capitolo 13 🔞

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LOUIS

La festa di compleanno di Kayden era stata organizzata al "Black Lotus" il locale di Calvin Lockhart, il fidanzato di Dion.

Kayden aveva invitato anche Louis ed era andato a prenderlo personalmente in macchina in serata.

Louis come al solito stava per doversi inventare una scusa con sua madre ma fortunatamente suo padre Bill lo aveva spalleggiato.

"Dove stai andando?" aveva chiesto Fleur guardando il figlio.

"Alla festa di compleanno di un amico..." disse Louis guardando la madre e poi il padre che era entrato in salotto e aveva guardato i due incuriosito.

"Che succede qui?" aveva chiesto il rosso guardando i due che si stavano fissando in silenzio.

"Nostro figlio dice che sta andando ad una festa di compleanno di un amico..." disse Fleur, il suo accento francese ancora molto forte, nonostante fossero passati più di vent'anni che viveva in Inghilterra.

"E quale sarebbe il problema?" aveva chiesto Bill guardando la moglie. "Ha vent'anni ormai. E' giusto che esca con i suoi amici..." aveva risposto Bill sorridendo al figlio che aveva annuito ed era uscito di casa, le mani affondate nelle tasche del cappotto che indossava.

Kayden lo aspettava in macchina e quando poco dopo Louis entrò al suo interno, il moro lo salutò con un bacio a stampo sulle labbra spontaneo che fece svolazzare le farfalle nello stomaco del rosso che rimase per qualche secondo scombussolato.

"Mi credi che stasera sono più nervoso che mai di suonare con il mio gruppo? E' la prima volta che suono in pubblico..." disse Kayden mentre erano per strada.

Louis si era voltato verso di lui.

"Andrà tutto bene, magari non pensare di essere davanti ad un pubblico, immagina che il locale sia vuoto e che tu stia solo provando con i tuoi amici..." disse Louis e Kay sospirò.

"E' proprio quello che avevo in mente di fare, sai?" Rispose il moro sorridendo.

I due restarono in un piacevole silenzio per qualche secondo, poi fu il moro a spezzarlo.

"Sono davvero felice che tu sia presente stasera. Stai facendo cosi tanto per me che non trovo le parole per esprimere la mia gratitudine..." disse spostando la mano dal cambio per afferrare quella del rosso ed intrecciare le loro dita insieme.

Louis avvampò e sorrise, emozionato.

"Di niente" disse distogliendo lo sguardo dal moro, troppo sopraffatto dalle emozioni.

Se Kayden continuava a dirgli quelle cose avrebbe finito per innamorarsi di lui.

Quel pensiero lo aveva lasciato perplesso a lungo, infatti anche dopo essere entrato al Black Lotus, Louis si era chiuso in un silenzio pensieroso.

Era davvero pronto a buttarsi nuovamente in una relazione dopo aver sofferto tanto? Louis osservò Kayden salutare alcuni amici e sospirò, rassegnandosi a quell'eventualità.

Se aveva fatto di tutto per aiutarlo a cercare il fratello sconosciuto, un motivo c'era e molto probabilmente Louis provava dei sentimenti per il moro che non aveva ancora analizzato del tutto. Anche l'esserci rimasto male quando Kay non lo aveva cercato subito dopo Capodanno, nonostante gli avesse lasciato il numero. Se non gli fosse importato di lui, Louis avrebbe di certo ignorato quel fatto e se ne sarebbe fatto una ragione, invece ogni ora aveva sbloccato lo smartphone in attesa di ricevere il suo messaggio.

"Ti sentivo pensare dal fondo del locale..."

Louis sobbalzò e si voltò verso la persona che aveva parlato al suo orecchio: era Dion, che lo stava fissando con curiosità, poi si voltò per osservare il punto che aveva interessato Louis da quando era arrivato.

"Ah." Fu la sua risposta, per poi sorridere. "Sbaglio o siete arrivati insieme?" aveva chiesto Dion.

Louis aveva annuito.

