1° Inferno: Il Presente, 800 Anni Dopo

-Mary, appena finisci di mangiare porta a Cole la cena-

-ma non era il tuo turno oggi, Gaia?-

-io sto andando a lavare le stoviglie, vuoi farlo tu?-

Sentii un rumore di sedia

-sicura che lo mangerà?-

-prima o poi dovrà abituarsi... E pur sempre la sua natura ora-

Un paio di minuti di silenzio, poi la porta sopra le scale si aprì facendo  entrare una forte luce bianca

-Cole... Ci sei? Fammi sapere dove sei e se sei ancora cosciente... Sai che il buio mi fa paura-

Mi affacciai quel poco che bastava per mostrare un braccio con la mano chiusa a pugno verticale e il pollice in su

-anche oggi non vuoi parlare? Nemmeno con la tua sorellona gentile?-

-da quel che so, non avevi voglia di portarmi cibo...-

La mia voce roca e deformata mi faceva paura.

-ecco... E che facciamo i turni... e perciò se non si rispettano moriamo-

Scese le scale lentamente, passò uno scalino spaccato e arrivò giù.

-ecco... Solo per curiosità, ti sta piacendo ciò che vedi?-

Guardai il suo fisico coperto da un pigiama invernale e i capelli pieni di bigodini

-sei un cesso come al solito-

-uh, che sollievo... Ecco la tua cena-

Mi allungò nel buio un piatto. Era della carne tritata ben cotta, le posate inserite nel piatto

-... Non voglio...-

-coraggio Cole... e da sei mesi che non mangi, non puoi essere tanto cocciuto, prima o poi dovrai nutrirti-

-continuerò con il tonno in scatola...-

Mi avviai verso gli scaffali e presi un barattolo di tonno

-e pensi di poter vivere solo di tonno?-

-ci proverò... E se non funziona allora morirò-

-non permetterti di dire una cosa del genere!-

-... Scusa... -

Il suo viso era visibilmente in collera

-sai che odio quella parola su di noi! Allora sai che c'è? Ora ti obbligheró io a mangiarlo!-

Iniziò ad incamminarsi nel buio per raggiungermi, sbatté contro delle sedie e delle valigie, fece cadere il mio lettino e alla fine cadde anche lei

-sei un disastro-

-scusa se non ci vedo al buio!!!-

Si alzò lasciando il piatto, si mise in ginocchio

-credo di essermi slogata la caviglia, Cole aiutami-

Mi avvicinai lentamente per darle la mano, lei mi prese la mano e con uno strattone mi tirò sotto di lei. Si sedette su di me a livello del bacino.

-MARY, PRESTO!-

dalle scale scese di corsa Mary con una torcia, venne da noi e prese il piatto, poi si sedette sul petto

-scusa Cole, ma devi mangiare...-

Prese della carne con una mano, l'altra la usava per aprirmi la bocca

-NO FERMI! NON VOGLIO! NON FATELO! VI SCONGIURO NO!-

Prese la mira e centró la mia bocca con la sua mano piena di carne, poi me la richiuse e spinse con le mani sopra le labbra per non farmele aprire. Dovetti ingoiare. Per tutto il piatto fecero questo e alla fine si gettarono ai lati opposti stanche. Io ero paralizzato a terra, ancora un po di carne tra i denti

-Non pensavo che... Farlo mangiare... Potesse essere tanto faticoso...-

-dobbiamo farlo... Ne va de la sua vita-

Si alzarono tutte e due, poi una di loro mi allungò una mano

-forza, alzati-

Mi girai di lato

-siete le peggiori...-

Non sentii nessuna risposta, poi tutte e due si sdraiarono una a sinistra mia e l'altra a destra, poi mi abbracciarono

-ti vogliamo bene, tutto qui...-

-e vero... E poi guarda il lato positivo, questa non è la cosa peggiore che ti abbiamo fatto, il divertimento e domani-

-credo di saperlo... Doccia?-

-si si... Almeno una volta al mese devi farla, così non ne risenti nemmeno-

-basta che certe parti le possa coprire-

E normale... Ti metteremo un costume-

Mi alzai e mi avvicinai al lettino, lo alzai e mi sdraiai sopra

-allora buonanotte fratellino-

Maya si avvicinó a me e mi diede un bacio in fronte

-notte tesoro...-

Poi se ne salirono.

