In quel momento avevo una fifa tremenda, mi tremavano le gambe e avevo voglio di urlare a squarciagola e scappare; ma non lo feci. Non lo feci a causa del suo sorriso rassicurante e luminoso. Però un lato di me urlava. Si avvicino sempre di più con quel suo sorriso, appena arrivato proprio davanti alla mia faccia paralizzata,allungò il braccio sinistro e mi diede quel palloncino. Ero.... ero molto confusa, ma quel sorriso si trasformò in una faccia dolce, era adorabile; lo potevo paragonare ad un cucciolone sperduto. Ma poco dopo uscì dallah mano un ago lungo quanto il mio indice e mi guardò di nuovo; La sua adorabile faccia si transormò in un sorriso storto e pazzo. Indietreggiai di qualche centimetro ma lui non si avvicinò, rimase lì a fissarmi con quel suo sorriso. Ad un tratto lui indicò lentamente la sua ombra... aveva qualcosa di strano, la sua ombra aveva le corna e due ali piumeggianti. Ad un tratto fece una risatina che attirò la mia attenzione:

Candy pop: Ahahah questo trucchetto colpisce sempre tutti! GENIALE NO?!

io: cosa sei? e cosa vuoi da me?

Candy pop: c'è tempo per tutto! ahahah

Io: SPIEGAMI...

Il suo sorriso sentendo quelle urla si trasformò in una faccia seria

candy pop: le brave bambine non gridano!

io: cosa vuoi dir...

Lanciò l'ago che colpì in pieno il palloncino e lo fece scoppiare, dal forte suono dello scoppiare del palloncino, chiusi gli occhi e,dalla mia gola fuoriuscì un urlo stridulo. Quando riaprii gli occhi tutto era normale, di nuovo quella brezza, di nuovo quella sera, e niente palloncini.