"Si, siamo arrivati insieme ma appena messo piede dentro il locale si è dimenticato di me..." disse Louis incrociando le braccia davanti al petto e sospirando. Si voltò verso Dion che lo fissava divertito.

"Non è vero che ti ha dimenticato. Io l'ho guardato per un po' e ogni volta che parla con qualcuno lo vedo spostare lo sguardo verso questa parte del locale..." disse Dion mentre osservavano un ragazzo dai capelli rossi avvicinarsi al moro e stringergli la vita con un braccio.

Lo videro sussurrare qualcosa all'orecchio di Kayden e poi li videro scoppiare a ridere. Louis deglutì nervoso e guardò Dion che gli sorrise, posandogli una mano sul braccio.

"Fidati, ti ha guardato per tutto il tempo" disse Dion prima di allontanarsi per raggiungere il suo ragazzo.

Louis lo osservò prima di portare l'attenzione su Kayden. Il rosso si era sporto verso la sua guancia e gli stava lasciando tanti baci a stampo, gesto che fece sorridere il moro ed innervosire in terribilmente Louis che fu costretto a distogliere lo sguardo, troppo ferito.

Raggiunse il bancone dove c'era Dion e rimase seduto ad uno sgabello per tutta la serata. La musica del gruppo di Kayden non era affatto di suo gusto, troppo urlata, ma al resto delle persone presenti sembrava piacere. Louis non aveva osservato il moro, che era anche il cantante del gruppo, ma bensì il rosso che gli era stato appiccicato per tutta la serata, suonava il basso accanto a Kay e gli lanciava occhiate lascive.

Louis già non lo sopportava. E non sopportava nemmeno Kayden. Se lui e il rosso avevano qualcosa in sospeso, perché il moro baciava lui? Era per quel motivo che il moro ci aveva impiegato settimane prima di rifarsi vivo? Louis si portò entrambe le mani alle tempie e scese dallo sgabello. Gli stava venendo il mal di testa con tutti quei pensieri, doveva smetterla seriamente.

Si fece largo tra le persone che si trovavano davanti a lui e uscì dal locale, sedendosi sul muretto basso che si trovava a pochi metri di distanza. Louis si portò le mani tra i capelli, sospirando. Era indeciso, non sapeva che cosa fare, voleva Kayden ma al tempo stesso se stava davvero con quel rosso si sarebbe fatto da parte. Non gli avrebbe fatto piacere perché ormai sentiva di tenerci molto a lui, ma almeno non sarebbe stato un distacco eccessivamente drastico e doloroso. Se avesse continuato a vederlo, a fingersi amico e a vederlo in compagnia di un altro ragazzo, lasciarlo andare nel futuro lo avrebbe devastato.

Si, forse doveva cercare di distaccarsi da lui, cercare di essere più obiettivo ed evitare di attaccarsi troppo. Non se la sentiva più di soffrire per un altro ragazzo. L'ultima relazione lo aveva ferito e segnato parecchio e Louis voleva andarci con i piedi di piombo.

Rabbrividì quando una folata di vento lo colpì e si strinse nelle braccia, rendendosi conto solo in quel momento che era uscito senza cappotto. Era un deficiente.

"Louis?"

Il rosso sollevò lo sguardo e lo puntò sulla figura in piedi fuori dalla porta del Black Lotus. Era Kayden che lo fissava confuso.

Quando lo vide seduto sul muretto poco distante, gli si avvicinò.

"Che ci fai qui da solo e senza cappotto?"

Louis lo guardò e deglutì.

"Nulla, ero venuto per rispondere ad una telefonata..." disse Louis guardando il moro.

"Devi tornare a casa?" chiese Kayden guardandolo negli occhi.

Louis lo guardò e decise che era meglio mentire.

"Si, esatto, mia madre si sta preoccupando. Mi ha chiamato un sacco di volte. Le ho promesso che sarei tornato a casa a breve... il tempo di andare all fermata dell'autobus..." disse Louis ma venne interrotto da Kay.

