19. Lezioni sulle Creature Magiche

«Voi avete già trovato qualcosa, per la Prima Prova?» Io e le altre Campionesse avevamo appena finito il servizio fotografico e l'intervista. Due ore a dir poco estenuanti. «No, abbiamo cercato in tutta la biblioteca ma nulla.» Rispose Cecile mentre beveva una strana bevanda viola. La beveva tutta la delegazione della scuola francese almeno due volte al giorno. Non avevo idea di cosa fosse, ma dall'odore era poco dolce e sapeva di limone.

«Forse non avete cercato proprio in tutta la biblioteca. Una mia amica è riuscita a trovare un libro, si chiama "Storie e Segreti del Torneo Tre Maghi" e ci sono solo tre copie in bibblioteca compresa quella che ho preso io.»

«Perché ce lo stai dicendo?» Chiese Katia, sorpresa e sospettosa. «Per giocare ad armi pari. È una grossa opportunità, ho dato una sfogliata a quel libro e dice veramente tutto sul Torneo. Vi consiglio di andare immediatamente in biblioteca, prima che qualche studente curioso lo prenda. E poi, anche ai tempi del famoso Harry Potter, lui diede una soffiata a Cedric Diggory.»

«Saresti stata un ottima Tassorosso.» Esclamò Cecile. Non a caso il Cappello aveva pensato di mettermi lì. «Allora noi andiamo.» Disse Katia prendendo la sua borsa mentre Cecile la imitava. «Ah, Cecile. In biblioteca non si può mangiare e bere. Se vuoi prendere quel libro ti consiglio di mettere via quella cosa che bevete sempre.» Dopodiché, tornai nella mia Sala Comune.

Con mia sorpresa trovai Albus lì ad aspettarmi. «Ancora qui sei?» Esclamai mentre andavo in camera e lui mi seguiva. Con la spilla fermai le scale incantate prima che buttassero giù il ragazzo. «Certo, dovevo aspettare il resoconto della mia bellissima caramellina.» Disse mentre chiudeva la porta della stanza. Mi prese e mi baciò. 

«Tanto il rossetto non ti serve più»

Sorrisi sulle sue labbra, mentre mi inchiodava alla porta con un braccio teso. «Non vale, mi hai fregata.» Misi su il broncio. «Ti ha dato filo da torcere?» Chiese mentre annodava una ciocca dei miei capelli sul suo dito. «Non puoi capire quanto. A quanto pare ci ha visti assieme, ha moltissime foto di noi due. Farà un sacco di gossip, me lo sento.» 

Passai sotto il suo braccio e mi sedetti sul letto prendendo il libro in mano. Decisi che era l'ora di imparare qualcosa sulla Prova. «Dai, leggimi qualcosa.» Come se mi avesse letto nel pensiero, Albus si sedette di fianco a me in attesa che io leggessi. Sfogliai velocemente e con cura le pagine fino ad arrivare alla prima Creatura Magica.

«È il Kelpie. Questo demone acquatico inglese e irlandese può assumere varie forme, anche se la più frequente è quella di un cavallo con la criniera fatta di giunchi di palude. Dopo aver attirato l'incauto sul proprio dorso, sprofonderà in fondo al fiume o al lago che infesta e divorerà il cavaliere, lasciando risalire le viscere in superficie.

Il modo corretto di dominare un Kelpie è imbrigliarlo con un Incantesimo Imposium, che lo rende docile e innocuo. Il Kelpie più grande del mondo si trova nel Loch Ness, in Scozia. La sua forma preferita è quella di un serpente marino. Gli osservatori della Confederazione Internazionale dei Maghi hanno compreso che non avevano a che fare con un vero serpente quando l'hanno visto trasformarsi in una lontra all'arrivo di una squadra di investigatori Babbani e poi mutarsi di nuovo in serpente quando la costa è tornata sgombra.»

«C'è... C'è scritto altro?» Chiese Albus con la voce che gli tremava dalla paura. Ecco perché non era un Grifondoro. Io scossi la testa in segno di diniego. «Bene, tu non parteciperai.» Sospirai. «Oh santa madre, mo' questo inizia a lamentarsi.» Sussurrai rivolgendo gli occhi al cielo.

