mentre lo userai su di me?" Chiese Joey eccitandosi di nuovo.

"Se lo desideri si. Oppure lo userai tu su di me..." disse il compagno avvicinando il viso per baciarlo sulle labbra.

Joey affondò il viso contro il suo petto, inspirando il suo profumo.

"Ti amo così tanto" disse Joey guardandolo poi negli occhi.

"Anche io ti amo..." disse Adam prima di allontanarsi da lui. "Cazzo." Disse guardando con disgusto l'impiastro sul suo corpo.

Joey sorrise colpevole.

Adam si alzò dal letto e andò a prendere dei fazzoletti accanto alla scrivania per pulirsi poi si sedettes ulla poltrona e Joey lo vide trafficare con il pc, così decise di alzarsi dal letto e dopo essersi infilato un paio di boxer lo raggiunse alla scrivania e si abbassò per guardare il pc.

Adam stava scrivendo qualcosa sul sito.

"Presto arriverà un nuovo video!"

Joey a quell'eventualità avvampò imbarazzato.

Tutti lo avrebbero visto! Si vergognava tantissimo.

"Sei sicuro che non mi riconosceranno?"

"Stai tranquillo. Ho messo la telecamera in un punto dove la tua faccia non si vede..."

Joey annuì, pensieroso.

"Posso vederlo?"

Adam lo guardó da dietro la spalla.

"Non ti fidi?" Chiese guardandolo.

"Sai come sono i miei genitori.. se dovessero scoprirlo, io..."

Adam a quelle parole si voltò completamente con la sedia e gli strinse le mani nel proprie.

"Joey, ti amo così tanto che non farei mai niente che possa ferirti o peggio rovinarti. Se non vuoi non lo pubblicherò.." disse serio e Joey per un attimo tentennò.

"Posso solo vederlo?"

Adam rimase in silenzio qualche secondo.

"Ok, tanto ho intenzione di togliere la camera da quel punto..." disse voltandosi nuovamente verso il computer portatile e dopo qualche secondo Joey sbarrò gli occhi notando i loro corpi uniti mentre si baciavano. In effetti si vedeva tutto tranne le loro facce.

Joey sospirò più sereno e Adam lo fece sedere sulle sue gambe.

"Non permetterei mai di farti del male. Ti voglio proteggere..." gli disse stringendogli la vita con il braccio.

Joey gli accarezzó la mano.

"Lo so... scusami..." disse guardandolo negli occhi.

"Lo sto facendo per noi. Metteremo da parte dei soldi per potercene andare via da qui"

A quelle parole Joey sorrise.

"Io non voglio più vivere con i miei..." borbottò.

"Lo so... per questo ho anche cercato un altro lavoro. Comincio domani..." disse con un sorriso e Joey lo guardó.

"Un lavoro? Davvero?" Chiese il giovane.

"Si. Al Freedom.."

Joey aggrottò le sopracciglia. Ne aveva già sentito parlare di quel locale.

"Ah... si. Mi pare di averne sentito già parlare..." disse
Joey guardandolo.

"È un locale gay... io devo lavorare lì come ballerino durante il weekend... ho già conosciuto la proprietaria, Ginny. È una donna molto simpatica e lavora lì insieme ai due fratelli gemelli... devi vedere come sono bravi...li ho visti ballare sul palo... Meravigliosi..."

A Joey quelle parole non piacquero affatto. Fu grato quando il suo cellulare squillò cosi si alzò dalla sedia per rispondere.

Era Kay.

"Hey.." disse con un sorriso.

"Dieci minuti e sono sotto casa. Scendi.."

"Ok..." disse Joey ma Kay aveva già chiuso la chiamata e il biondo rimase imbambolato con il cellulare in mano.

"Tutto bene?" Chiese Adam.

"Uhm.. non saprei. Era Kay.. mi ha detto che tra dieci minuti è già qui..." disse prima di afferrare i suoi vestiti.