"Assolutamente no. Ti porto io a casa." Disse il moro guardandolo. "Vieni, ti presento la mia band e poi andiamo..."

Louis deglutì. Non aveva alcuna intenzione di conoscere i compagni di band.

Però ormai erano entrati nel locale e Kay era accanto agli amici.

"Lui è Louis..." disse ai tre ragazzi.

Due di loro stavano parlando tra di loro.

"Dobbiamo trovare un grafico per il logo del nostro gruppo..."

Louis si voltò verso di loro e i due si voltarono verso di lui, sorridenti. Uno aveva i capelli ricci e il viso pieno di lentiggini, l'altro era rosso, ben piazzato e con una barba curata. Gli occhi erano nocciola. Aveva un viso simpatico.

Il riccio si presentò come William mentre l'altro si chiamava Ryan.

Quando fu il turno dell'altro componente, Louis lo squadró, sentendosi in soggezione. Era oggettivamente bellissimo: alto, capelli corti, occhi azzurrissimi, barba curata... Louis si sentiva a metà tra l'essere attratto e l'essere geloso.

"Sono Christian" disse il musicista tendendogli la mano con fare sicuro. "Piacere di conoscerti"

"Louis" disse secco il rosso che guardó Kayden che si era avvicinato a lui.

"Ti accompagno a casa..." disse il moro mentre si allontanava per andare a prendere i vestiti e i suoi strumenti musicali mentre Louis andava a salutare Dion che fu stupito di vederlo andare via così presto.

Quando furono in macchina Louis si voltò verso Kayden.

"Ho sentito i tuoi amici parlare di un grafico per il vostro logo."

"Ah sì... ci piacerebbe vedere il nostro nome scritto bene" disse Kay. "Sempre per il futuro. Diventeremo famosissimi..."

Louis in un'altra occasione avrebbe ridacchiato, ma in quell'occasione era troppo nervoso per il modo di fare di quel Christian.

Poi pensò a Logan che era davvero bravo a disegnare.

"Logan è bravo a disegnare... magari se glielo chiedo posso vedere cosa fare... ma devi pagarlo..."

Kayden si voltò verso di lui.

"Davvero? È quel tuo amico che ti sta aiutando per mio fratello?"

"Si, lui è mio amico..." disse Louis voltandosi verso il finestrino e incrociando le braccia al petto.

"Si può sapere che hai?" Chiese ma Louis non gli rispose.

"Non capisco cosa sia successo..." continuó quando non ottenne risposta, ma Louis continuava ad ignorarlo.

"Ok, continua a comportarti come un bambino"

Quella frase fece scattare Louis.

"Bambino? IO? Ma davvero? Se stai con qualcun altro vorrei saperlo! Smettila di fare il coglione con me mentre stai con un altro!"

Kayden si voltò di scatto verso di lui.

"Non sto facendo il coglione con te e non sto con nessuno..."

"Si certo. Non sono cieco!" Urlò Louis pentendosene subito dopo perché si portò una mano sulla bocca.

Kayden inserì la freccia e poi parcheggiò nel vialetto silenzioso di fronte a casa di Louis.

"Non sto capendo. Mi spieghi? Ti sei fatto portare a casa prima solo per questo?" Chiese Kayden sporgendosi oltre il volante e notando la casa di Louis completamente al buio e in silenzio. I suoi genitori non lo stavano aspettando affatto.

Louis si morse il labbro inferiore.

Kayden allungò una mano per accarezzargli una guancia e poi i capelli arancioni, facendo scorrere le dita attraverso.

Louis sospiró.

"Non devi essere geloso dei miei amici. Sono.. appunto amici. Christian è..." disse Kay ma poi deglutì attirando l'attenzione del rosso su di lui.

"È cosa?" Chiese sollevando un sopracciglio.

"Il mio più caro amico... abbiamo tanta confidenza. Per chi non ci conosce può sembrare altro ma siamo solo amici" disse Kay.

Louis lo fissò a lungo, indeciso se credere a quelle parole o meno.

