Bruce guardava e riguardava quella lapide, quel nome scritto sopra, non gli pareva ancora vero. Lei non c'era più, ora viveva solo nei suoi ricordi, era lì, tutto ciò che gli rimaneva, lei impressa nella mente.
Le sue mani tremavano, mentre stringeva tra le dita una penna blu, fece un sospiro e iniziò a scrivere qualcosa...

Hey Nat.
Ancora non ci credo, vorrei sapere dove ti trovi in questo momento. Tony è insieme a te? Spero proprio di sì.
Sai, abbiamo vinto, grazie a te e a quello che hai fatto.
Tu e Tony siete stati fantastici, voi siete i veri e unici eroi di questa battaglia.
Abbiamo combattuto tutti insieme, avrei voluto che ci fossi stata anche tu. So che sei fiera di noi, della nostra famiglia.
Non ho potuto dirti addio, Nat, ma la cosa che mi fa più male, non è questa.
Non ti ho mai detto quanto ti amo. E non potrò mai più farlo, che stupido che sono stato eh?
Avrei dovuto dare ascolto a Steve, l'anno in cui abbiamo affrontato Ultron, avrei dovuto restare al tuo fianco, anche se non sarebbe stato facile, dovevo dare ascolto al mio cuore invece che alla mia testa.
Dio quanto vorrei averti qui adesso, per dirti tutto. Perdonami Nat, l'ho capito solo adesso.
È che la vita fa schifo senza te, e non riesco andare avanti. È per questo che ti sto scrivendo una stupida lettera.
Quanto tempo ho perso dietro alle cose inutili, avrei dovuto dare peso alle cose più importanti, a te, a noi.
Mi manchi Romanoff.
Per sempre tuo, Bruce.

Posò la penna a terra, guardò ancora la lapide per qualche secondo. Mise la lettera vicino ai fiori che aveva appena comprato
«Addio Nat. Non ti dimenticherò» disse con un filo di voce.