Capitolo 8

Cercavo di chiamarlo. Ogni giorno, più volte al giorno ero lì a provare. Mi sentivo tremendamente in colpa. Dovevo studiare per gli esami. Di solito non ero il tipo che non studia, ma questa volta non riuscivo proprio a concentrarmi. Io lo amavo tanto, era la persona più importante della mia vita. Non so se lui si sentisse altrettanto triste o se invece se ne stesse fregando. Andai allora al suo appartamento. Stavo ancora piangendo. Le lacrime non volevano proprio fermarsi. Bussai con tutto il coraggio che avevo.
"Chris, sono io, Vera..." Dissi con un filo di voce.
"Vera, te l'ho già detto: io non voglio più parlarti!"
"Chris, sarai tu a scegliere se parlarmi ancora oppure no, ma prima lasciami spiegare come sono andate veramente le cose." Non disse nulla. Mi fece entrare. Mi fece accomodare sulla poltrona e lui si sedette su quella di fronte.
"Alla fine della lezione Guy mi chiese se volessi uscire con lui. Io all'inizio rifiutai. Non volevo: io sono solo tua, Chris." A questa frase notai che i suoi occhi divennero lucidi.
"Ma lui mi rassicurò dicendomi che quello non sarebbe stato un appuntamento. Allora accettai per fare in modo che non si offendesse. Ma una volta lì, capii che stavo sbagliando. Chris io sono sincera: io voglio solo te, tu sei il mio unico amore. Beh, ma se non capisci questo, io non posso farci nulla. Io ora devo andare a studiare." Terminata la spiegazione, aprii la porta ed andai via. In realtà non potevo studiare, ma dovevo fargli capire che, oltre a lui, avessi comunque una vita. Pioveva, come al solito. Mi ritrovai all'università e ci fu una ragazza, vista durante le lezioni, che mi cominciò a parlare. Io non avevo nessuna intenzione di rispondere, ma lo feci per non sembrare sgarbata.
"Hey!"
"Ciao..." Dissi seccata e sbuffando.
"Perché sei triste?"
"Con tutto il rispetto, non sono affari tuoi. Ora lasciami andare." Dissi ancora più arrabbiata di prima.
"No dai, io sono Autumn! Quelle popolari sono proprio antipatiche. Non cambieranno mai..." Disse, anche lei con una nota di tristezza nella sua voce.
"Cos'è successo?" Le chiesi io. Ricordavo quanto odiassi quelle popolari già alle elementari.
"Il solito... Sai... Dicono che sono brutta e grassa." Mi spiegò.
"Non ti preoccupare. Io non sto qui a giudicare, ma tu sei perfettamente in forma, contrariamente a loro, che sono degli stecchini viventi. E poi non sei brutta, anzi questi occhiali ti donano molto." Le dissi con un sorriso.
"Grazie... Sei la prima che mi dice queste cose." Mi disse sollevata.
"Autumn, tu va di studiare con me?" Le chiesi.
"Okay, vuoi venire a casa mia?"
"Per me va bene." La seguivo, non sapendo la strada. E nel frattempo parlavamo.
"Autumn, di dove sei?"
"Vengo da qui, io sono londinese. Questa è la casa dove ho vissuto sin da piccola con i miei genitori." Mi disse.
"Sono in casa?" Le chiesi.
"Non so, forse sì." Bussò ma nessuno rispose.
"Beh, allora aspetta che cerco le chiavi." Una volta entrate, notai un bel caminetto. Era quello che sognavo da sempre.
"Vieni nella mia camera. Dobbiamo muoverci: gli esami sono tra meno di due settimane!"
"Sì, infatti!" Una volta sedute sul suo letto, mi chiese: "Perché eri triste prima?" Mi chiese.
"Io e Chris...io sono uscita con Guy. Lui l'ha scoperto e si è arrabbiato. Ma non era un appuntamento ho commesso l'errore più grande della mi vita." Le dissi singhiozzando.
"Dai, vedrai che troverai un altro ragazzo che ti farà sentire una principessa, tanto quanto lui, forse anche di più." Mi disse con un lieve sorriso. Mentre sorrideva, potevo notare tutte le lentiggini sul naso e sulle guance.
"Ma io lo amo ancora, lui era l'unico che mi facesse sentire speciale. Io non posso vivere senza di lui. Lui è tutto per me. Io...io voglio che tutto questo non fosse mai successo. Io lo sapevo che doveva finire così. Per questa ragione mi sono fidanzata solo due volte, questa compreso, in tutta la mia vita. Io non voglio averlo mai conosciuto. Mai!" Dopo avermi tranquillizzata, cominciammo a studiare.
"Autumn, tesoro! Siamo a casa!" Disse la voce di una donna mentre apriva la porta.
"Okay mamma! Ho invitato una mia collega di università: Vera! Viene dall'Italia, proprio come papà!"
"Wow! Studiate che tra un po' avrete gli esami!" Le disse. Continuammo allora nello studio. Dopo un po', sua mamma preparò il pranzo.
"Dai venite!" Dopo aver finito, ringraziai tutti e ritornai a casa. Stava ancora piovendo. La pioggia si confondeva, sul mio volto, con le mie lacrime. Stavo attraversando la strada. Fu un secondo e non vidi più nulla.




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La vostra coldplayer, Vanessa007love. 💖

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