Capitolo 30
Diana... ehi, Diana! Sono io, Lorenzo. E' da tanto che non ci si vede! Come stai, cara? -dice una voce fin troppo familiare.
Lorenzo? Come è possibile? E' di nuovo una trappola? -chiede Diana con un tono misto tra paura e preoccupazione.
Un bagliore appare davanti a lei, inizialmente fioco, per poi diventare più intenso.
Alla ragazza viene naturale chiudere gli occhi.
Non appena la luce si dissolve, di nuovo quella voce le parla.
Puoi aprirli ora, tranquilla! -esclama essa.
Diana, molto lentamente, fa scorgere le sue iridi verdi a ciò che si trova di fronte a lei.
E' la sagoma di un ragazzo con occhi profondi e scuri che la scrutano sia con preoccupazione che nel contempo con dolcezza. Egli appariva come una figura angelica, che lascia la ragazza a bocca aperta, come fosse colta da grande stupore.... dopo un po' Diana inizia a distinguere chi ha di fronte e quell'immagine prima sbiadita, ad un certo punto diventa nitida.... E' Lorenzooooooooo, o evidentemente, il suo fantasma.
Il ragazzo incastra i suoi occhi castani con quelli increduli e titubanti, di colore smeraldo della ragazza e le sorride. Nel momento in cui ciò accade, il cuore di Diana inizia a battere all'impazzata, è il segno che il suo animo ha riconosciuto quello che l'ha salvata.
Lei ricambia immediatamente il sorriso, guardandolo intensamente e, nel tentativo di proferir parola, rimane ferma e muta, come paralizzata ancora da tale visione.
Sono così contento di rivederti! Allora, con il mostro come va? -chiede poi Lorenzo.
Diana ci mette un po'prima di riprendersi e rispondere.
E se fosse veramente un'altra sua trappola?
In fondo, ancora sto bene, no?
Magari non lo è o forse è tutta una recita.
Che faccio?
Non riesco a fidarmi...
Beh, cosa potrà esserci di peggio di ciò che è successo l'ultima volta?
Ok, mi sono convinta. Ci voglio provare. -pensa la ragazza tra sé e sé.
Anche io sono contentissima di rivederti. Mi sei mancato Lori! -dice lei, pronunciando il suo nome in modo titubante.
Il ragazzo la guarda in modo interrogativo, mentre Diana si aspetta qualsiasi reazione bizzarra da parte sua.
Non succede niente.
Che sia davvero lui, quindi? -si domanda la ragazza tra sé e sé.
Con il demone le cose sono migliorate.
Grazie a te, lui mi farà del male solo quando e se soffrirò, non più costantemente come prima. -continua poi, abbozzando un sorriso.
Sono felice di esserti stato utile. -afferma Lorenzo, ricambiandolo.
ESSERMI STATO UTILE? Stai scherzando? Mi hai praticamente salvato la vita! Un grazie non basta per descrivere quanto ti sono grata! -esclama Diana, alzando un po' la voce.
Ma no! Non ho fatto niente di che, alla fine! Non c'è bisogno di ringraziarmi. Per me, conta il fatto che tu ora sia finalmente felice ! -dice il ragazzo con un tono sincero. Nel frattempo, nella sua mente passa tutto ciò che la ragazza ha vissuto quando lui gli è stato accanto, ma sicuro, nonostante gli sforzi, non può immaginare fino in fondo cosa ha sofferto.
Lorenzo... sei dolcissimo! Ti voglio bene! -afferma di getto Diana, come se avesse sentito un bisogno urgente di gridare ciò che prova, ma ad un certo punto, ritorna lucida e, di conseguenza, abbassa il capo e arrossisce un po'.
Lui le si avvicina, mette due dita sotto il suo mento e le rialza lentamente la testa e i suoi capelli scompigliati.
Le loro iridi si incastrano ancora una volta. In quel momento, si crea una specie di magia, come se il mondo intorno non esistesse più, come se queste due anime, dopo essersi rincontrate, sono pronte a riconoscersi e a raccontarsi, nel silenzio, quanto hanno sentito la loro mancanza.
Ognuno si perde negli occhi dell'altro. Non ci sono spiegazioni a questo legame, non ci sono parole da pronunciare, era come se Diana e Lorenzo fossero lampi nel buio e illuminassero tutto ciò che li circonda.
Entrambi si sentono avvampare. Le loro guance sembrano due mele rosse come il colore del tramonto al far della sera.
