Capitolo 14: Soffice come la neve

Pov Lyanna

Dopo quel momento di sfogo, in cui avevo buttato fuori tutta la mia tristezza e la rabbia, io e Loki andammo ai cancelli di Hel.

Hela ci aveva dato una sacchetta con una manciata di terra sacra del Regno dei Morti, quello sotto la neve e il ghiaccio.

Ci aveva detto di usarla per uscire da lì, dovevamo semplicemente focalizzarci sulla  prossima meta.

Thor invece non aveva voluto sentire ragioni, dopo l'incontro con mia madre ordinò a Heimdall di riportarlo ad Asgard con il Bifrost.

«Secondo te funzionerà?» chiedo osservando il vuoto davanti a noi.

Hel è un luogo molto strano, oltre i cancelli regna il ghiaccio e la neve, mentre prima vi è il vuoto più profondo ed oscuro.

«Credo di sì, mia figlia non ha motivi per mentirmi» risponde Loki osservando la sacchetta con attenzione.

Annuisco e mi passo una mano sul viso cercando di non pensare al dialogo con mia madre.

Vederla lì davanti a me, sapendo che era l'ultima volta, mi aveva spezzato il cuore.

In realtà è ancora così, non riesco ad allontanare quel senso di vuoto e credo che non se ne andrà mai.

«Lyanna, stai bene?» domanda Loki voltandosi verso di me.

Siamo molto vicini, e lui è proprio davanti a me.

«Si...io...devo solo accettare la realtà, tutto qui» rispondo cercando di convincere me stessa.

In realtà so che quelle parole sono come la fiamma di una candela, si affievoliranno e non avranno più importanza.

Questo perché una parte di me se n'è andata, per sempre.

Nonostante ciò, ho scoperto la verità sulle mie origini, e questo mi rende in parte più sicura di me stessa.

«Non cercare di mentirmi, so che non credi minimamente a ciò che stai dicendo sai?» risponde ridacchiando.

Lo guardo negli occhi e mi sembra di notare che lui sta scrutando ogni minima contrazione del mio viso.

Mi accorgo di avere la mascella in tensione, probabilmente a causa dei miei pensieri.

Loki alza la mano destra delicatamente verso di me, sento il mio cuore perdere un battito per un momento.

So cosa sta per fare e non voglio tirarmi indietro.

Le sue dita si posano sul mio viso accarezzandomi la pelle con dolcezza, e sento una strana sensazione allo stomaco.

La sua mano si ferma e stringe leggermente la presa sulla mia guancia, come se ha paura che posso bloccare il suo gesto.

Loki fa qualche passo avanti e le punte dei nostri stivali si sfiorano, proprio come i nostri nasi.

Sento il battito accelerare improvvisamente e trattengo il fiato quando le sue labbra toccano di poco le mie.

«Lyanna...io non dovrei» sussurra Loki con tono quasi inudibile.

«E chi l'ha detto?» chiesi senza staccare i miei occhi dai suoi.

Loki abbassa lo sguardo sulle mie labbra e rimane qualche secondo a fissarle.

«Lo sai...sono un mostro...un gigante di ghiaccio...tutto questo sarebbe sbagliato... soprattutto nei tuoi confronti» dice chiudendo gli occhi.

Decido di appoggiare a mia volta la mano sulla sua guancia, non ho paura.

Accarezzo con le dita la sua pelle e sorrido leggermente.

«Tu non sei un mostro...non per me» sussurro.

Il suo pollice inizia a muoversi sulla mia guancia disegnando dei ghirigori e la pelle mi sembra bruciare sotto il suo tocco.

Lo desidero.

Cosa che fino a poco tempo fa non avevo minimamente realizzato.

Loki alza di nuovo lo sguardo agganciando i suoi occhi vitrei ai miei, vedo una scintilla in essi.

E so che vuole esattamente quello che voglio io.

Per quanto sia assurdo e del tutto illogico.

Sento il suo respiro sulle mie labbra, e nonostante sia sempre pacato percepisco che anche il suo cuore sta battendo all'impazzata.

Loki muove il capo leggermente in avanti e le nostre labbra si toccano unendosi in un delicato bacio.

È come sfiorare la neve, così soffice e fredda, ma allo stesso tempo piacevole.

