Lo Spiritualista
Anno 2150.
Come lo immaginate? Con i droni nel cielo, gli androidi, le macchine volanti... e invece no! Sciocchi lettori, avete visto decisamente troppi film di fantascienza.
In verità l'umanità, post pandemia 2020, non ha più combinato niente di niente.
"Ne usciremo migliori" chiocciava qualcuno. Ah, che sciocchezza! In verità non è cambiato nulla. Anzi sì, alla fine ci fu Biden, poi di nuovo Trump, e questa volta giocò in anticipo autoproclamandosi nuovo Imperatore degli Stati Uniti e chiudendo quindi i confini mentre terrorizzava la popolazione su una imminente e prossima invasione dei messicani. Da allora nel mondo non arrivarono più film statunitensi, e ciò portò a una massiccia produzione di serie nostrane con conseguente monopolio di mercato da parte di RAI Cinema e Fiction. Sì, monopolio nel mercato mondiale. Esportazione di italianità come se non ci fosse un domani...
L'Italia intanto non esiste più come Paese autonomo ma adesso fa parte in qualità di regione dei più grandi e potenti Stati Uniti d'Europa; la Cina si è trasferita in toto su Marte; la Russia ha rimodellato la Luna col volto di Putin perché a detta loro"così è più bella" ... insomma, le solite cose che ci si potrebbe aspettare dal futuro.
Altro? Ah certo, la cosa più importante: avete presente le previsioni lasciate dai futurologi? Ecco, accantonatele tutte, niente di più falso. In verità l'umanità ha fatto un bel balzo indietro di più di duecento anni riportando in auge direttamente dalla meravigliosa moda anni '20 lo spiritismo. Avete presente quella pratica esercitata da quei ciarlatani che affermavano di poter comunicare coi morti attraverso le sedute spiritiche? Ecco, esattamente questo: l'umanità ha riscoperto la spiritualità – sì, molto a modo suo e molto ricca di sciocchezze annesse –, ma vuoi forse negarti il piacere di comunicare coi tuoi cari defunti e magari chiederli perché quella volta papà ha detto che usciva a prendere le sigarette e in verità l'hai poi rincontrato anni dopo in compagnia della maestra di yoga? Bene, adesso puoi!
No scherzo, sono com'erano un tempo: dei ciarlatani. Ma, in fin dei conti, non è bello riunirsi attorno a un tavolo e sognare che, magari, si avrà una risposta a tutte le domande della vita?
Ma adesso veniamo alla domanda saliente della serata, quella che tutto il pubblico a casa si pone con trepidazione: io chi sono? Ottima domanda! Io sono un investigatore spirituale e il mio compito è quello di comunicare coi defunti per riuscire a scoprire il loro assassino. Sì, stranamente queste sciocchezze spirituali ogni tanto funzionano e quindi tutti gli organi di polizia del mondo si sono dotati di un dipartimento apposito.
E ciò che vi riporterò oggi in queste pagine è il caso più strano della mia carriera...
Mi ritrovai perciò in quella bizzarra situazione in cui si giunge da ambo le parti a uno stallo senza via d'uscita. Patta era fatta.
Le nostre giornate andavano avanti più o meno in questo modo:
-Dimmi chi ti ha ucciso.
-No.
-Dai, dimmelo!
-No, non voglio!
-Eddai!
-Enno!
Vuote, vacue giornate prive di vita e pregne di un monotono andirivieni composto da mille domande e nessuna risposta accompagnavano il mio via vai dal commissariato a casa, e da casa al commissariato.
E ogni volta, nel spoglio buio del mio letto, mi tornavano in mente, riportando alla mia attenzione quelle fallimentari sedute spiritiche.
Sospiravo e mi giravo dall'altra parte, addormentandomi guardando il rassicurante bagliore dei lampioni che mi teneva compagnia, come un lieve spiraglio di luce in quel giaciglio d'amarezza ch'era la mia anima, fin troppo vuota.
Accadde un giorno che, intento a conversare col morto, venni interrotto dalla squillante musichina del mio cellulare che mi avvisava d'una chiamata in arrivo.
Leggendo il nome, per poco l'apparecchio non mi cadde a terra dallo spavento: era zia Maria che mi invitava a cena. E zia Maria era morta dieci anni prima.
Poi però, osservando meglio la data riportata in alto, mi resi conto che eravamo il primo di novembre. Sospirai. E così, anche per quell'anno, i morti erano ritornati per tormentare i vivi.
Risposi, già sapendo che mi stava invitando a una stupida cena di famiglia.
