3°Inferno: La Caduta Della Dimora. È Ora Di Andare
Stetti un altro po' sul divano, di fronte a me un buio luminoso che mi faceva vedere ogni cosa. Capacità di vista ottimale anche al buio completo, immunità da ogni male, che sia un taglio o una malattia, capacità di conservazione dell'energia che mi permetteva di non mangiare per mesi, ampliamento volontario della forza fisica a mio piacimento. Avevo tutte queste abilità, ma la pecca batteva tutto: il mio corpo era ipersensibile a qualsiasi fonte di luce, bastava anche una scintilla in un angolo lontano per provocarmi cecità e ustione alla pelle. Una pecca ancora peggiore era che pur essendo un immortale, avevo un cuore di energia. Era impossibile da colpire con proiettili e coltelli essendo solo energia, ma bastava anche solo un dito dentro a quel globo situato nel petto per prosciugarmi questa energia e uccidermi. Io, per colpa del mio non voler mangiare, sto facendo decomporre il foro dove risiede il globo fino ad averlo allargato per quasi tutta la spalla, ma non mi interessava. Una terza pecca era che dovevo mangiare carne infettata dalla mutazione, o solo per rallentare la decomposizione, del tonno. Solo il tonno mi rallentava la morte, ma non la fermava. Mi alzai la maglia e toccai il petto: il foro si era ristretto di circa tre centimetri di diametro, ed entro domani sarebbe arrivato alla sua forma originale. Le tre lame ammazza meteori, così le avevano chiamate poco dopo aver scoperto queste mutazioni dovute dal Meteorite che ottocento anni addietro aveva colpito la terra. Ricordai ancora un programma radiofonico che diceva:
Le tre lame ammazza meteori: la fame, la luce e l'amore.
Ed era vero. Sentii un rumore di passi, mi avvicinai alla finestra blindata e appoggiati l'orecchio: rumore di caricatori, scarponi pesanti che correvano, una borsa... Anzi due... Piene che dondolavano energicamente. Corsi alla porta e mi nascosti dietro aprendola, le ragazze entrarono ed io richiusi la porta, aggiungendo i lucchetti e la sbarra di ferro, poi saltai all'indietro appena iniziarono a sbattere
-ragazze!
-Cole, scappa giù! Sono gli anti-meteori!
appena mi avvicinai a loro iniziarono a sparare da dietro la porta, coprii le ragazze col mio corpo subendo ogni proiettile, intanto loro scapparono giù prima di me. Appena sentii i rumori dei caricatori vuoti scappai giù e chiusi la porta
-ragazze, che è successo?
-avevo trovato una casa in mezzo a una conca... Era perfetta, non entrava mai la luce del sole e perciò era completamente buia la notte... Pensavo che era perfetta per farti camminare un po', ma poi...
-poi, appena siamo entrati abbiamo trovato dei soldati intenti ad equipaggiarsi... Siamo scappate, ci siamo nascoste, ma sono sempre riusciti a trovarci... Hanno riflettori potenti e armi a non finire, siamo spacciati
-dobbiamo fuggire... Fuori che tempo è?
-è notte, ma hanno acceso i lampioni intorno a tutta la casa per scovarci se proviamo a fuggire, a quest'ora avranno anche circondato la casa
-come facciamo? Non possiamo far uccidere Cole!
Cercai di ragionare: sicuramente loro erano entrati in casa, ma stranamente non si sono fiondati qui. Avranno circondato la casa con luci e armi, perciò uscire e troppo rischioso. Credo che non ci metteranno molto a scendere qui con lo strumento giusto per affrontarci. Dovevo trovare una soluzione.
-ragazze, fidatevi di me... Appena aprono la porta accendete la luce e assecondateli, appena avranno spento le loro torce spegnete anche voi la luce
-ma se ti vedono, potrebbero spararti!
