Discussioni con Anastasija sotto un melo

Verso i primi di marzo Anastasija invitò Jack a fare una passeggiata in giardino.
Nonostante non fosse ancora primavera certi fiorellini ribelli cominciavano già a spuntare nelle aiuole del parco.
Sembravano le gemme del tesoro imperiale.
Jack non sapeva perché Anastasija volesse fare una passeggiata, pensò ad un semplice incontro fra amici.
"Allora perché mi hai 'convocato'?". Cominciò lo spiritello.
Anastasija sembrò esitare un attimo, poi rialzò il capo.
"Ti voglio far vedere un luogo". E prendendolo per mano cominciarono a correre.
Poi si fermarono.
Davanti a loro vi era un grande albero.
Era un melo.
"Vieni". Disse soltanto la ragazzina tenendolo sempre per mano.
Entrarono nell'aiuola.
È davvero grande questo giardino... Ma è ancora più grande questo melo!.
Si sedettero sotto l'albero poi Anastasija riprese parola.
"Lo sai perché ho voluto fare una passeggiata con te?". Aveva il capo appoggiato contro il tronco.
Per un secondo la bambina monella che Jack conosceva scomparve e sembrò serie come Tat'jana.
"Io voglio bene a mio fratello Jack, tanto credimi, in lui vi è il futuro dell'impero, su di lui vi sono le speranze di un'intera nazione e tu sei molto legato a lui.
Ora ti chiedo, e te lo chiedo quale sua sorella, guardalo ti prego, stagli sempre accanto, fa che non si faccia male...".
Gli strinse la mano.
Forte.
Io....
"Anastasija io...".
Incrocio di sguardi.
"Io... Sono il suo guardiano, giurai di proteggerlo fin da quando lo conobbi... E lo giurai davanti alla luna".
La bambina parve riflettere. "L'uomo nella Luna... Quello dei tuoi racconti!".
L'allegria era tornata.
Jack le strisce la mano. "Già, e ti prometto che lo proteggerò, con tutto me stesso!".
Anastasija lo abbracciò. "Oh grazie Jack!".
Lo proteggerò sempre, Aleksej è il mio fratellino!.
Jack si staccò dall'abbraccio, non era abituato alle cose 'calorose' specialmente agli abbracci, anche se quello era il primo che avesse mai ricevuto.
Era un bella sensazione ricevere un abbraccio.
"Ehi ehi calma principessa..."
"Non ti azzardare mai più a chiamarmi principessa!".
Risero.
"Comunque che ne dici di fare qualche scherzetto?". Domandò Jack con sguardo birichino.
Anastasija conosceva bene quello sguardo.
"Oh sì, ma ricorda, solo qualcuno, non voglio finire nei guai!".
Si alzarono.
"Oh Nastya!". Rise Jack. "Pensavo che ormai avessi capito che i guai sono la specialità di entrambi!".
Altre risate mentre camminavano lungo il sentiero.

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