Quella sera zia Maria ci poneva domande a raffica, come se avesse perso mille anni di vita, quando invece ne era passato a mala pena uno dall'ultima volta che ci eravamo visti, interessandosi morbosamente a noi come suo solito.
Noi commensali d'altro canto, poveri viventi oppressi da quella folle, annuivamo a tutto ciò che diceva, finché, di turno in turno a cui spettava un po' a tutti narrare della nostra vita, non toccò a me, esponendo a tutti il mio terribile dilemma.
-Ma perché non chiedi aiuto ai Carabinieri?
La domanda mi prese in contropiede, tanto che quasi mi affogai col vino. Qualche goccia colò dal bordo del bicchiere andando a sporcare di rosso la tovaglia.
Come potevo spiegare ai miei ospiti che ormai i Carabinieri si erano dati alla rabdomanzia e, accantonato il rigore militare, si riunivano ogni giorno nei boschi fuori città ad abbracciare gli alberi?
-Come dire... ci sono dei problemi con loro... ultimamente non sono molto presenti.
-Allora che ne dici dei tuoi colleghi della polizia ordinaria? Forse loro vi sapranno mettere in contatto con degli esperti. – fece notare zia Maria con un sorrisetto di soddisfazione sulle labbra. Assidua lettrice di gialli e thriller del secolo scorso, mi guardava aspettandosi una risposta affermativa, come se avesse trovato la soluzione a tutti i miei problemi.
-Beh ecco... diciamo che coi nuovi decreti i loro compiti si sono un po'... come dire? Decentralizzati...
-Del tipo?
-Del tipo che adesso, per far felici sia maggioranza che opposizione, i giorni dispari arrestano chi si veste fuori moda, cioè chi è out per farlo finire in. – cella, ma mi astenni dal continuare la frase – Mentre i giorni pari arrestano i gay, ma non in quelli pari del mese che iniziano per «m», in quel caso fanno le multe alle auto in sosta vietata.
-Oh – aggiunse zia Maria dopo qualche istante con un tono dispiaciuto – capisco... beh, non posso negare che quelli al Governo abbiano buon gusto.
E facemmo quindi un brindisi al Presidente del Consiglio.
Quella sera non tornai a casa ma mi fermai al Commissariato, stando a pensare tutta la notte.
Sorseggiando del caffè, guardavo dalla terrazza della Centrale di Polizia il meraviglioso paesaggio urbano che pian piano riprendeva vita.
Il buio notturno del cielo lasciava lentamente spazio a radi fasci di luce che prendevano il sopravvento sulle stelle, cancellandole alla vista, e offuscando il volto sorridente di Malgioglio - sì, è ormai da anni usanza per tutti i Paesi di rimodellare la Luna ogni settimana.
In quel momento sembrava guardare proprio me, fissandomi intensamente. Avevo l'impressione che il sorrisetto sulle sue labbra fosse scomparso lasciando spazio a un cipiglio contrariato, quasi avendo coscienza dei miei fallimenti e giudicandomi, silenziosamente, dall'alto.
Strinsi fra le mani il bicchiere di carta ormai vuoto e lo lasciai cadere in strada. Poi mi voltai, incamminandomi verso l'entrata.
Però, poco prima di varcare la porta, mi fermai e volsi un ultimo sguardo al cielo, ma non vidi più nulla.
Infine me ne andai, sconfortato, non sapendo cosa lui mi avesse voluto dire.
E ripresi i miei interrogatori, ma il fantasma si rifiutava di dirmi chi l'avesse ucciso.
Da quella data sono oramai passati due anni d'agonia e quello fu archiviato come l'unico caso della Omicidi Spirituali a non essere risolto.
-Allora, questa è stata l'esperienza più terribile che abbia mai avuto. – dissi al mio nuovo partner seduto in macchina al mio fianco.
-Sì, ma io ancora non ho capito che ci faccio qua...
-Sei finito congelato per sbaglio in un laboratorio cento anni fa e solo adesso ti hanno trovato, affidandoti a me.
-Occhei, se lo dici tu... oh, uno spacciatore! – esclamò notando un tizio sospetto che si aggirava per i vicoli bui dell'orrido quartiere in cui eravamo finiti – Compa', li hai due euro per le cartine?
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Non ho la minima idea di cosa dovrebbe essere, ma mi andava di scrivere qualcosa di assurdo per divertirmi un po'.
Di one shot ne ho fin troppe sul computer e mi andrebbe di finirle pian piano tutte...
Al prossimo aggiornamento con Chronicles!
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