Mentre se li infilava addosso, cercó di capire dove Adam potesse aver nascosto la telecamera mentre si guardava attorno.

"È inutile che la cerchi, tanto non la troverai mai e poi la sposterò da lì.."

"Uffa!" Borbottò Joey alzandosi per chiudersi i pantaloni. "Perché quando siamo insieme il tempo passa sempre così velocemente?"

Adam ridacchiò.

"Perché noi due ce la spassiamo sempre!" Disse Adam. "Però è davvero una merda non poter stare insieme di più..." disse Adam.

"Non desidero altro..." disse Joey guardandolo negli occhi.

"Lo so..." rispose Adam e si sporse verso di lui per un bacio, ma l'arrivo di un messaggio li fece allontanare.

"Vado..." disse Joey sorridente prima di lasciare la camera da letto del compagno.

Solo a quel punto si rese conto che erano stati per tutto il tempo da soli così guardò Adam confuso.

"Logan è all'Università mentre il compagno è al lavoro. Niente di nuovo..." disse Adam prima di stampare un altro bacio sulle labbra del compagno che si voltò e uscì dall'appartamento.

Joey notò la macchina di Kay poco distante e si incamminò, aprì la portiera dal lato del passeggero ed entrò in macchina, riconoscendo da subito l'odore di erba.

Joey guardò preoccupato il fratello. Se li avessero fermati sarebbero stati guai.

"Hai ripreso?!" chiese sconvolto lo studente.

"Fatti gli affari tuoi e poi non ho mai smesso..."

Joey lo guardò ferito.

"Me lo avevi promesso. Hai ripreso anche a bere, per caso?!"

Joey si ricordava di come in passato Kay era stato male e non voleva più vederlo in quello stato.

"Cos'è successo? Perché hai ripreso a bere e fumare? Parlami!" disse Joey agitato.

"Niente, fatti gli affari tuoi.." disse Kay premendo il piede sull'acceleratore.

Joey non disse più niente, sentendosi profondamente offeso.

"E' per colpa di Louis? Se vuoi posso parlarne con Hugo..." stava dicendo, ma Kay negò con la testa.

"Non è successo nulla, ok? Avevo voglia di fumare, punto. E poi sbrigati a scendere che devo andare dai ragazzi a provare.."

Joey lo guardò senza sapere che cosa provare. Era così deluso da quel Kayden.

Odiava quando si chiudeva in se stesso e metteva un muro tra di loro. Quando giunsero davanti a casa, Joey si sfilò la cintura di sicurezza e scese, senza nemmeno salutare il fratello che se ne andò via immediatamente.

KAYDEN

Kay era teso e nervoso. Andare a prendere Joey dopo che aveva fumato erba non era stata un'idea brillante, avrebbe dovuto saperlo che Joey lo avrebbe sgridato. Eppure si era impegnato a smettere di fumare, aveva cercato di rigare dritto, voleva comportarsi bene, voleva cominciare una nuova vita al fianco di Louis. Gli era sembrato di capire che il rosso fosse interessato a lui, però, da settimane ormai, era sparito e Kay era caduto di nuovo nel suo buco nero e solo la musica con la sua band riusciva a farlo stare meglio.

Per l'ennesima volta Kay aveva osservato il cellulare sperando di ricevere un messaggio da parte di Louis ma nuovamente si ritrovava a fissare lo schermo del suo cellulare privo di notifiche.

Aveva anche cercato di andare in ospedale per vederlo, ma le volte precedenti non aveva avuto fortuna.

Stava per mettere in moto e andarsene quando il suo cellulare squillò all'improvviso e Kay lo afferrò con il cuore che batteva nel petto, emozionato. Sperava di leggere il nome di Louis, invece era solo Chris.

"Hey, tutto bene?" chiese il chitarrista della sua band.

"Si, tutto bene, perché?" chiese Kay confuso.

"Beh, ti aspettavo.. dovevamo provare..." rispose il rosso e Kay aggrottò le sopracciglia.

