Capitolo 32

La musica si diffonde timida nella stanza. Non so perché lo stia facendo, sento però il bisogno di dirle qualcosa che parlando non riesco. Così, risolvo cantando.

Impaurito dalla sua possibile reazione, prendo un respiro. Il momento dell'attacco sta per arrivare.

Chiudo gli occhi, mi lascio portare dalla musica in un mondo conosciuto solo a me dove non ho paura e poi, rilassato e felice, inizio a cantare:

«I wanna take you somewhere so you know I care
But it's so cold and I don't know where
I brought you daffodils in a pretty string
But they won't flower like they did last spring
»

Le dita hanno come vita propria, mentre io mi concentro sulle parole, loro si muovono esperte sul pianoforte, creando questa melodia che mi calza a pennello.

«And I wanna kiss you, make you feel alright
I'm just so tired to share my nights
I wanna cry and I wanna love
But all my tears have been used up
»

Sharon...quanto mi manca.

«On another love, another love
All my tears have been used up
On another love, another love
All my tears have been used up
On another love, another love
All my tears have been used up, up
»

Sento un singhiozzo. So che è Ilary. So anche perché sta piangendo.

Perché questa canzone la sento mia, abbastanza da cantarla con tutto il dolore che mi porto dentro, con tutto l'amore che vorrei essere in grado di donare, ma, soprattutto, con tutte le lacrime che vorrei essere in grado di versare. Perché le ho finite, vorrei saper piangere anche per altro, invece le uniche volte in cui sono in grado di piangere è quando penso a lei e puntualmente finisco in crisi.

I ricordi mi assalgono, prima quelli con Sharon, poi quelli con Ilary, si mischiano e diventano confusi. Sento gli occhi inumidirsi, così serro ancora di più le palpebre e vado avanti, voglio finire. Lei non può rovinarmi anche la musica.

«And if somebody hurts you, I wanna fight
But my hand's been broken one too many times
So I'll use my voice, I'll be so fucking rude
Words, they always win, but I know I'll lose

And I'd sing a song that'd be just ours
But I sang 'em all to another heart
And I wanna cry, I wanna learn to love
But all my tears have been used up

On another love, another love
All my tears have been used up
On another love, another love
All my tears have been used up
On another love, another love
All my tears have been used up, up
»

Ascoltami Ilary, ascolta queste parole, perché sono per te saranno solo tue e questo è l'unico modo in cui posso dirtele.

La melodia aumenta di velocità, le mie dita la seguono, il mio cuore batte in armonia con le note, aumenta la velocità e lo sento rimbombare nelle orecchie.

Poi, trovo il coraggio di aprire gli occhi.

Incontro subito lo sguardo di Ilary e ci leggo fierezza. Mi scivola una lacrima dagli occhi. Il mio cuore perde un battito. Sono riuscito a piangere. I nostri sguardi si legano, ci leggiamo a vicenda sentimenti profondi.

Le lacrime già solcano il suo viso, ma lei sorride.

Il suo sorriso mi mozza il fiato.

È bellissima.

«Oh, need a love, now
My heart is thinking of

I wanna sing a song that'd be just ours
But I sang 'em all to another heart
And I wanna cry, I wanna fall in love
But all my tears have been used up

On another love, another love
All my tears have been used up
On another love, another love
All my tears have been used up
On another love, another love
All my tears have been used up, up
»

La canzone finisce, le mie dita accompagnano le ultime note. Io sento un peso sollevarsi dal mio cuore, ora più felice di aver dimostrato ad Ilary cosa provo. Ho paura? Sì.

Mi sto contraddicendo con tutto ciò che ho sempre detto? Probabilmente sì.

Lei, però, mi ha insegnato una cosa: bisogna sempre credere nei propri sogni e il mio è quello di tornare ad amare, imparare di nuovo a farlo e, dopo aver passato un'intera notte a rimuginarci, ho capito che solo lei potrà essere in grado di aiutarmi.

Se la amerò mai? Non lo so, onestamente non ne ho idea, ma so che lei è la persona giusta per aiutarmi a curare le ferite. Ho finalmente capito che non è una vergogna farsi aiutare.

Ero così preso dai miei pensieri che non mi sono reso conto che mi ha raggiunto e si è seduta in braccio a me.

Torno alla realtà quando sento una sua mano intrufolarsi tra i miei capelli, la reazione è istantanea, i miei nervi si distendono subito e mi nasce un sorriso spontaneo.

Lei cancella l'unica lacrima che, con coraggio, mi ha solcato il viso e, senza dire nulla, mi bacia.

In questo bacio sento dolcezza, vicinanza, mi sento felice. Capisco che ha trovato questo modo per dirmi tutto ciò che vorrebbe.

Lei mi capisce, mi starà vicino.

Lei mi accetta per come sono, incasinato.

Quando ci stacchiamo, rimaniamo semplicemente a guardarci negli occhi, le parole sono superflue, ci stiamo capendo con uno sguardo.

Lei si appoggia con la schiena sul mio petto e rimane ad osservare il pianoforte. Poi, volta il collo e mi lascia qualche bacio sul collo.

Il mio cuore accelera impazzito.

«All of my doubt suddenly goes away somehow.» Mi mormora all'orecchio.

Siamo due incasinati, ma forse potremo cambiare insieme, come fanno le libellule, senza negare il proprio passato.

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