«È pericolosissimo!» Esclamò lui. «Senti. Ho dato il mio nome, mi hanno scelta, ora mi hanno anche già fatto l'intervista. Non posso andarmene dal Torneo. Lo hanno anche detto all'inizio, chi viene scelto non può tirarsi indietro. Credo che l'unico modo sia la mia morte improvvisa. Vuoi che muoia?» Le mie parole lo colpirono come acqua fredda e riprese il senno della ragione.

«Hai ragione, scusa. È solo che sono preoccupato per te.» Lo baciai. «Lo so che hai paura. Ma me la caverò. Anzi, aiutami a imparare questo incantesimo.»

***

«Ehy Sullivan, sempre con il naso sui libri eh.» Alzai lo sguardo trovandomi il Capitano della Squadra di Grifondoro, in tuta da Quidditch, davanti. «Potter, sempre ad allenarti vedo.»

«Quello è il libro sul Torneo? Albus mi ha detto che ieri gli hai letto le curiosità sul Kelpie ed è rimasto traumatizzato. Leggi qualcosa anche a me. Ma di corto, che oggi parte della squadra ha gli allenamenti.»

«Posso leggerti l'Avvincino, è un piccolo paragrafo. L'Avvincino è un demone acquatico cornuto verde pallido-» James mi interruppe. «Ma nel senso che la fidanzata l'ha tradito?» Lo fissai male e lui si ammutoli. «Che si trova nei laghi di tutta la Gran Bretagna e l'Irlanda. Si nutre di piccoli pesci ed è parimenti aggressivo-»

«Ma che è sto termine, siamo nel Medioevo?» Feci finta di tirargli il libro in testa e lui mimò con le mani il segno di chiudersi la bocca e lanciare via la chiave. «Ed è parimenti aggressivo verso maghi e Babbani, anche se i Maridi lo addomesticano. L'Avvincino ha dita molto lunghe che, pur esercitando una presa potente, sono facili da spezzare. Visto, non era difficile stare zitto per cinque minuti.» Decisi di accompagnarlo agli allenamenti, così poi sarei andata da Hagrid.

«Ma se il campo lo hanno allestito per il Torneo dove fate gli allenamenti?»

«In un piccolo campetto senz'alberi nella Foresta Proibita. Quest'anno non si farà neanche il campionato di Quidditch, ma voglio che la squadra stia in allenamento. In particolare oggi farò un allenamento di potenziamento per i due Battitori, Frank e Fred.» Lo lasciai al confine con la Foresta e poi andai nella capanna di Hagrid. Con mia sorpresa c'era anche la piccola Maia Malfoy, che stava bevendo una tazza di tè con il mezzogigante.

Posai il pesante libro sul tavolo servendomi del tè oramai freddo. Hagrid uscì subito dopo, ricordandosi che aveva un appuntamento con Madame Maximme, lasciandoci da sole. Maia mi chiese di leggerle una creatura, così iniziai a sfogliare il libro alla ricerca di una creatura tranquilla da leggerle per non traumatizzarla. Scelsi l'Asticello. 

«L'Asticello, è una creatura custode degli alberi che si trova soprattutto nell'Ovest dell'Inghilterra, nella Germania del Sud e in alcune foreste della Scandinavia. È immensamente difficile da riconoscere, essendo piccolo (l'altezza massima è di venti centimetri) e apparentemente fatto di corteccia e legnetti, con due piccoli occhi marroni.

L'Asticello, che si nutre di insetti, è una creatura pacifica e profondamente timida, ma se l'albero nel quale vive è minacciato è noto che balza sul taglialegna o sul fittochirurgo che cerca di danneggiare la sua casa e tenta di cavargli gli occhi con le lunghe dita puntute. Un'offerta di porcellini di terra placherà L'Asticello abbastanza a lungo da consentire al mago o alla strega di rimuovere un po' di legno da bacchetta dal suo albero.»

Ovviamente mi sbagliavo, questa creatura era tutt'altro che tranquilla. Avrei dovuto aspettarmelo, visto che era un libro su delle prove mortali. Maia non rimase particolarmente traumatizzata, anzi decretò la creatura molto carina. Poi scappò in tutta fretta, perché le arrivò un messaggio dalla sua migliore amica, Alexia. Io andai in Sala Grande ad aspettare l'inizio della cena mentre guardavo le Pozioni dal libro. 

