Lola

5 giugno 2007

Sento il sapore rugginoso del sangue. È disgustoso e viscido, almeno quanto la mano che scivola sul mio seno. Lui mi rassicura. Sarò delicato, non ti farei mai del male, mormora guardandomi negli occhi, ma non gli credo. Come faccio a credergli essendo lì, in quella macchina, contro la mia stessa volontà? Mi si è insinuato in mezzo alle cosce, poi ho avvertito qualcosa di caldo, ma la mia mente ha cominciato ad ovattare l'ambiente circostante. Ho visto dei fasci luminosi passarmi davanti, poi il buio e delle rapide sbirciatine dal buco di uno spioncino. È tutto ciò che mi è concesso vedere. Mi convinco di essere in coma... non che ne abbia esperienza, ma dicono ci sia una luce in fondo al tunnel. Mi sembra di vederla.

Tremo. A lui piace, lo incita a muoversi con più frenesia. Le sue mani stringono il mio viso, poi una scende sulla gola. Sono così esile, così piccola, mi chiedo più volte in quel lasso di tempo come possa provare attrazione per uno scricciolo come me.

È la prima volta che sento quel calore. Penso sia il mio corpo a reagire alla fine del rapporto, forse è così che funziona. È solo quando si sposta sul sedile del guidatore che capisco di aver sul ventre qualcosa di bagnato, di viscoso. Mi viene da vomitare, ma trattengo il conato in gola con maestria. Le palpebre impiegano interminabili secondi per riaprirsi. Forse per questo, quando do un'occhiata all'uomo al mio fianco, riesco a decifrare del senso di colpa sul suo volto. Le sopracciglia sono curve, formano una cornice attorno agli occhi lucidi. Quasi dispiace anche a me.

"Stai bene?" domanda lui. Io annuisco, poi incollo le iridi sul grigio cielo dell'auto. "Ti è piaciuto?" prosegue e annuisco ancora. Mento. Mento palesemente, lo faccio nel peggiore dei modi, però mi va bene così. Non voglio dargli dispiacere. Sono io ad essere inesperta, sono io a non conoscere quel mondo. È colpa mia e del mio corpo minuscolo, appena sbocciato. Spero possa comprendere. D'altronde credo sia maturo a sufficienza e dall'alto dei suoi trent'anni potrà chiudere un occhio davanti all'innocenza di un'undicenne.

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