Alla fine era solo colpa sua se si era rovinato l'umore.

Se Aaron lo aveva tradito non significava che tutti gli uomini fossero stronzi e bugiardi come lui... e a lui Kayden piaceva tantissimo. Gli sarebbe dispiaciuto non vederlo più.

"Solo amici..." ripeté Kay guardandolo dolcemente e Louis si morse il labbro inferiore fissandolo negli occhi.

"Posso baciarti?" Chiese infine, sentendosi in colpa.

Kayden nemmeno gli rispose, si fiondò sulle sue labbra, baciandolo da subito con passione, stringendogli il viso con entrambe le mani, mentre leccava e mordicchiava le labbra del rosso che gemette nel bacio, cercando disperato la lingua di Kay per accarezzarla con la propria.

Kayden slacciò le cinture di entrambi e poi gli si gettò addosso, stringendolo tra le braccia e premendolo contro il sedile.

Louis sentiva il sangue scorrere veloce nelle vene e il cuore battere impazzito nel petto. Mosse le mani verso i fianchi di Kayden e le insinuò sotto il cappotto e la maglia che indossava. Voleva toccare la sua pelle nuda.

Kayden gli afferrò il labbro inferiore tra i denti e tirò, facendo mugolare di dolore Louis che sentí le lacrime pizzicargli gli occhi.

"Ahia" borbottò il rosso, guardandolo confuso.

"E tu smettila di tormentarmi. Non possiamo. Siamo davanti a casa tua e la mia macchina non la uso per queste cose..." disse Kay accarezzandogli la fronte con le dita, per spianare le rughe che erano spuntate a Louis.

"Non capisco a cosa ti riferisci" disse Louis, ma sentiva le guance avvampare.

Kay sorrise scrollando le spalle.

"Si, certo. Più avanti, ok?" Disse Kay e Louis annuì, sentendosi un po' deluso.

Si sistemó i vestiti e fece per scendere dalla macchina, ma Kay lo afferrò per il polso.

"Non ti sto rifiutando eh?" Disse toccandosi in mezzo alle gambe.

Louis annuì, sentendo il cuore battere all'impazzata. Forse era meglio così. A breve avrebbe cominciato a studiare come un dannato e poi sarebbe cominciato il tirocinio in ospedale e il tempo sarebbe stato scarsissimo.

"Ciao. Buonanotte" disse prima di scendere.

Kay alzò una mano per salutarlo.

Louis arrivò a casa e infilò le chiavi nella toppa, voltandosi verso la macchina di Kayden che partì solo in quel momento.

Louis entró dentro casa con il sorriso sulle labbra.

DION

Dion era rimasto parecchio deluso dopo aver visto andare via così presto Louis. Voleva passare del tempo per chiacchierare con il suo amico, scoprire qualcosa in più su quello che stava succedendo tra lui e Kayden, ma Louis era rientrato prima a casa e Dion doveva continuare a dare una mano a Calvin.

La serata tutto sommato non era affatto andata male, si era divertito e la musica della band di Kayden non gli era dispiaciuta.

C'era rimasto male solo per Louis.

Quando finalmente giunsero a casa, Calvin lo abbracciò da dietro, cominciando a tempestargli il collo di baci che lo fecero sospirare.

"Che hai? Sei silenzioso.." Chiese Calvin stringendogli la vita con entrambe le braccia, prima di trascinarlo sul divano dove entrambi si sedettero.

"Ma nulla, speravo solo di passare più tempo con Louis..." disse il biondino sollevando le spalle.

Calvin sorrise e se lo strinse addosso, baciandogli una guancia.

"Vedrai che non è niente di grave..."

"Ma no che non lo è, certo! È solo che vederlo per la prima volta al di fuori dall' associazione mi faceva piacere stare un po' più in compagnia... Ma forse per lui sono troppo piccolo e non sono interessante... disse Dion deluso.

"Ma no che non sei piccolo. Molto semplicemente avrà altri interessi..." disse Calvin abbassando la testa sul suo collo.

