Capitolo 5
Diana cammina a testa alta verso la sua classe, dove trova la prof.Douglas, che attende con impazienza l'arrivo degli altri compagni.
Educazione fisica alla prima ora? Che pizza! -pensa la ragazza tra sè e sè, mentre si va ad accomodare all'ultimo banco, dato che sa che nessuno l'avrebbe calcolata più da allora in poi.
E così, infatti, è stato. Tutti hanno il loro compagno di banco, ma lei no, mentre la prof. è andata a prendere le chiavi della palestra in segreteria.
Appena torna, chiede a tutti di seguirla verso il "luogo di tortura" di Diana.
Mentre si stanno avviando, però, Susan comincia a spingerla insistentemente, facendola cadere e rimanere indietro. Prima di andare, con un ghigno malefico, le dice: -Questo è solo un assaggio, tesoro! .
Diana si rialza subito e comincia a correre perchè, se sarebbe arrivata più tardi degli altri, la prof.Douglas le avrebbe messo un nota.
Fortunatamente, riesce ad arrivare in tempo. Si avvia verso gli spogliatoi e si mette una canotta celeste e dei pantaloncini in jeans.
Strano...è tutto così tranquillo. Non mi piace -pensa la ragazza, domandandosi dove sia Susan, dato che si aspetta di tutto da lei.
Smette di pensarci e si avvia verso l'uscita dello spogliatoio.
Apre la porta e si ritrova tutta macchiata di vernice.
Indovinate un po'chi è stata, se non la ragazza che, precedentemente, ha dominato i pensieri di Diana?
Quest'ultima riapre gli occhi, che si sono chiusi a contatto con il liquido verde, che ora sta gocciolando, partendo dai capelli, verso i suoi piedi.
La fulmina con lo sguardo, mentre i suoi compagni, che hanno assistito alla scena, ridono come dei matti.
La prof. Douglas interviene subito.
Cosa sta succedendo qua? -domanda, preoccupata per lo stato in cui si trova Diana.
Quest'ultima risponde: -Lo chieda alla vipera che mi ritrovo davanti!
Io? Non ho fatto niente. Giuro. - si cerca di difendere Susan.
Voi, che avete assistito alla scena, saprete sicuramente chi è stato! Dite la verità, vi conviene. -dice la prof. , più arrabbiata che mai.
Tyler interviene: -Diana si è versata la vernice da sola, perchè vorrebbe dare la colpa a Susan, dato che non le sta simpatica, e farla espellere da questo istituto.
Signorina Banks, come ha potuto? In presidenza...SUBITO! -grida la Douglas.
La ragazza guarda tutti malissimo, per poi avviarsi verso il luogo in cui la prof. l'ha mandata.
Perchè? Perchè a me? -dice Diana tra sè e sè, mentre delle lacrime cominciano a scendere dai suoi occhi verdi, ma lei le asciuga subito, accorgendosi di essere arrivata a destinazione.
Con un po' di esitazione , bussa alla porta della preside Ellis, una donna sui cinquant'anni, che è molto severa, ma attenta ai bisogni di ogni studente.
Avanti- dice lei, con un tono un po' infastidito.
Avrà molte cose da fare -pensa la ragazza, notandolo.
Entra dentro l'ufficio.
Cosa ti porta qui, signorina Banks?- chiede lei, cercando di essere più accogliente.
Mi ha mandato la prof.Douglas -risponde Diana, più impaurita che mai.
Perchè? Che hai fatto?-domanda la preside con un'espressione interrogativa.
La ragazza le spiega tutta la faccenda: -
"Susan mi ha gettato addosso della vernice verde, come potete vedere dal mio stato, e, siccome tutti ce l'hanno con me, l'hanno difesa, dicendo che me la sono buttata da sola perchè vorrei che se ne vada da quest'istituto. Io, però, non ho fatto niente. E' stata lei ".
Capisco, signorina Banks. Per il momento, farò finta di niente, ma, in caso succeda altro, prenderò seri provvedimenti con la signorina Jones, perchè io credo a lei.
Grazie mille, signora preside! -dice Diana, contenta di non aver avuto rapporti o cose varie.
Ora, se vuole, dato il suo stato, può pure tornare a casa. La giustifico io stessa. -afferma la dirigente.
Ok, farò come avete detto. Grazie ancora per la sua fiducia. -conclude Diana, avviandosi verso la porta e sparendo dalla vista della preside.
Appena esce, esulta, ma poi, rendendosi conto di essere ancora davanti alla presidenza, fa un sorrisino e si tappa la bocca con la mano, per poi avviarsi verso la sua classe.
Entra nell'aula desolata, prende lo zaino e va verso il portone d'ingresso.
Proprio mentre apre la porta, vede la sua classe tornare dalla palestra e, prima che se ne accorga, si ritrova per terra, a causa di uno sgambetto che le ha fatto Susan.
Sfortunatamente la prof. è già entrata e, perciò, non si è accorta di niente.
Tutti si mettono a ridere, finchè Tyler, per vendicarsi di quella mattina, comincia a darle calci sulla pancia e un pugno in faccia, che la fa svenire.
Poi, dato che sta per suonare la campanella della seconda ora, i compagni scappano in classe, lasciandola lì.
Sono le 17:30. La ragazza si sveglia, a causa di un qualcosa che la lecca.
Lei apre gli occhi e si ritrova davanti un cane, che è entrato dal cancello dell'istituto.
Si mette seduta e lo accarezza.
Ciao piccolo! Che ci fai qua tutto solo? -dice Diana, guardandolo con uno sguardo tenero.
Poi si accorge che non ha nessun collare, perciò capisce che è stato abbandonato.
Decide di portarselo a casa, sperando in una reazione positiva di sua madre.
Si alza dal pavimento e, seguita dall'animale, si avvia verso casa.
Arrivata a destinazione, prende le chiavi dal suo zaino e lo fa entrare, per poi richiudere la porta alle sue spalle.
Sono tornata! -esclama Diana, mentre la madre va verso di lei e si blocca vedendo il cane.
Mamma, lei è Nuvola. L'ho chiamata così perchè ha il pelo completamente bianco. Possiamo tenerla per favore? Non ha un padrone... -dice la ragazza con un'espressione supplichevole.
Dopo numerosi tentativi di convincerla, la madre annuisce.
Yeah! -esclama Diana, più felice che mai.
Poi, accompagnata da Nuvola, va in camera sua, mentre sente la porta dell'appartamento sbattere, seguita da un: -Vado a comprare le cose necessarie per lei! .
La ragazza si mette a studiare e finisce verso le 19:00.
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