"Ah si? Ti ho detto così? Perdonami, sto arrivando" disse prima di chiudere la comunicazione e gettare alla cieca il cellulare sul sedile del passeggero.

Kay inserì la freccia e si diresse in direzione dell'appartamento di Christian che si trovava nella zona di periferia della cittadina.

Kay e Christian si conoscevano da tutta la vita e l'amico c'era sempre stato per lui. Lo aveva ospitato quando ancora viveva con i genitori e lo aveva ospitato a casa sua anche quando si era trasferito.

In quel momento si chiese perché fosse andato in Associazione quando aveva scoperto di avere un fratello fino a quel momento sconosciuto.

Kay sospirò e premette il piede sull'acceleratore. Gli piaceva stare in compagnia di Christian, era sempre gentile con lui. Kay pensò poi anche a Joey e al fatto che fosse arrabbiato con lui.

Avrebbe detto qualcosa ai genitori? Odiava litigare con lui.

Quando raggiunse la via dove si trovava l'appartamento di Christian, decise di scrivere un messaggio di scuse al fratello, poi infilò il cellulare in tasca e scese dalla vettura.

Raggiunse il portone di Christian e suonò il citofono. Christian lo stava aspettando perché dopo nemmeno un secondo gli aveva già aperto il portone.

Kay salì i gradini due a due e raggiunse il terzo piano dove viveva Chris. Il rosso era in piedi sulla soglia, in attesa. Non appena si accorse di lui gli sorrise felice e lo fece entrare.

Kay entrò dentro l'appartamento e si voltò verso l'amico che stava chiudendo la porta. Era vestito con dei pantaloni della tuta scuri e sopra indossava una maglia dello stesso colore che metteva in risalto i muscoli scolpiti del suo busto.

Kay lo fissò a lungo, in silenzio. Era davvero bello, Chris. Fino a quel momento non ci aveva mai davvero fatto caso, forse perché lo vedeva sempre ed era il suo migliore amico, ma in quel momento si accorse di quanto bello davvero fosse.

Chris aveva i capelli rossi come Louis, ma il suo migliore amico li teneva tagliati corti. Aveva la barba lunga di qualche giorno che lo faceva sembrare più grande e poi la sua attenzione si spostò sui grandi occhi azzurro chiaro. Glieli aveva invidiati da piccolo.

"Che c'è?" aveva chiesto Christian all'improvviso e Kay venne distolto rapidamente dai suoi pensieri.

"Niente, scusa, stavo pensando..." disse Kay mentre Chris lo invitava a sedersi sul divano e poi lo lasciava solo per dirigersi in cucina a prendere da bere.

Kay notò che Chris aveva messo in pausa un gioco. Afferrò il controller e cominciò a giocare lui, sporgendosi all'indietro sul divano.

Quando Chris entrò in salotto con due bottiglie di birra, si bloccò e lo fulminò con lo sguardo.

"Guarda che c'è un controller accanto a te.."

Kay ridacchiò mentre il personaggio con il quale stava giocando veniva ucciso.

Christian si buttò a peso morto sul divano accanto a lui, mentre Kay posava il controller sul tavolino di fronte a lui e poi afferrava la bottiglia di birra e se la portava alle labbra, bevendone un sorso.

Chris, accanto a lui, stava sbuffando infastidito.

"Sei una merda!" Borbottò il rosso afferrando il controllerà accanto a lui e cominciando una nuova partita, ma Kay afferrò il cuscino accanto al suo corpo e senza dire una parola glielo tiró letteralmente in faccia, facendo sobbalzare Chris al quale cadde a terra il controller.

Kay spalancò la bocca incredulo e poi scoppiò a ridere sguaiatamente, portandosi una mano sul ventre.