"Interessi che non comprendono la mia amicizia..." disse Dion demoralizzato e a quelle parole Calvin gli afferrò il viso per guardarlo dritto negli occhi.

"Meglio per me. Posso averti completamente senza doverti dividere con nessuno e ricorda che chi non ti apprezza non merita di essere tuo amico..." disse Calvin cercando di far sorridere Dion che invece lo guardó triste.

"Sono negato a farmi degli amici... non sono interessante se tutti mi preferiscono ad altro..." disse Dion ma le sue parole vennero interrotte dalle labbra di Calvin che si avventarono sulle sue, baciandolo con impeto.

Dion sotto quel bacio passionale si sentì illanguidire e andare a fuoco. Mosse la mano verso i capelli corti e castani del compagno che lo strinse contro il suo petto muscoloso. Dion non poté impedirsi di accarezzarlo con entrambe le mani. Passò i palmi aperti sui pettorali scolpiti, sospirando nel bacio.

Voleva fare l'amore con lui.

Si staccò appena dalle labbra del compagno per guardarlo dritto in faccia.

"Io ti amo alla follia" disse Dion accarezzandogli le tempie con le dita. "Sei tutto per me e voglio renderti felice. Non voglio renderti triste o peggio farti rendere conto che senza di me stai meglio. Non voglio essere scelto sempre per qualcun altro come fanno tutti.."

Calvin lo guardó dritto negli occhi.

"Tu per me sei tutto. Sei il mio amore, il mio migliore amico e la mia famiglia" disse Calvin. "Non potrei mai rinunciare a te. Ormai sei qui dentro" disse afferrandogli una mano per posarla sul suo cuore che batteva con forza. "Sei la mia esistenza. Non posso andare avanti senza di te. Ti amo da impazzire. Nessuno mi fa sentire come mi fai sentire tu" disse Calvin e Dion a quelle parole gli si gettò tra le braccia, baciandolo con foga, leccando la lingua del maggiore con la propria per poi succhiarla tra le labbra.

"Fai l'amore con me. Ti prego. Voglio fare tutto. Anche tu sei la mia vita. Non vedo altro nel mio futuro se non te. Fanculo tutti. Solo tu. Voglio solo te. Mi fai sentire bene.."

Calvin mosse la mano verso il retro del collo di Dion e lo tenne fermo mentre gli baciava con trasporto le labbra, mentre Dion faceva scorrere entrambe le mani sul suo ventre muscoloso.

Le luci del mattino cominciavano a rischiarare il salotto ma i due sembravano persi nei loro baci e nelle loro carezze bollenti. Dion mosse entrambe le mani verso i pantaloni di Calvin e glieli aprì poi affondò la mano dentro i boxer e gli strinse il sesso, facendo sospirare il maggiore.

Dion lo guardó in faccia per qualche secondo, poi si piegó in avanti per accogliere il suo sesso in bocca.

Dion chiuse gli occhi, gemendo, le labbra strette attorno alla punta grossa del compagno e mosse la testa su e giù, cercando di accogliere più centimetri, mentre muoveva il pugno su e giù per stimolare la base.

Calvin sopra di lui sospirò e Dion lo senti passare una mano sulla sua schiena prima di chiudere le dita attorno ai suoi capelli corti della nuca e stringere quando Dion prese a succhiare.

"Dion" sospirò il maggiore aprendo maggiormente le gambe.

Il biondo mosse la mano verso i testicoli del maggiore, liberandoli dal tessuto dei boxer e stringendoli nel palmo, poi si abbassò, facendo sgusciare la lingua lungo tutta l'asta dura, fino a raggiungere un testicolo che strinse tra le labbra e prese a succhiare leggermente, senza mai smettere di masturbare il sesso grosso e duro di Calvin che reclinò la testa all'indietro sul divano, boccheggiando.

"Ti amo da impazzire" si lasciò sfuggire il maggiore mentre cercava con una mano di sollevarsi la maglia che teneva addosso.

