23. Lezioni private

Il giorno dopo, girovagavo nei corridoi dell'immensa biblioteca di Hogwarts alla ricerca di un libro da leggere. In quei giorni non pensavo minimamente alla Seconda Prova del Torneo, al libro che ne conteneva i segreti o ai quattro ciondoli colorati che tenevo nel cassetto. Volevo solo prepararmi all'imminente Ballo. Le lezioni con il Professor Flitwick non erano andate benissimo. Non ero portata per la danza e le istruzioni impartite da un'ometto basso come lui rendevano tutto più difficile. Perfino un'ottimo ballerino come Lysander, con cui ho fatto le prove, non ha capito i movimenti da fare.

Mentre girovagavo per le sezioni sentii delle voci familiari: Albus e Scorpius stavano parlando nella corsia dopo la mia. Non potevano vedermi ma erano abbastanza vicini ai libri da farsi sentire. Lo so, non avrei dovuto origliare. Sentire le conversazioni altrui è sbagliato. Ma il difetto fatale comune a tutti i Corvonero è la curiosità. Un'irrefrenabile voglia di sapere. Che può portare a comportamenti sbagliati.

«Allora Al? Hai chiesto a Bonnie di venire al Ballo con te?» Per poco non feci cadere il libro che avevo in mano. Lui voleva invitarmi, perché non lo aveva fatto prima? «No, non ne ho il coraggio. Lei è una Campionessa. Avrà ricevuto un sacco di inviti, soprattutto dai ragazzi più grandi. Oramai mancano 9 giorni al Ballo, avrà già accettato di andare con qualcun'altro. Credo che lo chiederò a Zoe Bulstrode.» Disse sospirando. Corrugai le sopracciglia.

Aveva una così bassa considerazione di sé stesso? Pensava davvero che io avrei accettato di andare al Ballo più importante della mia vita con qualcun'altro? Dopo che ci frequentavamo da mesi, ci appartavamo nella Stanza delle Necessità per un po' di coccole quotidiane, avevamo dormito assieme, mi aveva vista in costume, mi aveva vista in pigiama, mi aveva vista debole e ferita, gli avevo raccontato dei miei genitori, di Derek, di Xavier. 

«Sei pazzo amico. Innanzitutto se avesse un cavaliere, andrebbe in giro con lui o si parlerebbero ogni tanto. Invece lei va sempre in giro con i tuoi cugini e i nostri amici, nessun'altro. E poi non puoi chiederlo alla Bulstrode. Ti starebbe attaccata come una cozza tutta la sera.» Sentì che il corvino prendeva un libro e rispose a Scorpius mentre si allontanava, uscendo dalla corsia. Ma quest'ultimo mi aveva già vista dal buco sullo scaffale lasciato dal libro.

«Magari è proprio uno dei nostri amici il suo accompagnatore. Chissà, forse James è riuscito a fregarmi di nuovo la ragazza. E vuole mostrarsi con Bonnie al Ballo per far sapere a tutta Hogwarts che le ragazze preferiscono il meraviglioso, divertente, primogenito, Grifondoro, James Sirius Potter, rispetto al freddo, studioso, secondogenito, Serpeverde, Albus Severus Potter.» Esclamò Albus, con un tono che non gli avevo mai sentito. Era freddo, senza colori. 

«Aspetta-» Cercò di fermarlo il biondo, mentre il corvino era già alla fine della corsia pronto ad uscire dalla biblioteca. Presi quel poco coraggio di Grifondoro che avevo in me, corsi fuori dalla mia corsia e lo fronteggiai. I suoi occhi smeraldo erano sorpresi. «Verrò.» Dissi soltanto. «Ehm, dove?» Lo baciai. «Al Ballo con te, scemo.» Sorrise, mi abbracciò prendendomi per la vita e mi fece fare una piroetta alzandomi da terra. Risi mentre dietro di noi Scorpius sorrideva sereno.

Dopo aver preso i nostri libri, uscimmo dalla biblioteca per andare a fare una passeggiata sulle rive del Lago Nero. Avremmo accompagnato Scorpius in Sala Grande per l'ora del tè e poi saremmo usciti a prendere dell'aria fresca. Mentre camminavamo, Alexia e Maia uscirono da un vecchio sgabuzzino con degli scatoloni impolverati in mano. 

