Capitolo 12
E così, sei caduta nella mia trappola! -esclama il mostro dentro di Diana, la quale riesce a sentire la sua voce.
NO! Non è possibile! Sembra tutto reale! Non dirmi che...- prova a dire la ragazza, ma viene interrotta. -Esatto, cara, ciò non esiste, compreso tuo padre. Se non ci credi, guarda tu stessa. -la invita il demone.
Diana, che prima ha abbassato lo sguardo, cercando di capire quello che sta succedendo, lo rialza, mettendosi a guardare la figura dell'uomo che l'ha cresciuta, la quale scompare, come in una folata di vento.
Cosa vuoi da me, mostro? -chiede la ragazza, ancora una volta.
Niente! Mi diverto, non lo vedi? -risponde la sua odiosa voce, che rimbomba continuamente nella testa della ragazza.
Diana sta per avere una trasformazione, ma cerca in tutti i modi di trattenerla.
Il demone, come al solito, si dimostra troppo forte, perciò non ce la fa.
Le sue iridi verde smeraldo scompaiono, mentre lei viene rispedita all'interno di sè stessa.
Facciamo una cosa, dato che nei paraggi non c'è nessuno, esco dal tuo corpo. -dice il mostro.
Si accende un bagliore accecante intorno al corpo di Diana.
Una luce nera, cupa, che nonostante tutto, luccica. Come è possibile? Questo è un mistero.
La ragazza si trova avvolta, quasi strangolata, da questo fulgore e cerca una via di uscita, che, però, non trova.
Non le resta che sperare che il tutto finisca al più presto.
Non riesce a passare ancora un minuto di più in quel clima malinconico.
Per fortuna, le sue preghiere sono state ascoltate.
Infatti, il bagliore si dissolve, lasciandola vedere qualcosa.
Quello che si trova davanti è orribile.
Quasi quasi, preferiva rimanere bloccata in quella luce, che ammirare ciò che ha davanti.
Un'ombra con i contorni ben disegnati, che le appare fin da subito inquietante e spaventosa.
E' dipinta di due colore: rosso e nero.
Il primo è il sangue che riveste tutto il suo corpo. Il secondo è la tinta nera delle sue ali, se si possono definire tali, in quanto sono rovinate e un po' sciupate.
Diana cerca di distogliere lo sguardo. Non riesce a guardarlo: è troppo orribile, ma il mostro glielo impedisce.
Infatti, con una qualche magia oscura, la obbliga a guardare il cielo.
Ma perchè? Cosa c'è lassù? -si chiede la ragazza, non notando niente di strano.
Ti chiedi perchè devi osservare in alto, vero? Aspetta e vedrai! -afferma il demone con un tono di voce, che fa venire i brividi alla ragazza.
Diana, ad un tratto, vede qualcosa spuntare piano piano nel cielo. Cos'è? Un buco nero? -si chiede tra sè e sè.
Una specie. -risponde il mostro, leggendo i suoi pensieri.
Quel vortice comincia a diventare sempre più grande e sempre più spaventoso.
E' di un colore violastro, scurissimo e, da esso, comincia a piovere.
Acqua? Ovviamente no, del sangue rossastro, che colpisce in pieno Diana.
La ragazza, a contatto con le gocce, sente le sue gambe diventare più fragili e pronte a cedere da un momento all'altro. I suoi occhi minacciano di chiudersi, forse per sempre. La sua testa comincia a pulsare e a girare.
Ad un tratto, cade a terra senza sensi, ma prima di chiudere gli occhi, vede il demone ridere di gusto e prenderla per un piede, trascinando il suo corpo chissà dove.
Dopodichè, il vuoto più totale.
Spazio scrittrice
Mi scuso se il capitolo è un po' corto, ma spero vi sia piaciuto lo stesso.
Se è così, lasciate un commento o un voto.
Bella ragazzi! <3
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