Capitolo 7

La storia di mia madre mi ha lasciata scossa. Non l'ho mai sentita riferirsi al suo passato prima del matrimonio con papà e non avrei mai creduto che potesse essere così crudele.

Mia madre non è mai stata una donna o una madre modello, e questo l'ho sempre saputo, ma ho anche sempre pensato che fosse per una questione caratteriale. Invece, dopo vent'anni vengo a scoprire che è solo il frutto di una vita infelice e dolorosa.

La guardo.
È seduta sul divano, le spalle sono incurvate su se stesse, gli occhi sono persi a guardare il vuoto.
Poi guardo la foto. È solo un'immagine, una frazione di una vita passata che non ritornerà, eppure, mi dice così tanto...mi racconta mia madre nel profondo, mi fa capire che lei non è sempre stata così, mi fa vedere una ragazza felice e spensierata.
Ora, mi chiedo cosa sia rimasto di quella diciottenne. Perché più guardo la donna che ho davanti, più mi convinco che l'immagine è inventata.

Quella ragazza non può essere stata uccisa del tutto. Voglio sperare, come mai nella vita, che da qualche parte, nell'anima rotta e tormentata di questa donna, quella ragazza solare ci sia ancora. Perché non posso, e non voglio, credere che sia tutto semplicemente...perso.

Voglio rivedere mia madre felice...lo desidero con tutta me stessa.

So molto bene cosa la farebbe felice ad oggi. Lo so perfettamente.
Eppure, io sono disposta a perdere tutte le mie speranze, la mia felicità, il mio sogno...per lei?

Voglio davvero mandare tutto all'aria?

Ma soprattutto, se lo merita?
Lei che mi ha sempre sminuito, lei che non ha mai perso tempo a dirmi quanto mi odiasse, quanto non mi volesse.
Solo oggi capisco perché. Lei aveva tutto quello che poteva desiderare ed era felice, ma glielo hanno tolto e lei si è adattata, ha deciso di riprovarci.
Ma non importa quanto possa fingere. Tutto questo non è mai stato quello che desiderava fin da bambina.
Quando ha perso tutto, si è rimboccata le maniche per avere la via di fuga migliore e ha scelto di portare avanti il sogno di qualcun'altro.

Lei ha usato tutta la sua vita per rincorrere affannosamente un sogno neanche suo. Si è fatta odiare da molti, non ha guardato in faccia nessuno...solo per realizzare il sogno del ragazzo che amava.

È inutile che io mi illuda, potrò riprovarci mille volte, ma io non potrò mai competere con questo.

Non importa se io sia sua figlia. Ogni sforzo, da sempre e per sempre, sarà vano. Ogni tentativo di farmi amare non porterà mai dove voglio io. Semplicemente, perché l'amore che mia madre prova per Harry è totalizzante.
Nel suo cuore non ci sarà mai spazio per me, perché è già traboccante dell'amore per un'altra persona e io con lei non potrò mai competere.
Perché lui è il suo primo amore, lui le ha fatto conoscere la felicità e la vita, lui le ha dato uno scopo...ha fatto in modo che non affondasse nel dolore anche quando non ci sarebbe più stato, le ha dato un motivo per andare avanti a vivere anche quando tutto sembrava finito e questo è semplicemente troppo...

Ho sprecato tanto tempo a cercare di farmi amare da qualcuno. Ma non da una persona qualunque. Io ho passato tutta la mia vita cercando di farmi amare dall'unica persona che, ironia della sorte, non potrà mai amarmi.
Perché non importa che io sia sua figlia.
Io esisto solo perché lei amava troppo qualcun'altro per permettere che i suoi sogni andassero perduti.

Fa male.

Fa male, perché diamine, io sono sua figlia e lei dovrebbe amarmi come nessun altro in questo mondo e invece no, perché nulla nella mia vita è mai andato nel verso giusto.

Ma ora io non posso più farci nulla, anzi, non ho mai potuto fare qualcosa.

L'unica cosa che mi rimane da decidere è: voglio rendere vani tutti i suoi sforzi?

****
«Ciao. Sai, avrei voluto conoscerti. So che è assurdo perché, se tu non fossi morto, io non esisterei. Ma forse, in un'altra vita, ci sarebbe stata la possibilità e io non me la sarei lasciata scappare. Come potrei non voler conoscere l'unico uomo che abbia mai davvero reso felice la mia mamma.
Sai, io ci ho provato per anni, in ogni modo possibile e anche impossibile, ma non ci sono mai riuscita.
Solo oggi ho capito il perché. Sono semplicemente arrivata troppo tardi, quando ormai il suo cuore batte solo per un'altra persona, te.
Perché io so che lei sarà sempre innamorata di te, è inutile che io mi illuda ancora di avere una possibilità.»
Mi interrompo per fare una piccola ironica, risata e per scacciare la prima lacrima che minaccia di scendere.
«Perché dai, io non l'avrò mai. Lei ha usato tutta la sua vita, ha rinunciato a tutto, per realizzare il tuo sogno.
Cosa c'è di più grande di questo?
Io oggi l'ho vista, sai? Mentre parlava di te, sembrava rinata, aveva questo strano sorriso malinconico sul viso, non l'avevo mai vista così triste, ma anche così felice. Era un'espressione strana quella che potevo leggere sul suo viso.
Era come se all'improvviso tu fossi lì con lei e anche solo l'illusione che tu ci fossi, le ha ridato un briciolo della felicità che provava con te.
È inutile che te lo nasconda, lei è la mia mamma e non è importante cosa possa fare, io le vorrò sempre bene.
Io la perdonerò sempre, per ogni singola parola cattiva, per ogni mancanza.
Non è importante il fatto che lei non riesca ad amarmi. Mi farò andare bene quello che già mi dà, anche se mi fa più male che bene.

Ma non sono qui per dirti quanto strano sia il mio rapporto con lei.
Sono qui per ringraziarti.
Grazie per aver avuto successo dove io ho fallito per anni, grazie per averla fatta stare bene fin quando hai potuto.
Il vostro amore è in buone mani, perché non è importante quanto con gli altri, lei possa essere cattiva, quando maneggia il vostro amore, lo fa con una cura quasi maniacale... perché è la cosa più preziosa che ha. Io l'ho visto.
Grazie di tutto. Per favore, continua a prenderti cura di lei anche da lassù, perché so che lo fai.

È strano sai? Io dovrei essere arrabbiata con te. Tu mi hai portato via la mia mamma. Tu mi hai tolto la possibilità di essere amata da lei, tu le hai strappato via la sua parte migliore.
Eppure, non sono arrabbiata.
Anzi, sono felice che lei abbia deciso di dartela, te la sarai sicuramente meritata, ed inoltre sarebbe stata in pericolo in questo mondo di squali.
Avrei voluto davvero conoscerti Harry, ma posso solo limitarmi a guardare il cielo e sperare che queste parole ti siano arrivate.
È il frutto del tuo sogno che ti ha parlato fino ad ora ed è molto fiera di esserlo, nonostante tutto il dolore che implichi.»

Smetto di parlare. Le parole che ho pronunciato rimangono nell'aria di questa giornata primaverile. Un tenero e fresco venticello si alza, passa tra i miei capelli e mi spettina leggermente. Guardo in alto.

So che sei tu Harry. So che sei dispiaciuto, non vorresti che per realizzare il tuo sogno, qualcun altro perda il proprio, ma io posso cavarmela. Cercherò di mantenere vivo il mio sogno e chissà...forse riuscirò ad innamorarmi nonostante tutto.

Io posso farcela. Io devo farcela.

****

«Voglio farlo. Sposerò Charles.»

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