Chris si era abbassato per afferrare il controller. Lo posó sul basso tavolino e afferrò un altro cuscino e prese a picchiarci Kay che rise ancora più forte mentre cercava tra un colpo e un altro il cuscino. Quando lo sentí tra le mani ricambiò i colpi con Chris e i due andarono avanti in quel modo a lungo. Nessuno dei due aveva intenzione di smetterla e Kay voleva avere la meglio e si ritrovò così a cavalcioni del suo migliore amico che aveva il viso arrossato e stava ridendo.

Kay rimase fermo a fissarlo e Christian ricambiò l'occhiata.

Potevano colpire. Avrebbero trovato sicuramente l'altro con le difese abbassate...

Chris deglutì e fissò Kay che mosse la mano libera verso i suoi capelli per accarezzarli. Christian lo fissò in silenzio, poi fece sgusciare la lingua per inumidire le labbra. Il movimento venne seguito dagli occhi di Kayden che rimase con lo sguardo fisso sulle sue labbra rosa.

Sembravano così morbide...

Fu Christian il primo a gettare il cuscino sul pavimento prima di afferrare il viso di Kayden e posare le labbra sulle sue.

Kay si irrigidì appena e si allontanò.

Christian lo stava fissando e cominciò a balbettare delle scuse, ma Kay non le stava sentendo, abbassò il viso su quello di Christian e lo baciò, questa volta facendo sgusciare la lingua verso le labbra di Christian che le socchiuse.

Si scambiarono un bacio rapido ma molto intenso.

Kay aveva ancora la mano affondata tra i capelli del giovane e gli strinse le ciocche tra le dita mentre affondava la lingua dentro la bocca di Christian che gemette nel bacio.

Il rosso mosse le mani verso la sua schiena, accarezzandola e stringendo tra le dita il tessuto man mano che il bacio si faceva più profondo e appassionato.

Quando Christian mugolò e mosse i fianchi verso l'alto per un po' di sollievo, Kay si sollevò dal suo corpo prima di alzarsi. Tese una mano verso quella del rosso che la strinse e poi si incamminarono verso la camera da letto.

Christian si sedette ai piedi del letto e tese le mani verso i fianchi di Kayden che era rimasto in piedi.

Il moro gli afferrò il viso con entrambe le mani, lo fissò per qualche secondo e poi si abbassò sul suo viso, incontrando le sue labbra già schiuse.

Si baciarono a lungo mentre Christian si portava entrambe le mani verso i pantaloni per aprirli e abbassarli a metà coscia.

Kayden si scostò dal compagno e si sfilò la maglia dalla testa che gettò sul comò alle sue spalle, poi senza smettere di guardare Christian in faccia si abbassò pantaloni e boxer con un unico gesto e prima che il rosso potesse parlare si era già inginocchiato sul pavimento e avvicinò le labbra al suo sesso.

Kay chiuse gli occhi mentre dava la prima lappata al sesso di Chris che portò una mano tra i suoi capelli.

Il moro aprì le labbra per accogliere il sesso del compagno di band e cominciò da subito a succhiare, facendo ansimare Chris che socchiuse appena gli occhi azzurri.

Andò avanti per qualche minuto finché non si alzò, troppo desideroso di seppellirsi dentro Christian il quale, senza nemmeno parlare, si era già mosso verso il cassetto del comodino dal quale tirò fuori preservativi e lubrificante.

Christian si inginocchiò sul letto e lo guardó.

"Come...?" Chiese, mentre afferrava il preservativo.

Kayden afferrò il preservativo dalle mani del rosso, si protesse e preparò con le dita il rosso che si inarcò sensuale sul materasso, senza smettere per un secondo di fissarlo con i suoi grandi occhi azzurri.

Kayden si appoggiò sugli avambracci mentre si faceva largo dentro il corpo di Christian che boccheggiò e cercò con disperazione le labbra del moro che rispose al bacio.

Il bacio tra i due divenne sempre più intenso mentre Kay affondava completamente nel suo corpo e poi si sfilava, prima di rientrare con una spinta secca che fece solo gemere Chris.

