La strage degli innocenti

Soffiava poderoso il vento africano:le torri del castello erano investite dal turbine,imperturbabile gigante,non temeva le percosse;ma il rampicante rugginoso ,che scalava alcune delle pareti,invece ,si aggrappava ancora di più alle pietre antiche e pativa gli insulti delle sferzate sabbiose ,intanto le raffiche di vento svellevano le sue precarie radici:un liquido verde e bruno,colava lungo le torri.
Vera al riparo del suo Suv spiava l ingresso della struttura:alcune ore prima aveva espresso le sue perplessità al suo diretto superiore e il colonnello l aveva autorizzata a svolgere delle indagini
Con discrezione
Di prima mattina,Vera si era recata nella direzione sanitaria e aveva avuto un colloquio con il responsabile della sicurezza dell ospedale,era stata brusca e incisiva:
-"Signor Baleshi lei e responsabile della sicurezza globale vero"?
L uomo,un turco di bell'aspetto,dagli occhi chiari e dai modi cortesi ,sembrava molto collaborativo,rispose affabile:
-"Ho diversi collaboratori e ognuno ,a modo suo,veglia sulla sicurezza della nostra casa comune".
Vera non perdeva neanche un gesto dell uomo ,domando 'a bruciapelo
-"Lei e 'al corrente che c 'e 'un vegetale infestante ,nelle adiacenze della neonatologia"?
L uomo abbasso 'repentino gli occhi e Vera ebbe la certezza che avrebbe mentito,infatti disse esitando
-"Da più settimane,signora,sto sollecitando,una risposta a questo annoso problema:confido che molto presto sarà risolto"!
Vera si congedo'e subito dopo incomincio' l 'appostamento:alle quattordici in punto ,Baleshi lascio 'la struttura,Vera gli si mise alle costole,l uomo avrebbe dovuto andare verso sud,al suo domicilio, ma con grande sorpresa di Vera ,scelse tutt altro itinerario,si reco' nella periferia della piccola cittadina,arrivo'nei pressi di un garace,entro'rapidamente e dopo pochi minuti uscì a bordo di una vettura:era un autoambulanza privata.
Vera lo segui'a distanza
L uomo percorse pochi chilometri poi si fermo' davanti a un povero caseggiato:dal cortile si sentivano pianti e grida,Vera cerco'di vedere qualcosa ,ma la distanza non glielo consenti';dopo circa venti minuti,Baleshi uscì'dalla casa,trasportava un piccolo infermo nella barella,lo fece salire nel retro dell autoambulanza e parti'
La scena si ripete 'altre sei volte:l uomo si avvicinava a casolari sperduti,caricava i piccoli infermi e partiva,Vera era molto perplessa:come mai i bambini non venivano portati subito in ospedale?non era insensato trasportare tante persone bisognose di soccorso con un unico mezzo?
Baleshi lascio' il centro abitato e si inoltro ' in una regione montuosa ,ben presto si fermo 'davanti a un capannone,apri' il cancello elettonico e dopo il suo passaggio ,la grossa lastra di metallo,si richiuse alle sue spalle
Vera aspetto 'qualche minuto,poi scese dalla macchina ,si avvicino' al capannone e comincio' a ispezionarlo ,ben presto trovo' un ingresso secondario e riuscì a forzarlo
Entro'di soppiatto,si nascose dietro ad alcune lamiere e comincio 'a sbirciare oltre la barriera:quello che vide la riempi' di terrore:un orrendo idolo bruno di terracotta faceva da fornace,le fiamme al suo interno uscivano dagli occhi  della statua : davanti ad esso ,su un nastro trasportatore erano distesi i sette poveri bambini pronti ad essere immolati a Moloch.infatti Baleshi aveva già in mano il telecomando che avrebbe avviato il nastro trasportatore
Vera uscì ali scoperto,punto' l arma d ordinanza contro Baleshi ed urlo'
-"Si arrenda Baleshi,io la dichiaro in arresto per tentata strage"!
L uomo rimase come paralizzato dal terrore:il telecomando gli cadde dalle mani,con un tonfo cadde ai piedi dell idolatra.

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