Dion se ne accorse e mosse la mano che stringeva la base del sesso del compagno verso la propria bocca in modo da poterlo succhiare, mosse la stessa mano che gli aveva stretto il sesso poco prima sotto la maglia, accarezzandogli il ventre piatto e muscoloso, poi verso l'alto, per toccare il petto, stuzzicando un capezzolo con le dita.

Calvin abbassò la testa ormai il volto rosso e il respiro affannato.

Dion cercó di sollevare lo sguardo su di lui, ma non voleva lasciare andare il sesso di Calvin. Voleva farlo venire in quel modo.

Il maggiore si irrigidì appena e gli strinse il viso tra le mani, sollevandolo e liberandosi dalla presa delle sue labbra.

Dion lo guardó confuso, ma la sua bocca venne catturata dal compagno che lo fece sedere in braccio. Dion mosse le gambe piegando le ginocchia ai lati del bacino del maggiore che mosse entrambe le mani verso le natiche piccole del giovane studente.

Dion genette al tocco, desiderando di più ma invece cacció un urlo quando si sentì sollevare completamente.

"Tu sei pazzo!" Disse Dion con un sorriso emozionato mentre Calvin attraversava il piccolo corridoio buio per portarlo in camera da letto e depositarlo sul letto matrimoniale.

Dion si sollevò sui gomiti mentre osservava Calvin inginocchiarsi sul letto, sfilarsi prima la maglia dalla testa, abbassarsi i pantaloni e boxer che lasciò sul pavimento e poi lo vide muoversi in avanti verso di lui, entrambe le mani che si muovevano verso i suoi pantaloni per aprirli, poi con un unico strattone glieli abbassò insieme ai boxer, liberando la sua erezione che si mostrò dritta e fiera.

Dion arrossì imbarazzato ma Calvin lo stava fissando con occhi rapiti. Fu quando fece sgusciare la lingua sul suo sesso duro e caldo che Dion si abbandonò sul materasso, tappandosi la bocca con una mano, mentre sentiva il viso avvampare.

Sentiva scariche ogni volta che Calvin stuzzicava con la lingua la sua punta serica e Dion chiuse gli occhi, troppo sopraffatto dalle emozioni.

Aprì le cosce inconsapevolmente, rabbrividendo quando Calvin mosse una mano per accarezzarlo nel solco tra le natiche.

"Cal" sospirò Dion rabbrividendo e abbassando lo sguardo su di lui.

Calvin teneva gli occhi chiusi muovendo la testa su e giù il sesso di Dion che rabbrividì per poi gemere quando senti la mano del suo ragazzo nel solco tra le natiche.

"Si, ti prego. Cal io ti amo..." disse per poi ansimare e restare a bocca aperta quando il piacere lo invase completamente, dalla testa ai piedi, lasciandolo illanguidito e con un sorriso beato sulle labbra.

Era la sensazione più bella del mondo, gli sembrava di fluttuare su una nuvola. Voleva sempre di più.

Quando Calvin si sollevò, Dion lo guardó con le palpebre semi abbassate. Poi si leccò le labbra.

"Scusa, non sono riuscito a trattenermi" disse guardandolo per poi mugolare quando senti la mano libera del compagno accarezzargli i capelli. Dion spinse la guancia contro il suo palmo e si sporse in avanti per baciarlo sulle labbra.

Dion lo strinse tra le braccia e permise al compagno di sdraiarsi tra le sue gambe. Sospirò quando senti il sesso duro del compagno premere contro il suo sedere.

Stava per succedere e Dion era emozionatissimo. Si perse nello sguardo nocciola del compagno che lo stava fissando con adorazione e si sentì fortunato. Aveva sentito alcune storie di gente che aveva fatto l'amore per la prima volta ed era stata un'esperienza terribile e alcuni addirittura erano stati lasciati subito dopo aver raggiunto l'orgasmo.

Con Calvin Dion sapeva che non avrebbe avuto nessun tipo di problema. Stavano insieme da anni e Calvin gli aveva dimostrato sempre di tenere a lui e di amarlo.