«Ehy ragazze che ci fate con quegli scatoloni?» Chiesi avvicinandomi a loro, mentre Albus e Scorpius fecero sparire la polvere con un colpo di bacchetta. «Sono le vecchie decorazioni del Ballo del Ceppo del 1994. Ci hanno chiesto, in quanto aiutanti del Torneo, di portarli in Sala Grande.» Alexia annuì, concordando con l'amica. «Vogliono che sia tutto perfetto e uguale all'ultimo Ballo che hanno fatto.»

«Potevate portarli con un semplice Incantesimo di Levitazione. Andiamo sorellina. Sei in Corvonero, non sei abbastanza intelligente da pensarci?» Maia socchiuse gli occhi a due fessure. «Lo dici solo perché voi Serpeverdi, sempre pronti a salvarvi la pellaccia e il vostro aspetto, cercate il modo migliore per non fare fatica. Noi invece siamo pronte a sporcarci le mani per far sì che il Ballo a cui sfoggerai il tuo miglior vestito sia perfetto.»

«È vero, voi siete del Primo Anno. Non potete partecipare. Mi dispiace che dopo tutto il lavoro che avete fatto non potrete ammirare i vostri sforzi.» Dissi, mentre le ragazze facevano l'Incantesimo indicato da Malfoy. «A dire il vero-» Quest'ultimo provò a parlare ma venne interrotto dalla sorella. «Scorpius mi ha invitata e Luna ha invitato Alexia.» 

«Amico ma tu non avevi detto di voler stare tutta la serata con la Silenzi?» Chiese Albus fissando il suo migliore amico. «Loro ci hanno invitate ufficialmente. Maia è la dama ufficiale di Scorpius e io lo sono per Luna. Ma poi la serata la passeremo tra noi, lascieremo la coppietta a farsi i fatti loro.» Sorrisi, felice che anche loro potessero venire all'evento più importante della loro carriera scolastica. 

Lasciammo Scorpius a battibeccare con la sorella e andammo sulle rive del Lago. «Guarda che nuvole. Tra pochi giorni nevicherà.» Albus mi attirò a sè avvolgendomi le spalle con il suo braccio. «Se lo dice la ragazza con la Vista più potente di tutta Hogwarts allora ci credo.» Risi, alzando gli occhi al cielo. «Devo chiamare Camille per dirle che ho il mio cavaliere.» Presi il cellulare, cercai il numero di Camille e la chiamai mettendo il vivavoce mentre mi sedevo sull'erba con Albus che mi abbracciava. «Camille, notiziona.»

«Hai accettato l'invito di Stephan?» Albus scattò subito dalla gelosia. «Volevi accettare l'invito di quel bastardo?» Lo guardai come per scusarmi. «È Albus quello lì con te? Perché ha usato il passato, dovevi accettare l'invito di Stephan solo per farlo ingelosire ancora di più. Hai accettato l'invito di qualcun'altro per farlo ingelosir- Ora ho capito! Albus ti ha invitata e tu hai accettato!» Sospirai, contenta che avesse inteso.

«Scusa Sullivan non ho capito, cosa volevi fare?» Camille mi precedette prima che potessi rispondere. «Cosa pensavi di fare tu Potter. Ti ho dato il permesso e la mia benedizione per poter frequentare la mia migliore amica. Oramai è sei mesi che quando vi vedete l'aria diventa diabetica, vi sbaciucchiate e vi mangiate con gli occhi. E tu le vieni a chiedere di essere la tua dama per il Ballo più importante della nostra vita dopo ben tre settimane? Nel caso te lo fossi scordato, la tua quasi ragazza è una Campionessa Tre Maghi. A dieci giorni dal fatidico ballo non aveva ancora un cavaliere. Per cui le ho detto che avrebbe dovuto accettare l'invito di Stephan per farti ingelosire.» Rimasi zitta tutto il tempo, rossa come un pomodoro.

«Albus, ne parliamo dopo. Piuttosto Camille dobbiamo andare a prendere i vestiti ad Hogsmeade. Vengono anche Maia e Alexia, è una storia lunga, te la racconterò. Possiamo organizzarci noi quattro più Luna e i ragazzi così li decidiamo insieme.» La mia migliore amica concordò a pieno e anche ad Albus piacque l'idea. Così decidemmo che tre giorni dopo, sabato 18, saremmo andati in qualche negozio a prendere dei vestiti.