«Ehy Bonnie, che ci fai qui da sola? So che i miei cugini ti hanno chiesto di leggere il libro davanti a loro, pensavo fossi da qualche parte con un componente della mia famiglia.» Rose spuntò fuori come un fungo, abbracciandomi da dietro, proprio quando stavo leggendo la Pozione Rimpolpa Sangue.

«Già, le notizie girano veloci qui. Beh James non mi è stato molto d'aiuto e Albus era talmente preoccupato per me che voleva convincermi a rinunciare al Torneo.» Risposi mentre ricambiavo l'abbraccio e la rossa si sedeva di fronte a me. «È solo troppo protettivo. Vediamo se io ti sarò d'aiuto. Leggimi una creatura qualsiasi, la prima che trovi.»

Andai nella sezione delle creature e aprì una pagina a caso. Lessi il nome della creatura. «La prima che trovo? Sicura?» Lei annuì così le annunciai il nome dell creatura: l'Acromantula. Improvvisamente si alzò. «Ehm, scusa. Mi sono appena ricordata che devo andare agli allenamenti della squadra, mio cugino mi starà sicuramente cercando-»

«Eh no, Rosellina. Non mi freghi. James l'ho incontrato prima e mi ha detto che l'allenamento di oggi è solo per Frank e Fred, per cui ora tira fuori il tuo animo da Grifondoro e ascolta questa creatura.» La Weasley si sedette lentamente, mentre borbottava frasi come "Ti fa male frequentare Serpi" e faceva dei respiri profondi.

«L'Acromantula è un mostruoso ragno con otto occhi capace di favella umana. È originario del Borneo, dove vive nel folto della giungla. I suoi tratti caratteristici comprendono la fitta peluria nera che ricopre il corpo; l'apertura delle zampe, che può raggiungere i quattro metri e mezzo; le pinze, che producono un caratteristico ticchettio quando l'Acromantula è eccitata o arrabbiata; e una secrezione velenosa.

L'Acromantula è carnivora e preferisce le prede grosse. Tesse tele a forma di cupola sul terreno. La femmina è più grossa del maschio e può deporre fino a cento uova alla volta. Molli e bianche, sono grosse come palloni da spiaggia. La schiusa avviene dopo 6-8 settimane. Le uova di Acromantula sono catalogate Beni Non Commerciabili di Classe A dall'Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche: il che significa che sanzioni severe sono applicate in caso di loro importazione o vendita.

Si ritiene che questa bestia venga allevata da maghi, probabilmente per fare la guardia a dimore o tesori magici, come accade spesso con mostri creati per via magica. Nonostante la sua intelligenza semiumana, l'Acromantula non è addestrabile, ed è altamente pericolosa tanto per i maghi quanto per i Babbani. Le voci che una colonia di Acromantula si sia insediata in Scozia non sono confermate.»

«Da questa lettura abbiamo imparato molte cose: i ragni fanno schifo, Hagrid non ha letto i libri giusti prima di diventare professore, il Ministero non sa della famiglia di Aragog e i ragni fanno schifo.» Concluse la Weasley, mentre si alzava e andava a sedersi al suo tavolo per la cena.

***

«Buongiorno Corvo.» 

«Ma devi rompermi anche di prima mattina?» Alzai gli occhi dalla mia colazione e guardai male il mio migliore amico, che mi stava venendo a dare un bacio sulla guancia. «Studi per il Torneo? Leggi qualcosa anche a me?» Chiese sedendosi di fianco a me e squadrando il pesante libro che avevo sulle gambe. «Ok, stavo per leggere L'Ashwinder.» Scorpius fece una faccia strana. «Nome intrigante. Avanti, ti ascolto.»

«L'Ashwinder si genera quando un fuoco magico viene lasciato bruciare senza sorveglianza per troppo tempo. È un sottile serpente verde pallido con occhi di un rosso ardente; si leva dai tizzoni di un fuoco non custodito e scivola via nelle ombre dell'abitazione in cui si trova lasciando dietro di sé una scia di cenere.

L'Ashwinder vive solo un'ora e in questo lasso di tempo cerca un luogo buio e riparato dove deporre le uova, dopodichè s'incenerisce. Le uova di Ashwinder sono rosso brillante ed emanano un intenso calore. Se non vengono trovate e congelate con un opportuno incantesimo, appiccano il fuoco all'abitazione di lì a pochi minuti.

