Problemi nel Medioevo

Tastai l'ambiente intorno a me e sentii qualcosa di umido. Brividi di freddo colpirono il mio corpo incessantemente. Spalancai gli occhi agitata e costatai subito di non trovarmi nella villetta, bensì nel bel mezzo di un bosco fittissimo. Mi alzai cercando di non perdere la calma e provai ad orientarmi.
Addosso avevo un vestito completamente sconosciuto, sembrava quello di una dama del Medioevo. Con mille domande e nessuna risposta, iniziai a camminare a fatica, ostacolata dalla lunga gonna e dalla terra bagnata e fangosa.
Camminai sicuramente per più di un'ora e i miei piedi chiedevano pietà. Finalmente piano piano la vegetazione andò svanendo, lasciando spazio ad un castello. Ormai più niente mi poteva stupire, almeno era quello che pensavo.
Una ragazza più giovane di me uscì dalla grande dimora, correndomi incontro con una faccia severa ma allo stesso tempo sollevata.
-Principessa Marlena siete tornata finalmente!- esclamò guardandomi fissa negli occhi. Ricambiai lo sguardo confusa e mi guardai intorno; forse stava parlando con qualcun altro. Sospirò e mi trascinò dentro il castello, senza lasciarmi ribattere. La seguii per quegli immensi corridoi finché arrivammo dinanzi ad una porta di legno massiccio.
-Bene, si riposi perché domani è il grande giorno. La prossima volta non tenti più di scappare.- detto ciò sparì tra le mura di quei corridoi illuminati soltanto da qualche candela consumata. Mi guardai un'ultima volta dietro le spalle ed entrai nella stanza. Restai a bocca aperta per quel lusso barocco dell'arredamento, ispezionando con occhi lucenti lo spazio intorno a me. Quando purtroppo vidi lo specchio stranamente posizionato sul letto immacolato, sentii il gelo nel sangue e mi paralizzai. Era proprio quello specchio, ed era a causa sua se stavo vivendo tutto questo. Tremando mi avvicinai ad esso e lo afferrai, provando a specchiarmi per scaturire l'effetto contrario e tornare a casa. Nulla, aspettai minuti ma ero ancora intrappolata in quel quadro medioevale da incubo. In più non sapevo cosa mi aspettava domani. Sospirai frustrata e nonostante la stanchezza immensa, non riuscii a chiudere occhio per tutta la notte.

I primi raggi di sole colpirono i miei occhi troppo stanchi per affrontare una giornata qui. Purtroppo non era stato un sogno, anche se ci avevo sperato. Mi misi a sedere e quasi non urlai quando vidi una figura seduta sulla poltroncina mentre con le mani giocava con lo specchio.
-Ben svegliata principessina, o forse dovrei dire Marina?- disse alzandosi con una lentezza letale. Quando il suo viso mi fu visibile grazie ai raggi solari, sussultai guardando i suoi occhi completamente vitrei, vuoti, trasparenti; non avevano nessun colore ed essenza.
-Tu chi sei? Come fai a conoscermi? Che ci faccio qui?- domandai col cuore a mille alla vecchia signora. Lei sorrise, ma era uno di qui sorrisi pieni di nulla, soltanto un gesto facciale comandato dalla sua volontà.
-Oh cara quante domande! Immagino la tua confusione in questo momento. Sono qui proprio per aiutarti. Ti avevo avvisato infondo del mio arrivo stamani. Siamo nel passato e si, è stato lo specchio a portarti qui.- la sua ovvietà mi lasciò di stucco.
-Tu... tu sei la governante? Che significa tutto questo?- domandai allora io. Lei mi diede le spalle e dedicò la sua attenzione all'alba fuori dalla finestra.
-Osservazione più che giusta la tua.
Vedi, ci sono delle cose di cui tu non sei a conoscenza. Dieci generazioni fa, la tua attuale casa non era stata costruita ma al suo posto c'era questo castello che, nonostante la differenza di tempo, era lo stesso della tua famiglia. Come sai la famiglia di tuo padre possiede una casa accantonato alla vostra attuale. Bene, in questo periodo erano arrivati da poco i suoi antenati in queste terre e stavano costruendo delle proprietà. Devi sapere che la principessa Marlena si innamorò di un membro della famiglia Santos, ma era già promessa in sposa e destinata ad un matrimonio infelice con un nobil uomo anche lui Toscano. Ad ogni modo dopo il matrimonio Carlos, l'innamorato, si suicidò a causa del rifiuto non volontario ovviamente di Marlena, scatenando l'ira della madre. Si dice che fosse una strega, infatti quando irruppe al matrimonio maledicendo la loro unione, venne arrestata e messa al rogo. La sua anima è intrappolata nello specchio che donò a Marlena come regalo di nozze, dato che il suo odio la portò a restare intrappolata in questo mondo. Finalmente dopo anni e anni, sei arrivata tu che sei in grado di cambiare tutto ciò. Devi impedire la morte di Carlos e quindi anche quella della madre, tutto sta in questa giornata. Buona fortuna Marina, hai tempo fino a mezzogiorno e al tuo matrimonio- bastò un solo secondo di distrazione e quando riportai lo sguardo su di lei, era sparita.
Nonostante lo stato di shock e confusione, mi alzai determinata e uscii di soppiatto. Non dovevo cambiare il corso naturale del fato, io, cioè Marlena doveva sposarsi con quell'uomo e mandare avanti la dinastia oppure rischiavo di non esistere nemmeno nel XXI secolo. Dovevo trovare Carlos e impedirgli di suicidarsi, al più presto.

Secondo capitolo per #wattpadsgottalent

EseriothLauroth

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