***

L'indomani saremmo andati a prendere dei vestiti. Ero a farmi un giro per i corridoi, per passare il tempo. Fuori stava nevicando ma non avevo voglia di fare a palle di neve, come la metà degli studenti stava facendo. Il settimo piano era in ordine come al solito, fino a quando non sentì delle dolci note di un pianoforte. E mi accorsi che c'era la porta per la Stanza delle Necessità. L'aprì piano, cercando di non far rumore. 

Dentro la Stanza, la prima cosa che vidi fu la mia migliore amica. Stava ballando, con la grazia di un cigno, come solo lei sapeva fare. Poco lontano da lei, Scorpius suonava il pianoforte e Luna era seduta vicino a lui, la testa appoggiata alla sua spalla, a occhi chiusi. Camille faceva danza sin da piccola, ce l'aveva nel sangue. Metteva tutta sè stessa nel ballo. Una lampadina si accese nella mia testa. Corsi fuori, lasciando la porta semi-aperta, dirigendomi verso i giardini.

L'impatto con l'aria ghiacciata fu immediato, ma continuai a correre verso le rive del Lago. Lì trovai tutti i miei amici: c'era qualcuno che pattinava sul Lago ghiacciato, chi faceva a palle di neve e chi stava semplicemente a guardare. «Ragazzi!» Attirai subito l'attenzione di tutti. «Bonnie, che ci fai qui fuori con solo la camicia. Tra una settimana precisa c'è il Ballo e tu devi aprire le danze, non puoi ammalarti.» Esclamò Rose che stava pattinando insieme a Mike McLaggen. Il Prefetto di Grifondoro teneva la ragazza saldamente per le spalle. Probabilmente le stava insegnando a pattinare e voleva evitare che cadesse.

Albus si avvicinò subito a me, mentre mi scaldavo le braccia con le mani, per mettermi il suo mantello. Lui sotto aveva un maglione di Serpeverde. Rabbrividì ancora di più: il corvino aveva fatto a palle di neve fino a qualche minuto prima e il suo mantello ne era pieno. «Stavolta le darò il mio mantello, che è asciutto, così non si prenderà un febbrone. Niente rancore, vero fratellino?» Accettai il mantello di James, che stranamente era solo rimasto a guardare e di conseguenza aveva il mantello asciutto. Lo ringraziai e mi voltai subito verso Albus, ricordandomi quello che aveva detto due giorni prima sul fratello.

«Tu sei il mio cavaliere, anche tu devi aprire le danze. Per cui anche tu devi evitare i febbroni. A proposito di danze.» Mi voltai verso gli altri. Mike e Rose si avvicinarono a noi. Il ragazzo continuava ad aiutarla a tenersi in piedi, avendo ancora i pattini. «Non c'è da negarlo, tutti noi facciamo schifo nella danza. Gli unici che si salvano solo Lysander e Frank ma so che non avete capito nulla dei passi del Ballo del Ceppo. C'è un'altra persona che si salva e che per nostra fortuna ha capito i passi: Camille. L'ho appena vista nella Stanza delle Necessità, danza come se fluttuasse. Possiamo chiederle una mano, tra una settimana c'è l'evento.»

Acconsentirono tutti e inziarono ad andare verso il settimo piano del castello. Io e Albus aspettammo che Rose e Mike togliessero i pattini. «Dovremmo chiamare anche Luna e Scorpius.» Disse Rose, alzandosi da terra e togliendosi la neve dal mantello. «Sono già nella Stanza. Scorpius suonava e Luna lo ascoltava.» Risposi mentre anche Mike si alzava e raggiungevamo gli altri. Dopo qualche settimana dall'inizio della scuola, abbiamo scoperto che Mike è molto simpatico. A novembre avevo fatto la settimana di ronda con lui e non è stato così disastroso come mi ero immaginata.

Arrivammo giusto in tempo per vedere Camille finire di ballare, mentre gli altri erano già entrati di soppiatto mettendosi da parte in silenzio. «Scorpius sta suonando "Per Elisa" una canzone magica a parer mio.» Mi sussurrò Albus all'orecchio. In quel momento, la musica finì e la mia migliore amica si fermò, con le braccia lungo il corpo. Quando aprì gli occhi e ci vide, scoppiammo in un fragoroso applauso. 

