/07/ Eros [Deku]
Questa notte non ho dormito bene, ma non rammaricarti, non è stato a causa tua. Hai sempre saputo delle mie notti insonni, ore immerso nel silenzio interrotto da risvegli inquieti e respiri trattenuti al tuo fianco. Speravo e non speravo che mi sentissi, come se questo mio difetto dovesse passare inosservato anziché degnato di uno sguardo ed accudito o forse desideravo essere messo a nudo e rimettermi alla dolce condanna del tuo sguardo. Non voglio essere un peso, eppure sono un corpo che grava in quest'appartamento, mi sento come un fantasma pronto ad essere inghiottito dal pavimento. Ma tu sorridi e prosegui, sono convinto che questa sia la scelta migliore se non per me, per te e non più per noi. È la prima alba da solo, sto già cadendo nell'autocommiserazione e porto l'amaro dell'ennesimo caffè in bocca.
Tutte le porte sono aperte, sono pronto ad ascoltare il silenzio dell'appartamento, tuttavia non a spegnere il cellulare che come me sta in trepida attesa di una notifica. Mento a me stesso perché mi dico di star sperando nel meglio quando in verità mi auguro il peggio e di assaporare un poco della stessa disperazione a cui ti ho condannato. Ho fatto scelte sbagliate, scelte stupide ed ora che stai cercando di salvarmi io non so far altro se non star rannicchiato su di una sedia in cucina a silenziare la suoneria contraddicendo i miei stessi desideri. Tu brami disperatamente quella fine felice che ci eravamo promessi, non è così?
Siamo diventati cechi di fronte ai nostri sbagli, sensibili fin troppo per questa rancorosa realtà in cui ci siamo trovati indifesi.
Mi stringo i capelli, li tiro, decido di alzarmi.
Luce fredda sul pavimento, oggi sarà una bella giornata, ma i primi bagliori del sole stanno ancora tentando di filtrare fra quel che resta della pioggia di ieri; dita che scorrono sulla vestaglia di seta nel tentativo di imitare il tuo tocco, ne scostano il tessuto ed ecco che cade a terra mentre metto piede in corridoio. La lascio alle mie spalle, voglio sentire il freddo sulla pelle nuda delle spalle, delle braccia, delle mani, del petto, delle cosce, sul mio intero corpo. Cammino, non ci sei tu a fermarmi e a raccogliere i vestiti che dissemino sul pavimento. Che bizzarra mancanza la tua: più la sento e più vorrei che restassi lontano. Sì, permettimi di vivere l'incertezza, di tastare i muri con il palmo della mano nel caso dovessi cadere, di non aver conforto per i dolori ai muscoli che ancora faticano a reggermi. Eppure ero forte due giorni fa, mi mostravo tale ai tuoi occhi e tu, pur non credendomi, mi incoraggiavi perché quest'illusione è migliore se condivisa piuttosto che retta dalle mie sole convinzioni.
L'acqua scroscia dal rubinetto in bagno, faccio in tempo a chiuderlo prima che la vasca sia troppo piena ed inspiro l'odore di schiuma e vapore caldo pregustando l'abbraccio tiepido in cui mi sto per immergere. Ho la pelle d'oca poco prima di fare un passo per affondare in questo piccolo mare che ho creato. È ristretto, lo so, eppure mi appare così grande una volta ritrovatomi al suo centro, con le punte dei piedi che sfiorano le pareti. Restringo lo sguardo, le mie mani emergono e mi getto in viso l'acqua che odora del tuo bagnoschiuma, il profumo pungente e delicato della lavanda è ciò che mi resta mentre rivoli caldi scorrono via. Immagino di star versando lacrime di cui porto solamente un misero ricordo; non piangerò e provo rammarico per questa mia carenza che non sento di voler colmare. Da tempo ho smesso di far colare le emozioni dagli occhi e tutta la debolezza che riversavo fuori si è ora fatta strada dentro me. Ricordi, dimmi, ricordi?
Scivolo ed affondo del tutto nella vasca, trattengo il respiro con il naso appena sotto alla superficie dell'acqua. Finalmente non devo più ascoltare, seppur per poco, il vuoto della nostra casa.
Quando riemergo mi affretto a circondarmi le ginocchia, mi tengo stretto al mio corpo, proprio come fai tu. Ti sento, Kacchan, attorno a me, con il respiro a fior di pelle vicino al mio collo, nel modo in cui rivivo la sensazione delle tue dita fra i capelli, poi sul ventre, ti posso toccare allungando una mano tremante alle mie spalle. Mi sto per perdere in questa calda memoria ed invece di voltarmi per poterti vedere, per porgerti un bacio, per far scorrere le mie dita sulla tua gamba e stringere la tua carne, per sospirare prima che il mio cuore si abbandoni ai propri battiti insistenti, per tenermi stretto al tuo petto mentre mi tendo nell'istante precedente alla mia resa, mi ritraggo.
Con la schiena curva, mi sono fatto più piccolo, mi sono riparato con il volto nascosto tra le braccia da un ricordo che ancora mi tenta. Piano, non ho fretta, mi risollevo e scorro con le dita sulle mie labbra tremanti. Cerco di rilassarmi, ma è difficile non sussultare quando arretro fino al bordo e non ti trovo nel mezzo del breve tratto.
Mi accoccolavo a te, ricordi? E tu ti abbandonavi nell'acqua mentre chiudevamo gli occhi, accarezzandoci per poi riposare.
È stato tanto tempo fa, non è vero? Per me potrebbero passare decenni, non dimenticherei questo piacevole tepore neanche volendo.