-se mi vedono impassibile alla luce, non mi considereranno un nemico... Mi metterò un cappello per nascondere il viso
Si sentí un grosso botto dal piano superiore e passi vagare per le stanze
-VOI DUE, CONTROLLATE I PIANI SUPERIORI! TU CONTROLLA L'ENTRATA E IO ANDRÒ NELLA CANTINOLA!
l'uomo urlò ordini a destra e manca, tutti iniziarono a camminare. Mi sdraiai sul letto poggiando il cappello sul viso, poi sentii scendere le scale
-alzate le mani!
-non farci del male! Ti scongiuro
-che belle bimbe che siete... Peccato che devo dividervi con gli altri...
-beh! In verità, per adesso nessuno sa che siamo qui, a parte te... Se vuoi, prima di avvisarli...
-beh... Non e male come idea... Aspetta! Chi è il tipo sdraiato?!
-è mio fratello... E morto da poco e avevamo in mente di seppellirlo, prima che succedesse tutto questo
-oh... E volete farlo pur avendo sto peso?
-avevamo idee diverse... Lui pensava a sopravvivere da soli, noi pensiamo di spassarcela fino alla morte
-ehi.... Sai dove mettere le mani...
Iniziai a sentire bruciore nelle mani
-ehm... Sorella... Se però i suoi compagni vedono la luce accesa, potrebbero scendere mentre lo facciamo... Poi sarà obbligato a dividerci con gli altri
-e vero, ha ragione mia sorella, mio caro...
-Frotzen
-Frotzen... Un nome, una certezza...
Sentii il tocco dell'interruttore, poi una mano toccarmi con un bisbiglio di Gaia
-Cole, presto... Vai
Mi alzai e vidi il soldato togliere la maglietta a Mary con forza, lei che cercava di distogliere i pensieri da quello che stava accadendo. Appena Mary si accorse di me fece un sorrisetto malizioso al soldato e si allontanò, lui iniziò a camminare al buio trascinato da un solo dito mantenuto da lei
-he he he... Sei una che vuole farsi desiderare...
Mi toccò il petto
-mh? Questo non sembra il tuo petto, e tua sorella?
Voce deformata e roca
-no, sono il fratello
Non gli diedi il tempo di prendere l'arma che lo presi per il collo e lo alzai, poi con due dita gli strinsi il collo e glielo ruppi
-ragazze, tutto bene?
-si... Mary?
-che rude... Ora mancano gli altri
Guardai il soldato
-fate esplodere delle fumogene in cucina e in soggiorno... Sfrutteremo il caos che si creerà per scappare, io mi vestiró da soldato così da non essere riconosciuto
Iniziai a spogliare il soldato e passai le fumogene in mano alle ragazze. Appena fui pronto uscimmo allo scoperto: le ragazze lanciarono le fumogene, io corsi avanti fino all'uscita prendendo le ragazze. Appena fummo fuori vidi le luci forti che illuminavano tutta la zona, altri soldati puntavano le armi
-e tu quale tra i soldati entrati sei?
Un uomo si avvicinò abbassando l'arma
-bah, chi se ne frega? Porta le due tizie nel blindato, dopo ci divertiremo con loro
Mossi il capo e mi avviai, le ragazze capirono il mio gioco e iniziarono a fare forza per liberarsi
-lasciaci maledetto!
Arrivammo così fino al blindato, poi entrammo
-ragazzi, chi sa guidare tra voi?
Gaia si mise al posto di guida
-forza andiamo, prima che ci scoprono
Guardai fuori i soldati correre verso di noi e spararci mentre ci avviammo lontani da loro
-ragazze, andiamo fuori città... Stiamo un paio di giorni e poi torneremo in paese per trovare una nuova abitazione
-io penso sia meglio andare direttamente a cercare una casa fuori città...
Gaya voltò leggermente lo sguardo tenendo gli occhi sulla strada
-sto per entrare in autostrada, decidetevi in fretta
-dobbiamo cancellare la nostra presenza se no ci scoprono... Aspettiamo
Mi accorsi solo ora che la mia voce roca e deformata era salita di tono, e questo spaventò Mary. Abbassai il capo, poi però una sua mano mi toccò la testa
-tranquillo... Gaia, andiamo fuori città per dei giorni, avviati
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