«Ci chiedevamo se potevi aiutarci con il ballo.» Le proposi con un mezzo sorriso. Lei fece un respiro profondo e annuì. Ognuno prese il proprio partner e ci misimo a coppie per tutta la stanza mentre compariva un piccolo stereo. Solo in quel momento vidi tutte le coppie insieme. Io e Albus, Camille e Louis, Lily e Lysander, Alice e Lorcan, Luna e Scorpius, Dominique e James, Alexia e Maia, Mike e Rose, Roxanne e Hugo, Lucy e Fred, Molly e Frank. Alcuni di loro avevano deciso di andare insieme solo perché nessuno glielo aveva chiesto.

Fred aveva invitato Lucy perché nessuno l'aveva invitata. Mike lo aveva chiesto a Rose perché entrambi erano stati invitati da gente che odiavano e per rifiutare avevano usato la scusa di essere già impegnati con qualcun'altro. Ma non avendo effettivamente un partner, per rimediare al disastro decisero di andare insieme. Roxanne ha invitato Hugo perché anche lui, come Lily, era del Terzo Anno e quindi non avrebbe potuto partecipare. 

Camille fece partire la musica e ci fece vedere i passi mentre ballava con Louis. Quest'ultimo rimase inizialmente confuso dagli strani passi del Ballo del Ceppo, ma grazie alle doti da ballerina della mia migliore amica si sciolse in pochi minuti. Noi altri provammo ad imitarli, chi riuscendo subito chi con qualche difficoltà. La Tassorosso lasciò il suo partner seduto su una sedia a farsi due risate e iniziò a girovagare fra le coppie per dare consigli. 

«Mi hai pestato un piede Sirius!» Dominique si lamentò mentre James cercava invano di scusarsi. Albus guardò il Grifondoro mentre sogghignava e lui, di fianco a noi, gli fece la linguaccia. «Smettila di litigare con quell'altro idiota di tuo fratello e concentrati su questo maledetto Ballo o giuro che alla vigilia di Natale ti pianto in asso.» Attirata dal rumore, Camille si avvicinò a loro per capire il problema.

«Se si odiano perché vanno al Ballo insieme?» Chiesi ad Albus un po' ironicamente perché sapevo che non si odiavano veramente. «Sappiamo entrambi che tra quei due c'è più di un grado di parentela.» Rispose il corvino. «Sono fatti per stare insieme. James è sempre molto protettivo con lei. E Dominique è l'unica che riesce a confortarlo quando sta talmente giù da non voler fare gli allenamenti di Quidditch. Tu che ne pensi?»

«Io penso che l'amore è amore. Certo, un'amore tra fratelli sarebbe strano ma tra cugini è già più fattibili. Se James è felice così, sono felice per lui. Ma se fa soffrire mia cugina lo castro.» Ridacchiai ma la nostra attenzione fu catturata da Camille a qualche passo da noi. «James andiamo, sei un pezzo di legno. Tu cavalchi i manici di scopa quando giochi a quello stupido gioco, non devi diventare uno di loro! L'attenzione alla dama è fondamentale, guardala sempre negli occhi quando ti è possibile. Riprovate.»

Dopo pochi passi, Dominique lanciò un altro urlo. «Sirius devi guidare tu, lei deve seguirti. Se vuoi fare il femminista, lasciare che siate alla pari e guidiate entrambi beh questo non è il momento. Qui sei tu che dici quando girare, da che parte girare, come mettere i piedi e il resto. Dominique fa bene a lamentarsi che tu le schiacci i piedi. Riprova.»

I primi passi andarono abbastanza bene, almeno non le schiacciava i piedi. «Ok ora giriamo a destra.» Mi sbattei una mano sulla fronte, Albus ridacchio, Dominique si fermò sbuffando e a Camille venne un mezzo infarto. «Cosa ora, cosa! Ho fatto quello che mi ha detto lei.» Stavolta tocco a Dominique rimproverarlo. «Linguaggio del corpo Potter, non verbale. Cosa credi, che quella sera ci saranno duecento ragazzi che diranno "gira a destra" "gira a sinistra" "piede avanti" alle loro dame?»

In quel momento, Albus mi prese e iniziammo a ballare. Capivo dove mettere i piedi, quando girare e da che parte grazie a lui che mi accompagnava con le braccia e a dei piccoli movimenti del bacino. Ridacchiai quando mi prese per la vita, mi alzò da terra come se fossi un piuma e mi fece volteggiare. «Visto, non è così difficile. Anche quell'idiota di tuo fratello ci è riuscito. Riprovaci o quella sera farai una figura di merda colossale che la scriveranno negli annuari scolastici vicino alla tua foto.» Camille li lasciò finalmente in pace, mentre tornava da Louis.

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