Dion gli passò le mani sul viso, accarezzandogli le guance coperte da un sottile strato di barba. Adorava quando se la faceva crescere. Era bellissimo.

Calvin sorrise e poi si sporse verso il cassetto del comodino per afferrare un preservativo e il lubrificante poi tornò nuovamente sul suo corpo, baciandolo con delicatezza, mentre affondava leggermente con i fianchi contro il suo sedere.

Dion gli circondò la vita con entrambe le braccia e rispose al bacio, accogliendo la lingua del compagno nella propria bocca e gemette, gli occhi chiusi.

Era emozionato. Voleva andare fino in fondo con Calvin. Era pronto.

Il maggiore si lubrificò le dita che portò nel solco tra le sue natiche e accarezzò la sua apertura. Dion singhiozzò eccitato e si morse appena il labbro inferiore quando accolse il primo dito dentro di sé.

Calvin lo fissava dritto in faccia, lo sguardo adorante.

Dion, che stava osservando il braccio muscoloso del compagno tra le sue natiche, spostò lo sguardo su di lui e si perse nei suoi occhi nocciola.

"Ti amo" gli disse il maggiore spingendo con due dita dentro il suo buco che ebbe un piccolo spasmo e il biondino gemette, tremando appena tra le sue labbra.

"Ti amo da morire" rispose il biondo, sentendo il corpo andare a fuoco.

Calvin abbassò la testa sul suo collo, prese a fare sgusciare la lingua su e giù il suo collo, facendo genere ad alta voce Dion che spalancò maggiormente le cosce, tremando dal desiderio.

"Calvin. Ti prego. Ti desidero. Ti voglio." Singhiozzò il biondino, sentendo il proprio sesso prendere nuovamente vigore per via di quelle carezze.

Calvin estrasse le dita dal suo corpo e afferrò la bustina del preservativo.

"Tieni, mettimelo" disse Calvin sedendosi in ginocchio sul materasso, il sedere appoggiato sui talloni, mentre si stringeva il sesso nella mano.

Dion afferrò la bustina argentata con mani tremanti e lo guardò.

"Aprila e mettimelo addosso. Lo farei io, ma voglio che impari... è importante.." disse Calvin guardandolo emozionato, le guance lievemente arrossate.

Dion aprí la bustina con dita tremanti e afferrò il preservativo all'interno, guardandolo con curiosità, poi spostò gli occhi azzurri sul compagno, guardandolo in attesa.

Calvin si limitò a fare un cenno con la testa.

Dion si avvicinò al suo sesso e con mani tremanti appoggiò il preservativo sulla punta di Calvin che lo fissò.

"Tienilo ferma la punta con le dita e poi fallo scorrere verso il basso con la mano disse il maggiore mentre il biondino faceva come gli veniva indicato.

Quando il preservativo fu al suo posto, Calvin gli consegnò il lubrificante e Dion si versó una piccola dose sul palmo che poi passò sul sesso del maggiore, lucidandolo e facendo sospirare e gemere il più grande che gettò la testa all'indietro.

"Sto impazzendo dalla voglia" disse Calvin spingendo via la mano del più piccolo e spingendolo di schiena sul materasso.

Il biondo lo fissò con gli occhi azzurri spalancati e le labbra rosa lucide e gonfie per i baci.

Calvin sovrastò il corpo del più piccolo, sistemandosi tra le cosce del più giovane mentre si puntellava sulle ginocchia e le mani, sistemate ai lati del busto di Dion che mosse le proprie per accarezzare il busto muscoloso del compagno.

"Ti amo Dion" disse Calvin abbassandosi con il viso per baciarlo mentre affondava dolcemente e lentamente nel suo corpo per la prima volta.

Dion sospirò nel bacio, accogliendo il compagno dentro di sé. Era grosso, pensò il più piccolo sopraffatto dall'emozione mentre gemeva e si abbandonava a lui. Gli strinse con entrambe le mani la schiena muscolosa e gemette, gli occhi chiusi mentre Calvin continuava a farsi spazio dentro la sua carne stretta e bollente.