È sbagliato desiderarti dopo quel che è successo? Forse sì, forse no, mi concederò il beneficio del dubbio e farò come meglio credo; ti vorrei qui con me, in questa vasca dove i nostri problemi sembrano distanti e ci possiamo concedere l'uno all'altro. Rivivrei volentieri queste sensazioni, mi chiedo se per te sia lo stesso, se anche tu cerchi di perderti nel passato.
Proverò ad addormentarmi, a trattenere quel che resta di te in questa stanza e rimando di nuovo quel che mi ero ripromesso: cercarti. Perché non voglio trovarti, non per ricevere lo stesso sguardo di ieri.
Abbiamo bisogno di attendere, tergiversare prima di dividerci e ricongiungerci; viviamo nella memoria di una vita lontana seppur vicina e tu hai accudito l'amore che ora ci agghiaccia riducendosi ad un disperato bisogno di attenzione. Lo lasceremo appassire, così che riaffiori e ci desti dal sonno in cui siamo caduti.
I nostri animi sono stati tirati, resi forti, tesi ed infine spezzati e no, ora non sto tremando per questo, non per gli errori che abbiamo commesso, ma per quelli che ci attendono e che non so se saremo in grado di evitare.
Mi sono mosso, l'acqua è colata fuori dal bordo ed io con lei. Scorro via, lontano da questo posto, poiché ora sono nella pioggia che si è persa nella notte appena trascorsa, sono nel via vai delle strade umide e lucide, nel sapore delle tue sigarette, nel ruvido tessuto della tua giacca che ho stretto nel sonno, sono in te e tu sei in me, è solo questo che importa.
Ed ora non sappiamo rinunciare l'uno all'altro perché se così fosse, ne sono certo, ne periremmo. Ci siamo resi necessari e benché questo sentimento sia sbagliato, malato addirittura, si nutre di una fiamma inestinguibile che ormai ci circonda. Vogliamo scottarci, dobbiamo farlo, soffrire per comprendere ed infine lasciare che il tempo passi e che le cose si risistemino in qualche modo. E se l'esito fosse doloroso, non disperare poiché non rinuncerò a te, non sarei capace di una tale crudeltà e, al contempo, di tanta gentilezza.
Perché non posso allentare la presa, perché mi appartieni e sono talmente avido, geloso di quest'inestimabile tesoro che tengo stretto al mio petto che non credo esista modo per sottrarlo. Pur di evitare una così tragica eventualità ti soffocherei nelle mie pericolose carezze, capaci di stregare il tuo animo forte e di sgretolare quel che ne resterà una volta conclusa quest'assurda battaglia che portiamo avanti.
Conosco bene la luce dei tuoi rubini, quegli occhi che non ingannano, ma offrono un'agonia peggiore di qualsiasi tranello; possiedi il rosso del sangue, del sole al tramonto che affoga nel cielo, di fiori fragili, come papaveri che, nell'apice della loro bellezza, son già prossimi ad appassire. Ammirarne l'incanto, non vi è nient'altro a cui io possa anelare e di cui possa aver maggior timore. Mi hai divorato in ogni tuo sguardo ed io ti ho ripagato con la stessa moneta; sorrido a causa di tanta meschinità fraintesa per passione poiché se questo è amore è cosa ignota ed al contempo certa, poiché di questo sentimento ho brama e terrore e manco dell'ardimento necessario a comprenderne la natura. Amo ed odio l'oceano in cui stiamo annegando, il gelo del tuo sguardo tenta ancora di celare il calore dei tuoi tocchi e non posso fare a meno di questo tuo candido e pericoloso aspetto.
Proverò dolore, Kacchan, ed anche se porto ferite e cicatrici sul corpo non saranno mai abbastanza per giustificarmi e per poterti chiedere perdono. Ma prima dovrò condonare me stesso ed indugiare sull'orlo della pazzia, senza vedere una via d'uscita e sopportando la tua assenza come sopporto i miei passi leggeri sul pavimento, silenziosi nel mezzo di queste stanze che urlano; eppure è piacevole scivolare in un dolore simile sapendo di dover affidare al susseguirsi delle ore, dei giorni, dei sospiri il compito di guarire le crepe sui nostri cuori.
Ne è passato di tempo dall'ultimo aggiornamento, purtroppo non sono riuscita a revisionare per bene tutto prima ed in questo periodo ho davvero fatto fatica a concentrarmi. Il ritorno a scuola non è stato dei migliori e con tutte le incertezze che noi studenti di quinta abbiamo ormai non vedo l'ora di gettarmi fra le coperte alla sera. Negli ultimi mesi ho pensato tanto a questa storia, fidatevi che continuerò a scrivere perché come "Even if" mi ha accompagnato in un periodo di crescita, ora questo seguito sarà la mia via di fuga. Mi scuso se mi sto perdendo in certi discorsi, ma ho sempre immaginato di diventare una persona molto diversa da come sono ora ed in questi anni che ho trascorso su wattpad ho imparato a conoscermi, questo anche grazie a voi lettori che mi sostenete anche solo con una lettura in più od un gentile commento.
Forse lo avrete già intuito, ma in questi capitoli non è solo Kacchan a narrare, sono io. Il mio intento è quello di mettere a nudo l'adolescenza che ho vissuto e che sto finendo, anche tramite le vicende di questi due teneri e complicati ragazzi; so di non essere perfetta, che come scrittrice devo ancora maturare e non vedo l'ora di riuscire ad esser soddisfatta di me stessa in questa passione che tengo segreta da tanto tempo.
Grazie di cuore a tutti voi❤️
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