Da quando siamo rientrati a casa quella sera, non siamo più usciti. Lui vorrebbe uscire fuori ma i medici hanno detto che per la sua salute è meglio che stia dentro. Da quel giorno, sono stata con lui quasi sempre; non sto più andando all'università e a casa ci torno solo per dormire.

Yoongi ultimamente sembra di buon umore, mangia più volentieri e si sente male di rado. Spero che la sua salute stia migliorando.

<<Meiko?>> La voce di Yoongi mi distrae da quello che stavo facendo. <<Cosa?>>

<<Secondo te le persone dove vanno quando muoiono?>> Mi volto verso Yoongi ma il suo sguardo è puntato fuori dalla finestra.

<<Vanno in paradiso.>> Lui sorride

<<Io voglio diventare il cielo. Se diventerò il cielo, potrò guardarti sempre, notte e giorno. Potrò sempre vedere quello che fai e in questo modo, potrò sempre stare con te.>>

<<Come uno stalker?>> dico scherzando, lui inizia a ridere.

<<Allora... ogni volta che guarderò il cielo penserò a te. Quando il cielo sarà sereno significherà che sei di buon umore, quando pioverà significherà che tu stai piangendo. Quando tramonterà, vorrà dire che sei imbarazzato.>> Dopo l'ultima parola lui inizia a sorridere e guarda altrove <<Quando sarà notte, penserò che mi stai abbracciando. Okay?>>

Lui annuisce e mi prende la mano, guarda l'anello che mi ha comprato tanti anni fà <<Ti ho comprato un anello da quattro soldi, per farmi perdonare ti regalerò tutte le stelle dell'universo!>> Io comincio a ridere mentre lui estrae da dietro il cuscino una macchina fotografica e la punta su di me. Io mi volto e sento che ha scattato lo stesso una foto. Lo sento ridere: mi piace davvero tanto la sua risata.

<<Min Yoongi?>> Un medico entra nella stanza con una carrozzina alle mani <<é tempo di fare i check up.>>

Yoongi iniza a sbuffare: non gli sono mai piaciuti, ha sempre paura... e come biasimarlo?!

<<Yoongi...>>

<<Lo so, lo so. Meiko, potresti stampare le foto che ci sono qui?>> dice mettendomi la macchina fotografica in mano, le nostre mani si sfiorano e incomincio ad avvertire una sensazione strana, quasi una sorta di malinconia. Mi alzo in piedi e lui mi sorride <<Ci vediamo dopo, Meiko.>>