Il mago che capisce che uno o più Ashwinder sono liberi in casa deve scovarli immediatamente e individuare il nido di uova. Una volta congelate, queste uova sono di enorme valore per la preparazione di Pozioni d'Amore e possono essere mangiate intere come cura contro la febbre malarica. Gli Ashwinder sono diffusi in tutto il mondo. Bene.» Capì immadiatamente che c'era un'alta possibilità di vederne uno durante la prova.

«Interessante. Pensi di dover imaparare qualcosa di nuovo o sei preparata?»

«Direi che sono abbastanza preparata. Non mi serve un incantesimo di congelamento, visto che so controllare l'acqua. Per cui sono abbastanza tranquilla.» Dissi mentre ci alzavamo e andavamo nella Sala Comune di Grifondoro. Quella mattina volevamo incontrarci tutti per passare del tempo assieme. Mentre salivamo le scale, incontrammo anche Camille che arrivava dai Sotterranei.

Ci aprì Louis, che salutò Scorpius con una pacca sulla spalla, me con un abbraccio e Camille con un romantico bacio. Seduti sui divanetti c'erano già i miei fratelli, i Paciock, Maia e i Weasley-Potter. Dopo un giro di saluti generali, Albus mi trascinò sopra la poltrona più comoda della Sala. Lui si sedette e mi fece mettere sopra di lui, abbracciati, mentre il calore del fuoco ci solleticava il viso. Posai la borsa e il libro per terra. Parlammo degli scherzi fatti dai Malandrini ai primini, il Quidditch e molto altro.

«Lumacorno è rimasto di stucco quando ha scoperto che io e Albus avevamo preso 8 e non 10 al compito.» Raccontò ridendo Scorpius. «Amico, quella pozione è letteralmente la più difficile che faremo nel corso di quest'anno. Di sicuro se la rifaremo al settimo anno ci sembrerà una barzelletta.» Concordò Albus.

«A proposito di Lumacoro, mi ha chiesto di darti questo.» Roxanne si alzò da terra e mi porse un foglietto di pergamena sgualcita. Mentre la aprivo con una leggera ansia, sentivo gli occhi di tutti su di me. «Signorina Sullivan, sarei onorato di vederla alla mia cena di metà semestre nel mio ufficio che si terrà il primo dicembre. Cordiali Saluti, Horace Lumacorno.» Lessi ad alta voce.

«Sbaglio o sono appena stata invitata a una delle famose cene del Lumaclub?» Chiesi mentre mi giravo a guardare Albus. Lui e Scorpius avevano un posto fisso nel Club sin dal secondo anno. Il Potter annuì mentre mi diede un veloce bacio a stampo. «Congratulazioni Bonnie, è difficile entrare in quel club.» Esclamò Rose con un mega sorriso. «Perché?» Chiese Maia, abbracciata al fratello. 

«Lumacorno sceglie solo i migliori studenti, quelli che hanno ottime capacità in una particolare materia. Albus e Scorpius sono dentro per le loro capacità in Pozioni. Di recente Rose e Lily sono entrate grazie ai loro voti in Trasfigurazione. Oppure sceglie studenti famosi per qualche motivo. James e Hugo sono entrati perché figli del Golden Trio. Ed evidentemente tu sei entrata perchè ora sei una Campionessa.» Spiegò Lucy. «Tutti quelli che ne hanno fatto parte sono diventati grandi maghi o streghe.» Aggiunse sua sorella Molly.

«Già che stiamo parlando del Torneo, Bonnie ci leggi una creatura ti preeeego.» Domandò Fred implorante. «Ok, ma vi avverto. Albus è rimasto traumatizzato, James fa battute sceme ad ogni parola e Rose è diventata pallida quando ho letto loro delle creature. L'unica che non si è fatta suggestionare è stata Maia. Per cui, siete sicuri?» Dissi mentre prendevo il libro e cercavo una creatura.

«Ehy Sullivan, siamo Grifondoro. Possiamo farcela.» Esclamò Louis. «Beh anche Rose e James sono Grifondoro. In ogni caso, state pronti perché sto per leggervi il Lethifold.»

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