Dion sentiva il corpo pulsare, le farfalle nello stomaco e il calore emanato dal suo ragazzo. Sentiva il sesso massaggiato tra i loro ventri e il biondo sospirò di piacere.

"Ti amo così tanto" soffiò Calvin al suo orecchio, sospirando bollente contro la sua pelle mentre cominciava a muoversi con dolcezza contro il corpo di Dion che era sopraffatto dall'emozione e non riuscì a parlare.

Era tutto troppo.

Il ragazzino si abbandonò alle carezze e attenzioni del più grande che lo amó per tutto il tempo con dolcezza e delicatezza. Gli strinse entrambe le mani nelle proprie e poi prese a fare vagare le labbra su tutto il suo viso, sussurrandogli parole dolci all'orecchio.

"Sei tutta la mia vita, sei bellissimo e ti amerò per sempre.."

Dion lo aveva fissato e poi all'improvviso una forte scarica di piacere lo aveva travolto, facendolo boccheggiare e arricciare le dita dei piedi.

"Ancora!" Gemette il biondo sopraffatto, sprofondando di nuovo in quel mondo di colori e sensazioni bellissime.

Le spinte di Calvin si fecero sempre più rapide e secche dentro il suo corpo, finché il maggiore non lo guardò con la disperazione nello sguardo.

"Amore non resisto più... devo venire..." disse Calvin rafforzando la presa delle dita nella sua mano.

Dion sospirò e annuì, deglutendo.

"Anche io..." disse Dion sbarrando gli occhi chiari e boccheggiando mentre raggiungeva il piacere con un lungo gemito, seguito poco dopo da Calvin che riempí il preservativo irrigidendosi completamente.

Il maggiore collassò addosso al più piccolo che lo strinse tra le braccia, voltando la testa per baciargli la tempia sudata.

"Dio" fu tutto quello che disse Dion, un sorriso felice sulle labbra.

Calvin ridacchiò.

"È stato meraviglioso" disse Calvin stringendoselo addosso, ancora seppellito dentro il giovane.

"Splendido, si. Grazie. È stato meglio di tutte le mie fantasie.."

"Ho visto che ti è piaciuto... la prossima volta magari stai tu sopra, che ne dici? Così provi entrambe le maniere..."

Dion lo fissò diritto in faccia, gli occhi sbarrati.

"Davvero? Non mi sembri uno che ama stare sotto e per me non ci sono problemi..." disse accarezzandogli le spalle e la schiena muscolosa.

Calvin gli mordicchiò il collo.

"Voglio farti provare tutto e voglio sperimentare qualsiasi cosa con te. Ti amo alla follia" disse guardandolo negli occhi e accarezzandogli i capelli.

Dion sorrise emozionato.

"Non vedo l'ora" disse Dion per poi boccheggiare quando Calvin uscí dal suo corpo.

"Male?" Chiese il maggiore preoccupato ma Dion negò con la testa.

"No, affatto. Sto benissimo..." disse mentre Calvin passava sul suo ventre un fazzoletto per pulirlo. In quello stesso istante la sveglia di Dion prese a squillare e alzò gli occhi al cielo.

"Cavolo... sono già le sette?" Chiese sbarrando gli occhi.

"Eh sì. Siamo tornati a casa che saranno state le cinque e mezza, sei" rispose Calvin porgendogli il telefono.

Dion spense la sveglia e poi lo guardó.

"Dormiamo un pochino? Ho sonno" disse il biondo spegnendo il cellulare e tirando le coperte dal letto per potersi infilare al di sotto.

Calvin lo raggiunse sotto le coperte e poi lo strinse tra le braccia. Rimase immobile a fissarlo mentre Dion crollava addormentato, ormai sfinito.

NOTE: mi raccomando non chiudere la storia senza aver prima stellinato e/o commentato 💖✨♥️ ~Galaxy~

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