Capitolo 17: Ricordi sepolti
Pov Lyanna
Quella luce.
Che diavolo era quella luce?
Cammino al fianco di Loki che ha preso la forma di un ragazzo che non conosco e sospiro guardando altrove.
Sento ancora il calore sull mia pelle, quella sensazione piacevole che mi teneva legata a lui.
In quel esatto momento lo volevo.
È una cosa totalmente assurda, lo so.
«Lyanna non ci pensare troppo, sicuramente non era niente» dice Loki per tranquillizzarmi.
Mi devo ancora abituare alla sua voce, a volte mi dimentico che è sempre lui nonostante ha un altro aspetto.
«Non lo so. Qualcosa mi puzza Loki. Ho una sensazione nelle viscere, sento che non è una cosa normale» rispondo incrociando le braccia al petto.
«Ehi, non preoccuparti. Io conosco la magia, se fosse stato qualcosa di brutto ci saremmo fatti male. Ma non è cosí»
Mi fermo e per poco vado a sbattere contro un signore a qualche passo da me.
«Ascoltami. Non venirmi a dire che è normale perché non lo è. Non riesco ad essere così calma e pacata come te» sbotto irritata.
Lui invece di arrabbiarsi fa un piccolo sorriso e mi guarda.
«Ti rende nervosa solo perché odi le cose irrazionali e prive di logica. E sapere che qualcosa ti lega a me in un modo così imprevedibile ti fa paura»
I suoi occhi si incollano ai miei, mi sento osservata e noto che per qualche istante fissa le mie labbra.
Cerco di non dargli soddisfazione e mi volto riniziando a camminare come se nulla fosse.
Crede che io stia sempre pronta per lui?
Ma figuriamoci.
Sono una donna onorevole, e con una dignità.
Poi tutti conoscono i "trascorsi" con le donne di Loki.
In quel momento mi viene in mente Hela, sua figlia.
L'aveva avuta con un demone, anche se dopo quella storia il resto dei racconti parlavano di scappatelle.
E io non voglio essere una scappatella.
«Lyanna?»
Sento una voce chiamarmi e mi fermo irrigidendomi.
Loki mi guarda e si volta prima di me osservando chi mi ha appena rivolto la parola.
«Tu saresti?» chiede con un tono che descrivere acido è un eufemismo.
Giro su me stessa e quando incontro lo sguardo di Adam quasi mi viene un colpo.
I suoi occhi verdi mi scrutano e mi sento come trapassata da parte a parte.
I suoi capelli sono neri, probabilmente tinti dato che da come lo ricordo erano color ambra.
«Questo qui chi è? E poi dove cazzo eri? Sei sparita per anni e pensavo fossi morta sotto le macerie di casa tua!»
Sta sbraitando in mezzo alla strada e sento gli occhi di tutti puntati su di noi.
Adam era il mio fidanzato, o meglio, ex fidanzato.
Lo avevo lasciato poco prima della battaglia a New York, diciamo che non era il ragazzo ideale.
«Chi ti credi di essere? Non ti permettere di parlarle così» si intromette Loki nervoso.
«Stai calmo, finché sta a distanza non avremo problemi» sussurro sincera «Per quanto riguarda te, Adam. Non ho spiegazioni da darti. Dal momento in cui me ne sono andata dal tuo appartamento per me è stata storia chiusa. Per sempre»
Noto Loki lanciarmi una occhiata, probabilmente sta collegando le cose e non sembra per niente contento.
«Non è mai finita, e tu lo sai. Quindi ora verrai come me» dice Adam afferrandomi il polso.
Subito mi vengono i brividi e mi irrigidisco di nuovo, non riesco a muovermi, ogni singola cellula del mio corpo mi urla di scappare, ma non riesco.
Sono una Valchiria, eppure il passato mi rende debole come un tempo.
La verità è che Adam mi picchiava, spesso, ecco perché l'avevo lasciato, ma prima di andarmene gli avevo rotto il naso, non ce la facevo più.
«Lasciala stare» Loki prende in mano la situazione e fissa Adam negli occhi.
Riesco a percepire l'odio che prova nei suoi confronti anche se non lo conosce nemmeno.
«Ho detto» Loki fa un passo avanti e stringe il polso di Adam fino a far diventare le sue nocche bianche «Lasciala andare»
Sento Adam gridare e cade a terra contorcendosi dal dolore mentre io poso una mano sulla spalla di Loki.
«Ehi basta, fermati. Ci stanno guardando tutti» dico cercando di calmarlo «Va tutto bene. Solo andiamocene, ti prego»
Loki continua a fissare il moro che ancora grida in mezzo alla strada e dopo qualche istante lascia andare il suo polso.
«Toccala ancora e sei morto» dice a denti stretti prima di prendermi per mano e tirarmi lontano da Adam.
Rimango in silenzio e mi formicolano le dita a contatto con le sue.