"Ancora" gemette il rosso chiudendo gli occhi, le sensazioni troppo intense mentre gli stringeva la vita con le braccia per non permettergli di allontanarsi.

Kay sospirò, mentre abbassava la testa e le spinte nel corpo del compagno di band diventavano sempre più rapide e secche, portandolo al piacere. Christian venne qualche istante dopo sporcando i ventri di entrambi, l'erezione stimolata dal suo pugno.

"Cazzo" sospirò Kay, non sentendo più le gambe.

Il moro uscì dal corpo dell'altro e si gettò sul materasso a pancia in su, sentendosi illanguidito dopo tanto tempo. Quanto era passato dall'ultima volta che era stato a letto con qualcuno? Si chiese mentre si sfilava il preservativo, lo chiudeva e poi lo gettava a terra, portandosi un braccio sugli occhi.

Sentì la mano di Christian sul ventre, lo sentì chiedere qualcosa che però non riuscì a sentire perché pochi istanti dopo era già nel mondo dei sogni.

⁓⁂⁓

Kayden si svegliò all'improvviso, aprì gli occhi e sbattè le palpebre, non riconoscendo il posto.
Si portò una mano agli occhi per strofinarli e si accorse della presenza accanto a sè di un corpo. Velocemente girò la testa e il suo cuore aumentò i battiti quando notò i capelli rossi, però, auasi subito si accorse che non erano come li portava Louis. Dopo qualche secondo i ricordi di quel pomeriggio tornarono prepotenti alla sua mente e Kay sentì il disagio e l'imbarazzo pervaderlo del tutto.

Senza fare rumore, si alzò dal letto e si vestì velocemente, cercando di non svegliare Christian che stava dormendo profondamente.

Kay afferrò le chiavi e il cellulare che si infilò nelle tasche del giubbotto di pelle e poi, con le scarpe in mano, si recò alla porta di ingresso e uscì.

Si infilò le scarpe sulle scale, poi uscì dal palazzo, inspirando profondamente.

Che diavolo aveva combinato?! Era finito a letto con il suo dannato migliore amico!

Imbarazzato, si infilò in macchina e decise di andare in ospedale. Aveva bisogno di vedere e parlare con Louis, gli mancava da morire e doveva capire che cosa aveva intenzione di fare. L'ultima volta che si erano visti, Louis lo aveva baciato con passione e sembrava volesse spingersi oltre... Forse si era offeso perché Kayden lo aveva rifiutato?

Il moro sospirò, mentre la sua mente vorticava, pensando a tutto quello che era successo. Come avrebbe rivisto Christian adesso? Ci aveva fatto sesso, dannazione!

Kayden raggiunse il parcheggio dell'ospedale mentre il suo cellulare squillava. Abbassò lo sguardo e lesse il nome di Christian. Maledizione!

Kayden posò il cellulare sul sedile anteriore mentre fissava le porte dell'ospedale. Erano quasi le otto di sera. Se Louis fosse stato in ospedale quel giorno, forse a quell'ora usciva? Kayden dopo un quarto d'ora cominciò a tamburellare nervosamente le dita sul volante, non vedendolo uscire. In più. il suo cellulare continuava a vibrare. Christian, dopo un paio di chiamate a vuoto, gli scrisse dei messaggi che Kay si limitò a leggere dalla tendina delle notifiche.

"Hey, tutto bene?"

"Te ne sei andato?"

"Ti sei pentito per quello che è successo tra di noi?"

"K, per favore, rispondimi. Ho bisogno di sapere..."

"Sto male, ho sbagliato qualcosa?"

"Ti prego non ignorarmi. Voglio sapere se stai bene..."

Kayden sospirò, sentendosi uno schifo.

Era pentito per quello che era successo? Dannazione, si! Si sentiva uno schifo perché pensava di provare qualcosa per Louis, voleva provarci con lui, vedere se le cose tra di loro potevano funzionare e invece lui era sparito, non si faceva più vedere nè sentire e Kay, debole, aveva fatto una cazzata, infrangendo la promessa del "mai scopare con Christian".