-ma guardale, trattarmi come una persona qualunque... Così come hanno fatto le loro madri e le loro nonne e bisnonne... Per ottocento anni...-

Ripensai al mio passato per tutta la notte. Mi accorsi della mattima quando sentii Mary urlare

-DORMIGLIONA!!! SVEGLIATI, E ORA DELLA RICERCA!-

-NON URLARE!!! STO ARRIVANDO-

si aprì di nuovo la porta

-buongiorno Cole, ora ti porto la colazione...-

Poi richiuse la porta. Mi alzai e presi dei vestiti di ricambio da dentro un armadio abbastanza malconcio

-COLE, ACCENDI LA STUFA PER FAVORE-

Mi tolsi la tuta e la usai come miccia per accendere la stufa, poi misi dentro la legna. Mi misi il pantalone della seconda tuta quando sentii la porta aprirsi

-eccoti la colazione... Siccome sei stato bravo ieri a mangiare tutta la carne, stamattina ti ho portato il tuo piatto preferito...-

Camminò lentamente al buio, io le andai incontro.

-... Ecco a voi la famosissima torta di tonno fresco-

La presi subito e mi sedetti a terra

-grazie Mary-

-... Cole, so che non vuoi, ma devo controllare lo stato del corpo-

Mi fermai con la forchetta a mezz'aria

-... Devi?-

-... Posso accendere la luce? Riesci a resistere?-

-se ci metti poco tempo però...-

-grazie... Prima finisci di mangiare, vado a preparare per Gaia-

-va bene-

Si avviò lentamente verso la fonte di luce che entrava dalla porta

-SORELLONAAAAAAA!!!!!!!!!! HO FAMEEEEEE-

-SI SI, ARRIVO-

e chiuse la porta alle spalle. Sentivo loro due chiacchierare allegramente, io giù mangiavo in silenzio. Sentii poi un rumore di oggetti e subito dopo la porta si riaprì

-sei pronto Cole? Adesso accendo la luce-

Mi sdraiai senza maglia a faccia in giù sul cuscino. Sentii il tasto schioccare, poi lei scendere e avvicinarsi a me

-a prima vista sembra che ti sei salvato per poco... Un altro paio di mesi e non eri nemmeno più vivo...-

La sentii improvvisamente vomitare di lato, per poi prendere boccate d'aria e riprendersi

-... Devi mangiare più carne, mi dispiace... Ora ti metto il busto rinforzato, alzati e mettiti seduto-

Mi sollevai ad occhi chiusi, mi misi seduto ed alzai le braccia. Sentii le sue mani toccarmi il petto, poi scendere curvando quasi ad angolo retto, per poi tornare su fino alla spalla e svoltare per chiudere quello strano cerchio disegnato col dito sul corpo

-quello che ti ho segnato e la circonferenza esterna... Continua così e non vivrai-

-dimmi qualcosa che non so...-

-che sono scesa nuda... Nah, scherzo, però potrebbe piacerti-

-non credo prorio, non mi interessano certe cose...-

Cominciai a sentire un po di caldo sulla pelle

-fai presto, sento gia caldo-

-dammi un minuto... Devo fare la dimostrazione-

abbassai subito le braccia e mi tirai indietro

-ehi! Non era programmato!-

-Cole, stiamo finendo le scorte di cibo e acqua... E sembra che si stiano avvicinando a questa zona... Fra un po dovremo trasferirci di nuovo, e siccome per un paio di giorni devo uscire a trovare un nuova abitazione dovrà essere Gaia a fare questo al posto mio...-

-no... Ti prego... Non farle subire ciò che già subisci tu... Almeno salva lei-

-non piace nemmeno a me quest'idea, ma lei non è ancora brava ad uscire senza di me... Si farebbe prendere subito e poi sarà la fine-

Strinsi i denti

-alza le braccia e mettile orizzontalmente-

Mi misi in posizione

-adesso vado a prenderla...-

Sentii che salì le scale, poi le loro voci dal piano di sopra

-Gaia, e giunto il momento...-

-ho un po paura...-

-Gaia, tesoro... Cio che vedrai sarà talmente orribile che chiederai a Dio di Toglierti gli occhi e poi di morire... Sarà una cosa orribile, indescrivibile... Porterò il secchio con me e un rotolo di carta... Se vorrai piangere fallo, se vorrai urlargli contro fallo, se vorrai vomitare fallo... Fai tutto ciò che ti senti in quel momento, basta che alla fine, quando ti sarai calmata, comprenderai che sarà ciò che dovrai fare ogni mattina fino a che non si cambierà il testimone... E una cosa orribile, ma bisogna farla...-

-non mi incoraggi così... Va bene, sono pronta-

Una persona scese di corsa mentre l'altra rimase ferma

-Cole, ora ti metto un asciugamano addosso, non muoverti-

Mi mise uno straccio sul petto, poi tornò sopra. Scesero in due

-Buongiorno Cole-

-ancora per poco...-

-Cole, prima di guardare, volevo dirti che qualsiasi cosa dirò o farò la verità e che ti voglio bene...-

-lo so... Sono abituato ormai, tranquilla-

Dei passi si avvicinarono

-Pronto Cole?-

-io si-

-pronta sorellina?-

-si-.

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