Diana, poi, decide di interrompere il momento, mettendo le sue braccia intorno al collo di Lorenzo.
Il ragazzo mette le sue mani alla schiena della ragazza e la stringe a sé. Lei in quello stesso istante si sente felice, lui è un pensiero speciale, emozione e colore che rende la sua esistenza come la tavolozza variegata di un pittore.
Mi mancavano anche i tuoi abbracci! Sai, sono gli unici che mi fanno sentire a casa, protetta. -è l'unica frase che Diana riesce a pronunciare con un tono dolce ma deciso.
In tutta risposta, Lorenzo la lega ancora di più a sé. E' il gesto di un ragazzo che vuole difenderla da chiunque possa farle del male, è il segno concreto che a lei ci tiene, come se volesse trasportarla in un mondo fatto solo di sogni e possibilità.
Passa il tempo.
Quanto? Non si sa. E' indecifrabile il periodo in cui i ragazzi rimangono in quella posizione.
Tutti e due hanno perso ogni cognizione.
Semplicemente, quell'abbraccio è stato desiderato a lungo, perciò entrambi se lo vogliono godere fino all'ultimo.
Si sono mancati a vicenda, non c'è dubbio.
Se poi non si ha nessun altro, oltre quel qualcuno che c'è sempre stato per te, mi sembra pure logico.
Ma se i due, alla fine, sono destinati a rimanere separati l'uno dall'altra, ciò aumenta ancora di più la voglia di vedersi e stare insieme.
Si, perché per Lorenzo e Diana, il fato ha deciso ciò.
Entrambi, oltre all'amico, non hanno nessuno.
Tutti e due sono soli, si sentono non amati.
Forse perché, in fondo, non vogliono avere altre amicizie o per il semplice fatto che, se ci provassero, non verrebbero sicuramente capiti.
Alla fine, si tratta di una coppia strana di amici, no? Beh, volendo dare una definizione a questo sentimento, era davvero inqualificabile e singolare: li lega un'intesa tipica dei compagni che hanno condiviso tante battaglie ma anche gioie, dall'altro lato c'è una complicità e il bene di chi ha voglia di conoscersi.
Il momento unico, però, viene interrotto.
Ad un tratto, Diana sente che sta abbracciando il vuoto, al posto di Lorenzo.
Lori! Dove sei? -domanda lei gridando. E si profila davanti a sé l'aria e le nubi che la distolgono, per un attimo, da quel ragazzo che l'ha fatta sentire importante.
"Scusami, ma il tempo è finito. E' giunta l'ora di ritornare alle nostre vite quotidiane.
Non so se ci rivedremo, ma, comunque, abbi cura di te e non scordarti di me. Io farò lo stesso ". -risponde la voce familiare, così lontana da lei.
No, Lori! Non mi puoi lasciare in questa maniera! -urla la ragazza con un tono spezzato.
Nessuna risposta. Intorno a sé c'è....
il silenzio più totale. Assordante... che impaurisce le membra della giovane.
Diana capisce che, ormai, il ragazzo è andato.
Mi mancherai, Lorenzo! Ti vorrò sempre bene! Come hai detto tu, può darsi ci rincontreremo in futuro. Io, comunque, ci spero fino all'ultimo. -sussurra la ragazza con un filo di voce, per poi accasciarsi a terra.
Abbassa lo sguardo verso il suolo e delle lacrime cominciano a rigare il suo viso.
Una dopo l'altra percorrono le sua guance rosee e cadono sul pavimento.
Una nube scura e cupa avvolge l'esile corpo di Diana.
La ragazza rialza il capo e si guarda intorno.
Un altro bagliore appare dentro la nuvola, costringendola a chiudere gli occhi.
Dopodichè, per qualche strano motivo, si ritrova coricata e priva di sensi.
Gli occhi di Diana si schiudono di scatto un momento dopo.
Dove mi trovo? -si chiede la ragazza tra sé e sé, mettendosi una mano sulla testa, che scotta.
Spazio scrittrice.
Allora, questo è il primo capitolo in cui ho cercato di fare del mio meglio per quanto riguarda i particolari.
Perciò, vi voglio chiedere una cosa: con questo cambiamento, vi sembra che la storia migliori?
Scrivetemelo qui sotto.
Se il capitolo vi è piaciuto, lasciate un commento o un voto.
BELLA! <3
Ps: molto probabilmente, dato che oggi sono fuori casa, domani non uscirà niente.
Non dispiacetevi.
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