Capitolo 16
Troppo tardi! Ormai, non puoi più tornare indietro. -afferma il demone con un ghigno.
E chi lo dice? Tu? Ma non farmi ridere! -dice la ragazza più sicura di sè.
Facendo così, indebolisce la sua protezione e lei lo sa bene, ma spera che Lorenzo lo capisca.
Si! Sono più forte, ti ricordo! -esclama il mostro, mentre comincia ad arrabbiarsi.
Il ragazzo guarda la scena perplesso.
Cosa sta facendo Diana? E' impazzita?-pensa tra sè e sè.
Poi, ricorda le parole della ragazza.
-Scommetto che la sua protezione si attiva a suo comando, senza l'uso di telecomandi o cose del genere, perciò, se tu lo contesti, lui si distrarrà e lo scudo scomparirà! -.
Ma certo! Lo sta distraendo! Ottimo piano! -esclama il ragazzo nella sua mente.
Non farmi ridere! Ah, giusto, lo sto già facendo! Tu non sei forte, anzi sei più debole di me!- afferma la ragazza, mentre fa un sorrisetto divertito.
Non ti permettere mai più! E' chiaro? -chiede il mostro, che, ormai non ci vede più dalla rabbia.
Perchè? Altrimenti che mi fai? -dice Diana, imitando una voce antipatica.
In caso contrario -prova a dire il demone, ma si ferma.
Sente che qualcosa non sta andando bene, però, non capendo che cosa, non ci dà molto peso.
In caso contrario...-cerca di continuare, quando spunta uno strano bagliore intorno a lui.
E' luminoso e ha i colori dell'arcobaleno.
La luce lo avvolge piano, come a cercare di causargli più dolore, per poi, dopo cinque minuti, lasciarlo vedere di nuovo.
Cosa è successo? -si chiede Diana perplessa.
Gli avrò rotto la protezione? Non lo so, ma io tenterei di finirlo una volta per tutte.
Lore! Tocca a te! Credo che lo scudo sia andato! -afferma la ragazza con un tono sicuro.
Il ragazzo, che è rimasto a guardare la scena per tutto il tempo, si risveglia da uno stato di trance e annuisce a Diana.
Dato che il mostro è ancora in possesso del suo bazooka, gli tocca usare la granata.
Diana! Spostati o ti farai male! -afferma deciso.
La ragazza tenta di fuggire dalle grinfie del demone, ma non ci riesce.
Se devo morire, lo faremo insieme! -esclama.
Ma anche no! -risponde Diana, dandogli un calcio, che lo fa allontanare da lei di poco spazio, ma abbastanza da riuscire a fuggire.
Corre dietro a Lorenzo, il quale lancia la granata verso il mostro.
Dopodichè, prende la ragazza per un braccio e, nonostante zoppichi ancora un po', si mette a correre il più lontano possibile.
BOOM
Si sente il rumore dell'esplosione.
Ce l'abbiamo fatta? Sul serio? -chiede Diana stupita.
Credo proprio di sì. Andiamo a vedere! -le risponde Lorenzo, rivolgendole un sorriso dolce.
I due ragazzi, data la loro stanchezza, raggiungono lentamente la parte della stanza in cui è stata lanciata la granata.
Sembra morto! -esclama la ragazza non appena vede il demone.
Lo è, guarda! Prova a scuoterlo, se vuoi! -dice il ragazzo.
Diana ci pensa un po' su, per poi avvicinarsi e mettersi in ginocchio.
Avvicina la sua mano al capo del demone, toccandolo.
Poi la toglie lentamente.
Allora? -le chiede il ragazzo.
Si, hai ragione! -afferma la ragazza, abbozzando un sorriso.
Però, mi sento strana. -continua poi, ritornando seria.
E' normale! Sai, avere a che fare con un mostro. Ti riprenderai a breve, stai tranquilla! -la rassicura Lorenzo.
Lei sorride e annuisce, anche se è tutto fuorchè calma.
Ha un bruttissimo presentimento, ma decide di non dargli molto peso.
E' morto, non devo avere paura! -pensa tra sè e sè.
Il ragazzo le porge la mano per aiutarla ad alzarsi da terra.
La ragazza l'afferra.
Dato che, ovviamente, la granata ha aperto un varco nel muro, loro escono da lì.
Finalmente! Sono libera! -esclama Diana con un tono felice.
Visto? Ti avevo detto che ti avrei salvato! -afferma Lorenzo, imitando una voce da superiore.
I due ragazzi si mettono a ridere.
Hai ragione, ti devo ringraziare tantissimo! -afferma la ragazza.
Le sue gote si dipingono di un rosso intenso.
Lei si avvicina timidamente a Lorenzo con la testa bassa e, con un po' di coraggio, gli stampa un bacio sulla guancia.
Il ragazzo avvampa a sua volta, ancora peggio della ragazza.
Poi, nonostante la sua timidezza, riesce a stringere Diana tra le sue braccia.
Passa molto tempo.
Quanto? I ragazzi non riescono a capirlo.
Sanno solo che, stretti tra di loro, stanno bene.
Si danno un senso di protezione e di affetto a vicenda.
Non hanno bisogno di altro, nè di bere, nè di mangiare.
Questo rappresenta la loro unica necessità.
Sarebbero potuti passare anche anni così, ma a loro non importa.
L'essenziale è che loro stessero bene, il resto non conta.
Spazio scrittrice
Quindi il demone è ko. Ora, andrà tutto bene...o forse no?...
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Bella ragazzi! <3
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