Non che Christian fosse un brutto ragazzo! Era molto bello, il sesso era ok, ma non voleva rovinare le cose tra di loro.

All'improvviso la sua attenzione venne catturata da un movimento fuori dall'ospedale. Kayden sollevò lo sguardo e il suo cuore perse un battito.

Louis era effettivamente uscito dall'ospedale, ma purtroppo non era da solo. accanto a lui c'era un giovane che indossava la divisa da poliziotto. I due ridevano e parlavano e sembravano a loro agio tra di loro.

Kayden vide il poliziotto accarezzare il braccio di Louis e poi sporgersi verso di lui per lasciargli un bacio sulla guancia.

Kayden sentì lo stomaco contrarsi e senza pensare mise in moto e uscì dal parcheggio, gli occhi gonfi di lacrime.

Si fermò nei pressi del campo da Basket della Black Angel City High School, spense il motore e si portò entrambe le mani sul viso, mentre piangeva. Non seppe per quanto pianse, ma continuò a ricevere messaggi da parte di Christian.

Kay mosse la mano verso la luce di cortesia e poi verso il vano portaoggetti della macchina, lo aprì e tirò fuori un quaderno e una penna rossa.

Aprì ad una pagina a caso il quaderno e senza pensare cominciò a buttare giù dei pensieri e delle parole su come si sentiva. Le parole gli uscivano spontanee e solo dopo una decina di minuti, Kay smise di scrivere e rimase fermo a rileggere quello che aveva appena scritto.

All'improvviso un'idea gli balenò per la mente e mise rapidamente in moto, elettrizzato.

⁓⁂⁓

Christian sussultò quando aprì la porta e trovò Kayden davanti a lui.

"Scusami" disse Kay guardando il rosso davanti a sè.

Christian lo guardò in silenzio e poi si fece da parte per farlo entrare.

"Mio fratello mi ha chiamato all'improvviso, volevo avvisarti, ma stavi dormendo... Scusa se non ti ho risposto, ero solo impegnato con lui e poi... Mi è venuta in mente una canzone..." disse Kayden sforzandosi di sorridere.

Christian lo guardò incuriosito.

"Una canzone?" chiese.

"Esatto!" disse Kay porgendo a Christian il quaderno che aveva usato poco prima.
Christian lo afferrò e lo lesse, mentre si sedeva sul divano.

Kayden sentiva lo stomaco chiuso per l'emozione. Christian leggeva e passava la punta di un dito sulle parole.

Dopo un lungo silenzio, chiuse il quaderno e annuì.

"E' molto bella" disse consegnandoglielo. "Anche se un pò triste..."

Kayden annuì.

"Già, mio fratello ha litigato con il suo ragazzo e mi ha ispirato..." disse Kay alzando le spalle.

Christian annuì e lo guardò, restando in silenzio.

Kay ricambiò l'occhiata.

"Beh?" chiese, non sopportando più quel silenzio.

"Non sei scappato per i sensi di colpa perché siamo andati a letto insieme, io sono il tuo migliore amico e hai paura di guardarmi ancora in faccia?" chiese Christian, facendo trasalire Kay che aprì la bocca ma la richiuse poco dopo, a disagio.

Christian sorrise e abbassò la testa.

"Ho capito, è stato uno sbaglio e non si ripeterà più.." disse alzandosi.

"Mi dispiace" disse Kayden, sentendosi tremendamente in colpa.

Christian si voltò verso di lui e sospirò.

"Ti fermi a cena?" fu tutto quello che gli chiese e Kay sorrise, annuendo.

NOTE: Ciao a tutti!! Come va? Mi raccomando non chiudete la storia senza aver prima stellinato e/o commentato!! Vi ricordo che ieri ho pubblicato la mia prima raccolta di One shot Omegaverse, le trovate sul mio profilo ♥️ ~Galaxy~

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