Ricambio il suo bacio e porto l'altra mano contro al suo petto quando lui stringe il braccio intorno alla mia vita.

Sono tra le sue braccia, e solo ora mi rendo conto che è tutto ciò che mi era mancato fino ad ora.

Come se i nostri destini fossero legati in qualche modo, da qualcosa.

Loki mi stringe ancora di più a sé e approfondisce il bacio cercando un consenso da parte mia.

Socchiudo le labbra e le nostre lingue si intrecciano creando una danza perfetta, armoniosa.

È l'unica cosa che voglio, l'unica cosa che desidero.

Continuiamo a baciarci senza mai lasciare la presa l'uno dall'altra e ci allontaniamo leggermente solo quando entrambi siamo ormai senza fiato.

Il cuore mi batte a mille nel petto e riesco a sentirlo rimbombare nelle orecchie.

Le mie guance sono calde, probabilmente rosee a causa dell'imbarazzo e del bacio.

Guardo Loki e lui sembra scioccato da ciò che è successo.

Lo conosco ormai, non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere.

Si crede un mostro, si crede spregevole e pensa di non meritare il bene che gli viene offerto.

Ma io so che desidera amore, lo ha cercato in Odino, e in suo fratello, sentendosi però sempre soffocato.

È stato ingannato e ora non riesce a fidarsi di coloro che gli tendono una mano, anche con sincerità.

Ma con quel gesto io so che ho superato la sua barriera, quel grande muro che lui ha riposto tra sé e tutto l'universo.

Faccio un piccolo sorriso e Loki mi accarezza nuovamente la guancia.

«Io...pensi davvero che non sia un mostro?» chiede con gli occhi leggermente lucidi.

Inclino il capo di lato e annuisco con convinzione.

«Si, tu non sei cattivo Loki. Mi hai salvato la vita e hai sempre combattuto al mio fianco. Tu...tu non meriti di essere l'ombra di nessuno. So che pensi di essere l'ombra di tuo fratello, ma non è così» ammetto sincera.

Voglio che lui capisca.

Ora che ci siamo baciati non lo lascerò andare, nonostante la lancia e nonostante tutto.

So anche che le Valchirie non posso stare insieme ad un uomo o un Dio, devono essere devote solo ad Asgard.

Ma io sono una Valchiria a causa del mio sangue e basta.

«Odino non accetterà mai...» mi guarda e indica prima sé stesso poi me «...questo. Conosci le leggende sulle Valchirie»

«Ascoltami, ora non mi importa di Odino, nonostante è il mio Re ed è tuo padre. Troveremo quella lancia e una volta restituita allora ne parleremo. Ma fino ad allora lui non è qui. Noi siamo qui» dico sfiorando la punta del naso con il sua.

Lui fa un piccolo sorriso, cosa a cui non sono abituata ma a cui forse ci farò l'abitudine d'ora in poi.

«Tu sei diversa, non ho mai incontrato una come te» dice ridacchiando.

Batto un dito sul suo petto.

«Cosa credevi? Che fossi la tipica donzella in pericolo? No grazie»

Lui alza gli occhi al cielo e scuote il capo in segno di negazione.

«Non intendo questo. Sto parlando...della tua empatia, del tuo coraggio e della tua comprensione. Tu sei...tu» ammette sussurrando l'ultima parola.

Probabilmente non ha avuto fortuna con le donne, tenendo conto che la relazione più lunga è stata con un demone, che ha generato Hela.

«Ora però...dovremmo andare» dice Loki allontanandosi da me e lasciandomi andare.

Sgrano leggermente gli occhi e mi rendo conto che abbiamo perso un sacco di tempo prezioso per la ricerca della lancia.

«Destinazione Midgard?» domanda prendendo un po' di terra sacra dalla sacchetta.

Faccio lo stesso e annuisco chiudendo gli occhi.

«Focalizzati su New York, pronto?»

Lui fa un profondo respiro e mi prende la mano libera, come se ha paura che veniamo separati durante il tragitto.

«Pronto»

Stringo le mie dita nelle sue e una nube nera ci avvolge trascinandoci verso l'alto.

Sto tornando a casa.

Spazio autrice:

Salve!

Ecco il nuovo capitolo, e si, finalmente si sono baciati!!

Spero vi sia piaciuto e fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate.

Al prossimo capitolo.

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