Loki si ferma vicino ad un vicolo e mi fa mettere con la schiena al muro per poi posizionarsi davanti a me.
Appoggia le mani ai lati del mio viso e mette una gamba in mezzo alle mie, sono bloccata.
«Che stai facendo?» chiedo scioccata.
Lui mi fissa e dato che dei cassonetti coprono le nostre figure torna nella sua forma originale.
Appena i miei occhi si incollano ai suoi sento un brivido lungo la schiena.
«Tempo fa. Ti ho detto che riesco a sentire i pensieri di tutti tranne i tuoi, ricordi?»
Sbatto le palpebre un paio di volte, non è ciò che pensavo volesse dirmi.
Annuisco e rimango in silenzio.
«Ho sentito i pensieri di quel Midgardiano. Voleva farti male, come aveva già fatto. Ecco perché non hai usato la tua forza, avevi paura» dice serio.
Sento gli occhi pizzicare e guardo altrove, non voglio piangere come una bambina davanti a lui.
Poi è ridicolo.
«No, guardami» sposta una mano dal muro e prende il mio mento tra l'indice e il pollice facendomi voltare verso di lui.
Trattengo il fiato quando vedo che ha le labbra vicino alle mie e sento il suo respiro leggermente irregolare mescolarsi al mio mentre una lacrima calda mi riga la guancia.
«Non devi avere paura. Non sei più da sola. È vero, non sono Thor con la sua immensa forza. Ma non permetterò mai a nessuno di toccarti, hai capito? Mai» conclude appoggiando la fronte sulla mia.
Rimango in silenzio e abbasso lo sguardo godendomi quel momento.
Vedere Loki così è strano, soprattutto se ripenso ai nostri trascorsi prima del bacio.
Ma nonostante ciò il mio cuore freme anche solo per la sua vicinanza.
«Mi sento inutile. Non dovrei avere paura, so di essere forte. Ma in quel momento era come se ogni mia abilità fosse svanita» rispondo dopo qualche minuto di silenzio.
«Lo so. La paura è maligna a volte, fidati, so di cosa parlo»
Fa un piccolo sorriso e avvicina le labbra alla mie.
Chiudo gli occhi e lui in quell'istante devia di lato baciando delicatamente la mia guancia.
Sorrido leggermente e Loki si allontana da me trasformandosi di nuovo con uno schiocco delle dita nel ragazzo che aveva scelto come travestimento.
Subito sento la mancanza del suo corpo vicino al mio, del suo respiro e del suo tocco.
«Loki?» lo chiamo e lui mi guarda «Grazie»
«Tutto per la mia principessa» sussurra accarezzandomi la guancia con l'indice per poi iniziare a camminare.
Odio quando fa così.
Gli punto un dito contro e lo seguo assottigliando gli occhi.
«Ehi ehi ehi, principessa a chi?» domando alzando un sopracciglio.
Lui guarda in giro e porta le mani dietro la schiena.
«A te. Vorrei chiamarti mia regina ma al momento sono secondo per il diritto al trono quindi dovrai accontentarti»
Socchiudo le labbra e rimango in silenzio qualche istante.
Sta scherzando, credo.
«Aspetta, non dici sul serio giusto?» chiedo ridendo.
Lui mi osserva e scrolla le spalle come se nulla fosse.
«Secondo te?» domanda a sua volta scrutandomi con i suoi occhi vitrei.
«Secondo me si» rispondo lasciando cadere l'argomento.
Non può pensare davvero che se diventasse Re io sarei la sua Regina.
Insomma, ha litigato con Thor proprio per questo.
Mi accorgo che camminando siamo arrivati davanti al Museo di storia naturale.
Mi viene in mente subito una idea, ridicola ma non del tutto insensata.
«Loki»
Lo chiamo ma noto che lui ha continuato a camminare non rendendosi conto che mi ero fermata.
Vedo che non c'è nessuno vicino a noi allora lo richiamo alzando la voce.
«Loki fermati!»
Finalmente lui si volta e mi raggiunge con una espressione interrogativa in volto.
«Che succede?» chiede non capendo.
«Mia madre ha detto che la lancia è sulla Terra giusto? Allora mi chiedo, quale posto migliore per nasconderla se non un museo?» domando guardandolo.
«Pensaci Loki. È l'ultimo posto in cui qualcuno andrebbe a cercarla e allo stesso tempo è sotto gli occhi di tutti»
Lui mi osserva per qualche secondo poi guarda l'enorme stabile.
«Ma non possiamo entrare e cercare la lancia, ci serve un piano»
Sorrido e lo indico con l'indice.
«Ma io ho già un piano»
Spazio autrice:
Salve!
Ecco il nuovo capitolo, cosa ne pensate? Personalmente amo Loki versione fidanzato protettivo😂
Spero vi sia piaciuto e fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate.
Al prossimo capitolo.
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